Bob ha scrittoPosso? ...

Guarda, io sono fortunata, diciamo: non ho parenti, a parte genitori e sorella; non so neanche se mia sorella verrebbe, di certo NON mio cognato, che non vedo da 16 anni e che mi brucerebbe con una tanica de benzina, se potesse...
Per il resto, posso permettermi di non avere obblighi se non con gli amici veramente + stretti, che da parte mia sono una manciatella di 7-8 massimo.
Diciamo idem dall'altra parte.
Quando sarà, mi candido all'osteria!!!

PS Bob: bellissima tua moglie!!

caneciccio ha scrittoQuando mi sposo, al ricevimento cucino io!
Trippa e cotechino per tutti!!!

Bob...bellissimi
Al nostro matrimonio (in un meleto altoatesino, torta di nozze sacher) eravamo in 6, sposi compresi , niente parenti ( se ne sono fatti una ragione, tuttavia ciò non ha impedito loro di regalarci- temo come vendetta- delle vere e proprie fuffe kitschwork, tutte prontamente rese e sostituite ) e nessuna notizia data agli amici; al rientro, qualche giorno dopo le nozze, abbiamo invitato i più cari amici a cena a casa nostra ed abbiamo detto loro del matrimonio.

vgaber.... sei GRANDE!!! mia eroina (f, vero? ) da oggi!
ecco, infatti, se l'altra metà me lo consentisse mai, questo sarebbe il mio ideale....

Ok: siete delle donne dure e pure, nessuno lo nega.
Così come non nego che il matrimonio sia principalmente una cerimonia che interessa gli sposi.
Lasciatemi però spezzare una lancia a favore degli "altri": il matrimonio, spesso, interessa la famiglia in primis, e qualche amico affezionato poi. Persone che avrebbero piacere di condividere con gli sposi un momento di gioia (momento che potrebbe esssere l'ultimo, hovvia..... ).
Qui bisogna distinguere: cerimonia e pranzo (o rinfresco).
La cerimonia...bè, quella sì è degli sposi e basta (con qualche distinguo). Nel pranzo...si festeggia. E se non festeggio con parenti ed amici, cosa festeggio a fare? Certo, posso NON fare un rinfresco. Ma farei una cosa contro la tradizione, che da molti verrebbe letta come un'offesa, nella migliore delle ipotesi.
Siamo sicuri che ne valga la pena? Anche perchè, in genere, i regali che questi esclusi ci farebbero sono poi ben accetti...o sbaglio?
Insomma, io stesso ho combattuto la mia (ridotta) battaglia per la privacy (così per inciso, ho dovuto combattere anche quella per la lista: allora, era ancora malvista), però...credo che l'integralismo non sia da adottarsi. Crea malumori e dispiaceri in persone altrimenti care. E non ne vale la pena.

Bob, oh Bob

Quante volte nella vita t'è capitato di dire: Cacchio che bello devo andare a un matrimonio!
La maggior parte delle volte, se non sono stati amici intimi, è una sorta di supplizio inquisitorio. Sai che ti aspettano ore ed ore di maciullamento di balle, a fare chiacchere inutili con gente mai vista e che mai più rivedrai, a soffrire un caldo atroce, a mangiare male e magari ti tocca pure ballare Bandiera Gialla in chiave folk.

E' questo il punto: molte vole si invitano persone che non hai nessuna voglia di invitare e che a loro volta farebbero volentieri a meno di venire.

Ma sposi e famiglie dicono dobbiamo invitare il cugino Bob e Bob dice ma porc...devo andare visto che m'hanno invitato...

Ha senso?

Non so Bob, forse per me è facile dato che ho una parentela ridotta a: madre, padre, sorella, e zia ottantaseienne che difficilmente quando sarà, se esistente, potrà muoversi da quel di via Buonarroti diretta a Rm... . Il capitolo amici è stato sfrondato all'essenziale; poi, molte conoscenze, ma non sento nessun obbligo nei loro confronti.
Ovvio che non credo ci si aspettino regali da chi non si invita...


Sono ancora nera per il matrimonio di una vecchia amica di scuola (medie e università).
Non la vedevo da alcuni anni, ha iniziato a rompermi perchè andassi al suo matrimonio a ottobre scorso: dai e dai mi ha messa in mezzo e ci sono dovuta andare. Sola perchè, tra l'altro, la mia metà lavorava.
Banchetto sui 200 invitati, di un certo tono ergo chissà quanto ha speso, tutti gli amici delle medie compresa me che 1) non ero certo un'amica stretta e 2) non la frequentavo da anni e manco conoscevo il marito.
Però a dispetto di decine di invitati inutili, non c'era sua madre (una lunga storia... una buonissima donna, un po' originale è vero, ma che la sposa-figlia ha sempre tiranneggiato), e c'era solo il fratello "presentabile" (quello "commercialista" con suv; quello cameriere invece non era invitato )
In pratica sono andata a rompermi le scatole, le ho fatto un regalo manco tirato via, mannaggia a me, per cui non mi è arrivato neanche un "grazie" , e non credo che a lei sia importato granchè di avermi presente se non per una specie di "simmetria dei tavoli"....
Mi dici a che serve una cerimonia così????

Fante ha scrittoBob, oh Bob

Quante volte nella vita t'è capitato di dire: Cacchio che bello devo andare a un matrimonio!
La maggior parte delle volte, se non sono stati amici intimi, è una sorta di supplizio inquisitorio. Sai che ti aspettano ore ed ore di maciullamento di balle, a fare chiacchere inutili con gente mai vista e che mai più rivedrai, a soffrire un caldo atroce, a mangiare male e magari ti tocca pure ballare Bandiera Gialla in chiave folk.

E' questo il punto: molte vole si invitano persone che non hai nessuna voglia di invitare e che a loro volta farebbero volentieri a meno di venire.

Ma sposi e famiglie dicono dobbiamo invitare il cugino Bob e Bob dice ma porc...devo andare visto che m'hanno invitato...

Ha senso?

Ti sembrerà assurdo, ma ai matrimoni a cui mi hanno invitato sono sempre andato volentieri. Se ci sono andato. Un paio di volte ho ricevuto inviti di circostanza, e ho gentilmente rinunciato, facendo felici entrambi, me e loro.
Scusate se mi permetto, ma sono cose che, purtroppo, si capiscono appieno solo col procedere degli anni, e senza voler fare il vecchietto sotutto.
E' che, dopo un po', ci si rende conto che esistono anche delle cose chiamate "relazioni sociali" che hanno molta più importanza di quella che si crede a venticinque anni,. E, che ci piaccia o no, la cerimonia del matrimonio è un problema di relazioni sociali.
Dopodichè, uno se ne può fregare, e, se ci riesce, buon per lui. Dico solo che non sempre ne vale la pena.

caneciccio ha scritto Mi dici a che serve una cerimonia così????

Serve e non serve. Anche qui, che ci piaccia o no.
Serve alla famiglia, che afferma una certa sua importanza. Serve agli sposi, che entrano nel novero di una famiglia che si può permettere una cerimonia così.
Certo, non serve a quelli che, come te, ci sono andati a forza (ma chi te l'ha fatto fare? Io inventavo una scusa, che so, un attacco di varicella...).
però, tutto fa parte del Circo. Se poi mi dici che non dovrebbe esserci il circo...allora posso anche convenire, ma allora ci mettiamo, che so, i compleanni, i diciott'anni, le nozze d'argento, gli anniversari, la festa della mamma....insomma il Gran Calderone.

Bob ha scrittoma chi te l'ha fatto fare? Io inventavo una scusa, che so, un attacco di varicella...)..

Ho provato ma sono stata molestata + volte a settimana nell'ultimo mese con pianti & gemiti di nooooooo non puoi non veniiiire fino a che estenuata ho ceduto.
E non l'ho mai + sentita DOPO la cerimonia
Poi a che cavolo serve un matrimonio pieno di estranei "di funzione sociale" e senza madre??????
Ripeto, io sono poco festeggiosa. Non ho festeggiato i 18 anni nè la laurea, non festeggerei mai il compleanno se fosse solo per me, non penso a feste della mamma e cose simili. (Mia mamma mi somiglia x fortuna) Mi piace festeggiare gli altri, sì, ma per me sono + che minimalista.

Inutile aggiungere che per perfetta simmetria nella coppia, la mia metà valuta di sposarsi in tight, e una volta mica troppo scherzoso ha detto "chissà se San Pietro è difficile da prenotare"

Bob ha scrittoServe agli sposi, che entrano nel novero di una famiglia che si può permettere una cerimonia così.

ecco, è qui che mi infastidisco: nel rilevare, ad ogni matrimonio a cui vado, che la cerimonia da 200 invitati, molto prima di essere una vera festa in cui 200 persone si ritrovano con piacere, è uno sfoggio di denaro, è uno status symbol, per il quale magari ci si indebita pure fino al collo questo non lo accetterei... per me il giorno del matrimonio è mooolto lontano ma, per quel giorno, so già che dovrò litigare coi miei genitori perché loro vorrebbero invitare sto mondo e quell'altro. l'hanno già fatto per la mia laurea e lo rifarebbero, se non fosse che da qualche anno ho iniziato a fargli il lavaggio del cervello su come la penso
poi quello che dici tu Bob è comprensibilissimo: la cerimonia mega spesso è dovuta per motivi di pubbliche relazioni. comprensibile, ma non per questo obbligatoria

Bob ha scritto...le relazioni sociali...

Bravo Bob. Aggiungerei anche che non tutte le volte si viene ivitati ai matrimoni per dovere. Anzi, la maggior parte delle volte, chi ti invita ha piacere di condividere un momento importante.

Qualche volta bisogna sforzarsi e cercare di avere rispetto dei sentimenti altrui. E sforzarsi pure di partecipare a un matrimonio con lo spirito giusto, con un po' meno egoismo e un po' meno senso pratico.

Alrimenti, aboliamo subito anche il buongiorno e buonasera.

Sentimentalone '67

Io volevo un matrimonio semplice, in comune e poi cena con al massimo 15 invitati.Poi mia madre ha preso in mano la situazione mi sono ritrovata in unn ginepraio di inviti, fiori, bonboniere e 110 invitati!!!!!in tutto una spesa di circa 15.000.000 delle vecchie lire
Come è finita?????
Dopo 5 anni ho divorziato....meditate gente....meditate

Forchy: vero, infatti al matrimonio della mia + cara amica di liceo sono andata stravolentieri e mi sono anche commossa! E sono andata volentieri anche a quello di alcune mie insegnanti.
Ma si capisce benissimo chi ti invita per piacere e chi per formalità... come l'amica di cui negli interventi precedenti. E mi par che quegli inviti siano troppo comuni...

Al matrimonio di tutti i miei amici "storici" mi sono sempre divertito e sono andato volentieri.

M'è dispiaciuto molto non essere stato in grado di partecipare a quello di un mangione che è una persona fuori dal comune di Milano

Per il resto, quando incastrato, mi sono sempre fatto un sacco scrotale a zaino.

Fante ha scrittoPer il resto, quando incastrato, mi sono sempre fatto un sacco scrotale a zaino.

E caz, me se non te ne fotte niente e gli sposi sono degli emeriti sconosciuti, allora rifiuti cortesemente. Li farai solo contenti.

Altrimenti, se non puoi rifiutare, significa che la relazione che ti lega con la persona è tale per cui un minimo di condivisione di un evento gioioso ci può anche stare, no?

Azz, ma come sei insensibile. Bvuto.

Poi non insisto più, perchè penso di essere stato abbastanza chiaro.
Non è che io veda male la "cerimonia per pochi intimi". Anzi.
Però...non vedo la necessità di tutta questa ostilità verso una cerimonia più allargata.
Se diamo per vero (e vi giuro che lo è) che un matrimonio è anche una questione di famiglie, allora è anche comprensibile che le famiglie invitino i correlati.
Ma vediamo un po'...
Si vuole una "cerimonia" per intimi? E allora si faccia una cerimonia per sposi, genitori e testimoni (ammessi i fratelli se ci sono).
ma il ricevimento, o lo si fa, (e allora è una questione - ripeto - di famiglie) o non lo si fa del tutto. Al massimo si fa il ricevimento per 200 invitati, gli sposi arrivano solo per il taglio della torta dopo essere stati in osteria con testimoni e genitori, e poi spariscono.
Però.... il problema è che ci si offende se non si è invitati al pranzo, mica alla cerimonia...
Dico bene?