Forse hai ragione. Io stesso mi stupisco del mio stupìo e rido del mio riso

Un altro presumibile motivo di fedeltà al B è la percezione a livello di una ampia fascia della società che il potere giudiziario sia in qualche modo più pericoloso dei reati che è chiamato a contrastare.

In breve è possibile che molte persone si sentano vicine a B in quanto l'attuale apparato legislativo mette in realtà un po' tutti in costante fuorigioco, passibili quindi di sanzioni, e non ritengano "giustamente" di essere dei criminali, mentre si vede poi che i "veri" delinquenti beneficiano spesso di ampia tolleranza da parte della magistratura ( data in realtà da un sistema di leggi inadeguato )

Ci sono certamente sfumature di vero in questo e una pressione continua a sottolineare che questo accade

La gggggente pro-Berlusconi che sento in giro (con ovviamente molti distinguo) si suddivide grosso modo in 2 grandi categorie:

SOLO LUI; perchè altrimenti vengono i comunisti
SOLO LUI: altrimenti aumentano le tasse

D'altronde il personaggio è di una bravura indiscutibile: ancora mi ricordo, prima ancora che scendesse in campo, com'era riuscito a mobilitare l'opinione pubblica (vecchiette in primo luogo) contro l'oscuramento minacciato delle sue reti tv.

C'è anche un altro fattore da tenere presente. Per dozzine d'anni abbiamo (hanno) battuto la grancassa sul fatto che bisognava dare il proprio appoggio in base alle azioni di un GOVERNO, e non in base a un credo politico. Ora, le vicende private incidono poco su un giudizio di governo: a me sembra che il tenerne scarso conto (pur censurandole) nel valutare una compagine, sia una cosa buona in sè.
Certo, aiuta il fatto che le alternative sono per ora pressoché nulle, che c'è comunque una certa concreta possibilità che gli attacchi giudiziari abbiano davvero una matrice politica: tuttavia, evidentemente, non basta. Sono tuttavia convinto che, a fronte di un calo di consensi per le azioni di governo, B sconterà anche il diminuito giudizio morale.

E' triste considerare la politica come fosse solo una questione di buona amministrazione
Comunque le vicende private c'entrano con la politica nel momento in cui:

- l'agire privato di un governatore collide con la linea politica (in questo caso l'andare a puttane e fare il paladino della Chiesa cattolica, le cui alte gerarchie - fino a questo momento - si erano piegate a novanta pur di incassare non solo legislazioni a difesa dell'etica cattolico-romana ma anche ampie esenzioni fiscali);

- l'agire privato, destando scandalo, impedisce di fatto un sereno svolgimento dell'azione di governo;

- l'agire privato si configura come reato, dando luogo a indagini e processi che impediscono di fatto un sereno svolgimento dell'azione di governo;

- l'agire privato desta scandalo in tutti i paesi del mondo, sottoponendo il Paese e il suo governo al ludibrio di tutte le diplomazie e opinioni pubbliche;

Per quanto riguarda l'azione di governo:

- delle grandi riforme promesse (per fortuna, a mio avviso) non se n'è vista che mezza;

- per il resto rendo atto a Tremonti e Maroni di avere, a loro modo, svolto un buon lavoro (sempre che i conti di Tremonti dicano il vero, cosa di cui c'è da dubitare visto che l'ISAE ha talora contestato parecchie cose, e non per nulla la stesso ISAE - di cui conosco il direttore - è stato messo sull'elenco degli enti "inutili"!). Per quanto riguarda Maroni bisogna anche dire che il buon lavoro non l'ha fatto lui, ma lo hanno fatto le forze dell'ordine e la magistratura;

- l'azione di Brunetta e Calderoli è stata più demagogica che altro;

- per il resto a malapena si ricordano i nomi dei ministri; se essi sono degni di ricordo è perché hanno combinato disastri o sono perlomeno stati disattenti;

- lo sbandierato "federalismo fiscale" è una bufala di dimensioni spropositate, che cambierà davvero di poco la situazione attuale e per quel poco che cambia rivela un centralismo esasperato, alla faccia del federalismo;

- l'esercito per le strade fa ridere i polli;

- ecc. ecc. ecc.

SOPRATTUTTO: se si fosse così certi che il governo ha fatto buone cose, allora che continui a governare, con la stessa maggioranza e magari con gli stessi ministri, MA con un altro presidente del Consiglio

Pauly, con questo tuo ultimo intervento mi hai conquistato. Vuoi per l'esposizione dei fatti e vuoi per la concretazza di contenuti: "Mi consenta" , vorrei proporre una "standing ovation", in Suo(tuo) onore.

Inoltre, se ti candiderai alle prossime elezioni, per "il futuro dell'Italia" (io che NON ho mai votato per Mr B.), stanne certo che il tuo simbolo sara "garbatamente segnato" anche da me.

donAttilio ha scritto
Inoltre, se ti candiderai alle prossime elezioni, per "il futuro dell'Italia" (io che NON ho mai votato per Mr B.), stanne certo che il tuo simbolo sara "garbatamente segnato" anche da me.

Questo significa che non abbiamo italiani intelligenti per portare avanti l'Italia, ma dobbiamo prenderci gli svizzeri Comunque se si candida Paoletto lo voto anche io. Lo sosteniamo insieme?

Riguardo all'ISAE, Paoletto, ci lavora(va) una mia amica che grazie a questa finanziara è stata 'tagliata'. Infatti l'ISAE ha contestato e Tremonti scocciato l'ha tagliata così si fa in Italia...

PaulySte ha scrittoTutti i torti non hai... ma a tutto c'è un limite, anche di fronte all'assenza di un'alternativa...
La storia in genere non si è fatta programmando il futuro

Quella della mancanza di alternative è un'arma importante della strategia di comunicazione degli ultimi 15 anni di strapotere mediatico.
E'riuscito anche a far dimenticare a molti di sinistra (ora berluscones) che ciò che conta di più è la squadra, non il leader.

Nella sua parte B. è stato talmente accentratore, da oscurare chiunque avesse accanto. Ma se non ci fosse lui, tanti sarebbero capaci di prendere molto più degnamente il suo posto. Per dire, e mi sta assolutamente sulle balle, ma Tremonti non è 8milioni di volte migliore di B. Ma anche Maroni... Fini stesso... Casini... sono tutti immensamente migliori e meno compromessi e più lucidi di un uomo malato.

Standing ovation per PaulySte!

Troppi complimenti

L'imbarazzo mi ha rincoglionito, facendo sì che io perdessi tutto ciò che avevo scritto... ora mi tocca cominciare da capo

Forse domani, ora non ho voglia di ricominciare

Tagliato così da un giorno all'altro, l'ISAE? L'ultima volta che ho sentito Alberto Majocchi, ormai direttore da quasi dieci anni, nonché fino a poco tempo fa in buon rapporti con Tremort (come il fratello, tutti colleghi all'Università di Pavia fin dai tempi del collegio), aveva giurato che avrebbe dato battaglia...

Effettivamente, dal 1o gennaio l'ISAE ha chiuso i battenti e il suo personale è stato trasferito un po' qua e un po' là tra ISTAT e Ministero dell'Economia. Lasciato a casa Alberto Majocchi: ovviamente, anche lui ha la sua bella età e potrà godersi un sereno pensionamento (credo che abbia superato anche i limiti per l'insegnamento universitario) nella splendida Pavia.

E' un OT forte, ma inserisco il link alla lettera di protesta firmata dal Majo lo scorso mese di maggio

Forse ancora più triste è che un'istituzione di grande prestigio scientifico e realmente indipendente non solo sia stata soppressa (proprio perché indipendente), ma lo sia stata nel quasi totale silenzio della stampa (tantoché io sono andato a controllare solo perché mi è venuto in mente il fratello del mio professore, non per altro). Fa eccezione, nel giugno dello scorso anno, una raccolta di firme promossa da Repubblica

Ok, 14 pagine di post scritte in 3 giorni, mi sta benissimo. Io non entro più in cose politiche. Troppi anni passati inutilmente a scannarsi sui forum.

Però se questo signore (che ho votato) dovesse vincere di nuovo le elezioni, dopo tutto quello che leggo da quando è andato sù al governo, beh allora penserò che gli italiani, con buone probabilità, hanno seri problemi.

E' mai possibile dover portare più rispetto a un uomo condannato per associazione mafiosa, Cuffaro, che non a Berlusconi? Almeno il Cuffi il processo se l'è fatto e oggi come ieri non ha urlato al complotto dei magistrati prima di costituirsi

maxb. ha scrittoPerò se questo signore (che ho votato) dovesse vincere di nuovo le elezioni, dopo tutto quello che leggo da quando è andato sù al governo, beh allora penserò che gli italiani, con buone probabilità, hanno seri problemi.

oppure che una campagna di comunicazione ben orchestrata sul media che ha più contatti (la tv) può vendere bene un prodotto anche se è una ciofeca. insomma, la pubblicità fa la differenza.
l'unica soluzione è trasferire tutti i contatti dalla tv al web, o spostarne un po' sui giornali... allora ad armi pari... vedremo chi è davvero il più forte per il cittadino italiano.

PaulySte ha scrittoE' triste considerare........

Ti parrà strano, ma quoto anch'io quasi tutto quello che hai scritto. Mi limitavo a dare una spiegazione possibile. Su alcune (poche) cose non concordo moltissimo, ma ci sarebbe comunque spazio per un confronto compromissorio.
Quanto al cambio di Presidente.....ormai anch'io non aspetto altro. Ma stessa storia che per l'alternativa d'opposizione: B ha fatto il vuoto intorno, e non vedo grossi personaggi possibili.
L'UNICA cosa su cui NON concordo è che la politica è la proposta e la verifica di amministrazioni: io trovo triste il considerarla uno scontro ideologico. L'ideologia dovrebbe essere una guida.

Non mi piacciono né "il governo del fare", quello che pensa che la politica sia solo amministrazione ed efficientismo, né l'ideologia. Mi piace il fare orientato dall'idea e verso l'idea, quindi non già convinto di possedere l'idea stessa e poterla e doverla semplicemente applicare. Quindi un politica che non rinuncia alle idee, ma che - oltre ad essere coerente con esse (e di coerenza qui ne ho vista poca, non solo sull'aspetto etico-religioso, ma anche su quello economico) - proprio in virtù del fatto di non avere la certezza del loro possesso è intrinsecamente tollerante verso le posizioni altre.

Non so se essa esista da qualche parte del mondo come realizzazione piena, non credo. Ma qui in Italia non ne vedo l'ombra, ora come ora.

PaulySte ha scrittoNon mi piacciono né "il governo del fare", quello che pensa che la politica sia solo amministrazione ed efficientismo, né l'ideologia. Mi piace il fare orientato dall'idea e verso l'idea, quindi non già convinto di possedere l'idea stessa e poterla e doverla semplicemente applicare. Quindi un politica che non rinuncia alle idee, ma che - oltre ad essere coerente con esse (e di coerenza qui ne ho vista poca, non solo sull'aspetto etico-religioso, ma anche su quello economico) - proprio in virtù del fatto di non avere la certezza del loro possesso è intrinsecamente tollerante verso le posizioni altre.

Non so se essa esista da qualche parte del mondo come realizzazione piena, non credo. Ma qui in Italia non ne vedo l'ombra, ora come ora.

azz... ma tu si pproprio isctruito sa

e 'sti cazzi...