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Re: Figuracce

da MarioLino il 04 giu 2010 12:04


Cabrio ha scritto
una piccola precisazione sul discorso ferie: il nocciolo non è tanto che tu le faccia o che dopo un pò ti obbligano a farle......ma il fatto che comunque un dipendente viene pagato per andare al mare......il libero professionista non incassa un centesimo!!!!!! :D :D


Io ho poco più di 20 giorni di ferie, diventerei libero professionista anche solo per avere l'opportunità di fare più ferie: vuoi mettere la qualità della vita e la salute quanto ne guadagna???

Tutti i liberi professionisti che conosco fanno più ferie di me!

Forse i ristoratori chiudono solo due settimane in agosto, quindi sono una categoria "sfigata".

Re: Figuracce

da cico140976 il 04 giu 2010 12:31


Cabrio ha scritto
una piccola precisazione sul discorso ferie: il nocciolo non è tanto che tu le faccia o che dopo un pò ti obbligano a farle......ma il fatto che comunque un dipendente viene pagato per andare al mare......il libero professionista non incassa un centesimo!!!!!! :D :D


No, ma io sono d'accordissimo con te.... e non metto in dubbio che come in tutte le cose / lavori / attività ci siano i pro e i contro. Non siamo mica calciatori!! :wink:

Però siccome ho letto cose non vere - per fare un esempio un dipendente / impiegato di medio livello (che poi è la stragrande maggioranza sul totale aziendale) di un ente privato come una banca non prende 2500 euro netti al mese, anzi diGiamo che quello che una volta veniva conosciuto con l'ormai desueta qualifica di "capoufficio" oggi prende, se gli va bene e facendo 25 ore mensili di straordinario, 40000 euro lordi annuali (INCLUSE 13a, 14a e premio di produzione) - e anche il discorso ferie, mi premeva puntualizzare...... :wink:

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Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

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Re: Figuracce

da Cabrio il 04 giu 2010 13:18


MarioLino ha scritto
Cabrio ha scritto
una piccola precisazione sul discorso ferie: il nocciolo non è tanto che tu le faccia o che dopo un pò ti obbligano a farle......ma il fatto che comunque un dipendente viene pagato per andare al mare......il libero professionista non incassa un centesimo!!!!!! :D :D


Io ho poco più di 20 giorni di ferie, diventerei libero professionista anche solo per avere l'opportunità di fare più ferie: vuoi mettere la qualità della vita e la salute quanto ne guadagna???

Tutti i liberi professionisti che conosco fanno più ferie di me!

Forse i ristoratori chiudono solo due settimane in agosto, quindi sono una categoria "sfigata".


Nel mio caso: i miei dipendenti hanno 26 giorni di ferie PAGATE ed un giorno al mese di permesso PAGATO....totale stanno a casa 38 giorni all'anno PAGATI come se lavorassero......quindi in realtà lavorano 11 mesi l'anno e percepiscono 14 mensilità.

Io faccio ferie come loro ( gestendo da solo non ho nessuno con cui far turni) ma con la piccola differenza che incasso 11 mesi !!!!

Per quanto riguarda la qualità della vita e la salute ,ti assicuro che i miei collaboratori non molto meno stressati di me e se la godono di più !!!

Forse dicendoti i miei orari potresti capirmi:

dalle 8,30 alle 16,00 e dalle 18,30 all'1,00


come vedi sono 14 ore al giorno-nei giorni feriali,in quelli festivi aggiungi un paio d'ore ( quasi il doppio di un mio dipendente). :D

Quindi permettimi di avere qualche dubbio su quanto hai scritto anche perchè 25 anni fà ero dipendente anch'io( dei miei genitori i quali mi pagavano meno di un collaboratore qualsiasi).......ed ancora oggi rimpiango quei momenti di completa spensieratezza!!!! :D

Re: Figuracce

da MarioLino il 04 giu 2010 13:49


Be' é quanto mi trasferiscono i liberi professionisti che conosco, tu porti la tua esperienza. In tanti però mi dicono che la gestione di tempo libero e ferie è più semplice se non devi timbrare il cartellino. Tendo a crederci. Ho già spiegato che la ristorazione potrebbe avere sue regole

da Bob il 04 giu 2010 17:11


cico140976 ha scritto
2500 netti?!?!? dipendente?!?!?! Di quale società? Con che ruolo/grado/anni di lavoro???

:?

Nel settore bancario (almeno nella banca dove lavoro io, il secondo gruppo bancario più grande al mondo.... ma penso di poter parlare per quelle 3-4 grandi banche che sono impegnate nel mio stesso settore), quella cifra la prendono funzionari di livello medio / alto....

Allora ho ragione io a ritenere il mio stipendio NON dignitoso..... :roll:

In generale, penso che sia chi fa il libero professionista, sia chi è lavoratore dipendente, giudicando le retribuzioni l'uno dell'altro parlino molto per sentito dire e poco conoscendo i fatti....... :)

Diciamo una quindicina di anni di lavoro, ovviamente non un tirapiedi, ma certo non un mega dirigente. Diciamo un quadro. E se non ne sei al corrente, mi spiace per te.
Quanto al settore bancario.......
Non è che quella cifra venga presa da chi dici tu, ma per 14 volte? Non mi sembra che siate ancora arrivati a 15, vero?
Anche se, oltre alle tredici retribuziuoni (in effetti non so se vi è stata conservata la 14°) so per certo che voi ricevete almeno altre due retribuzioni oltre alla 13esima, chiamate in altra forma (non "stipendio", che fa brutto....) che sono forse maggiori dello stipendio stesso. Minimi? superminimi? supersottomassimi?
:twisted: :twisted: :twisted:
Poverini, loro.....non guadagnano una mazza, e fanno orari così snervanti...... :P :x

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da primus il 04 giu 2010 17:27


Bob ha scrittoPoverini, loro.....non guadagnano una mazza, e fanno orari così snervanti...... :P :x


il mio diretore di banca non c'e' mai.....o forse si nasconde per evitarmi? :oops:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da cico140976 il 04 giu 2010 23:15


Bob ha scrittoDiciamo una quindicina di anni di lavoro, ovviamente non un tirapiedi, ma certo non un mega dirigente. Diciamo un quadro. E se non ne sei al corrente, mi spiace per te.
Quanto al settore bancario.......
Non è che quella cifra venga presa da chi dici tu, ma per 14 volte? Non mi sembra che siate ancora arrivati a 15, vero?
Anche se, oltre alle tredici retribuziuoni (in effetti non so se vi è stata conservata la 14°) so per certo che voi ricevete almeno altre due retribuzioni oltre alla 13esima, chiamate in altra forma (non "stipendio", che fa brutto....) che sono forse maggiori dello stipendio stesso. Minimi? superminimi? supersottomassimi?
:twisted: :twisted: :twisted:
Poverini, loro.....non guadagnano una mazza, e fanno orari così snervanti...... :P :x


Bob,
io ti ho sempre stimato per i tuoi interventi, per la tua pacatezza e per la tua competenza / saggezza. Non farti coinvolgere dalla belluinità tipica di Primus ( :roll: ) e non dire CAZZATE su quello che non sai. Almeno, io non mi sono mai permesso di pontificare e giudicare altre professioni da questo punto di vista.
Ho 33 anni, lavoro in banca da 13, ho fatto la mia discreta carriera e, ripeto, lavoro per il secondo gruppo bancario a livello mondiale.
Ho delle pubblicazioni a riguardo del mio lavoro che circolano per tutta la Western Europe, partecipo nel 90% degli Industry meeting economici a livello nazionale e Pan-Europeo (Borsa Italiana, Monte Titoli, ABI, CONSOB, MTS, Cassa di Compensazione & Garanzia).
Lungi da me "beatificarmi", però come io non mi permetto nemmeno di striscio di ESPORMI in giudizi su professioni che non sono mie, ti pregherei di evitare di esporti come hai fatto nel senso di "non ne sei al corrente" e "SO PER CERTO di almeno altre 2 retribuzioni oltre alla 13esima chiamate in altra forma".

Semmai, permettimi, TU non ne sei al corrente.
Per carità di Dio, ci sono fior di dirigenti che è meglio stendere un velo pietoso (potrei fare nomi all'interno del mio gruppo bancario... meglio di no...... mi riconoscerebbero :roll: ) sulle loro "regalie".... SONO SCANDALOSI! Ma sono PRECISAMENTE i grandi dirigenti...
Ma la media degli impiegati di banca vivacchiano con uno stipendio mediamente di 1600 - 1800 Euro, con la 13a super tassata (diciamo puliti 1500 Euro), una 14a spalmata SULLO STIPENDIO (e tassata di conseguenza) e QUANDO VA BENE, un premio di produzione pari ad una 13a. OK, in più non tutti gli anni un BONUS (in 13 TREDICI anni di banca personalmente 10.000 euro lordi).

La media, RIPETO, va dai 28.000 ai 40.000 Euro lordi..... anche mia moglie lavora per un grande gruppo bancario e la sua retribuzione media sono 1500 Euro mensili... con 13a E PUNTO..... e premi di produzione ogni 3-4 anni.

La mia responsabile, "Director" e punto di riferimento a livello nazionale, arriva a 55 mila euro lordi all'anno....... e parliamo di un punto di riferimento assoluto......

Ergo, sarebbe meglio pontificare quando si e' DIRETTAMENTE coinvolti e si è PIENAMENTE consapevoli di quello che si scrive.... che si sia "pischelli" di 33 anni che "saggi" più anzianotti...... e in questo non metto bocca (nè l'ho mai fatto e lui me ne darà atto) su
quello che scrive Primus e Compagnia, sulla difficoltà della loro professione e così via..... Cortesemente, si?? Thanks...

(Scusate l'acredine)!! :x :)

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da primus il 05 giu 2010 09:19


cico140976 ha scrittoe in questo non metto bocca (nè l'ho mai fatto e lui me ne darà atto) su
quello che scrive Primus e Compagnia, sulla difficoltà della loro professione e così via.....


vero. Forse il Bob è stato troppo ottimista sugli stipendi dei bancari, ma il ragionamento dh faccio è che non bisogna guardare SOLO i soldi in busta, ma tutto il resto. Mi spiego?
E' innegabile che i benefit dei dipendenti sono di gran lunga, ma di gran lunga, migliori degli autonomi, e non parlo solo di tempo libero, malattia ecc. ma ad esempio la pensione. Mio suocero ha pagato contributi da artigiano per 50 ANNI...no 5 è, CIN-QUAN-TA e prende 564 € di pensione. Lo zio di mia moglie, direttore della ex Cariplo a fine carriera, dopo 35 anni di servizio prende quasi 3000 euro al mese di pensione.

Ecco dove verte il mio discorso. Come di ceva giustamente Bob, un autonomo per arrivare a guadagnare, in termini di soldi e di qualità della vita, come un dirigente di banca deve fatturare cifre da capogiro.

Poi Mariolino, che se non ho capito male lavora in banca, dice che ha 20 giorni di ferie e che conosce solo autonomi che son sempre in ferie....beh sarà, ma è l'unico credo...... proprio ieri ero in banca è, guarda caso il direttore è a casa 1 settimana in ferie.:roll:
Forse Mariolino voleva dire che fa 20 giorni di ferie ogni 2 mesi :lol:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Fante il 05 giu 2010 10:04


Mi consenta... 8)

Lo stipendio dei dipendenti, mediamente, sopratutto dei giovani - e in Italia curiosamente si resta giovani fino a dopo i 50 anni - è scandalosamente basso, fermo da anni, inadeguato per la maggior parte delle realtà italiane. Può anche essere vero che un dipendente ha certi vantaggi che l'autonomo non ha. Sottolineo che sono il risultato di lotte sociali per i diritti dei lavoratori, non concessioni di grazia piovute dall'alto. Esiste sicuramente il paradosso, come fatto notare da Cico, del trattamente estremamente e ingiustamente privilegiato dei dirigenti. Sento spesso che società in crisi licenziano i dipendenti ma hanno tutti i quadri superiori pieni, con persone che da sole prendo dieci stipendi. Curioso che questi elementi non rientrino mai negli esuberi.

Infine

L'evasione fiscale è una piaga vergognosa che andrebbe perseguita e punita severamente. Cosa che accade non nei paesi comunisti ma generalmente nei paesi più evoluti come gli Usa, ad esempio. Non siamo mica il loro miglior alleato?

da MarioLino il 05 giu 2010 10:41


L'evasione fiscale è una piaga vergognosa che andrebbe perseguita e punita severamente. Cosa che accade non nei paesi comunisti ma generalmente nei paesi più evoluti come gli Usa, ad esempio. Non siamo mica il loro miglior alleato?


Che ci vuoi fare, tendono a divagare, ad andare fuori tema. Evidentemente hanno capito che sulla lotta all'evasione sono senza argomentazioni... provano ad attaccarti personalmente, ma noi non raccogliamo, anzi ci divertiamo

:lol: :lol: :lol:

da primus il 05 giu 2010 11:10


Fante ha scritto
L'evasione fiscale è una piaga vergognosa che andrebbe perseguita e punita severamente. Cosa che accade non nei paesi comunisti ma generalmente nei paesi più evoluti come gli Usa, ad esempio. Non siamo mica il loro miglior alleato?



Vero, ma tu faresti la vita che fanno i Cinesi nel loro paese, o stiamo meglio noi o gli americani?

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da MarioLino il 05 giu 2010 11:19


primus ha scritto
Fante ha scritto
L'evasione fiscale è una piaga vergognosa che andrebbe perseguita e punita severamente. Cosa che accade non nei paesi comunisti ma generalmente nei paesi più evoluti come gli Usa, ad esempio. Non siamo mica il loro miglior alleato?



Vero, ma tu faresti la vita che fanno i Cinesi nel loro paese, o stiamo meglio noi o gli americani?


Che confusione :?
:cry:
:lol: :lol: :lol:

da Bob il 05 giu 2010 11:36


Primo (non "primus" :wink: ): io non ho mai detto che lo stipendio da 50000 euro (LORDI) sia di un bancarrio. Nell'industria, il livello dei 2500 netti è quello di un normale ben avviato quadro, che si fa, è vero, il mazzo così per guadagnarselo, ma che è ragionevolmente lo standard.
Ora, in attività realmente produttive, o sei quadro dopo quindici anni, o non lo sarai mai più. Ammetto di avere dato per scontato che l'impiego fosse generato da una laurea, quindi stavo parlando di un personaggio alle soglie dei 40 anni, o giù di lì.
Ho detto che i bancari hanno 13esima, più due altre retribuzioni, perchè conosco personalmente almeno due bancari che ce l'hanno. Intesa San Paolo. E non sono megadirigenti.
Sulla lotta all'evasione, ripeto, non ci piove: è sacrosanta e, in certi casi, io butterei via la chiave. Quello che non mi piace è l'equazione professionista=evasore, nonchè il corollario "il professionista fa vita facile, con un mucchio di tempo libero, e lavora quando e se vuole".
Col fischio.
Ribadisco: a fare la profesione, ci "devono" essere dei vantaggi, altrimenti non si capisce perchè uno debba esporsi a maggiori rischi per svolgerla; ma che questi "vantaggi" siano ampiamente sudati e compensati, ecco, questo mi piacerebbe che venisse riconosciuto. Invece (tu hai 33 anni, io ne ho 63) sono almeno 40 anni (da quando mi sono laureato) che sento la tiritera del povero dipendente che paga anche i miei indebiti lussi. E, sinceramente, comincio :roll: ad averne piene le tasche.
Il dipendente ha parecchi svantaggi (che gli riconosco) che sono compensatri da altri vantaggi: non ultimo quello di avere qualcuno che lo metta in condizioni di guadagnare, perchè da solo non ce la farebbe. C'è chi lavora benissimo se ben indirizzato, e chi non riuscirebbe a mettere due cose di seguito se avesse qualcuno che gli dice come fare. Il primo lavora bene sotto terzi,il secondo da professionista.
Sul fatto di essere liberi di lavorare quando ci pare, è vero: di solito, questo vuol dire scegliersi gli orari (io lavoravo preferibilmente non prima delle 9,30, anche dieci, ma non smettevo mai prima delle 20,30, e spessissimo facevo le due di notte). In pratica, la libertà è quella di lavorare di più, anche se meglio. Sulle ferie, vero,posso prenderle "quasi" quando voglio: ma sempre nell'ottica che, se vado in feriè, è perchè non c'è lavoro: se hai troppe ferie, non è una gran cosa, sai?.
I dirigenti sono tutti i tuoi clienti: e, se nel lavoro dipendente i dirigenti sono (spesso) delle persone competenti, il cui parere è sensato ascoltare attentamente, nel privato sono solo (altrettanto spesso) degli idioti che devono affermare il principio che comandano loro perchè pagano: e tu devi andargli ragionevolmente dietro, se vuoi essere pagato.Sai cosa c'è di veramente frustrante, nel lavoro mio? Quando entri in casa del nuovo cliente, e scopri il pacchetto dell'ultimo numero di enne riviste di arredamento sul tavolino del, salotto. Ecco, la padrona di casa ha fatto l'aggiornamento: e ora è pronta a dirti cosa devi fare e come farlo. No, meglio lottare alla morte con dodici ingegneri, e far loro capire che, forse, una lamiera da cinque millimetri è più adatta a un carro armato che a un rivestimento di carrozza ferroviaria: quelli hanno le loro idee, ma sono anche intelligenti.
Io non ho mai avuto un grande successo, come professionista: ma in gran parte è dovuto a un fatto ben preciso: ho mandato a quel paese troppi clienti, rifiutandomi di fare scemenze. Ovviamente a) si sono rivolti ad altri b) sono stato uno stupido, e quindi un pessimo professionista.
C'è chi se la sente, chi no.
E ora lo dico io: scusate l'acredine. :? :x

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefanbo il 05 giu 2010 14:05


Trovo il topic estremamente interessante :wink:

Ammetto, dico ciò perchè nella mia vita ho già attraversato due fasi: dipendente (autonoleggio)-autonomo(winebar)-dipendente (altro autonoleggio)-autonomo (attualmente traduttore).

Trovo quindi moltissime argomentazioni di entrambi gli "schieramenti" estremamente fondate e da me vissute, prima o poi, in prima persona.

Cercherò di essere breve e ovviamente parlo per mia esperienza personale.

Pro del lavoro dipendente: io sono un "manibuche", quindi preferisco sapere esattamente quanto guadagno e regolarmi di conseguenza: ogni volta che ero dipendente non ho fatto debiti, ogni volta da autonomo sì (colpa mia, sia chiaro)
- di sicuro la pensione di un dipendente è estremamente superiore a quella di un autonomo tipo io (traduttore) o mia moglie (artigiana): a fronte di contributi INPS salati anzichèno ci ritroveremo entrambi con la pensione nominata da Primus, cioè da poveri.

Pro del lavoro autonomo: ha ragione Bob, sempre riguardo a come la vedo io.
Lavoro da casa, quindi se un giorno decido di dormire di più e/o prendermi un giorno di martedì per poi invece lavorare domenica posso farlo, basta che rispetti le mie scadenze di consegna.
Questo è per me un vantaggio impagabile ed innegabile (oltre al fatto di non consumare nè cibi fuori, nè vestiti di rappresentanza, nè di benzina/traffico/stress)

Per le ferie devo di nuovo quotare Bob: le potrei prendere quando voglio, è vero, ma in quel periodo non lavoro e quindi non guadagno, semplice ma vero. Inoltre, essendo legato più o meno alle agenzie di traduzione che mi commissionano i lavori è ovvio che i periodi "morti" (natale/pasqua ed un paio di mesi estivi, luglio ed agosto, a seconda dei paesi committenti) sono da preferire.
Per spiegarmi meglio: posso benissimo prendere una settimana a maggio o ottobre, peccato che al 90% dovrò rinunciare a dei lavori.

Conclusione: (sembra molto salomonica, ma tant'è): vantaggi e svantaggi delle due professioni, IMHO, si equivalgono :wink:

da MarioLino il 05 giu 2010 14:19


stefanbo ha scrittoTrovo il topic estremamente interessante :wink:

Ammetto, dico ciò perchè nella mia vita ho già attraversato due fasi: dipendente (autonoleggio)-autonomo(winebar)-dipendente (altro autonoleggio)-autonomo (attualmente traduttore).

Trovo quindi moltissime argomentazioni di entrambi gli "schieramenti" estremamente fondate e da me vissute, prima o poi, in prima persona.

Cercherò di essere breve e ovviamente parlo per mia esperienza personale.

Pro del lavoro dipendente: io sono un "manibuche", quindi preferisco sapere esattamente quanto guadagno e regolarmi di conseguenza: ogni volta che ero dipendente non ho fatto debiti, ogni volta da autonomo sì (colpa mia, sia chiaro)
- di sicuro la pensione di un dipendente è estremamente superiore a quella di un autonomo tipo io (traduttore) o mia moglie (artigiana): a fronte di contributi INPS salati anzichèno ci ritroveremo entrambi con la pensione nominata da Primus, cioè da poveri.

Pro del lavoro autonomo: ha ragione Bob, sempre riguardo a come la vedo io.
Lavoro da casa, quindi se un giorno decido di dormire di più e/o prendermi un giorno di martedì per poi invece lavorare domenica posso farlo, basta che rispetti le mie scadenze di consegna.
Questo è per me un vantaggio impagabile ed innegabile (oltre al fatto di non consumare nè cibi fuori, nè vestiti di rappresentanza, nè di benzina/traffico/stress)

Per le ferie devo di nuovo quotare Bob: le potrei prendere quando voglio, è vero, ma in quel periodo non lavoro e quindi non guadagno, semplice ma vero. Inoltre, essendo legato più o meno alle agenzie di traduzione che mi commissionano i lavori è ovvio che i periodi "morti" (natale/pasqua ed un paio di mesi estivi, luglio ed agosto, a seconda dei paesi committenti) sono da preferire.
Per spiegarmi meglio: posso benissimo prendere una settimana a maggio o ottobre, peccato che al 90% dovrò rinunciare a dei lavori.

Conclusione: (sembra molto salomonica, ma tant'è): vantaggi e svantaggi delle due professioni, IMHO, si equivalgono :wink:


Permettimi di puntualizzare, quando dici "ha ragione Bob", potresti dire "ha ragione MarioLino" perché evidenzi gli stessi vantaggi che ho evidenziato io: ovvero la maggior flessibilità nel gestire tempo libero e ferie.

Ricordati comunque che si parlava di evasione, vorrei attenermi a questo. E' più facile evadere da lavoratore dipendente o da autonomo?

da luc83 il 05 giu 2010 14:31


MarioLino ha scritto
Ricordati comunque che si parlava di evasione, vorrei attenermi a questo. E' più facile evadere da lavoratore dipendente o da autonomo?


mariolino non ti ascoltano... :roll:

da Bob il 05 giu 2010 14:52


MarioLino ha scritto

Permettimi di puntualizzare, quando dici "ha ragione Bob", potresti dire "ha ragione MarioLino" perché evidenzi gli stessi vantaggi che ho evidenziato io: ovvero la maggior flessibilità nel gestire tempo libero e ferie.

Ricordati comunque che si parlava di evasione, vorrei attenermi a questo. E' più facile evadere da lavoratore dipendente o da autonomo?

Intanto, tra me e te, ho ragione io. Per definizione. :lol: :lol: :wink:
Io ho SEMPRE ragione, è un assioma.
Poi....(e qui provoco, lo ammetto), se ti rispondessi alla lettera....
E' più facile da dipendente.
Riconosco che non risponderei così se tu avessi scritto se il dipendente può evadere di più o di meno :wink: , però, se parliamo solo di facilità, è indubbiamente più facile da dipendente.
Per il solo fatto che, normalmente un dipendente non ha i controlli e non è soggetto a parametri di valutazione. Quindi, può, in pratica fare quello che vuole.
Non a caso, milioni di pensionati hanno un doppio lavoro, e vivono sereni.
Lasciamo però perdere le sia pur amichevoli provocazioni :) : ora parlo seriamente.
L'errore che, secondo me, tu fai, è quello di (anche ora) fare una sensibile confusione tra la "libertà di gestione" del tempo libero e ferie, e il fatto che questa "libertà" sia, di fatto, un obbligo.
Io prendo ferie non perchè sono libero di scegliere quando, ma perchè è un momento morto, senza lavoro. E il mio "tempo libero" non lo è perchè me lo prendo, ma perchè mi resta.
Hai mai passato sei-otto mesi senza lavoro? Io sì. Avevo un mucchio di tempo libero, ma ti assicuro che non era mica bello. Soprattutto quando non incassi una lira, o, se incassi, vedi assottigliarsi il tuo credito. A fronte di questo, avevo dei periodi in cui, in un mese, incassavo il riassunto di sei. Evasione? Certo, è possibile. Ma, ribadisco ancora, la "professione" si svolge in vari modi, per servizi ai privati o per servizi alle imprese. Se fai questi ultimi, almeno nella maggioranza dei casi, come è la mia situazione, ti assicuro che l'evasione possibile (concretamente possibile) è...ZERO.
Coi privati, lo ammetto, la musica cambia, ma, almeno oggi, non di molto: chiunque tenti di evadere è un pazzo: i controlli incorociati sono ormai all'ordine del giorno, e, col fatto che i pagamenti bancari sono registrati, è addirittura un suicidio. Quello che resta è la cosiddetta elusione, non evasione. Qui, le cose sono davvero diverse: ma non dimentichiamo che l'elusione fiscale è, quantomeno, una cosa permessa, sia pure a fil di legge: chi elude sta dentro la legge, mica ne esce. Si limita ad approfittare di tutte quelle scappatoie che la legge consente.
Sbaglia? Forse, ma non credo, in fondo. La tassazione professionale è più alta di quella del dipendente, e allora mi sembra corretto che il professionista abbia diritto a detrazioni che, almeno, gli consentono di pareggiare i conti.
Anche perchè la possibilità di detrazione, essendo fatta all'italiana sotto partiti di sinistra (quando le norme sono state stilate, eravamo in pieno periodo pro comunismo), spersso non contempla spese che, invece, sono oggi assolutamente necessarie e inevitabili.
Una per tutte, l'auto.
Io non la posso detrarre. Mai, in nessuna forma.
Però, per venire a casa tua, la uso.
Per cercare i prodotti e contattare le aziende, la uso.
E la benzina la scarico per metà,il che è strano, anche se con una certa logica.
Poi, posso scaricare il telefono, ma SOLO se ha una connotazione professionale, che mi costa quasi il doppio. Al punto che io ho sempre preferito una forma non professionale e non scaricabile. E di queste cose ce ne sono a dozzine.
Non dimentichiamo che per me è un obbligo la tenuta dei conti da parte di un commercialista, che non mi regala certo il suo lavoro.
Comunque, era solo una sottilineo amichevole, provocazione.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefanbo il 05 giu 2010 14:53


Hai ragione MarioLino: sia sulla puntualizzazione sia sul fatto che anche tu andavi citato!! :lol: :lol:

Sull'evasione concordo quasi appieno, ma con distinguo.
E' stato fatto giustamente notare (forse da te 8) ) che per alcune categorie autonome è più dura (ad esempio proprio i ristoratori) mentre per altre (soprattutto i "grandi" leggi medici, dentisti, avvocati ecc) è estremamente più facile.
Ad esempio per un notaio è già più difficile.

Il distinguo riguarda una categoria che conosco bene: gli artigiani.
Alcuni (molti) evadono a livelli stratosferici, specialmente idraulici/meccanici/carrozzieri/elettricisti ecc.
Mia moglie è restauratrice di reperti archeologici.
Essendo (giustamente) proibito detenerli per un privato (a meno di sfiancanti dimostrazioni comprovanti l'acquisto all'estero, e neanche è detto che basti) mia moglie lavora esclusivamente per le pubbliche amministrazioni (stato, regioni, comuni, musei ecc) ergo possibilità di evasione zero.
Già più facile per un restauratore pittorico: facile che un privato possegga un quadro da restaurare, ed allora lì torniamo all'idraulico (o colleghi): "Che faccio fattura e me paga l'IVA o je faccio pure ' o sconticino?"
Tu che dici? :twisted:

Per questo non era affatto peregrina l'idea di chiedere sempre fattura per poi poterla almeno parzialmente detrarre dai redditi, indipendentemente dalla tua attività,a nche come dipendente: ciò incentiverebbe di molto la lotta all'evasione.

Invece oggi con le leggi attuali, se io autonomo mi devo detrarre un costo deve essere strettamente inerente alla mia professione.
Io come traduttore potrò dedurre carta, computer, stampante, forocopie, dizionari, al limite pubblicazioni specializzate ma poi stop.
Non certo benzina, pranzi fuori o quant'altro a meno che non dimostri di essere andato in viaggio per lavoro.

E ti assicuro che il controllo sulle detrazioni funziona piuttosto bene :roll:

da stefanbo il 05 giu 2010 14:55


Bob ed io ci siamo scritti "addosso" (capita :lol: ) quindi alcuni argomenti suoi e miei si assomigliano.

Ma giuro signor Preside, non abbiamo copiato!! :D :D :D

da maxbor il 05 giu 2010 14:57


Lavoro dipendente.
Sfatiamo le leggende sugli stipendi.
1) Nel mio settore, quello dei servizi, non abbiamo mai saltato un contratto e attualmente il Cud degli amministrativi varia dai 22 ai 35 mila euro lordi (dai livelli di ingresso ai capi area) per 14 mensilità.
Quindi al top si ha uno stipendio mensile netto di 1.800 euro più 13^ e 14^ di 1.200 euro (in queste manca l'indennità di presenza e altre quisquilie).
Se si sta ammalati si prende uno stipendio pari a quello della tredicesima.
Non mi consta che nella P.A. qualcuno guadagni di più.
Non sono mai stato attratto dal lavoro autonomo e dai suoi rischi preferendo accontentarmi del certo.

2) E' errato dire che i lavoratori autonomi hanno un trattamento pensionistico peggiore pur pagando maggiori contributi.
Io pago solo apparentemente contributi inferiori perchè ne sono coinvolto per 1/3 mentre la mia Azienda ne corrisponde i restanti 2/3.
Quindi avrò una buona pensione perchè risulteranno versate somme non irrilevanti.

Conosco l'altro lato del problema perchè la mia metà è commerciante. Per anni ha lavorato TUTTI i giorni (intendo anche i festivi comprese varie Pasqua, pasquette e ferragosti).
Il guadagno netto è pari al 40% di quello lordo, paga una enormità di contributi Inps e poichè certamente smetterà di lavorare prima dei 65 anni, pur avendo accumulato parecchi anni di lavoro avrà una pensione...simbolica.
Forse avrà guadagnato (una volta, ora non più) qualcosa più di me ma non può (quindi non possiamo) concedersi nemmeno un weekend visto che lavora fino alle ore 20 di sabato e talvolta anche le domeniche.
Non la invidio affatto.

In Italia si salvano solo coloro che a vario titolo possono evadere le tasse e possono gestirsi il loro lavoro.
Ultima modifica di maxbor il 05 giu 2010 15:01, modificato 1 volta in totale.

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