Bob ha scrittoVuoi sposarti? Bene. Vuoi convivere? sei libero. Vuoi diritti? Sposati CIVILMENTE, e assumiti i relativi doveri. Tra i quali quello di sancire una separazione con una trafila burocratica che non inficia la tua volontà, ma definisce il tuo successivo reinserimento come elemento singolo. Più libertà di così....Oltre, è anarchia. O prepotenza, se preferisci.
silbusin ha scrittoLa regola. Che è la base del rispetto, della democrazia e della convivenza.
silbusin ha scrittoQui si mescola il sacro con il profano e si elucubrano fantasiose ipotesi di vita. Già c'è chi ci pensa alle leggi ad personam, adesso facciamo l'unione "personale".
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Il matrimonio, oltre che i sentimenti è compartecipazione economica, reciproco sostegno, costi comuni, futuro comune. E non ultimo, rapporto continuo con una società che ci accoglie e di cui facciamo parte e verso la quale abbiamo degli obblighi da rispettare.
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Ma mi imbufalisco quando mi pare di cogliere nell'aere l'idea che la cosa giusta è fare come cazzo si pare.
Mi fermo qui, perchè non ho la pazienza di bob (a cui riconosco la disponibilità al colloquio) e perchè, per tutti coloro che fanno gli sboroni, quando l'acqua ti arriva al culo inizi a nuotare eccome inizi a nuotare...
si vede che sono incazzato? chiedo scusa. non lo faccio più.
PaulySte ha scrittoCiò che ho riscontrato presso alcuni è non tanto l'avversità al matrimonio con i "soliti" diritti e doveri, quanto un rifiuto dell'idea di condivisione dei beni... di questi tempi si comincia premettendo e non semplicemente ipotizzando che tutto si potrebbe rompere da un momento all'altro...
PaulySte ha scrittoNon credo che silbusin, se posso, ci sia qualcosa di male. Probabilmente ce l'ha con quelli che non si vogliono sposare (evitando così sul piano legale i doveri di un matrimonio) ma poi passano il tempo a lamentarsi per i torti subiti e diritti negati... credo.
miciagilda ha scrittoSilbusin, finché non pesto i calli a nessuno, l'idea giusta è fare come cazzo mi pare.
E questo è quello a cui mi riferivo, quando parlavo di "prepotenza". Il solo premettere una cosa simile, espressa in questo modo, è sinonimo (NB) di prepotenza. Micia, noi non ci filiamo troppo, d'accordo, ma qui bisogna intendersi sui termini: La prepotenza è quando uno ASSERISCE (?) di avere dei diritti, e non si cura se questi diritti siano reali o no. Che poi lo siano, diventa irrilevante. La mia vita è innanzitutto mia. Sempre se non pesto i calli a nessuno, lo riscrivo.
Tu puoi riscriverlo, ma è una str....ehm....sbagliato. Non è SOLO tua: che ti piaccia o no, sei inserita in un contesto che ti deve costringere a interagire con gliu altri. E allora, a meno che tu non sia una sociopatica, devi ammetterne l'esistenza (degli altri, intendo)
Io sto esprimendo i miei punti di vista, Bob esprime i suoi (che parzialmente coincidono coi miei e parzialmente no) e nessuno si sta imbufalendo, tranne te.
Conoscendo Sil. è difficile farlo imbufalire. Però, esattamente come me, credo che mal sopporti i ragionamenti unilaterali, basati sul "io sono io (sottinteso:er mejo)". IO imbufalisco quando divento cortese ed educato.....
Sembra che l'argomento ti tocchi un nervo scoperto, o sbaglio? Sbaglio, come al solito, di sicuro.
Oserei dire che non è improbabile.
Il matrimonio è esattamente ciò che scrivi: compartecipazione e sostegno reciproco nel bene e nel male. Tra me e il mio compagno c'è un matrimonio a tutti gli effetti tranne che allo Stato non siamo andati a dirglielo e, giuro, non ci sentiamo colpevoli nè anarchici nè prepotenti.
Io non so se ci sei o ci fai.
Certo che puoi comportarti così.Ma non è un matrimonio inteso in senso civile. E' una libera unione, punto. Il "matrimonio" è e deve essere un contratto legale, riconosciuto e riconoscibile dalla tua società e da tutte le altre, altrimenti, legalmente, vai a finire nei guai non appena ti sposti, che so, in Francia. La regolamentazione è necessaria, non un optional. E non può e non deve essere lasciata ad una scrittura privata tra singoli, altrimenti si finisce a schifìo. A me sembra di un'evidenza addirittura lampante, ma evidentemente c'è chi non ci arriva.
Con tutta la gentilezza di cui sono capace, davvero, chiedo: cosa c'è di male? A parte il comportamento asociale, intendi?
Fante ha scrittoDovrebbe esistere secondo me una terza forma di "contratto" che garantisca dei diritti fintanto che l'unione è condivisa e che non preveda alcun "dovere" oneroso se l'unione dovesse terminare.
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Bob ha scrittoPuoi ovviamente evitare di sposarti, ma, quando sento che una coppia non sposata ha comprato casa, io li farei interdire entrambi..... La compra UNO dei due, e resta SUA. E l'altro, se del caso, si attacca al tram.
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