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da miciagilda il 13 lug 2012 16:12


maxbor ha scritto
miciagilda ha scritto
Io ho letto fin qui, poi ho smesso... 8) :lol:


Non ci credo. :lol:

E' una generalizzazione (potrei dettagliatamente dissertare solo di me stesso) ma non credo di aver detto grandi cazzate. :twisted:


Nessuno di noi mai lo crede... io per prima :lol: :lol:

E' un po' come se una donna avesse scritto: "La maggiore illusione degli uomini è riuscire a conservare com'era prima del matrimonio la loro donna ma prima o poi si accorgono che questa è un'utopia ... 8) :lol:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da Bob il 13 lug 2012 16:46


In questi ultimi post è venuto fuori di tutto.
Permettetemi.....
A) matrimonio e convivenza.
Sono diversi. E non ci piove. TU "puoi" considerarli uguali, ma non è detto che IO faccia lo stesso. Se mi sposo (matrimonio) accetto una certa serie di regole, mi assumo certi doveri e ho certi diritti. Se non mi sposo (convivenza) non posso pretendere di averli. E, quantomeno, non desidero assumermene gli oneri, salvo verifica quotidiana.
Quantomeno non gli stessi.
B) I diritti e doveri "dovrebbero" essere gli stessi. In realtà, come ho già fatto notare, non è così: il diritto sta dalla parte del distruttivo della coppia, colui che dice no, (senza contare quelli inerenti la nascita o meno di un figlio, che spettano solo alla donna).E questo è un difetto insito nella struttura del matrimonio a parità di diritti. Curiosamente, questa parità non si prolunga dopo la separazione, dove i diritti e i doveri NON sono gli stessi.
C) Contro: la sensazione di "obbligo", da cui molti fanno dipendere il disfacimento precoce della coppia stessa.
Pro: curioso, ma è la stessa sensazione: la coscienza di un impegno, personale prima ancora che legale, a portare avanti una situazione, la rafforza, la cementa, e fa superare anche quelle avversità che in altro modo ne segnerebbero la fine.
A questo ( ma qui si potrebbe ovviare) si aggiunge il fatto che il matrimonio è, attualmente, una figura sociale ben inquadrata legalmente, che rende più agevole una serie notevole di situazioni.

Lasciatemi finire con un vecchio detto: una donna sposa un uomo sperando che cambi, ma lui non cambia. Un uomo sposa una donna sperando che NON cambi, ma lei....cambia. :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 13 lug 2012 16:51


Dopo aver visto decine e decine di separazioni con :
Famiglie sfasciate
Figli allo sbando
Lacrime , dolore , rabbia e ripicche
Famiglie allargate
Figli confusi dagli allargamenti
Fedifraghi/e pentiti/e che rimpiangono gli /le ex dopo aver provato altre convivenze
Nuclearizzazione di valori
Desertificazione sentimentale e cinismo
Gioventù che passa per tutti
Vecchiaie solitarie piene di ricordi

Io qualche buon motivo per contrarre matrimonio lo trovo ancora

da miciagilda il 13 lug 2012 16:55


maxb. ha scritto
maxbor ha scrittoMotivo scatenante dei matrimoni che falliscono è l'intolleranza.

I miei genitori e le persone della loro epoca credo che non si facessero tutti questi problemi che la vita moderna ha senz'altro amplificato ma che soprattutto fossero stati educati ad una maggiore tolleranza.

Il restante 70% di coppie restano unite "finchè morte non le separi" qualcuna per pigrizia, altre per convenienza ma molte anche perchè sono oggettivamente composte da persone che hanno trovato una simbiosi ma che sono anche supportate dalla indispensabile dose di tolleranza.



Ecco, a mio parere, la risposta alla domanda iniziale.


La tolleranza...
Se si sta con un'altra persona tutta la vita auspico che sia per amore, affetto, stima.
Se devo tirar fuori la tolleranza, significa che lo sto facendo controvoglia, che devo tollerare una persona che vive, mangia, dorme ecc con me tutta la vita. :shock: :)

1. Questi presupposti non mi sconquifferano...
2. Se così fosse, mi sfugge l'obiettivo: a cosa serve vivere con uno che si tollera?

:wink: :lol:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da maxbor il 13 lug 2012 16:57


Bob ha scrittoIn questi ultimi post è venuto fuori di tutto.
Permettetemi.....
A) matrimonio e convivenza.
Sono diversi. E non ci piove. TU "puoi" considerarli uguali, ma non è detto che IO faccia lo stesso. Se mi sposo (matrimonio) accetto una certa serie di regole, mi assumo certi doveri e ho certi diritti. Se non mi sposo (convivenza) non posso pretendere di averli. E, quantomeno, non desidero assumermene gli oneri, salvo verifica quotidiana.
Quantomeno non gli stessi.


Giusto che il matrimonio contempli alcuni specifici diritti e doveri.

Ingiusto che la convivenza non ne preveda nessuno.

Faccio un solo esempio (fra i tanti):
Se per un accidente mi trovassi in Ospedale e i medici chiedessero un'autorizzazione per qualcosa, è giusto che la chiedano ai miei fratelli invece che a colei con cui condivido da anni la mia vita?

Una regolamentazione è giusta e ineludibile (se ne parlava - dei famosi DI.CO. - già ai tempi del governo Prodi) ma non è da Governi che "flirtano" col Vaticano (come gli ultimi, i Berlusconi e i Monti intendo) che mai arriverà.

I motivi per i quali ci si sposa o meno sono e possono essere molteplici. Alla fine però quasi ti ci costringono.
Ultima modifica di maxbor il 13 lug 2012 17:05, modificato 1 volta in totale.

da maxbor il 13 lug 2012 17:02


miciagilda ha scritto
La tolleranza...
Se si sta con un'altra persona tutta la vita auspico che sia per amore, affetto, stima.
Se devo tirar fuori la tolleranza, significa che lo sto facendo controvoglia, che devo tollerare una persona che vive, mangia, dorme ecc con me tutta la vita. :shock: :)

1. Questi presupposti non mi sconquifferano...
2. Se così fosse, mi sfugge l'obiettivo: a cosa serve vivere con uno che si tollera?

:wink: :lol:



La tolleranza è riferita all'accettazione e sopportazione degli inevitabili difetti che ognuno di noi ha e che talvolta te li potrebbero far girare anche di brutto. :roll:

E' ovvio che se stai con una persona i suoi pregi prevalgano, altrimenti saresti solo un/una masochista. :shock:

da Bob il 13 lug 2012 17:56


maxbor ha scritto
Bob ha scrittoIn questi ultimi post è venuto fuori di tutto.
Permettetemi.....
A) matrimonio e convivenza.
Sono diversi. E non ci piove. TU "puoi" considerarli uguali, ma non è detto che IO faccia lo stesso. Se mi sposo (matrimonio) accetto una certa serie di regole, mi assumo certi doveri e ho certi diritti. Se non mi sposo (convivenza) non posso pretendere di averli. E, quantomeno, non desidero assumermene gli oneri, salvo verifica quotidiana.
Quantomeno non gli stessi.



Ingiusto che la convivenza non ne preveda nessuno.

.

Mai detto. Mai sostenuto.
Ma è altrettanto assurdo che diritti e doveri siano gli stessi.
E notiamo che si parla soprattutto di diritti, tanto per cambiare.
Vuoi convivere? Convivi. Ma non fare lo sposato, che è differente. Vuoi la libertà di andartene l'indomani come se niente fosse. Perfetto. Ma allora, perchè ci sono doveri? Insomma, a me sembra che questa storia delle coppie di fatto "tenda" (notate il termine) a essere simile alla storia della botte piena e moglie ubriaca.
Ho sempre sentito parlare di "vantaggi e di diritti", mai di obblighi e doveri.
Vuoi che non sia la tua famiglia a decidere per te in ospedale? Sposati la compagna della tua vita. Vuoi che abbia libero accesso a te e alle tue terrene spoglie? Metti nel testamento che chiunque glie lo impedirà verrà diseredato.
Detto questo, concordo che una certa regolamentazione ci voglia, sopratutto quando la convivenza supera un certo tempo. Ma, se per questo, io rivedrei anche le leggi matrimoniali, quando il matrimonio NON supera un certo tempo..... :twisted: :twisted:
E non ricominciamo con le tirate governative, che lasciano il tempo che trovano.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da manufood il 13 lug 2012 17:56


io a sposare la mia compagna non vedo alcunchè di strano, lo faremo senza fretta ma al momento le priorità sono altre (la casa ad esempio) ed il matrimonio ahinoi costa e pure tanto.

da stefanbo il 13 lug 2012 18:03


Mi ritrovo d'accordo con Bob (è grave, si attacca, si guarisce?? :shock: :D :D ).
Tutele per coppie non etero sono urgenti ed imprescindibili, indegne di un paese che si dice civile.
Una coppia etero che decide di convivere senza legalizzare la propria relazione ha tutto il diritto di farlo, ma se vuole "esentarsi" dagli obblighi giuridici che regolano l'istituto matrimoniale poi non può pretendere di chiedere gli stessi diritti.
Non certo perchè sovvertirebbe l'ordine costituito, semplicemente perché chi ha deciso di contrarre matrimonio ha deciso anche di sottoscrivere una tutela.
Se questa tutela viene chiesta anche da una coppia etero che non desidera sposarsi sembra proprio che voglia, appunto, botte piena e moglie ubriaca. :roll:

da Bob il 13 lug 2012 20:12


stefanbo ha scrittoMi ritrovo d'accordo con Bob (è grave, si attacca, si guarisce?? :shock: :D :D ).si migliora
Tutele per coppie non etero sono urgenti ed imprescindibili, indegne di un paese che si dice civile.
Una coppia etero che decide di convivere senza legalizzare la propria relazione ha tutto il diritto di farlo, ma se vuole "esentarsi" dagli obblighi giuridici che regolano l'istituto matrimoniale poi non può pretendere di chiedere gli stessi diritti.
Non certo perchè sovvertirebbe l'ordine costituito, semplicemente perché chi ha deciso di contrarre matrimonio ha deciso anche di sottoscrivere una tutela.
Se questa tutela viene chiesta anche da una coppia etero che non desidera sposarsi sembra proprio che voglia, appunto, botte piena e moglie ubriaca. :roll:

Ohhhhh....meno male! Credevo fosse pressochè impossibile da capire!
Grazie per l'appoggio.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da stefanbo il 13 lug 2012 20:15


:wink:

da buemuschiato il 14 lug 2012 09:11


santippe28 ha scrittoDopo aver visto decine e decine di separazioni con :
Famiglie sfasciate
Figli allo sbando
Lacrime , dolore , rabbia e ripicche
Famiglie allargate
Figli confusi dagli allargamenti
Fedifraghi/e pentiti/e che rimpiangono gli /le ex dopo aver provato altre convivenze
Nuclearizzazione di valori
Desertificazione sentimentale e cinismo
Gioventù che passa per tutti
Vecchiaie solitarie piene di ricordi

Io qualche buon motivo per contrarre matrimonio lo trovo ancora



ricordo un tuo collega santippe che usava un termine agghiacciante per definire le controversie tra " divorziandi " , diceva che moltissime volte i genitori si " prendevano a bambinate " ossia usavano i figli per farsi dispetti e ripicche , lui stesso a volte rimaneva nauseato

da butter_fly il 16 lug 2012 10:26


fatemi capire: quali sarebbero i doveri che due conviventi che si amano non vorrebbero accollarsi?

resta inteso che, attualmente, il matrimonio sia l'unico modo per tutelare se stessi, il proprio compagno/a e gli eventuali figli. quello che a me non piace del matrimonio è l'eccessiva macchinosità in caso di separazione e la miopia/vetustà nel novero delle coppie possibili: il resto è perfetto.

quanto ai costi del matrimonio, non sono d'accordo: quel che costa sono il festone, l'abitone, il ristorantone che uno sceglie (senza obblighi) di accollarsi: il matrimonio in sé è praticamente gratuito 8)


da manufood il 16 lug 2012 10:53


butter_fly ha scrittoquanto ai costi del matrimonio, non sono d'accordo: quel che costa sono il festone, l'abitone, il ristorantone che uno sceglie (senza obblighi) di accollarsi: il matrimonio in sé è praticamente gratuito 8)


a parte i costi "ecclesiastici" in teoria potrebbe anche essere come dici ma tra la teoria e la pratica... :wink:

p.s. se i figli sono riconosciuti sono tutelati dalla legge in pieno anche senza il matrimonio dei genitori (hanno le medesime tutele non una di più non una di meno).

da maxbor il 16 lug 2012 14:11


Sono in ferie, ne riparliamo dalla metà di agosto. 8)

da Mauro1980 il 18 lug 2012 02:33


Sposatevi, è bellissimo

da primus il 18 lug 2012 09:04


Bob ha scrittoA) matrimonio e convivenza.
Sono diversi. Se mi sposo (matrimonio) accetto una certa serie di regole, mi assumo certi doveri e ho certi diritti. Se non mi sposo (convivenza) non posso pretendere di averli.


mi consenta ma non sono daccordo.

se voglio bene ad una persona e sono una persona sana di mente, sposato o convivente è uguale....diritti e doveri sono i medesimi. il matrimonio diventa solo una atto formale dovuto ai fini delle leggi italiane, ma la sostanza non cambia.

io frequento 2 coppie entrambi conviventi......una non ha figli e non ne vuole, se c'e' da spendere 100 euro chi li spende chiede subito all'altro i 50 della sua parte.....mi fanno ridere.....lui dice che non si sposa perchè vuole i suoi spazi....giocare a calcetto 3 volte la settimana, camera da letto singola ecc.....tutte cose che può fare anche da sposato. lei, braccino corto classico pavese, lo fa per ragioni economiche....."Ehhhh sai se non mi sposo dovessimo deciderci di mollarci ognuno per la sua strada e via.....io ho le mie cose luil le sue e non dobbiamo scannarci per dividere".Questi stanno insieme per 2 motivi: 1...così lei lava cucina e stira per lui....2...perchè lei da sola col suo stipendio era costretta a 42 anni a vivere con i suoi.

l'altra coppia ha 2 figli, 1 cane, 1 attività commerciale e sono fantastici.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da manufood il 18 lug 2012 09:54


primus ha scrittocamera da letto singola ecc.....tutte cose che può fare anche da sposato.


no dai, camera da letto singola proprio non si può sentì!

da franferrari il 18 lug 2012 09:56


manufood ha scritto
primus ha scrittocamera da letto singola ecc.....tutte cose che può fare anche da sposato.


no dai, camera da letto singola proprio non si può sentì!


Meglio due doppie? :twisted:

da manufood il 18 lug 2012 10:07


franferrari ha scrittoMeglio due doppie? :twisted:


io opto per il letto a castello! :lol:

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