Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
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da primus il 04 set 2012 12:18


Mauro1980 ha scrittoNon so Primus se hai tagliato apposta, ma Belen è bellissima


diciamo che ho tagliato a cazzo :cry:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da lav il 04 set 2012 12:21


Mauro1980 ha scritto
lav ha scrittoun'occasione di fare sport a livelli importanti a tutti.

lo sport a livelli importanti non è per tutti.
chi ha praticato sport lo sa, lo sport a livelli importanti è solo per i campioni.
Mi piacerebbe essere terzino destro nella formazione di Allegri, ma non lo sono, perché solo i campioni possono esservi.


Non fingere di non capire, sei offensivo per me e per te stesso.

Abbiamo tutti applaudito la Vezzali e la Idem. Ma se non esistesse la categoria femminile probabilmente non le avremmo mai sentite nominare.

Certo, lo sport ad alti livelli non è per tutti (ne pratico anch'io anche se sono ferma per infortunio); ma è giusto che tutti abbiano le stesse opportunità di provarci. E quella delle paralimpiadi può essere un'occasione non solo di sprone per i disabili e di apertura mentale per gli altri (e magari, nel futuro, di creare veri campioni anche se in una categoria per forza considerata inferiore), ma anche di stimolo per sponsor e istruttori che si mobilitino per iniziative in favore di chi vuole provarci. E magari con qualche sforzo un giorno anche il calcio per non vedenti potrà essere più sopportabile persino per te.

da Giorg76 il 04 set 2012 12:22


uomini :roll:
io non stavo intendendo "bella" come "esteticamente perfetta", ma come "donna che mi fa piacere vedere"
personalmente mi intrisce vedere una donna "avere successo" SOLO per l'aspetto fisico (notevolissimo)..e vedere quanto gossip sulla sua vita intima deve mettere in giro per restare sulla cresta dell'onda. Lo trovo triste e svilente.

da manufood il 04 set 2012 12:33


stiamo mandando in vacca un altro topic.

che c'entrano Belen e Paola (Cortellesi)?
e pure la razza ariana?

io credo che ognuno, normodotato o disabile, debba poter praticare lo sport che vuole. ammetto però che il calcio per ciechi é una forzatura.

infine vorrei ricordare che non tutti gli sport sono presenti alle Olimpiadi. così è anche per le Paralimpiadi quindi alcune discipline potrebbero venire tranquillamente escluse (ad esempio l'equitazione alle Olimpiadi o il calcio per ciechi alle Paralimpiadi).

da Mauro1980 il 04 set 2012 12:41


manufood ha scrittovorrei ricordare che non tutti gli sport sono presenti alle Olimpiadi. così è anche per le Paralimpiadi quindi alcune discipline potrebbero venire tranquillamente escluse (ad esempio l'equitazione alle Olimpiadi o il calcio per ciechi alle Paralimpiadi).

benissimo Manu, è ora che qualcuno normodotato nel cervello lo faccia

da Bob il 04 set 2012 12:47


santippe28 ha scrittoLa disciplina sportiva prescelta dagli atleti invalidi , deve gratificare loro , e non i normodotati , a mio avviso . Perchè mai i normodotati dovrebbero interferire con giudizi pietistici ?

No, santi, forse non mi sono spiegato, ma luc ha capito cosa intendevo.
Non si tratta di "interferire". Si tratta di valutare se la loro performance sia una prestazione sportiva o uno spettacolo o una lezione di vita.
A) Spettacolo (lo è nel momento in cui mi viene presentato come tale). Allora non mi piace, non ho voglia di guardarlo, mi sembra di essere un voyeur, e mi sembra di comportarmi esattamente come quelle persone che additano una deformità in pubblico. No, come "spettacolo" non ci sto.
C)Prestazione sportiva. La valutazione di una prestazione sportiva NON E' SEPARABILE dall'istintivo confronto tra i risultati dell'atleta e i miei (se mai decidesi di provarci. Misuro, di fatto, la differenza tra la sua eccellenza e la mia mediocrità, e questo mi porta ammirazione per l'atleta. Ergo, una prestazione che dipende dalla menomazione non mi interessa come sport. perchè non mi porta a nessun confronto.
D)Lezione di vita. Qui le cose cambiano: la visione di come e quanto queste persone siano riuscite a combattere la loro diversità, di come siano riuscite a vincere su loro stesse, rifiutandosi di arrendersi di fronte a quello che quasi chiunque avrebbe considerato un ostacolo insormontabile, ecco, questa visione può essere di notevole impatto educativo e morale.
Ora, però, mi resta il dubbio se sia necessario farmi vedere tUTTA la prestazione, o se, per educare, sia sufficiente, come dice luc, un sunto, un sommario delle attività in cui la visione sia limitata al puro scopo informativo, senza indulgere a livelli, che, come ho detto, mi sanno di voyeurismo.

Argomento delicato, davvero. E forse bisognerebbe avere il coraggio di parlarne di più, senza indulgere in facili buonismi che sanno di mera compassione.
Io, per esempio, non avrei avuto nessuna esitazione a non ammettere Pistorius alle gare: non ha senso. Pistorius ha una prestazione che dipende dalle protesi. Cambia le protesi, cambia la prestazione. Allora permettiamo a chiunque di usare delle protesi. In fondo, una gara di ciclismo è una gara di corsa a piedi con l'utilizzo di una protesi, la bicicletta. Il salto con l'asta è una gara di salto in alto con l'utilizzo di una protesi, l'asta. Non per niente le prestazioni dei saltatori sono aumentate con l'invenzione di nuovi materiali per l'asta stessa.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 04 set 2012 12:48


e chi lo dovrebbe decidere quale sport escludere dalle paralimpiadi ? qualche normo dotato con la pietas sopra la soglia di attenzione ?

Non si sta mandando in vacca niente , si cerca di far riflettere e di aprire le menti a problematiche che vengono trattate sempre con carità pelosa .

creare delle aprtheid o comunque dei diversi , da non mostrare al grande pubblico , per me ha parecchie analogie con i discorsi che riguardano una razza eletta. Se poi nessuno, oltre a me , riesce ad intravedere questo rischio , bon , pazienza

da santippe28 il 04 set 2012 12:51


Bob , insisto nella mia domanda e ne aggiungo un'altra . chi dovrebbe decidere quale sport escludere dalle paralimpiadi ? e perchè ?

da Giorg76 il 04 set 2012 12:53


santippe28 ha scrittoe chi lo dovrebbe decidere quale sport escludere dalle paralimpiadi ? qualche normo dotato con la pietas sopra la soglia di attenzione ?

Non si sta mandando in vacca niente , si cerca di far riflettere e di aprire le menti a problematiche che vengono trattate sempre con carità pelosa .

creare delle aprtheid o comunque dei diversi , da non mostrare al grande pubblico , per me ha parecchie analogie con i discorsi che riguardano una razza eletta. Se poi nessuno, oltre a me , riesce ad intravedere questo rischio , bon , pazienza


io ti quoto. per questo ho tirato fuori l'esempio di belen (che non ha avuto grande successo, devo ammetterlo :wink: )

da manufood il 04 set 2012 12:56


santippe28 ha scrittoBob , insisto nella mia domanda e ne aggiungo un'altra . chi dovrebbe decidere quale sport escludere dalle paralimpiadi ? e perchè ?


il CIP ossia il comitato internazionale paralimpico.
lo stesso che decide le regole delle Paralimpiadi (tipi di protesi utlizzabili, categorie delle disabilità e quant'altro).

da Bob il 04 set 2012 12:57


santippe28 ha scrittoBob , insisto nella mia domanda e ne aggiungo un'altra . chi dovrebbe decidere quale sport escludere dalle paralimpiadi ? e perchè ?

Non ho la risposta, Santippe, non ce l'ho davvero. So solo che ALCUNE prestazione passano il ridicolo: e non ci sto ad aiutare qualcuno a rendersi ridicolo. Non sapevo neppure che esistesse, ma...il calcetto per ciechi (anche qui, che si fotta la parola "non vedenti")? No, grazie. Se dovessi votare, voterei no. Ma sarei solo UN voto.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Mauro1980 il 04 set 2012 12:59


Bob ha scrittonon ci sto ad aiutare qualcuno a rendersi ridicolo

frase da incorniciare, grazie Bob
semplicemente inguardabile, il comitato provveda

da silbusin il 04 set 2012 13:01


un topic intelligente mandato parzialmente in vacca. peccato.
normodotato? leggete il dizionario invece di utilizzare parole parziali.
persona normale e persona disabile. semplici come termini.
il problema della disabilità è che suscita paura, pietà, malinconia, ribrezzo (certo, anche questo): i bambini sono l'esempio più eclatante di come risponde la psicologia non mediata dal sapere e dalla cultura. cosa fa un bambino? punto il dito e dice alla mamma: guarda quello! e uno vorrebbe sprofondare... ma sta nelle cose.
le olimpiadi dei disabili sono sicuramente migliorabili e modificabili. ma dietro c'è un'organizzazione così complessa che nessuno se l'immagina e gli sport sono scelti non dai normali, ma dai disabili.
come dicevo: è una crescita lenta interiore, non facile e non fattibile in tutti i soggetti. spesso è un disagio invincibile. ecco perchè le parole di Villaggio non mi stupiscono.

da franferrari il 04 set 2012 14:08


Premesso che a me fa schifo "paralimpiadi" e le continuo a chiamare "paraolimpiadi"........

Non so nulla di medicina, riabilitazione ecc... ma di fondo la domanda che va fatta è: per chi sono svolte tali manifestazioni sportive? Disabili o "normali" ? (non ho voglia di esagerare con il politically correct per cui portate pazienza).
Risposta: secondo me per entrambi, ma con lo scopo di evidenziare la grande carica umana di chi affronta sfide come quelle di questi atleti.
Immagino la stranezza del calcio tra non vedenti, ma se a loro va di farlo perchè me ne dovrebbe fregare qualcosa? Se voglio lo guardo, se no evito.
Alle olimpiadi "normali" c'è o c'era, non ricordo... il volano! Io lo abolirei delle olimpiadi, ma se a qualcuno piace cambio canale quando è ora e me ne faccio una ragione... se sti ragazzi fanno anni a allenarsi col volano perchè devo impedirglielo?

da butter_fly il 04 set 2012 14:38


ho letto frasi da brividi in questo topic...
a me ad esempio sembra ridicolo il curling: lanciare una pietra sul ghiaccio e giù a spazzolare per farla scorrere meglio! eh? che figata :shock: eppure c'è gente che lo pratica ed esulta quando vince, o lo guarda in tv con partecipazione e "tifo". benissimo: non farò certo una sommossa per levarlo di mezzo o farne vedere solo una sintesi, così, giusto per educare...
ma stiamo scherzando? dubito fortemente che gli atleti paralimpici gareggino per educare qualcuno: lo fanno per vincere, per superare se stessi, per vivere un'emozione. e sono sconcertata e dispiaciuta di aver appurato che molti non colgono questo aspetto perché moralmente non partecipi o addirittura schifati.


da fulvia il 04 set 2012 14:54


[
bambini sono l'esempio più eclatante di come risponde la psicologia non mediata dal sapere e dalla cultura. cosa fa un bambino? punto il dito e dice alla mamma: guarda quello! e uno vorrebbe sprofondare... ma sta nelle cose.
le olimpiadi dei disabili sono sicuramente migliorabili e modificabili. ma dietro c'è un'organizzazione così complessa che nessuno se l'immagina e gli sport sono scelti non dai normali, ma dai disabili.
come dicevo: è una crescita lenta interiore, non facile e non fattibile in tutti i soggetti. spesso è un disagio invincibile. ecco perchè le parole di Villaggio non mi stupiscono.
[/quote]

Mio nipote Tobia si è guardato tutte le gare delle Paralimpiadi.... :roll: Ed è l'esempio di ciò che dice il dutùr...con i suoi occhi ingenui di bambino valutava di volta in volta la prestazione degli atleti e non aveva nè pietà nè ribrezzo ma la sincera ammirazione di un bimbo che rendendosi conto delle difficoltà di correre, saltare, nuotare di una persona senza gambe, con un braccio, o addirittura cieco, rendeva la prestazione ancora più straordinaria.... :P :P senza falsi perbenismi... :wink:
Ahhh, dimenticavo.....Ha imparato a giocare a scacchi nel CDD dove lavora mia sorella...e il suo compagno di gioco preferito è cieco e litigano sempre perchè Tobia sostiene che ogni tanto bara..... :roll: :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da silbusin il 04 set 2012 14:55


vedi farfallina il problema è molto complesso: è innata in ognuno di noi la chiusura preventiva al "diverso"; fa parte dei complessi primari di sopravvivenza. Poi l'età, l'insegnamento, la cultura, la disponibilità a capire, l'onestà di ammettere i propri limiti e la "partecipazione" (è stata la pietra miliare della vita del Cardinale Martini) ci rendono capaci di capire che la diversità non è un male ma spesso (non in tutti i casi ovviamente) un arricchimento. E anche se non c'è vera partecipazione emotiva, il rispetto e l'ammirazione dovrebbero trovare spazio. Non è semplice.
Però ti assicuro, prendersi cura di una possibile grande disabilità e ridurla sino a consentire alla persona di rientrare nel grande circuito della "normalità" è qualcosa di straordinario. Aiutare la vis sanatrix naturae spesso dà dei risultati incredibili.
Però, credimi, non dobbiamo stupirci se alcuni hanno posizioni non coincidenti con il nostro sentire. Fa parte della dialettica se le stesse sono opportunamente argomentate. Altro sono le cazzate, sulle quali beh, lasam perd...





* ohè, non è farina del mio sacco, è una reinfarinata di psicologia studiata nei tempi andati

da manufood il 04 set 2012 15:08


silbusin ha scrittonormodotato? leggete il dizionario invece di utilizzare parole parziali.
persona normale e persona disabile. semplici come termini.


normodotato o normale, non vedo tutta questa differenza anche perché tra i disabili sono compresi i nani (o le persone affette da nanismo come preferite).

franferrari ha scrittoPremesso che a me fa schifo "paralimpiadi" e le continuo a chiamare "paraolimpiadi"........


anche qui siamo sul sofismo spinto.

franferrari ha scrittoImmagino la stranezza del calcio tra non vedenti, ma se a loro va di farlo perchè me ne dovrebbe fregare qualcosa? Se voglio lo guardo, se no evito.
... se sti ragazzi fanno anni a allenarsi perchè devo impedirglielo?


hai perfettamente ragione ma non essere presente alle olimpiadi/paraolimpiadi non vuol dire che quello sport vada vietato o inibito e ci mancherebbe!

butter_fly ha scrittonon farò certo una sommossa per levarlo di mezzo o farne vedere solo una sintesi, così, giusto per educare...


nessuno credo intenda fare una sommossa.

da silbusin il 04 set 2012 16:00


Vedi dizionario Devoto-Oli e Hoepli:
http://dizionari.hoepli.it/Dizionario_I ... ormodotato

si applica al quoziente intellettivo.

è per fare il pignolino, eh?... :lol:

da franferrari il 04 set 2012 16:10


manufood ha scritto
franferrari ha scrittoPremesso che a me fa schifo "paralimpiadi" e le continuo a chiamare "paraolimpiadi"........


anche qui siamo sul sofismo spinto.


Rileggendo hai ragione, ma intendevo davvero in termini puramente grammaticali, mi sembra l'ennesimo neologismo che sa di poco...

manufood ha scritto
franferrari ha scrittoImmagino la stranezza del calcio tra non vedenti, ma se a loro va di farlo perchè me ne dovrebbe fregare qualcosa? Se voglio lo guardo, se no evito.
... se sti ragazzi fanno anni a allenarsi perchè devo impedirglielo?


hai perfettamente ragione ma non essere presente alle olimpiadi/paraolimpiadi non vuol dire che quello sport vada vietato o inibito e ci mancherebbe!


E ma vedi che non riesco a capire perchè se non va inibito non può andare alle olimpiadi? Ma qui chiudo perchè ognuno davvero si fa le sue idee.

Mi fa invece piacere che i TG (almeno quello che guardo io) abbiano dato risalto alle medaglie nel nuoto della ragazza non vedente di cui al momento mi sfugge il nome.
Se lo abbiano fatto solo su Sky perchè le trasmettono non lo so, se così fosse mi rimangio parola per parola, ma in caso contrario sarebbe un bel modo per magari motivare altri ragazzi che non è detto sappiano nemmeno di "poter" fare sport.

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