Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
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da stefano66m il 21 set 2007 11:11


Penso che nessuno dotato di una minima dose di intelligenza critica abbia dedotto che il Gambero Rosso sia una bettolaccia e Pierangelini un cuoco scontroso ed incapace.
Ritengo invece che le legittime elevate aspettative del Lazza siano state parzialmente disattese, l'atteggiamento scortese ha reso la critica forse più severa del dovuto.
D'altronde credo che tutti proverebbero un moto rotatorio ai cocones quando al saluto la risposta è stato l'andarsene e alla richiesta del gran menu degustazione la risposta è un semplice no non lo facciamo.
Da lì in poi recuperare la benevolenza è veramente complicata :)

da ilForchetta il 21 set 2007 11:14


stefano66m ha scrittoPenso che nessuno dotato di una minima dose di intelligenza critica abbia dedotto che il Gambero Rosso sia una bettolaccia e Pierangelini un cuoco scontroso ed incapace.


E invece, surprise!, gumbo lo ha fatto.

fante si fa sempre ammaliare da chi ha atteggiamenti sorprendenti

da Fante il 21 set 2007 11:16


ilForchetta ha scrittofante si fa sempre ammaliare da chi ha atteggiamenti sorprendenti


Già. Ricordo quando ci siamo incontrati...." Fante chiudi gli occhi e apri la bocca" :shock:

da ilForchetta il 21 set 2007 11:17


Fante ha scritto
ilForchetta ha scrittofante si fa sempre ammaliare da chi ha atteggiamenti sorprendenti


Già. Ricordo quando ci siamo incontrati...." Fante chiudi gli occhi e apri la bocca" :shock:


Ricordi male. Ti avevo detto

"Guarda la luna."

"Dove?"

"Là dietro, in basso."

da tpt il 21 set 2007 11:31


Scusami Gumbo, in questo forum si ha l'abitudine di commentare le recensioni che in un modo o nell'altro ci hanno colpito. Quella di Lazzaroni circa il Gambero non fa eccezione. Aiuta a comprendere meglio i punti di vista di chi scrive. Ora questo a garanzia del fatto, trattandosi di un sito dove puoi trovare per ogni locale spesso parecchie recensioni, ti fa avere un quadro completo del locale. Anche il recensore può essere "monitorato". Infatti, spesso e volentieri, dopo aver letto una qualsivoglia esperienza, se particolare, vado a spulciarmi gli altri scritti della stessa persona, giusto per farmi un'idea globale di quelle che possono essere le esigenze e le aspettative di chi ha scritto. Non conosco la sua lingua, il suo palato (non li bacio mica tutti) ma riesco bene o male ad inquadrare il personaggio.
Pur ammettendo che la dialettica di Lazzaroni può esserti apparsa talvolta fuori posto, magari eccessiva, ha una sostanza della quale poco tu hai parlato: la maleducazione (perchè di questo si tratta) del ristoratore/chef.
Io posso trovare inadatte o orribili determinate stoviglie: posso magari chiedere mi venga sostituito un bicchiere che non mi garba ma quando hai a che fare non come un orso (ho sentito chiamare il Pier diverse volte così) ma una persona che al tuo ingresso ed al tuo saluto non si degna di rispondere (di solito lo si insegna ai bambini ... roba tipo "Fulvietto, saluta il signore" ma deve aver ricevuto una pessima educazione, tant'è), una persona che alla richiesta di un menù degustazione che è in lista si rifiuta di cucinarla (senza peraltro dare spiegazione alcuna se non un maleducatissimo "non la faccio") male di predispone al dialogo, non credi?
Ed ecco che mentre assaggi questi piatti squisiti cominci a domandarti per quale cavolo di motivo ti sei infilato in questo ginepraio, per quale cavolo di motivo non hai scelto un'altro ristorante dove magari si mangia altrettanto bene e si viene trattati non meglio o peggio ma semplicemente con il garbo ed appunto (scusa se mi ripeto) con l'educazione che ci si aspetta anche nella pizzeria sotto casa.
Ed ecco che tutto ti pare storto: i muri scrostati, il bicchiere che non ti senti di chiedere in sostituzione per timore di un'altra rispostaccia che potrebbe scatenare davvero le tue cellule da pazienza in esaurimento, e termini comunque il tuo pasto ricordandoti comunque che tu sei entrato per farti del male in quel luogo. Male al portafogli per quello che hai ricevuto in cambio: piatti fantastici conditi da scarsissimo garbo e da tanta villaneria.
Ora andare a farne una questione del sol bicchiere è poco rispondente a quello che io ho notato in quella recensione: sinceramente del vetro mi ero pure dimenticata. Mi è invece rimasta impressa la delusione di un avventore che si è accostato ad un ristorante con curiosità e desiderio di gustare buona cucina in un ambiente accogliente ma che grazie al carattere "burbero" del titolare ha portato ad una reazione che ritengo giustificata.
Ora io mi sarei congedata molto velocemente e senza consumare l'intero pasto mentre Lazzaroni da bravo masochista ha tenuto in serbo solo l'aria necessaria alla pernacchia finale.

da gumbo il 21 set 2007 11:39


ilForchetta ha scritto
stefano66m ha scrittoPenso che nessuno dotato di una minima dose di intelligenza critica abbia dedotto che il Gambero Rosso sia una bettolaccia e Pierangelini un cuoco scontroso ed incapace.


E invece, surprise!, gumbo lo ha fatto.



Io so com'è il locale. Io parlavo, ad esempio, di loro e mi pare ci fosse anche qualcun altro da qualche parte ma non lo trovo più, senza contare non so quanti che guardano e tacciono:
[quote="Butter-fly" (...)locale malmesso... sono elementi oggettivi[/quote]

[quote="primiballi"] muri scrostati, bicchieri sbagliati (...) cucinasse anche Gesù Cristo, come fa un locale del genere (che in più ti ciuccia duecento euri minimo, bevendo) ad essere così blasonato...?[/quote]

Inoltre c'è il fatto che nel modo in cui è stato scritto evidenzia un prezzo che è rimasto in mente a tutti; ma lì si mangia tranquillamente con una spesa moooolto inferiore, dato che dei 3 menu esistenti (di cui ne sono stati menzionati solo due) il più economico è sui 100 o poco più, di vini a prezzo sotto i trenta ma anche sotto i 20 euro ce ne sono in abbondanza.

Io parlo delle cose che io posso confrontare con dati oggettivi e fissi. Sulla descrizione di come sono stati trattati io non dico niente perchè la mia esperienza è talmente diversa che non saprei neanche come confrontarla (avrei una mia soggettivissima opinione in merito, ma la lascio per un altro momento perchè se no mi oscura ciò che ho appena scritto. Magari prima o poi ve lo dico).

da Bob il 21 set 2007 11:53


Inoltre c'è il fatto che nel modo in cui è stato scritto evidenzia un prezzo che è rimasto in mente a tutti; ma lì si mangia tranquillamente con una spesa moooolto inferiore, dato che dei 3 menu esistenti (di cui ne sono stati menzionati solo due) il più economico è sui 100 o poco più, di vini a prezzo sotto i trenta ma anche sotto i 20 euro ce ne sono in abbondanza.

Eccerto....una mensa aziendale. Puoi scegliere se mangiare lì o all'IKEA (dove, tra l'altro, sono gentilissimi)

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da gumbo il 21 set 2007 12:12


Bob ha scrittoInoltre c'è il fatto che nel modo in cui è stato scritto evidenzia un prezzo che è rimasto in mente a tutti; ma lì si mangia tranquillamente con una spesa moooolto inferiore, dato che dei 3 menu esistenti (di cui ne sono stati menzionati solo due) il più economico è sui 100 o poco più, di vini a prezzo sotto i trenta ma anche sotto i 20 euro ce ne sono in abbondanza.

Eccerto....una mensa aziendale. Puoi scegliere se mangiare lì o all'IKEA (dove, tra l'altro, sono gentilissimi)


Che siano gentilissimi all'IKEA, all'autogrill o alla mensa è tutta ad vedere. Ma che paragone è? Stiamo parlando di una certa fascia di ristoranti e se permetti - libero di non crederci - di qualità.

da caneciccio il 21 set 2007 12:36


Bob ha scrittoInoltre c'è il fatto che nel modo in cui è stato scritto evidenzia un prezzo che è rimasto in mente a tutti; ma lì si mangia tranquillamente con una spesa moooolto inferiore, dato che dei 3 menu esistenti (di cui ne sono stati menzionati solo due) il più economico è sui 100 o poco più, di vini a prezzo sotto i trenta ma anche sotto i 20 euro ce ne sono in abbondanza.

Eccerto....una mensa aziendale. Puoi scegliere se mangiare lì o all'IKEA (dove, tra l'altro, sono gentilissimi)


Scusali, Bob.
In "crostaceria" ritengono estremamente volgare parlare delle cifre spese cenando fuori; sono superiori a certe bassezze da volgo... :lol:

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da ilForchetta il 21 set 2007 12:45


Ma gumbo, nessuno dice che il gambero rosso non è di qualità, ci mancherebbe. Stiamo dicendo che qualcuno, confrontandolo con altri locali di egual livello, lo ha trovato decisamente sotto tono. E non è l'unico.

E stiamo parlando di qualcuno che è stato trattato male. Magari se lo meritava, dici tu? Può darsi, ma non ha pensato che poi poteva esporsi a questo cancan, il ristoratore? non conviene abbozzare? il cliente non ha sempre ragione e "la carta di credito è stata regolarmente addebitata"? :shock: Ma scherziamo?

Posso? Il ristoratore, per una volta, ha fatto una caxxata. Bon. Pace. Lo abbiamo capito quasi tutti. Anche lui. Manchi tu.

Caz, sempre con sto bicchiere pezzo unico, brutto ma di valore e come fai a non riconoscerlo.... E che diamine, usciamo dal guscio.

da Fante il 21 set 2007 12:51


ilForchetta ha scrittoCaz, sempre con sto bicchiere pezzo unico, brutto ma di valore e come fai a non riconoscerlo.... E che diamine, usciamo dal guscio.


Anch'io sono brutto ma di valore. Un pezzo unico direi evitiamo di specificare la materia.

Ma forse ve la meno io? Eh? Eh? Sono sempre forse qua a menarvela di quant'è sagace il Fante, quant'è colto, quale squisita intelligenza esso ha.....se volete essere bannati non avete che da fare dell'ironia, cialtroni

A proposito, la quota di associazione per l'anno prossima subirà una lieve impennata a causa dei marmi che ho ordinato per la mia statua equestre

ilForchetta ha scritto Lo abbiamo capito quasi tutti. Anche lui. Manchi tu.


No, manca anche Bonilli 8)

da ilForchetta il 21 set 2007 13:00


Comunque, per dipanare la matassa. O matassare la dipana? O ripassare la dimata?

Vado io a mangiare al gambero rosso e vi dico come è realmente. :D

Vi scoccia se mi porto i bicchieri da casa?

da Bob il 21 set 2007 13:18


gumbo ha scritto
Bob ha scrittoInoltre c'è il fatto che nel modo in cui è stato scritto evidenzia un prezzo che è rimasto in mente a tutti; ma lì si mangia tranquillamente con una spesa moooolto inferiore, dato che dei 3 menu esistenti (di cui ne sono stati menzionati solo due) il più economico è sui 100 o poco più, di vini a prezzo sotto i trenta ma anche sotto i 20 euro ce ne sono in abbondanza.

Eccerto....una mensa aziendale. Puoi scegliere se mangiare lì o all'IKEA (dove, tra l'altro, sono gentilissimi)


Che siano gentilissimi all'IKEA, all'autogrill o alla mensa è tutta ad vedere. Ma che paragone è? Stiamo parlando di una certa fascia di ristoranti e se permetti - libero di non crederci - di qualità.

Come hai notato, in questa diatriba sono intervenuto molto poco. Ma ora esageri. A me sembrava che TU paragonassi un posto dove il prezzo minimo (vini esclusi) era di 100 euro, a una mensa aziendale. Non io. Forse non l'avevi capito, ma ti stavo prendendo per i fondelli. Sai, scusa la precisazione, ma a volte è meglio specificare...... :lol:
Ripeto che, per quelle cifre, io pretendo il massimo. E qualunque cosa meno del massimo mi indica un posto che non mi vedrà più nemmeno dipinto.
All'IKEA sono gentilissimi, e non ti chiedono 100 euro a testa. E infatti, ogni tanto, di ritorno dall'autostrada, mi capita di farci uno spuntino.
Io faccio parte del volgo: quello che desidera un corrispettivo per ogni euro che spende. Siccome cucino discretamente, non mi basta che un ristorante mi dia della buona cuicna: mi necessita anche un buon servizio e un discreto ambiente. Più sale il prezo, più queste cose devono salire e meno possono scendere.
Dai 60 euro in su, come ho già detto, tendo ad adombrarmi per la minima mancanza. Oltre i 100 tendo ad adombrarmi se la sedia scricchiola. Se uno di questi mi trattasse come descrive Lazzaroni, gli rovescio il tavolo, bicchieri (belli) compresi.
Sfogo finito.
Torno nel buio.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da gumbo il 21 set 2007 13:26


caneciccio ha scrittoScusali, Bob.
In "crostaceria" ritengono estremamente volgare parlare delle cifre spese cenando fuori; sono superiori a certe bassezze da volgo... :lol:


QUa si parla di una differenza di circa 200 euro tra quanto si può spendere nello stesso ristorante e quanto si diceva nei vari interventi successivi a quello di Lazzaroni. A me non sembra indifferente.
Poi i paragoni vanno fatti con cose di categoria simile, se no non hanno senso.

Le battutine non potrebbero essere più fuori luogo dato che andare nei ristoranti molto cari per me è un'eccezione e una rarità, ma mi piace e me la concedo ogni tanto e per fare questo riduco le mie uscite al ristorante in generale e spendo la stessa cifra in un colpo solo. Se a uno non interessa provare quel tipo di ristorante libero di farlo, ma non vedo perchè deve automaticamente ironizzare con chi si diverte ad andarci come se fosse automaticamente un nababbo sborone...

da tpt il 21 set 2007 13:32


Gumbo, ora si cortese, rispondi anche a me ed a chi come me non ne ha affatto fatto una questione di prezzo ma di maleducazione.

da gumbo il 21 set 2007 14:01


Mi pare sia ormai chiaro che la mia esperienza sia lontana anni luce da quella di Lazzaroni, dato che io ho trovato ambiente carino e accogliente, piacevole panorama, servizio corretto (non ingessato oppure ossequiso che io non sopporto, ma senza problemi di alcun genere) e un trattamento sopraffino da parte dei padroni di casa, spendendo più o meno un terzo di quanto ha speso lui.
Quindi certo il mio punto di vista è per forza molto diverso già in partenza.

Però quello a cui accennavo prima, prima o poi lo devo dire, è questo:

leggendo i racconti qua e là, molto diversi fra loro e parlando con le persone molto diverse fra loro che ci sono state è evidente che riguardo il modo in cui si è trattati lì ci sono versioni molto diverse e agli antipodi fra loro.

Un'altra cosa evidente è che il trattamento premurossissimo, con profusione di gentilezza, omaggi e chiacchiere amichevoli NON ha alcuna relazione con:
1. il potere, la fama, l'importanza dell'individuo che va lì a mangiare
2. la vastità del conto in banca e/o la scelta del menu e dei vini più costosi in carta
E io questa cosa la ADOOOORO!!! :mrgreen:

E' un posto diverso da tutti gli altri, fuori dagli schemi. In cui (mia interpretazione) o entri in sintonia e farai un'esperienza che probabilmente resterà una delle migliori della vita (motivo per cui noi appariamo un po' fanatici nei nostri slanci in difesa del luogo) oppure non entri in sintonia e sarà una ciofeca.
Poi in mezzo in realtà ci sono un sacco di sfumature, ma di solito si parla degli estremi perchè escono dagli standard.

Se uno leggendo le recensioni altrui pensa: " che posto del cavolo, non ci andrò mai" forse è un'idea saggia.
Se uno si sente incuriosito e desideroso di sperimentare nonostante (o proprio per) i giudizi negativi invece fa bene a provarlo.

p.s. Cosa assolutamente soggettiva, basata su impressioni da ciò che ho letto nelle recensioni e nei commenti non sulla conoscenza diretta della persona e poco di più (non cose legato a PIerangelini per carità): a me l'atteggiamento del Lazzaroni pare un po' da sbruffoncello, mi sta antipatico così a pelle e il fatto che quando ha chiesto il menu gli sia stato risposto "No, non lo faccio" (dando per scontato che sia vero ciò che ha scritto, dato che non ero presente)...mi fa ROTOLARE DALLE RISATE!!!! :lol: :lol: 8) [/list]

da tpt il 21 set 2007 14:16


Scusa Giumbo ma non ci siamo proprio: intanto mettere da parte tua in dubbio quanto scritto da Lazzaroni (il rifiuto del menù da lui richiesto) mi pare molto più sbruffoncello da parte tua che la recensione sua. Non mi pare di aver letto considerazioni circa il fatto Pierangelini tratti le persone in base al ceto, al portafogli o simili amenità. Nessuno qui lo ha mai scritto.
Che si tratti di un ottimo chef è palese che sia quantomeno scosso psicologicamente da chissà quali esperienze passate per cui lo si può trovare talvolta disponibile al sorriso non lo dici solo tu ma anche altre persone.
Che Lazzaroni sia un masochista per cui provochi lo chef per farsi trattare a pesci in faccia mi pare poco credibile se non al limite della fantascienza. Ma non perchè si tratta di Lazzaroni ma semplicemente perchè penso chiunque desideri uscire da un ristorante appagato.
Che la maleducazione non ha prezzo (quindi importa una cippa che tu abbia cenato da lui spendendo molto meno) è un altro dato inconfutabile.
Che talvolta lo si giustifichi perchè "TANTOCUCINADDDDADDDDDIO" mi pare infine semplicemente assurdo.
Ritorno al mio discorso ... lascia perdere come ti sei trovata TU e raccontami cosa ci trovi di divertente in un comportamento da maleducato quale Pierangelini ha avuto con Lazzaroni.

da gumbo il 21 set 2007 15:20


Chiarisco i punti:

1. Io metto sempre in dubbio ciò che viene scritto da chiunque, inclusa me; perchè l'interpretazione che si dà di un atteggiamento o di parole proferite da altri può sempre e sottolineo sempre essere sbagliata. Anche la mia, ripeto.

2. Io prima di andarci (dato che stavo decidendo quale ristorante famoso provare, dato ceh non ero mai entrata in nessuno) e anche dopo ho letto tutto quello che si trovava in giro, dal libro alle recensioni sparse per il web e ho parlato con persone che ci erano andate e che conoscevano persone che ci erano andate e così via. Ho un database vastissimo e sono assolutamente certa che il trattamento migliore non dipende da quanto spendi o sei importatne, mentre di solito quello ti garantisce che sarai trattato benissimo o meglio di altri.

3. Io tutte le volte che sono stata lì, l'ho trovato disponibile al sorriso e anzi alle risate da rotolarsi per ore, quindi non so esattamente cosa succeda negli altri casi. QUando io descrivo la mia esperienza è per dire che io non posso astrarmi da quella che è stata la mia esperienza diretta che è più forte di qualunque cosa io possa leggere.

4. Il posto è piccolo ed è molto frequente (a differenza degli altri locali che ho visto) che debba transitare dall'ingresso mentre sta facendo altro. Ora io quando sono sul lavoro non saluto costantemente tutti quelli che incontro in corridoio, e loro non salutano me, specie se in quel momento siamo incasinati per qualche motivo. Al fatto che lo chef non mi saluti mentre sta lavorando, francamente io non darei grosso peso anche perchè se io avessi qualcosa sul fuoco e sapessi che i clienti (non solo quelli dei ristoranti, anche gli altri con cui lavoro io) a volte iniziano a parlare come degli ossessi e poi se mi si brucia la capasanta è un problema.

5. Dato che non ci è dato sapere cosa è stato fatto e detto prima del fatidico momento "no, il menu non lo faccio" non posso escludere che sia successo qualcos'altro che abbia favorito questo evento. TUtti raccontiamo sempre ciò che vogliamo far sapere e omettiamo cose (anche in buona fede o inconsapevolmente) che facciamo magari involontariamente. Io ho seguito anche alcuni indizi che ha lasciato il Lazzaroni in giro per i commenti e le recensioni e so alcune cose (che non riguardano la serata da Peerangelini) che influiscono sul mio giudizio sulla faccenda. Inoltre per chi non conosce nessuno dei due partono apri, per chi conosce direttamente uno dei due penso che non possa non influire su come si legge l'evento. In altre parole: sono di parte? Credo di sì.
In ogni caso, quando m'immagino la scena mi sembra perfetta per una commedia e questo mi fa ridere.

Per uscire dal singolo episodio, l'unica altra cosa che mi viene in mente è questa:
se consideriamo un certo standard di formalità e galateo come metro di giudizio assoluto, ci sono decine di ristoranti che rispettano questi standard in modo impeccabile e molto migliore, io questo non lo metto in dubbio.

Se consideriamo la piacevolezza complessiva dell'esperienza secondo me anche con alcune pecche può competere alla grande con i migliori ristoranti del mondo. E per me anche ora che ne ho provati anche altri di "alto livello" (che non so mai cosa significhi esattamente, allora diciamo pure "di alto prezzo" che rende meglio l'idea!) resta il numero uno. E anche perchè è un po' fuori dagli schemi e non è detto che possa piacere a tutti.

da tpt il 21 set 2007 15:44


Gumbo wrote:

1. Io metto sempre in dubbio ciò che viene scritto da chiunque, inclusa me; perchè l'interpretazione che si dà di un atteggiamento o di parole proferite da altri può sempre e sottolineo sempre essere sbagliata. Anche la mia, ripeto.

2. Io prima di andarci (dato che stavo decidendo quale ristorante famoso provare, dato ceh non ero mai entrata in nessuno) e anche dopo ho letto tutto quello che si trovava in giro, dal libro alle recensioni sparse per il web e ho parlato con persone che ci erano andate e che conoscevano persone che ci erano andate e così via. Ho un database vastissimo e sono assolutamente certa che il trattamento migliore non dipende da quanto spendi o sei importatne, mentre di solito quello ti garantisce che sarai trattato benissimo o meglio di altri.

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Comincia a schiarirti le idee, Gumbo. Prima non ti fidi di quel che leggi eppoi ti senti certa di quanto scrivono quelli che la pensano come te? Orpo, questo è un triplo salto mortale carpiato!

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Gumbo wrote:

3. Io tutte le volte che sono stata lì, l'ho trovato disponibile al sorriso e anzi alle risate da rotolarsi per ore, quindi non so esattamente cosa succeda negli altri casi. QUando io descrivo la mia esperienza è per dire che io non posso astrarmi da quella che è stata la mia esperienza diretta che è più forte di qualunque cosa io possa leggere.

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Non mi pare di averlo messo in discussione. Si tratta della tua esperienza, ed io al contrario di te credo che a te sia andata in questo modo. Nulla da eccepire se non sul rotolarsi. Io di solito al ristorante mi siedo composta!

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Gumbo wrote:

4. Il posto è piccolo ed è molto frequente (a differenza degli altri locali che ho visto) che debba transitare dall'ingresso mentre sta facendo altro. Ora io quando sono sul lavoro non saluto costantemente tutti quelli che incontro in corridoio, e loro non salutano me, specie se in quel momento siamo incasinati per qualche motivo. Al fatto che lo chef non mi saluti mentre sta lavorando, francamente io non darei grosso peso anche perchè se io avessi qualcosa sul fuoco e sapessi che i clienti (non solo quelli dei ristoranti, anche gli altri con cui lavoro io) a volte iniziano a parlare come degli ossessi e poi se mi si brucia la capasanta è un problema.

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Pensa che lavoravo nella sede italiana di una società con 3.000 dipendenti e ggggiuro anche noi non ci salutavamo tutte le volte che ci incontrava. Però al saluto dei clienti si rispondeva. Se ci intrattenevano troppo anche noi dicevano che ci si bruciava la capasanta!

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Gumbo wrote:

5. Dato che non ci è dato sapere cosa è stato fatto e detto prima del fatidico momento "no, il menu non lo faccio" non posso escludere che sia successo qualcos'altro che abbia favorito questo evento. In altre parole: sono di parte? Credo di sì. ........
In ogni caso, quando m'immagino la scena mi sembra perfetta per una commedia e questo mi fa ridere.

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Peccato si sia al ristorante e non a Zelig. In ogni caso, ammetti tu stessa di essere di parte.

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Gumbo wrote:

Per uscire dal singolo episodio, l'unica altra cosa che mi viene in mente è questa:
se consideriamo un certo standard di formalità e galateo come metro di giudizio assoluto, ci sono decine di ristoranti che rispettano questi standard in modo impeccabile e molto migliore, io questo non lo metto in dubbio.

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In questo mi trovi concorde. Finalmente un punto di incontro!

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Gumbo wrote:

Se consideriamo la piacevolezza complessiva dell'esperienza secondo me anche con alcune pecche può competere alla grande con i migliori ristoranti del mondo. E per me anche ora che ne ho provati anche altri di "alto livello" (che non so mai cosa significhi esattamente, allora diciamo pure "di alto prezzo" che rende meglio l'idea!) resta il numero uno. E anche perchè è un po' fuori dagli schemi e non è detto che possa piacere a tutti.[/quote] :roll: :roll:

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Sicuramente non tutti lo trovano il numero uno, visto che Lazzaroni non è il solo a pensarla in quel modo. Competere è un discorso, primeggiare una questione di stile ... anche.

da gumbo il 22 set 2007 11:57


risposta a tpt che non quoto perchè diventa infinito:
1 e 2: ho avuto il dubbio che non si capisse, ma avendo già cliccato e non potendo editare ho detto pazienza, se serve lo farò dopo. Unisco i punti (sono io che sottintendo cose, scusate):

Premesso che io dubito sempre e comunque di qualunque ipotesi, non lo scrivo o dico ogni volta. Se io dico "assolutamente certa" vuol dire con il massimo di informazioni che sono riuscita a raccogliere ho tratto tali conclusioni. Quindi io fino a nuove e contrarie informazioni dò per valida quella versione. Il fatto che un'interpretazione dei dati possa rivelarsi prima o poi sbagliata sta comunque nelle possibilità, sempre.

Sull'episodio in questione comunque, come ho già detto, io non sono in grado di essere capace neutrale, quindi esposto AMPIAMENTE il mio punto di vista, penso di non aver niente da aggiungere.
E' un po' come quando sentiamo una persona descrivere un episodio su un tizio maleducato che alla fine del racconto scopriamo essere il nostro cortesissimo vicino; quello che ci saluta con gran sorrisone ogni mattina e ci aiuta persino a portare in ascensore la borsa della spesa. Più che esprimere il proprio punto di vista e rimanere con un grande punto interrogativo sopra la testa non si può fare (almeno io non ho idee migliori).

Per me veramente non esiste nessun numero uno assoluto, perchè ogni classifica è basata su criteri e priorità diversi e non può che arrivare a conclusioni diverse.
Io parlavo per me, e al limite per chiunque abbia un punto di vista simile al mio.

Gli standard a me non interessano più di tanto, per me è più "stile" avere un modo di fare inusuale e fuori dagli schemi.
Del resto per me un saluto forzato e una atteggiamento costruito o falso è sempre peggio di un saluto mancato o una distrazione o una burberaggine. Quella io la affronto e poi decido come reagire: chiedo spiegazioni? me ne frego? me ne vado? mi offendo e rispondo a tono? Io non ho problemi con queste cose.

Però quando a me è capitato di restare leggermente o anche molto delusa da un locale ci penso 100 volte a come esprimere e se esprimere pubblicamente questa cosa; perchè magari ho capito male, magari quel giorno ero io che non ero in quadro, magari non è un posto adatto a me , magari era una giornata no per quelli del locale.
Ecco quando io leggo una recensione (in generale) che non sembra tener conto di tutto questo e (secondo me) manca un po' di rispetto per persone o il lavoro che fanno pur di accattivare attirare la complicità di una serie di lettori...mi lamento!
Anche perchè non sono stati pochi i casi che ho visto in cui quelli che hanno fatto a pezzi un locale avevano degli interessi personali per farlo (non dico che sia questo il caso, ma solo per chiarire perchè io sono molto diffidente quando posso leggere una sola versione dei fatti).

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