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da stefanbo il 16 giu 2009 10:05


Uaaaaaaaaaaau, limonato dal GRAN CAV UFF Fante :shock: :shock: , che onore!!!!!!! :lol: :lol:

da berni il 16 giu 2009 10:18


sarò ripetitivo, ma affrontare il tema solo dal punto di vista della pena è quantomeno limitante

oggi in molti reclamano pene severe, inasprimenti, isole deserte esili et similia perchè c'è un dato di fatto oggettivo: un forte senso di insicurezza che ci fa dire "non si fa abbastanza".

ma gran parte di quel "non si fa abbastanza" sta nei tribunali e nelle leggi.

se iniziassimo innanzitutto a far giungere i processi in fondo non sarebbe male. oggi c'è una percentuale mostruosa di processi che finiscono con la prescrizione, a causa di lentezze dei tribunali, appelli e controappelli.
inoltre nn sarebbe male limitare solo un poco tutti gli sconti di pena.

ecco, solo così avremmo già una condizione normale (tra l'altro in termini di pena il nostro codice è già abbastanza severuccio...).

allora la questione nn è capire cosa succede in svizzera o su quale isola spedire i criminali, ma cosa fare per avere una macchina giudiziaria appena appena efficiente e cosa oggi impedisce tale efficienza

oggi se uno è condannato a tre o 4 anni non fa un giorno di galera, nn fa un'ora di pena. e con un avvocato furbo, tra appelli e controappelli è facile che fai cadere un reato in prescrizione.

perchè ci siamo ridotti così? solo trasandatezza?o perseguimennto di interessi particolari che alla fine danneggiano un sistema intero?

se si cerca di guardare le cose con una prospettiva storica da lontano e senza faziosità contingenti e partigiane, un paio di idee in materia in piena autonomia nn è così difficile farsele...

da Bob il 16 giu 2009 10:38


E, come al solito, berni ed io siamo abbastanza d'accordo, se si considera che la mia "isola deserta" era parzialmente una provocazione.
Continuo, ovviamente, a pensare che qualcosa di buono, nella mia idea, ci sia, ma non credo certo che sia realisticamente perseguibile, aldi là delle ovvie difficoltà pragmatiche.
Certo: è una diretta cinseguenza del fatto che le"pene" attuali non sono effettive. uno viene preso, ma poi è in giro entro una settimana. E allora, ecco che scatta il meccanismo della "vendetta", del "non lo voglio vedere". Però, lasciatemi ricordare che la mia era una riposta a un intervento volutamente e soprattutto, subdolamente :lol: (credo) provocatorio di "queldiavolodidonattilio": prima sottolinea l'"efferatezza", e poi ci chiede di indicare una "pena". Mica parla di reinserimento, di correttezza giudiziaria, di norme eque e così via: nonono...lui parla di "pena" per un delitto, per di più di particolare efferatezza. E dubito che queldiavolodidonattilio abbia usato parole a caso. :wink:
Per cui, tutti i vostri discorsi saranno anche validi, ma D.A. voelva sondare gli absii delle nostre paure, e io,più o meno consciamente, gli ho dato corda.
Ricordatevi però che voi, esseri cosiddetti "civili", siete perfettamente d'accordo nel mettere un povero disgraziato che ha rubato un portafoglio, alla pari di un pluriassassino, nello stesso luogo di pena. E, se il poveretto è un giovane, sappiamo tutti come gli va a finire. In alternativa, proponete un'immagine delle carceri che sta a metà tra la sede dell'IBM e un resort (a due stelle sole, ma sempre resort): celle spaziose, magari singole, bagni privati, lavori socialmente utili e comunque non degradanti, TV color ed internet, e, ovviamente, una scelta tra tre primi e tre secondi ( e non è detto che non ci sia già). E non vi dico cosa mi sembra, come idea.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da berni il 16 giu 2009 10:49


io li manderei tutti in un club med !!!

in effetti una divisione dei luoghi di detenzione credo sia necessaria.
nn dimentichiamoci poi che i lavori socialmente utili in parte già esistono.

comunque è buffo che mentre la società (un po' tutti noi, sinsistrorsi e destrorsi) ci si interroga sull'avere una giustizia vera e efficace (magari basterebbe efficiente), in parlamento vadano avanti proposte che, a seconda di come la si pensi, nascono per motivi che riguardano o nobili principi (tutela privacy) o bieche beghe di bottega (salvaguardia di TUTTA la casta politica dall'azione della magistratura).
Però alla fine a beneficiarne saranno i criminali di TUTTE le risme.

veramente buffo...e poi per salvare capre e cavoli mettono le ronde.
non vedo molta coerenza (o forse ce n'è fin troppa....)

da donAttilio il 16 giu 2009 12:49


BOB ha detto :

Però, lasciatemi ricordare che la mia era una riposta a un intervento volutamente e soprattutto, subdolamente (credo) provocatorio di "queldiavolodidonattilio": prima sottolinea l'"efferatezza", e poi ci chiede di indicare una "pena". Mica parla di reinserimento, di correttezza giudiziaria, di norme eque e così via: nonono...lui parla di "pena" per un delitto, per di più di particolare efferatezza. E dubito che queldiavolodidonattilio abbia usato parole a caso.
Per cui, tutti i vostri discorsi saranno anche validi, ma D.A. voelva sondare gli absii delle nostre paure, e io,più o meno consciamente, gli ho dato corda.

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Caro(è un luogo comune :lol: ) BOB , per te, non ho più segreti : ora mi leggi nel pensiero :wink:

INDOVINATO!!! Lo spitito è quello ben descritto sopra :D :D :D

Pertanto diversi, pur VALIDI interventi, di alcuni Mangioni, sono FUORI TOPIC :wink: :wink: :wink:
Ultima modifica di donAttilio il 16 giu 2009 13:30, modificato 1 volta in totale.

da tpt il 16 giu 2009 13:13


E come posso non avere paura di certi delinquenti?

Sarei ipocrita se dicessi che il fatto che in Italia l'ergastolo sia stato di fatto abolito non mi faccia tremare le vene dei polsi e le caviglie.

Facciamo un esempio: Luigi Chiatti, saltato agli "onori" delle cronache come mostro di Foligno. Uccise in rapida sequenza due bambini: Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci.

Ricordo perfettamente quando, dopo la morte di Simone, mentre gli inquirenti cercavano ancora di dare un nome all'assassino, il Chiatti mandava messaggi anonimi scritti con un normografo. Si pensò quindi a qualcuno legato al mondo dell'archittettura e della progettistica (non era Bob, anche se si trovò quasi iscritto nel registro degli indagati).

Non si andò poi così lontano: infatti l'assassino era un geometra. Si disse poi che questo suo modo di interagire con gli organi inquirenti poteva essere letto come una muta richiesta d'aiuto, come a dire "Sono qui ... venite a scovarmi prima che io uccida ancora".

Putroppo non si arrivò in tempo e ci volle il sangue di un altro bambino perchè finalmente il Chiatti venisse fermato.

In sede processuale ricordo anche che questo essere sicuramente disturbato, autore di un crimine tanto ignobile disse a chiare lettere che no, che lui era perfettamente in grado di intendere e di volere, che consigliava ai giudici di consegnarlo al carcere a vita perchè non era affatto sicuro che una volta libero non avrebbe reiterato il reato per il quale veniva accusato e per il quale si dichiarava colpevole.

Ora, a prescindere che è piuttosto furbo dichiararsi colpevoli quando si viene colti con le mani nel sacco (come accadde al Chiatti), possiamo valutare la sua deposizione in due modi ben distinti che però, putroppo, portano me, profana del diritto penale ad un'unica soluzione:

- versione A: il Chiatti è cosciente, sa di essere malato e quindi sa anche che questa sua psiche è talmente debole da non poter permettere a nessun neuropsichiatra di poterlo un giorno dichiarare non socialmente pericoloso: in carcere a vita (o isola) e si butti via la chiave.

- versione B: il Chiatti è cosciente di rischiare grosso ma proprio dichiarandosi malato a vita pensa di potersi garantire il riconoscimento dell'infermità mentale che dice di non volere. Molto furbescamente cerca di fare lo scemo per non andare in guerra, per intenderci. Cosa attendersi nel futuro da un simile individuo? In carcere a vita (o isola) e si butti via la chiave.

Ed ora, da altro sito:

l’11 aprile 1996 la corte d’Assise d'’Appello di Perugia riforma la sentenza di primo grado, lo ritiene seminfermo di mente e lo condanna a 30 anni di reclusione. Determinante si rivelerà la testimonianza di un giovane che aveva trascorso diversi anni in befotrofio con Chiatti il quale racconterà di violenze sessuali subite da entrambi da parte di un prete. A pena espiata Chiatti dovrà essere ricoverato in una casa di cura in custodia per almeno 3 anni. Il 4 marzo 1997 la Cassazione confermerà la sentenza.

Ha già scontato 15 anni di carcere (è recluso dal 1994), fate vobis .... :roll:

da stefanbo il 16 giu 2009 14:13


Penso che forse, alla fine, in modi diversi, stiamo forse tutti o quasi dicendo la stessa cosa.

Le "provocazioni" degli amici Bob ed altri su esili/lavori e quant'altro nascono di sicuro da una parte dall'insicurezza diffusa (che però, scusate se passo un secondo alla politica, è soprattutto stato creati ad arte dal governo attuale, che su questo ed altro ha vinto le elezioni, e soprattutto le comunali della mia città, Roma: stesso identico modello sperimentato, con enorme successo da Bush dopo l'11 aprile: instillare una paura comune nel cittadino medio, Fahrenheit 451 di Moore docet...)

Chiusa la parentesi, penso che il senso di insicurezza derivi appunto (e quoto Berni) sia dalla mitezza di alcune pene rispetto ad alcuni reati (o viceversa, fai bancarotta stai a casa, mela rubata in flagrante vai in carcere :shock: ) sia soprattutto dalla sensazione (molto reale pertanto) che qualsiasi crimine EFFERATO (questo il topic) tu commetta tra cavilli, indulti, permessi e tutto quello che volete il "cativone" di turno (ottimo infatti l'esempio Chiatti di tpt) alla fine uscirà in pochi anni!

Ma insisto, persisto e mi rattristo (il poeta alberga in me 8) ) il problema sono le leggi, l'applicazione, la certezza: altrimenti è come guardare il dito che indica la luna: si rischia di perdere di vista il vero problema, parlando delle pene :roll:

da Fante il 16 giu 2009 15:09


stefanbo ha scrittoMa insisto, persisto e mi rattristo (il poeta alberga in me 8) ) il problema sono le leggi, l'applicazione, la certezza: altrimenti è come guardare il dito che indica la luna: si rischia di perdere di vista il vero problema, parlando delle pene :roll:


Ste, lavati i denti che arrivo :shock:
Straquoto, porco mondo! E aggiungo. Appendere uno per gli alluci sopra un braciere non riporta in vita le sue vittime o ne cancella il dolore. Preciso che non mi farebbe affatto pena, ma non voglio questo da uno stato democratico. Voglio che uno stato democratico tratti anche chi delinque in modo umano, con pene certe e con una grado proporzionato di severità fino alla pena massima - reclusione a vita.

Se volevo dei vendicatori al governo avrei votato per batman

da berni il 16 giu 2009 15:35


vado fuori tema (ma neanche tanto...)

non dimentichiamo che uno stato liberale dovrebbe avere al suo interno anche dei criteri di sicurezza che salvaguardino dalla fallibilità dell'essere umano, all'insegna del "se si sbaglia, comunque non sia un errore da cui non vi è ritorno".

Noi nn avremo MAI la certezza che un colpevole sia veramente tale (anche perchè se no nn avremmi i processi e gli avvocati...).
quindi la mancanza della pena di morte tutela da un certo punto di vista da eventuali errori giudiziari

da stefanbo il 16 giu 2009 17:20


Cavissssssssssssimo Fante, ho appena asperso (non non c'entrano nè gli asparagi nè l'aspartame :shock: :shock: , visto che siamo e rimarremo Mangioni!!!!) tutto il mio mollaccio e gvassoccio covpo 8appunto da Mangione :cry: con i migliori oli (rigorosamente non EVO) attendendo la tua augusta presenza, vieni quando vuoi :D :D :D

da giugium il 16 giu 2009 17:58


tpt ha scritto
stefanbo ha scritto
:?





Intanto tutti i cittadini di altri paesi (compresi quelli UE, per intederci) vengono immediatamente rispediti nel loro Paese, con l'auspicio subiscano una pena adeguata al crimine commesso.



Giusto così, ma figurati nella repubblica delle banane cosa succederebbe, il governo verrebbe subito accusato di fascismo, organizzazzioni subito in piazza per difendere il diritto di quei carcerati

Stiamo parlando di uno stato dove ci sono città dove succedono cose come queste: http://www.metropolisweb.it/legginews.a ... colo=17363

Ribadisco, sempre più invidioso quando ti sento parlare di svizzera

da giugium il 16 giu 2009 18:00


tpt ha scritto
Sarei ipocrita se dicessi che il fatto che in Italia l'ergastolo sia stato di fatto abolito non mi faccia tremare le vene dei polsi e le caviglie.



L'ergastolo in italia non esiste

da giugium il 16 giu 2009 18:04


berni ha scrittovado fuori tema (ma neanche tanto...)

non dimentichiamo che uno stato liberale dovrebbe avere al suo interno anche dei criteri di sicurezza che salvaguardino dalla fallibilità dell'essere umano, all'insegna del "se si sbaglia, comunque non sia un errore da cui non vi è ritorno".

Noi nn avremo MAI la certezza che un colpevole sia veramente tale (anche perchè se no nn avremmi i processi e gli avvocati...).
quindi la mancanza della pena di morte tutela da un certo punto di vista da eventuali errori giudiziari


Non è vero...io sono favore della pena di morte e proprio per evitare casi di errori basterebbe applicarla solo a casi in cui vi sia flagranza di reato, confessione o di prova certa (es: vieni ripreso, ci sono delle prove organiche etc..)
In questi casi non c'è possibilità di errore

da berni il 16 giu 2009 18:37


arrivi tardi, la pena di morte con confessione non è una novità
in italia ce l'avevamo nello stato del vaticano con l'inquisizione...

ma va là...

una domanda: e se invece di reclamare tanto pene più severe (che tanto non si scontano ) ripristinassimo dei tempi di scadenza di prescrizione che consentano ai processi di arrivare alla fine? o se lasciassimo a chi indaga gli strumenti per indagare (tipo le intercettazioni), nn faremmo prima?

ma ti rendi conto che tra norme normine e normucce in questo paese per salvare il culo a 4 politici del c....o e gli amici loro mafiosi ci siamo sputtanati quel poco sistema giudiziario che avevamo?

da berni il 16 giu 2009 19:19


o infine trovassimo gli accorgimenti e i finanziamenti per far finire in tempo i processi? sai quanti reati si potrebbero depenalizzare disingolfando i tribunali ?
sai che oggi se timbri 2 volte il biglietto del metro' fai un reato penale?

poi depenalizzano il falso in bilancio, per il qaule invece negli stati uniti ti danno 20'anni di carcere...
hai voglia a sognare la svizzera

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