Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
183 messaggiPagina 4 di 10
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 ... 10

da ciliegina il 14 apr 2011 12:16


Non c'è scritto da nessuna parte che per sposarsi, anche in chiesa, sia necessario un abito bianco con lo strascico da sei metri, le bomboniere strafighe, il macchinone o ancora meglio la carrozza coi cavalli, i fiori ovunque, il pranzo nella villa d'epoca e l'invito esteso fino al cugino di settimo grado, perchè sennò si offende, l'album il film in dvd, le gigantografie...
Potrei andare avanti per un giorno o due. Il problema è che siamo permeati da una sorta di "superstizione" matrimoniale, per cui crediamo che il matrimonio sia per sempre, e allora vogliamo che quel giorno sia particolare, e talora kitch, in ogni dettaglio.
Che un matrimonio sia per sempre o no dipende da noi, da come decidiamo di impostare la vita a due. Sull'opportunità di sancire davanti a un'autorità, civile o ecclesiastica che sia, il proprio status, mi spiace, ma ci vuole. Ho seguito i casini di una amica che si è separata dal suo compagno e non vi dico le difficoltà per trovare un accordo sulle cose e sulla gestione della bambina che era nata da questa unione. E' tutto molto più complicato, come per esempio la questione degli alimenti.
Ora dico la mia sul matrimonio religioso.
Sposarsi in chiesa dovrebbe essere una scelta meditata e maturata nell'ambito di una vita di fede, possibilmente da parte di entrambi i nubendi. Invece ci si sposa in chiesa perchè è più bello, c'è la possibilità della musica durante la celebrazione...e qui fanno bene a mettere fuori dei costi da paura per la chiesa: se lo fai perchè credi, non ti serve andare in San Pietro! Basta un prete, i testimoni, e un altare consacrato.
Francesca

da Fante il 14 apr 2011 12:19


Bob ha scrittoLa compra UNO dei due, e resta SUA. E l'altro, se del caso, si attacca al tram.


I doveri verso i figli sono già legiferati. Per il resto... bè, se decidi per una unione, poi ti becchi le conseguenze se e quando finisce.

Insomma pensa a tutte quelle persone, magari non più giovani, che vivono nuove esperienze sentimentali, divorziati, vedovi, separati, con magari già un matrimonio, figli ecc che di fatto hanno una relazione, non ritengono opportuno sposarsi per non sovrascrivere problemi legali, di successione, o che altro e che però restano "legalmente" o ufficialmente due estranei

Ripeto, si parla sempre di dare una possibilità di scelta come se fosse un obbligo. Vuoi sposarti? In chiesa? Coi cavalli bianchi e il maggiordomo vestito da cerimoniere atzeco? Fai.

Ma perchè dovrebbe essere impedito a una coppia di dichiararsi tale senza prevedere poi eventuali doveri da avvocato e magistrato?

Poi se uno seglie questa formula e si trova poi cul culo per aria...bon...

a proposito, sapete che nelle mense dei poveri, almeno a Milano, ci sono le code di mariti divorziati?

da caneciccio il 14 apr 2011 12:21


Io concordo in toto con Silvano e Bob.
E poi che è 'sta via intermedia??
Se uno non vuole che lo Stavo metta becco nelle cose sue, padrone di non sposarsi. Se vuole diritti (che comportano doveri) si sposi, e finisce lì. Che sia uomo donna o quel che è. E mi dispiace molto che ai gay non sia concesso di formalizzare la loro unione, se lo desiderano, dato che sono cittadini come me - io la penso così.

Sposarsi è un atto d'amore, è prendere un impegno solenne nei confronti dell'altro e lo trovo bellissimo in sè. Poi siccome siamo in una società civile è anche giusto che lo Stato intervenga a regolarlo. Nessuna forma di anarchia mi è mai piaciuta.

Ciò detto ribadisco a uso di chi dovesse mai leggere che io vorrei sposarmi con un abitino bello ma semplice, con solo la gente più stretta vicina, in un comune del Lazio 8) e poi magari pasteggiare sì a champagne e ostriche (se siamo pochi si può fare), ma senza svenarsi TROPPE migliaia di euro di festeggiamenti. 8) 8) 8)

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da miciagilda il 14 apr 2011 12:24


Fante ha scritto
Bob ha scrittoLa compra UNO dei due, e resta SUA. E l'altro, se del caso, si attacca al tram.


I doveri verso i figli sono già legiferati. Per il resto... bè, se decidi per una unione, poi ti becchi le conseguenze se e quando finisce.

Insomma pensa a tutte quelle persone, magari non più giovani, che vivono nuove esperienze sentimentali, divorziati, vedovi, separati, con magari già un matrimonio, figli ecc che di fatto hanno una relazione, non ritengono opportuno sposarsi per non sovrascrivere problemi legali, di successione, o che altro e che però restano "legalmente" o ufficialmente due estranei

Ripeto, si parla sempre di dare una possibilità di scelta come se fosse un obbligo. Vuoi sposarti? In chiesa? Coi cavalli bianchi e il maggiordomo vestito da cerimoniere atzeco? Fai.

Ma perchè dovrebbe essere impedito a una coppia di dichiararsi tale senza prevedere poi eventuali doveri da avvocato e magistrato?

Poi se uno seglie questa formula e si trova poi cul culo per aria...bon...

a proposito, sapete che nelle mense dei poveri, almeno a Milano, ci sono le code di mariti divorziati?


Infatti bisogna viverle le situazioni per capirle... e tu evidentemente le vivvi :lol: :lol:

da primus il 14 apr 2011 12:27


ciliegina ha scrittoNon c'è scritto da nessuna parte che per sposarsi, anche in chiesa, sia necessario un abito bianco con lo strascico da sei metri, le bomboniere strafighe, il macchinone o ancora meglio la carrozza coi cavalli, i fiori ovunque, il pranzo nella villa d'epoca e l'invito esteso fino al cugino di settimo grado, perchè sennò si offende, l'album il film in dvd, le gigantografie...
Potrei andare avanti per un giorno o due. Il problema è che siamo permeati da una sorta di "superstizione" matrimoniale, per cui crediamo che il matrimonio sia per sempre, e allora vogliamo che quel giorno sia particolare, e talora kitch, in ogni dettaglio.
Che un matrimonio sia per sempre o no dipende da noi, da come decidiamo di impostare la vita a due. Sull'opportunità di sancire davanti a un'autorità, civile o ecclesiastica che sia, il proprio status, mi spiace, ma ci vuole. Ho seguito i casini di una amica che si è separata dal suo compagno e non vi dico le difficoltà per trovare un accordo sulle cose e sulla gestione della bambina che era nata da questa unione. E' tutto molto più complicato, come per esempio la questione degli alimenti.
Ora dico la mia sul matrimonio religioso.
Sposarsi in chiesa dovrebbe essere una scelta meditata e maturata nell'ambito di una vita di fede, possibilmente da parte di entrambi i nubendi. Invece ci si sposa in chiesa perchè è più bello, c'è la possibilità della musica durante la celebrazione...e qui fanno bene a mettere fuori dei costi da paura per la chiesa: se lo fai perchè credi, non ti serve andare in San Pietro! Basta un prete, i testimoni, e un altare consacrato.
Francesca



quoto in pieno.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da caneciccio il 14 apr 2011 12:29


Bah, io dieci anni fa facevo parte di una coppia non sposata. E' stato lo stesso un casino quando ci siamo mollati, e la mia parte di inc****a l'ho avuta. E sì che è una persona normalmente giusta e sensibile. Ma la fregatura me l'ha data e non me la sono scordata.
Voglio proprio vedere queste coppie rette sull'amore e solo sull'amore quando si molleranno, se si molleranno, come se la caveranno :roll:

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da silbusin il 14 apr 2011 12:32


Non ci capiamo. L'unione di due persone, se non interviene nei meccanismi della vita giuridica, è fatto personale e su cui nessuno dovrebbe dire beh...
Ma se l'unione, sotto qualsiasi forma, interviene nel meccanismo giuridico della quotidianità, ci vogliono regole chiare e uguali per tutti. Il che fa ridere (non solo in Italia ma in tutto il mondo), ma sulla carta è così.
Si parla sempre di unioni di liberi di stato.
Come si vede, tutti si rammentano dei danée...perchè poi alla fine i nodi vengono al pettine. Sul fatto che ci siano i nuovi poveri (quelli citati da fante) è l'espressione di scelte sfortunate, sbagliate, poco responsabili, imprevedibili, vendicative, ecc. ecc. L'amore se n'era andato da molto tempo.

da Bob il 14 apr 2011 12:35


C'è una ulteriore cosa da dire. Separarsi è sempre una faccenda al minimo delicata, anche perchè, se lo si fa, è perchè i rapporti hanno generalmente smesso di essere idilliaci. E allora, non è male avere una falsariga scritta da altri, che dirima le varie questioni.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Fante il 14 apr 2011 12:41


silbusin ha scrittofatto che ci siano i nuovi poveri (quelli citati da fante) è l'espressione di scelte sfortunate, sbagliate, poco responsabili, imprevedibili, vendicative, ecc. ecc. L'amore se n'era andato da molto tempo.


Mica per forza. Ti sposi, fai figli... poi le cose vanno a male e ti separi.
Bon, mica niente di strano.
La casa ( giustamente ) resta ai figli e quindi alla madre e devi partecipare alle spese. Con 1200 euro al mese, se anche solo ne deve versare 400... ma con 800 euro al mese, a Milano, ma 'ndo vai?

Diciamo che i servizi di supporto e assistenza in generale sono terrbilmente calati. Si parla tanto di famiglia ma non si fa nulla per supportarla tanto che c'è e per accompagnarne lo scioglimento

da silbusin il 14 apr 2011 12:46


Guarda che questi sono i problemi presenti in molte nazioni, dalla vicina Francia alla lontana America.
Le risorse sono limitate. Ma non si diceva meno Stato e più libertà? :lol:

da santippe28 il 14 apr 2011 12:52


ah , a proposito , per esperienza professionale diretta . quando un'unione non matrimoniale , finisce in malo modo , anche dal punto di vista economico , spesso solo andando da un avvocato si risolvono i problemi , per la cui soluzione si spende più che in caso di un'unione matrimoniale . mica sempre e mica tutti riescono a venirne fuori da soli . La libertà costa cara ....
detto questo , io sono favorevole anche a nuove norme che regolino le coppie di fatto , omo ed etero , a patto però che queste regole non sconvolgano , snaturino o annullino l'attuale diritto di famiglia , la nostra legge italiana in materia , è una buona legge , quindi per favore cerchiamo di non incasinarla.

da Fante il 14 apr 2011 12:52


silbusin ha scrittoMa non si diceva meno Stato e più libertà? :lol:


Ma io sono comunista, non ti ricordi? 8)

da miciagilda il 14 apr 2011 13:01


Bob, Sil, ora ci siamo! :D

Possiamo anche aggiungere che sposati o no (che, quindi, poi intervenga un avvocato o no), i problemi nascono (quasi) sempre perché non si pensa prima a cosa potrà succedere poi?

L'ammmore, l'ammmore, quello che è mio è tuo, quello che è tuo è mio, e compriamo insieme, e costruiamo insieme, e cicì, e cicià...

Io sostengo che bisogna essere molto miopi per fare così.

Intendo, che gli altri lo facciano pure per carità, ma io me ne sono sempre guardata bene, anche in tempi non sospetti e di massimo entusiasmo, per un semplice motivo: se teniamo le cose e i denari separati un domani se saremo ancora qui, non ci creeranno comunque problemi, se invece le cose andranno male, idem, sarà già tutto suddiviso da prima e, in un momento triste e difficile come quello di una separazione, non avremo pure 'sti pensieri materiali e terra terra.

Troppo razionale? Può darsi, ma alla mia età di esperienze e di convivenze ne ho fatte, di unioni e di addii ne ho vissuti e, credetemi, tornassi indietro lo rifaremmo sia io che i miei ex che si sono tutti trovati daccordo ed agevolati, in un momento già di per sé così difficile, da questo metodo.

da Fante il 14 apr 2011 13:04


A proposito.

Primus! Ridammi i miei cd di Sergio Caputo!

da primus il 14 apr 2011 13:28


Fante ha scrittoA proposito.

Primus! Ridammi i miei cd di Sergio Caputo!



ahhhhh ancora??? ti ho già detto che per qualunque cosa devi parlare col mio legale. stronza!

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da nebbiolo75 il 14 apr 2011 14:21


Yoda ha scrittoSiamo specialisti in salti mortali...
Tripli,carpiati, con avvitamento e scappellamento a destra con la supercazzola prematurata come fosse Antani.....per due.. 8) 8)


:-D siamo addirittura arrivati a Sergio Caputo

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Eat il 14 apr 2011 14:58


ciliegina ha scrittoSposarsi in chiesa dovrebbe essere una scelta meditata e maturata nell'ambito di una vita di fede, possibilmente da parte di entrambi i nubendi. Invece ci si sposa in chiesa perchè è più bello, c'è la possibilità della musica durante la celebrazione...e qui fanno bene a mettere fuori dei costi da paura per la chiesa: se lo fai perchè credi, non ti serve andare in San Pietro! Basta un prete, i testimoni, e un altare consacrato.


Clap clap clap.

Fantastico chi si vuole sposare in Chiesa e poi si lamenta per due o tre incontri di mezz'ora col sacerdote :D

Ti vuoi sposare in Chiesa? Ne hai la possibilità.
Ti vuoi sposare civilmente? Ne hai la possibilità.
Vuoi convivere? Ne hai la possibilità.
Vuoi vivere da solo e fare quello che ti pare con chi ti pare? Ne hai la possibilità.

Miseria, non mi sembra che ci siano chissà quali limitazioni. Invece sembra, come diciamo a Verona, che si voglia "ovo galina e cul caldo" (diciamo in modo più polite "la botte piena e la moglie ubriaca").

da tpt il 14 apr 2011 15:05


Difatti a mio avviso gli unici a potersi giustamente lamentare per la lesione dei propri diritti fondamentali sono gli omosessuali che desiderano contrarre matrimonio quando non viene data loro questa possibilità. Quella si, una vera ingiustizia.


da silbusin il 14 apr 2011 15:27


Si, ma il discorso era più articolato e poneva l'accento sul fatto che non ci possono essere diversi atteggiamenti della legge sulle unioni. Dice bene eat: se tien par la banda e spand per 'l cocon. :lol:
Se si desidera usufruire dei benfici della legge (in una coppia di fatto e di diritto) bisogna sapere che il prezzo sociale che si paga è lo stesso per ogni coppia. Se no si deve accettare l'idea (tipica di una destra bacchettona) che siccome non sei formalizzata allora puoi sconfinare relazionarmente a destra e manca. Scopi con tutti quelli che vuoi, ti lasci quando vuoi, fai quel cazzo che ti pare.
Non va bene questa immagine. Ed è quella che di fatto blocca i PACS, anche da parte di ampi settori della sinistra.
Un'unione per essere tale deve avere il concetto di reciproca responsabilità e di reciproco sostegno. Insomma la dignità del rispetto dell'altro compagno/a. E quindi sapere che ci sono dei debiti morali e materiali che si assumono come un mutuo. Va male? Capita. Ma il prezzo da pagare, a parità di diritti, deve essere generalmente uguale.
Accettando la terza via di fante, oltre che ripensare ai trinariciuti guareschiani, si prospetterebbe la solita fascia di economicamente ricchi che diventerebbero cittadini di serie A.
"ovo galina e cul caldo" è quello che dice sempre primus dopo aver deposto l'uovo. successivamente telefonata a fante per un bidone di preparazione H.

183 messaggiPagina 4 di 10
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 ... 10
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti

Moderatore: capohog

cron