santippe28 ha scritto se avrete occasione di essere processati in sede penale dovrete guardarvi , non tanto dalle leggi scritte , che vi garantiscono un processo equo , quanto dalle urla della folla , degli ultras o di qualche altro scalmanato
Fante ha scrittoQuindi effettivamente a questo punto il problema è: è corretto che il magistrato emetta una sentenza ingiusta per colmare un vuoto legislativo? Ossia, spiegandovelo come se fossimo tutti deficienti ( )
Ammettendo che questo poliziotto si meriti qualche anno di carcere, è compito del magistrato sproporzionare la pena per farglielo fare o è dovere del legislatore far sì che a sentenza segua punizione?
silbusin ha scrittoIo ho letto con grande attenzione tutte le cronache del processo (cosa strana perchè la cronaca nera la salto a piè pari) e quello che risulta dalle cronache dei cronisti giudiziari e dalle testimonianze è che l'agente si è mosso tecnicamente nel modo in cui si spara per uccidere.
Non ha sparato un colpo di avvertimento in aria, cosa che sarebbe stata inutile visto che dall'altra parte non c'erano più gli estremi per intervenire, ma che è prevista dai regolamenti, ma si è posizionato con la metodica imparata per uccidere il malvivente che ti minaccia.
Su questo il pm si è mosso, non sul dolo per imprudenza, negligenza, imperizia o inosservanza di leggi, regole o regolamenti che tra le altre cose riguarda il civile, ma mi piace ricordarlo perchè in sede civile si palerà di questo? O qualcosa cambierà?.
Sul fatto della magistratura basta andarsi a leggere il "caso Massimo" (sentenza definitiva della cassazione n.5639 del 13.5.92) per osservare la schizofrenia diffusa nella casta.
Ora, santippe, maxbor, fante, lucia21,, strini, cico140976, adem, tpt, capohog, butter_fly, bob, ecc. voi state guidando in autostrada andando una domenica ad un evento de ilmangione.it, e sul sedile dietro c'è vostra moglie, il vostro figlio piccolo, il figlio grande, il marito, il fratello, la madre, il padre, la fidanzata, la persona che amate più al mondo...passate davanti ad un autogrill e sentite un rumore secco posteriormente nell'abitacolo dell'auto, guardate nello specchietto e non vedete più il vostro passeggero ma sentite un rantolare. Con la paura cha sale stringete sulla corsia di emergenza, fermate, vi voltate e gridate, scendete dall'auto, aprite la porta e prendete tra le mani il corpo di questa persona e la testa schizza sangue rosso vivo e bagna tutta la tappezzeria e vi bagna i vestiti e non si ferma più e voi gridate aiuto terrorizzati e non sapete che fare e poi quel corpo ha un sussulto e si quieta.
Qialcuno ha sparato ad altezza d'uomo in autostrada.
Siete morti dentro anche voi. Dentro vi corroderà una morsa impietosa giorno dopo giorno, momento dopo momento quando nella quotidianità incontrerete con i fatti o la memoria i gesti che avreste dovuto fare con quella persona. E il male vi morderà con ferocia ogni attimo della giornata.
E un giorno in un'aula di tribunale alla lettura della sentenza vedrete l'avvocato della parte avversa esultare come per un gol di Ibrahimovich, perche siete anche sfigati e tenete all'Inter, e poi capite che chi via ha tolto tutto piange a casa per la contentezza di averla scampata bella.
E darete la colpa a berlusconi.
berni ha scrittoio vedo che anche in questo processo la grossa pecca NON è nella pena comminata (6,10 o 20'anni), ma quella che effettivamente verrà scontata.
per una persona qualsiasi, e a maggior ragione per un poliziotto, 6 anni veri di carcere per un omicidio che cmq non è volontario (da legislazione) sarebbero una pena cmq seria, grave, vera. ma se poi, tra attenuanti et similia, questi 6 anni diventano 2 o 3 , di cui buona parte a fare servizi sociali, ecco che tutto diventa burla
Bob ha scritto vorrei farti presente un caso analogo. In tutto quello che hai detto, cambia solo una piccola cosa: non è il sedile posteriore, ma quello anteriore. E non è un proiettile, ma un sasso, lanciato da un cavalcavia.
Credo sia il caso eclatantemente più consono a quanto espresso dai giudici. Non c'è la volontà di uccidere, ma ne conosci il rischio, e te ne sei fregato. Anche qui la posizione è quella classica, ti avvicini al parapetto, sollevi il sasso, aspetti e calcoli il tempo, e...VAI! Tu vuoi spaccare un vetro, colpire una macchina, non "uccidere".
cico140976 ha scritto
Scusami Bob ma su questo non concordo minimamente. Chiunque vada a lanciare un sasso (anche di 20 - 30 kg) dal cavalcavia VUOLE uccidere. Ma che effetto vuoi che faccia un sasso così scagliato su un mezzo che arriva a 130 km/h? .
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