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La rovina dei bambini

da Fante il 25 set 2009 14:38


«Famiglie allargate rovinano i bambini»
Il Papa attacca divorzio e convivenza: «Figli sono vittime del malessere e dell'abbandono, hanno troppi genitori»

Il divorzio, la convivenza e le famiglie allargate rovinano la vita di molti bambini, spesso «privati dell'appoggio dei genitori, vittime del malessere e dell'abbandono, e che si sentono orfani non perché figli senza genitori, ma perché figli che ne hanno troppi».

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...

da ugly il 25 set 2009 15:02


"buffo" leggere questo articolo in un periodo in cui, dopo numerose domande, non riesco a trovare le parole per spiegare a mia figlia di 2 anni perchè lei non ha un padre e leggere chiaramente nel suo sguardo, mentre osserva i papà degli altri bambini, che preferirebbe averne 2 piuttosto che neanche 1

(scusate non so che faccina mettere)

Quando ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte.Ma io sono sempre riuscito a trovarli.

da cisejazz il 25 set 2009 15:18


il papa parla perche' vede attraverso il vetro della sua campana. se vivesse in mezzo al popolo le vicende familiari delle persone, che si permette di giudicare, forse dovrebbe dire le stesse cose, ma le direbbe in modo diverso e soprattutto applicando una chiave di lettura umana.

da Yoda il 25 set 2009 15:22


cisejazz ha scrittoil papa parla perche' vede attraverso il vetro della sua campana......

Questo Papa mi da sempre l'impressione che parli per dare fiato ai polmoni....

Ah.. come rimpiango l'umanita' e la modernita' di G. P. II :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Paulyste il 25 set 2009 19:55


Non credo che il vecchio papa avrebbe potuto esprimersi diversamente. Forse però aveva una sensibilità più spiccata ed evitava di dire fesserie - anche offensive per molti - ad ogni occasione. E poi, dai, che santissime e reverendissime minchiate: chissà che bello vivere nelle famiglie "tradizionali" vuote di qualsiasi amore o persino piene di violenza che perduravano "fino a che morte non ci separi"... senza contare che "ai bei tempi" le famiglie allargate già esistevano e i pupi erano gestiti da una comunità di nonni, zie, prozie, vicini, ...

da silbusin il 26 set 2009 13:55


In realtà il discorso del Papa è stato un po' più articolato di come riportato. Se lo aveste letto con attenzione... Egli dice che è necessario che i bambini abbiano un punto di riferimento certo nei genitori (e non dice i "veri" genitori, ma usa il termine generico genitori, quindi anche quelli acquisiti) e che non abbiano come esempio invece conflittualità e malesseri che possono incidere sulla loro formazione.
Non mi pare abbia detto una bestialità, ma quello che tutti gli psicologi comunisti dicono da sempre. Avendo fatto il CTU in tribunale, di genitori che adoperano i bambini per farsi del male l'un l'altro...vogliamo dare una percentuale? Più del 60%.
Quindi evitiamo di fare gli anti(papi)sti a tutti i costi. Di cazzate B16 ne ha dette molte, non in questo caso (lui). 8)

da MarioLino il 26 set 2009 14:30


Quoto

da Paulyste il 28 set 2009 11:05


Ok, gli psicologi diranno esattamente le stesse cose. Ciò non toglie che indubbiamente del benessere dei bambini al papa importi ben poco. In caso contrario, dovrebbe dire che non solo le situazioni generate dalla fragilità dei rapporti coniugali (in senso lato) influiscono negativamente sulla crescita del bambino, bensì anche tutte le situazioni di violenza domestica, di semplice incuria e indifferenza, di cessazione dell'amore tra i genitori, ecc. Tutti problemi - ahimé - che spesso non trovano soluzioni diverse dal divorzio: non mi si venga a dire, come fa il papa, che tutto si può risolvere a "taralli e vino" con la preghiera e il pensiero rivolto alla Sacra Famiglia di Nazareth.
Quindi non solo i divorziati possono utilizzare strumentalmente i bambini, ma anche il pontefice a sostegno delle sue campagne contro il divorzio e soprattutto contro qualsiasi forma di unione tra persone alternativa al matrimonio. Infatti questo è il vero argomento del suo discorso.

da Fante il 28 set 2009 11:24


PaulySte ha scrittoIn caso contrario, dovrebbe dire che non solo le situazioni generate dalla fragilità dei rapporti coniugali (in senso lato) influiscono negativamente sulla crescita del bambino, bensì anche tutte le situazioni di violenza domestica, di semplice incuria e indifferenza, di cessazione dell'amore tra i genitori, ecc. Tutti problemi - ahimé - che spesso non trovano soluzioni diverse dal divorzio: non mi si venga a dire, come fa il papa, che tutto si può risolvere a "taralli e vino" con la preghiera e il pensiero rivolto alla Sacra Famiglia di Nazareth.
Quindi non solo i divorziati possono utilizzare strumentalmente i bambini, ma anche il pontefice a sostegno delle sue campagne contro il divorzio e soprattutto contro qualsiasi forma di unione tra persone alternativa al matrimonio. Infatti questo è il vero argomento del suo discorso.


Condivido pienamente quanto scritto da Pau. Il discorso del papa è un elogio, camuffato da interesse sociale, alla felicità solo nella famiglia tipo Mulino Bianco.

da silbusin il 28 set 2009 11:25


Posso? Ma sì dai... Una piccola baruffa chioggiotta.

Paul ma che stai a dì? Metti sullo stesso piano la violenza domestica quotidiana (reale) con la regola della Chiesa (dottrinale)? Come se fossimo di fronte all'abominio delle leggi razziali del fascismo (coloro che le promulgarono e quelli che le applicarono)?
Quindi non solo i divorziati possono utilizzare strumentalmente i bambini, ma anche il pontefice a sostegno delle sue campagne contro il divorzio e soprattutto contro qualsiasi forma di unione tra persone alternativa al matrimonio.

Sic et simpliciter: una cazzata.

Vale anche per il mio amore, fantolino.

Baruffa chioggiotta chiusa.

da Fante il 28 set 2009 11:38


silbusin ha scrittoMetti sullo stesso piano la violenza domestica quotidiana (reale) con la regola della Chiesa (dottrinale)?


Mi sembra che non sia assurdo indicare come preferibile a una unione di coppia ormai incapace di convivere una sperazione.

In molti ambienti divorzio e convivenza sono ancora visti come "vergogne" da evitare.
Poi
La separazione di una coppia è sempre e comunque un momento doloroso, anche quando ci si rende conto entrambi di essere arrivati alla frutta. Il papa ne parla sempre come se fosse un passatempo nazionale dovuto alla mancanza di valori.

Mai come oggi sono convinto che è proprio la presenza di fortissimi valori sul rispetto reciproco, sulla dignità delle persone e sulla consapevolezza delle proprie e altrui scelte a portare due persone a dividersi serenamente. Tutti valori che non appartengono ne' a questa ne' a nessun altra chiesa.

da Strini il 28 set 2009 11:46


silbusin ha scritto Egli dice che è necessario che i bambini abbiano un punto di riferimento certo nei genitori (e non dice i "veri" genitori, ma usa il termine generico genitori, quindi anche quelli acquisiti) e che non abbiano come esempio invece conflittualità e malesseri che possono incidere sulla loro formazione.


Messa così, era in grado di dirla anche mia figlia (coi cubotti con le lettere, in quanto ancora non parla)... :lol:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Paulyste il 28 set 2009 11:47


Io sono sempre convinto che Gesù fosse ben poco dottrinale e molto umano. La stessa chiesa dovrebbe avere la vocazione non ad esprimere leggi (ciò che Gesù rimproverava ai farisei, ma si trovano esempi di condanna di questa tendenza anche in Geremia e altri profeti) ma a proporre un'etica che possa davvero servire come orientamento esistenziale delle persone.
Quindi la condanna totale del divorzio e delle unioni di fatto, senza considerare il contesto in cui maturano e come queste si presentano concretamente, caso per caso, io non la accetto.
Anche le chiese riformate non incitano al divorzio, come se la rottura dell'unione fosse un virtù da difendere. Ma comprendono - o meglio ogni fedele è chiamato a capire, secondo la sua coscienza - che non tutte le unioni possono essere salvate, qualcuno ci prova ma non sempre ce la fa.
Quindi anche difendere la famiglia che non divorzia, sic et sempliciter, proprio perché - rispettando il dogma - non divorzia, senza ogni volta ricordare che essa deve vivere cristianamente anche sotto tutti gli altri aspetti, questo secondo me è un grave errore.
Forse ho semplificato, ma anche il papa mi sembra semplifichi un po' troppo.

da silbusin il 28 set 2009 13:13


Fante ha scritto
silbusin ha scrittoMetti sullo stesso piano la violenza domestica quotidiana (reale) con la regola della Chiesa (dottrinale)?


Mi sembra che non sia assurdo indicare come preferibile a una unione di coppia ormai incapace di convivere una sperazione.

In molti ambienti divorzio e convivenza sono ancora visti come "vergogne" da evitare.
Poi
La separazione di una coppia è sempre e comunque un momento doloroso, anche quando ci si rende conto entrambi di essere arrivati alla frutta. Il papa ne parla sempre come se fosse un passatempo nazionale dovuto alla mancanza di valori.

Mai come oggi sono convinto che è proprio la presenza di fortissimi valori sul rispetto reciproco, sulla dignità delle persone e sulla consapevolezza delle proprie e altrui scelte a portare due persone a dividersi serenamente. Tutti valori che non appartengono ne' a questa ne' a nessun altra chiesa.


Non era di questo che io stavo parlando: persino MarioLino, che attualmente soffre di maxborite acuta lo aveva capito. Quando tu andavi in giro ancora con il pannolone io discutevo per far passare il referendum sul divorzio con grande scandalo dei miei conoscenti cattolicerrimi e stronzi.

Io ho colto, anche se l'uomo peloso lo ritiene elementare (oggi ce ne ho per tutti), nelle parole del Papa una presa di posizione chiara (cosa che non si vede minimamente in tanti ministri della Chiesa), sul fatto che "donare" malessere, rabbia, dolore, ripicche ai figli è sbagliato. E quando parla di genitori io l'ho acquisito come "il genitore" cioè colui che accudisce i figli, diretto o indiretto. Ergo coppie di fatto, ecc.
Se poi il papa intenda solo ed esclusivamente ciò che voi, comunisti che siete contro l'afghanistan e contro le veline e il rientro dei capitali all'estero e al volemose bene con tutti gli extracomunitari e i terroni e vi piace la pizza napoletana invece che i pizzoccheri e votate franceschini alle primarie, pensate nei vostri corpicini deformi, ebbene sia così. Gli ultimi saranno i primi e visto che non siete dei cammelli passerete per la cruna dell'ago e stolti entrerete anche nel regno dei cieli senza pagare il biglietto. Ribelli del Missouri che non siete altro! volevo insultarvi dandovi del primus ma non me la sono sentita.

da Paulyste il 28 set 2009 13:34


Caro silvano, permetti ma ora sei tu a deformare le parole del papa.
Cito testualmente:
La Chiesa non può restare indifferente di fronte alla separazione dei coniugi e al divorzio, di fronte alla rovina delle famiglie e alle conseguenze che il divorzio provoca sui figli. Questi, per essere istruiti ed educati, hanno bisogno di punti di riferimento estremamente precisi e concreti, vale a dire di genitori determinati e certi che, in modo diverso, concorrono alla loro educazione. Ora è questo principio che la pratica del divorzio sta minando e compromettendo con la cosiddetta famiglia allargata e mutevole, che moltiplica i "padri" e le "madri" e fa sì che oggi la maggior parte di coloro che si sentono "orfani" non siano figli senza genitori, ma figli che ne hanno troppi. Questa situazione, con le inevitabili interferenze e l'incrociarsi di rapporti, non può non generare conflitti e confusioni interne, contribuendo a creare e imprimere nei figli una tipologia alterata di famiglia, assimilabile in un certo senso alla stessa convivenza a causa della sua precarietà.

Ora mi sembra evidente che quando il papa parla di genitore intende il genitore biologico sposato con l'altro genitore biologico. Purtroppo è difficile eliminare il disagio del bambino di fronte alla presenza di più padri o più madri, in caso di divorzio, a meno di non provvedere ad ammazzare l'ex coniuge.
Inoltre, dall'ultima frase è possibile dedurre che il papa non sia tanto impensierito dalla sofferenza dei figli, anche di fronte alle strumentalizzazioni di cui possono essere oggetto da parte dei genitori, quanto dal fatto che il vissuto esistenziale di questi ultimi possa assumere ai loro occhi lo statuto di modello.
Ora sono convinto che quest'ultima cosa possa succedere, eccome. Ma io e il papa la vediamo in maniera differente: lui sembra preferire che il bambino abbia come modello una famiglia "unita" ma infelice; io preferisco che il bambino abbia come modello qualcosa che secondo il papa non può essere considerato "famiglia" ma al cui interno vi è dell'amore. Non cito gli innumerevoli brani delle Scritture che indicano l'amore come principio supremo di tutta la vita cristiana e lo stesso Dio come amore.
E con questa ultima affermazione faccio evangelicamente le scarpe al papa 8) Altro che maxborite, io sono un fanatico calvinista :wink:

da silbusin il 28 set 2009 15:11


Se quelle parole che tu citi le avesse scritte la Lina Sotis di turno non farebbero più o meno una piega, tranne dalla ultima virgola al punto finale. E' la descrizione di una situazione sociale che arreca danno a molti.
L'ha scritta il Papa: so bene cosa dice la dottrina, ma io la leggo, per la prima volta come un invito a pensare a questa situazione di disagio. Da laico penso che si dica una cosa giusta, tranne che dalla virgola al punto finale, ma questo lo si deve concedere perchè è dottrina della Chiesa.
E' la stessa cosa quando ad un malato si interessano troppe persone o il malato fa riferimento appunto a troppe persone. Non si crea altro che confusione e disagio.
Quindi l'aumento considerevole delle unioni precarie che terminano precocemente e creano "orfani" con più genitori, deve allamare NON la chiesa, ma lo stato, la scuola, ecc.
Se poi questo fenomeno lo stato laico lo considera fisiologico, ebbene che lo sia. A chi toca taca...

da Yoda il 28 set 2009 16:48


silbusin ha scritto....voi, comunisti che siete contro l'afghanistan e contro le veline e il rientro dei capitali all'estero e al volemose bene con tutti gli extracomunitari e i terroni e vi piace la pizza napoletana invece che i pizzoccheri e votate franceschini alle primarie, pensate nei vostri corpicini deformi, ebbene sia così. Gli ultimi saranno i primi e visto che non siete dei cammelli passerete per la cruna dell'ago e stolti entrerete anche nel regno dei cieli senza pagare il biglietto. Ribelli del Missouri che non siete altro! ]


Ellamadonna!!!.....hanno fatto un falo' con la gangia stamattina nel cortile dell'ospedale??? 8) 8) 8)

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Paulyste il 28 set 2009 16:54


Capisco il problema, ma il divorzio e le unioni precarie c'entrano relativamente. Esistono bambini "orfani" che hanno sempre avuto due genitori: e non lo dico per sentito dire (pur non avendolo vissuto sulla mia pelle, per fortuna).
La verità è che tanta gente - in primis chi si professa cattolico - ingravida e sfeta senza troppo pensarci o lo fa "perché lei lo desidera", o "perché lui lo desidera" o, in alcuni paesi, per ricevere sovvenzioni dallo stato o per mille altri motivi che non sempre sono quelli giusti.

da santippe28 il 28 set 2009 18:23


Sì certo meglio non mantenere i bimbi all'interno di unioni matrimoniali infelici, però sti bambini hanno sacro santo diritto ad avere effettivamente degli adulti di riferimento dei quali potersi realmente fidare e con cui mantenere rapporti familiari durevoli. purtroppo spesso vedo minori sballottati da un compagno o da una compagna di turno all'altra , che si susseguono alla velocità della luce . E' inevitabile che poi i bimbi siano confusi e giustamente anche incavolati ,

da Paulyste il 28 set 2009 18:38


santippe non posso fare altro che quotarti :wink:

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