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IL CRISTO "SFRATTATO"

da donAttilio il 04 nov 2009 08:32


La vostra opinione in merito allo "sfratto" del Cristo, nelle scuole o pubblici uffici, deciso dalla Corte Europea di Strasburgo :roll: :roll: :roll: :?: :?: :?:
. . . ma le "vere" motivazioni, a vostro avviso :?: :?: :?: :roll: :roll: :roll:

da Fante il 04 nov 2009 10:01


Vi sembrerà strano, ma non sono d'accordo.
Il crocefisso è un simbolo culturale, non solo religioso. Imporne con una legge la rimozione mi sembra uno di quegli atti che vorrebbero facilitare la convivenza di più culture, ma di fatto aumenta a livello popolare il senso di "invasione"

Personalmente poi non ho mai provato fastidio alla visione del crocefisso forse perchè non sono un vampiro ma un vampirlama molto di più al trionfo di immaginette di patroni santini e padri piiiiiii

da Strini il 04 nov 2009 10:15


Son d'accordo con fante (poi farò penitenza).
La "vera" motivazione è che la corte di Strasburgo, come tutti gli organismi europei, è un macchinone burocratico che ragiona come un robot. Se il crocefisso dà fastidio a qualcuno per motivi religiosi, esporlo sarebbe discriminatorio nei confronti di queste persone. Punto.
Spero applichino lo stesso rigore a burqa e affini... :roll:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da capohog il 04 nov 2009 11:01


Mi considero laico e sono sicuramente agnostico, ma il Croceffisso come la religione cristiana indubbiamenta fa parte della mia eredità storica, non mi da' fastidio e trovo la mossa biasimevole. Concordo con Strini e Fante.

96 cubic inch of good vibs

da bunny46 il 04 nov 2009 12:58


Strini ha scrittoSon d'accordo con fante (poi farò penitenza).
La "vera" motivazione è che la corte di Strasburgo, come tutti gli organismi europei, è un macchinone burocratico che ragiona come un robot. Se il crocefisso dà fastidio a qualcuno per motivi religiosi, esporlo sarebbe discriminatorio nei confronti di queste persone. Punto.
Spero applichino lo stesso rigore a burqa e affini... :roll:

Quoto, mi sembra una cretinata come quando qualche buffone italiano voleva censurare il pulcino nero Calimero perchè offensivo nei riguardi della minoranza di colore nero ("nessuno mi vuole perchè sono piccolo e nero")

da stefanbo il 04 nov 2009 13:08


Vorrei provare a fare un discorso pacato, e come mio solito da bastian contrario... 8)

Se parliamo di radici cristiane penso che le stesse radici possano giustamente essere rivendicate ed accomunano paesi come Francia, Gran Bretagna (la religione anglicana dominante è comunque cristiana) e Svizzera.
Eppure in questi paesi (ed ovviamente non cito volutamente la "deriva" zapaterista della Spagna 8) proprio per non scatenare polemiche) l'esposizione di simboli religiosi in luoghi pubblici (quindi scuole, ma anche tribunali ospedali e quant'altro) è proibita.

Ovviamente simboli di TUTTE le religioni, ci mancherebbe.

A questo punto fermo restando che anche a me danno immensamente più fastidio immagini di santi e santini che assurgono a taumaturgica liturgia personale sfiorando il paganesimo , mi chiedo perché quest'esigenza sia stata sentita in paesi con la nostra stessa identità cristiana ma non qui da noi....

da Strini il 04 nov 2009 13:15


stefanbo ha scritto A questo punto fermo restando che anche a me danno immensamente più fastidio immagini di santi e santini che assurgono a taumaturgica liturgia personale sfiorando il paganesimo , mi chiedo perché quest'esigenza sia stata sentita in paesi con la nostra stessa identità cristiana ma non qui da noi....


Non che io sia un esperto, ma penso che il dsicorso sia diverso per i paesi da te citati. In Francia vi è un'effettiva cultura della laicità che aborre l'esposizione dei simboli religiosi, mentre nei paesi protestanti mi sembra che la mancanza di "culto delle immagini" sia insita nella loro cultura religiosa... manco in Chiesa hanno i crocefissi, figurarsi nelle scuole!

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da tello-77 il 04 nov 2009 13:19


dipende dalla reale motivazione

se è per rendere più laico l' apparato scolatico sono d' accordo
se è per far piacere a musulmani o similari assolutamente in disaccordo
vai a casa loro, col cavolo che ti fanno fare una roba del genere

Sù dè dòòòòòòòssss !

da stefanbo il 04 nov 2009 13:22


Ma infatti caro Strini (fermo restando che la cultura laicista francese, patria dell'illuminismo a me non dispiace affatto :wink: ) la mia era e rimane una provocazione linguistica.

Tutti si affannano a dire che si vogliono difendere le radici CRISTIANE, e l'errore nasce da lì.
Qui si difendono le tradizioni CATTOLICHE, ma le autorità ecclesiastiche fanno volutamente confusione, perchè se citi solo queste ultime rischi di giustificare la non esposizione che citi giustamente dei fratelli protestanti, separati alla nascita....

da santippe28 il 04 nov 2009 14:04


straquoto Fante , se poi la motivazione anela ad integrare laici , cristiani , musulmani etc etc. la cosa mi dà ancora più fastidio. ' l'ennesima cretinata della corte europea . Togliamo i crocefissi , togliamo le recite natalizie , insomma perchè dobbiamo negare , dimenticare o vergognarci delle radici cristiane che hanno sempre caratterizzato l'Europa ? Forse che ebrei e musulmani accetterebbero simili imposizioni a casa loro ? dobbiamo per forza globalizzarci anche nella laicità ?

da twentyfive il 04 nov 2009 14:11


tello-77 ci ha preso.....tra un po' saremo invasi da moschee e veli fino alle caviglie.....provate andare da loro e chiedere una chiesa...cristiana :shock: :shock: :shock:

da cisejazz il 04 nov 2009 14:19


dico anche la mia.
Non commento sul si' o sul no in generale.
L'errore di fondo sta nella proibizione: ritengo che dovrebbe essere a coscienza dell'insegnante, che conosce i suoi alunni, che sa cosa puo' o non puo' essere un problema, tenerlo o meno in classe.
Alle elementari, io lo ricordo il crocifisso imperante in classe anche se c'erano un paio di compagni atei convinti, figli di atei e che, nonostante la giovane eta', sapevano difendere le loro idee.
Nelle scuole successive, il crocifisso non c'era piu'.
Insomma, io penso che la giusta sentenza sarebbe dovuta essere di lasciare liberi di scegliere se tenerlo o meno e non imporre un NO assoluto (e negli istituti religiosi allora come si fa? e' un controsenso...). E sarebbe stato assurdo anche che lo imponessero agli alunni di una classe completamente musulmana o completamente indu'.
La scelta che e' stata fatta portera' solo un odio piu' grande e una piu' difficile integrazione tra realta' diverse (e bisognerebbe conoscerle tutte, sin da piccoli).

da stefanbo il 04 nov 2009 14:29


Scusate ma non capisco il senso di certi interventi (no stavolta non è provocazione e non sto facendo il finto tonto).

Sembra quasi che a leggere alcuni dei vostri discorsi questa sentenza sia stata emanata per fare un favore alle altre religioni ("provate a fare così a casa loro" ecc. ecc.)

Al contrario, se lo ricordate, dell'antipaticissimo, razzista ed intollerante Adel Smith che chiese all'Aquila tempo fa di togliere il crocifisso dalla scuola frequentata dai suoi figli, tutti musulmani, sostenendo che "offendeva" la loro religione, questa sentenza viene invece emanata su ricorso di una coppia di Padova, lui di italicissima stirpe e la moglie finlandese.

Qui non si tratta di far favori a nessuno, scusate ma l'argomento non è questo, ovviamente si può dissentire o meno, logico, ma se questa sentenza fosse stata emanata su su proposta del sopracitato individuo allora nulla da eccepire sulle vostre contumelie, in questo caso...non vedo proprio cosa c'entrino.

Sempre pacatamente, per per finire in battuta, devo dire che l'attizzafuoco (detto con simpatia, sia chiaro!! 8) :lol: ) è sempre DonAttilio: è dalla sua mente diabolica che nascono i topic più discussi, secondo me è un "agent provocateur" mandato dal GR!! :lol: :lol:

da caneciccio il 04 nov 2009 14:37


Quando avevo 14 anni, e ero una rompico**** in erba, chiesi e ottenni da non-cattolica e non-religiosa di far togliere il crocefisso dalla classe.
Ora, sul toglierlo sarei ancora vagamente d'accordo; ma siccome poi mi sono DAVVERO un BEL po' stufata di queste ca**o di storie per cui noi italiani a casa nostra dobbiamo rispettare la sensibilità di tutti gli altri e allora via crocefisso-no presepini natalizi alle elementari-no canti natalizi all'asilo... viva il crocefisso e guai a chi me lo tocca :evil:

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da santippe28 il 04 nov 2009 14:42


un classico esempio di democrazia al contrario , ovvero di come due genitori certamente minoritari per il loro modo di pensare riguardo al crocifisso a scuola , si siano sentiti in dovere di fare una crociata a favore di chi non lo ha chiesto e neppure lo desidera. Risultato per due genitori intolleranti e rompiballe , scoppia un caso che coinvolge tutta l'Europa. Sul fatto poi che la corte europea abbia preso tale decisione per fare un favore a tutti e non solo ai musulmani , beh , andiamolo a raccontare a qualcun altro. Il vero problema secondo me è che ancora una volta l'Europa e i suoi vertici politici non se la sentono di parlar chiaro e quindi mascherano sotto l'apparente neutralità dell'interesse collettivo , quello che in realtà è solo un favore ad una religione o , se preferite , uno sgarbo ad un'altra.

da santippe28 il 04 nov 2009 14:44


caneciccio ha scrittoQuando avevo 14 anni, e ero una rompico**** in erba, chiesi e ottenni da non-cattolica e non-religiosa di far togliere il crocefisso dalla classe.
Ora, sul toglierlo sarei ancora vagamente d'accordo; ma siccome poi mi sono DAVVERO un BEL po' stufata di queste ca**o di storie per cui noi italiani a casa nostra dobbiamo rispettare la sensibilità di tutti gli altri e allora via crocefisso-no presepini natalizi alle elementari-no canti natalizi all'asilo... viva il crocefisso e guai a chi me lo tocca :evil:



BRAAAVVAAA CLAP CLAP !! W la Caneciccio esternazione !!

da Strini il 04 nov 2009 14:49


caneciccio ha scrittoQuando avevo 14 anni, e ero una rompico**** in erba, chiesi e ottenni da non-cattolica e non-religiosa di far togliere il crocefisso dalla classe.


Io avevo fante in classe... figurati se mi poteva urtare un crocefisso! 8)

Comunque, chiunque sia stato a portare avanti la proposta, la gente la leggerà come la stanno leggendo qui, quindi alla fine poco importa... il periodo è questo.

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da vgaber il 04 nov 2009 15:37


Ma solo io ritengo che stato=laicità e quindi scuola statale=idem?
Da brava non credente, posso affermare con tranquillità che un crocifisso non mi urta, contrariamente invece a quanto possa risultare sconveniente un burqa, un turbante o una kippah in ambiti in cui la propria religiosità dovrebbe rimanere privata (scuole, ambienti lavorativi et similia).
Se le motivazioni sono a difesa della storicità, allora dovrebbe esservici ben più di un simbolo religioso a parlare di una nazione. Imho.

Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole.

da berni il 04 nov 2009 16:18


trovo che in molti interventi precedenti sfugga l'argomento in essere.

1 - si sta parlando innanzitutto di una sentenza , quindi di diritto , e non di una presa di posizione culturale o politica.
e , nell'europa ( e nell'occidente in genere ) di cui vantiamo la supremazia, fino a prova contraria è sulla base del diritto che si rispettano le leggi.
altrimenti tutto diventa opinabile....
quindi la burocrazia non c'entra assolutamente niente.

2 - dei crocefissi in aula ( e capohog dovrebbe saperlo) se ne parlava già negli anni '80, quando gli extracomunitari erano personaggi di film di fantascienza. quindi le tiritere sull'islam e le moschee non c'entrano niente, anche perchè , appunto, stiamo parlando di diritto.
allora, le pericolose forze comuniste impersonate dalla gioventù liberale e della gioventù repubblicana portavano avanti l abattaglia contro il crocefisso nei principali licei milanesi. e perchè? anticlericalismo? bolscevismo? prchè volevamo preparare il terreno all'invasione islamica?

3- no, semplicemente in ossequio a un'interpretazione letterale della nostra costituzione che vuole l'italia uno stato LAICO, ergo uno stato in cui negli edifici pubblici la presenza di uno specifico simbolo religioso è quantomeno controversa.

4 - personalmnte posso accettare che in ambitio frequentati da adulti la presenza possa essere "sopportata" da nn credenti con buon senso e soprattutto tolleranza .
da liberale però mi sento di contrastare tale presenza in aule frequentate da minorenni cui tale presenza può costituire una sorta di imposizione.
questo al di là dei "a me non dava fastidio" o " a me nn urterebbe", discorsi che sono relativi al buon senso (o al gusto) di ciascuno di noi, ma che in quanto totalmente arbitrari nn sono da tenersi in conto in ambito di legiferazione.




finisco con una battuta: se serve un simbolo nazionale, perchè nn mettiamo lo scolapasta o un mandolino?

da berni il 04 nov 2009 16:23


caneciccio ha scrittoQuando avevo 14 anni, e ero una rompico**** in erba, chiesi e ottenni da non-cattolica e non-religiosa di far togliere il crocefisso dalla classe.
Ora, sul toglierlo sarei ancora vagamente d'accordo; ma siccome poi mi sono DAVVERO un BEL po' stufata di queste ca**o di storie per cui noi italiani a casa nostra dobbiamo rispettare la sensibilità di tutti gli altri e allora via crocefisso-no presepini natalizi alle elementari-no canti natalizi all'asilo... viva il crocefisso e guai a chi me lo tocca :evil:



altra cosa è questa dei presepi (o dei menu nelle mense) ecc ecc, in cui in effetti la tradizione natalizia è cosa che va al i là della laicità dello stato in cui credo ci sia un eccesso di rispetto di altrui sensibilità. anzi, credo che a mostrare e condividere le nostre tradizioni faremmo molta più strada verso l'integrazione.

la cosa più sbagliata in certi ambiti è pretendere di tagliare le questioni con l'accetta e rinunciando alla capacità di ragionare in modo approfondito e articolato. la situazione di globalizzazione delle culture pone molte domande che necessitano sforzi di elaborazione seri e non le chiacchiere da bar che spesso si sentono fare (più dai nostri politici che dai cittadini normali, tra l'altro...)

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