Purtroppo il problema posto da Luc83 è molto più frequente di quanto non si creda, e porterebbe (insisto, è condizionale!
a pensare a qualche strategia un po'....strana, operata in qualche punto vendita.
A me è capitato varie volte ed ammetto, in caso di spesa "grande" non vado neanche a spulciare dopo (non mi ricorderei nemmeno quali prodotti erano in offerta e quali no....
) e non me ne sono mai accorto, ma le varie volte che mi è capitato (insieme alle volte raccontate da amici e conoscenti) era su spese piccole (come dice Butter_fly, molto più facili da controllare)
Inoltre, sempre nel caso di scontrino con pochi elementi (diciamo max. 10) ho la fortuna di avere una mente calcolatrice che mi fa approssimare quasi al centesimo la spesa, se qualcosa non va la contesto subito, ed anch'io ho regolarmente e senza problemi avuto lo storno o comunque quanto dovuto.
Varie volte sono evidenti errori di distrazione in perfetta buona fede della cassiera, altre....boh??' Soprattutto appunto offerte valide (e non lasciate più o meno volutamente sugli scaffali il giorno dopo la scadenza dell'offerta...) conteggiate a prezzo pieno in scontrino o, ancora peggio (a mio modesto avviso) prodotti pericolosamente accostati a quelli in offerta.
Mi spiego meglio: in un supermercato del mio quartiere, se, ad esempio, è in offerta il grana padano, viene (a mio avviso colpevolmente
) messo vicino al parmigiano, quasi mischiato, (guarda caso confezione simile...) sperando che qualche farlocco (o qualche anziano
) ci caschi e prenda quello.
E' inoltre capitato anche a me con una bottiglia di vino: colpa mia che avrei dovuto vedere meglio qual'era il vino in offerta, quindi non potevo recriminare (ma guarda caso come per parmigiano/grana due vini di due case che hanno quasi lo stesso nome, Fontana Candida e Fontana di Papa).
Non credo a complotti, ma vari indizi a casa mia fanno una quasi prova