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Inglesismi...

da Fante il 12 mar 2010 13:15


Allora
Arriva il classico programma per la classica giornata formativa
Esempio
Forfora e congiuntivite
ore 8, hotel Grand Silbusin de la Malora

Programma
ore 8 coffee welcome

e vabbè... ma scrivere caffè di benvenuto fa schifo? lo so, sembra un anacronismo autarchico che non mi appartiene, però dai, tutti 'sta gente che lavora nell'amministrativo, usa troppo l'inglese.

e vabbè, ho capito... fa figo, non c'è dubbio. la riunione la fanno gli scout o quelli del circolo del cucito cingalese, voi altri fate il meeting... però si arriva davvero al ridicolo. L'altro giorno uno per avere il numero del negozio ha chiesto se avevo una business card....

Io poi perdo la testa quando uno pronuncia plus come plas, ma lì ne parlo spesso col mio psichiatra...

Re: Inglesismi...

da MarioLino il 12 mar 2010 13:30


Vabbe': inglese sul lavoro, francese negli appuntamenti mondani.
Ma è normale: l'inglese è sintetico, il francese è chic.

Ma se ti può confortare oggigiorno fa fichissimo utilizzare termini italiani appropriati al posto di espressioni di business english di uso comune: pochi hanno questa padronanza della lingua e tutti la stiamo perdendo.

Però non lamentiamoci troppo che noi italiani nelle lingue straniere siamo delle capre, ci fa bene un po' di contaminazione, almeno impariamo i termini più utilizzati

Re: Inglesismi...

da Fante il 12 mar 2010 13:44


MarioLino ha scrittoPerò non lamentiamoci troppo che noi italiani nelle lingue straniere siamo delle capre, ci fa bene un po' di contaminazione, almeno impariamo i termini più utilizzati


Peta
Un conto è saper parlare una lingua. Un conto è farcire gratuitamente la propria di termini altisonanti.
Mò, i francesi traducono tutto. Io troverei ridicolo uno che va a comprare un "topo ottico senza fili"

Re: Inglesismi...

da MarioLino il 12 mar 2010 13:51


Fante ha scritto
MarioLino ha scrittoPerò non lamentiamoci troppo che noi italiani nelle lingue straniere siamo delle capre, ci fa bene un po' di contaminazione, almeno impariamo i termini più utilizzati


Peta
Un conto è saper parlare una lingua. Un conto è farcire gratuitamente la propria di termini altisonanti.
Mò, i francesi traducono tutto. Io troverei ridicolo uno che va a comprare un "topo ottico senza fili"


Secondo me "infarcire" la lingua con inglesismi può aiutare a diffondere l'inglese... pensa alle persone un po' più anziane, mia mamma quel poco di inglese che conosce è quello che sente usare in frasi italiane. le fa bene secondo me...

Re: Inglesismi...

da maxbor il 12 mar 2010 14:13


Fante ha scrittoAllora
Arriva il classico programma per la classica giornata formativa
Esempio
Forfora e congiuntivite
ore 8, hotel Grand Silbusin de la Malora

Programma
ore 8 coffee welcome

e vabbè... ma scrivere caffè di benvenuto fa schifo? lo so, sembra un anacronismo autarchico che non mi appartiene, però dai, tutti 'sta gente che lavora nell'amministrativo, usa troppo l'inglese.

e vabbè, ho capito... fa figo, non c'è dubbio. la riunione la fanno gli scout o quelli del circolo del cucito cingalese, voi altri fate il meeting... però si arriva davvero al ridicolo. L'altro giorno uno per avere il numero del negozio ha chiesto se avevo una business card....

Io poi perdo la testa quando uno pronuncia plus come plas, ma lì ne parlo spesso col mio psichiatra...


Ormai si convive con gli inglesismi.

Io la mattina timbro il badge, a mezzodì faccio un break e magari vado al fast food, ogni tanto ci fanno fare uno stage e a metà lezione prendiamo un drink, poi ritimbriamo il badge e non so se vado a casa o to home. :shock:

da santippe28 il 12 mar 2010 14:23


TO home certamente no

da tpt il 12 mar 2010 14:27


:D :D :D :D

Ok, mi sono appena cappottata dalla sedia!

Re: Inglesismi...

da Fante il 12 mar 2010 14:45


MarioLino ha scrittoSecondo me "infarcire" la lingua con inglesismi può aiutare a diffondere l'inglese...


Non Zo...pò esse...

da balcone il 12 mar 2010 16:06


santippe28 ha scrittoTO home certamente no


AT-tenta a ciò che dici...... 8)

da cico140976 il 12 mar 2010 16:45


La cosa grave è quando, parlando, non riesco a trovare il termine in italiano e invece lo identifico perfettamente in Inglese.... aaaaarghhh!!!! :shock:

**********************************
Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

**********************************
Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

Re: Inglesismi...

da MarioLino il 12 mar 2010 16:57


maxbor ha scrittoOrmai si convive con gli inglesismi.

Io la mattina timbro il badge,


Ma come parli? Si dice beggiare!

:D

da silbusin il 12 mar 2010 17:32


At home se sei "stanziale" come le oche, home senza to se te vet in giro come 'n barlafuss.

Tutti termini che compaiono nei documenti regionali.
Budget. Bilancio no eh?
Problem solving. Risolvere problemi no eh?
Care giver. Persona che cura o accudisce no eh?
Stake holder. Partecipante no eh?
Briefing. Riunione no eh?
Convention. Congresso no eh?
Onanico. Fante no eh?

da stefanbo il 12 mar 2010 21:26


Sono d'accordissimo con Fante e Silbusin, senza arrivare agli assurdi dei Francesi (il "topo" è reale, non è una battuta!!! :shock: ) che sono esagerati, noi siamo veramente troppo esterofili sui termini, ma c....o, SE il termine c'è nella lingua italica tipo week-end, coffee break e migliaia di altri, come giustamente nota Silbusin perchè diamine non usarlo???? :twisted: :twisted:

Poi sono il primo a riconoscere che software, computer e molto altro legato alla tecnologia IMHO è giusto che rimanga nella lingua inglese (è così anche in altri paesi) se poi vogliamo fare gli SNOB come i cugini francesi troveremo "logiciel" per software, "Ordinateur" per computer e appunto "souris" (topo caro RATMAN :shock: ) per mouse.

ma un po' di sano ritorno alla lingua italica (e qui i muscoli si flettono ed il pensiero corre alla madre...citazione di "Fascisti su Marte), con gente che ancora si ostina a pronunciare " mass midia" (all'inglese :shock: ) mentre il termine è latino, bè, siamo proprio alla frutta o se preferite "we are in the fruit!" :D :D

da primus il 12 mar 2010 23:33


l'altro giorno un rappresentante, parlando di affari, mi ha spiegato il breakeven point......

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Paulyste il 13 mar 2010 10:30


Che "mass media" sia latino :roll: "media" da solo forse... e poi "stage" alla francese (l'originale come molte parole inglesi) o "stage" all'inglese?

Ad ogni modo condivido l'orrore per l'uso sproporzionato di anglicismi. Per carità l'uso del lessico altrui ha formato le nostre lingue, ma... almeno vediamo di mutuare un po' anche dal tedesco, dal francese, dal portoghese...
Che l'uso di anglicismi aiuti chi non sa l'inglese è dubbio: rabbrividisco quando sento gente che uso termini inglesi mentre parla, come al solito, un robusto dialetto valligiano... semplicemente grottesco :shock: Ovviamento costoro non sono assolutamente in grado di pronunciare o capire nemmeno la più semplice delle frasi in inglese.

Quanto a me, il mio divertimento - talvolta del tutto spontaneo - sta nell'usare un lessico italiano dei tempi che furono per rinverdire le sempre più desolata nostra favella

da MarioLino il 13 mar 2010 11:44


silbusin ha scrittoAt home se sei "stanziale" come le oche, home senza to se te vet in giro come 'n barlafuss.

Tutti termini che compaiono nei documenti regionali.
Budget. Bilancio no eh?
Problem solving. Risolvere problemi no eh?
Care giver. Persona che cura o accudisce no eh?
Stake holder. Partecipante no eh?
Briefing. Riunione no eh?
Convention. Congresso no eh?
Onanico. Fante no eh?


budget e bilancio però non sono la stessa cosa. Il budget è più tipicamente la "spesa approvata per un investimento"
problem solving, problem solver... In italiano suona male attitudine a risolvere i problemi(che problemi?), risolutore di problemi (?)
care giver è molto sintetico e dà anche un po' più prestigio a questa attività
stake holder è portatore di interessi... Troppo lungo... Anche se in questo caso preferisco la dizione italiana (stakeholder per molti è poco comprensibile)
briefing è un particolare tipo di riunione, diversa dal debriefing o dal brainstorming
in molo casi la ratio c'è, l'inglese sul lavoro è più preciso e sintetico
insomma in molto casi la rationem c'è

da balcone il 13 mar 2010 12:44


PaulySte ha scrittoChe "mass media" sia latino :roll: "media" da solo forse... e poi "stage" alla francese (l'originale come molte parole inglesi) o "stage" all'inglese?

Ad ogni modo condivido l'orrore per l'uso sproporzionato di anglicismi. Per carità l'uso del lessico altrui ha formato le nostre lingue, ma... almeno vediamo di mutuare un po' anche dal tedesco, dal francese, dal portoghese...
Che l'uso di anglicismi aiuti chi non sa l'inglese è dubbio: rabbrividisco quando sento gente che uso termini inglesi mentre parla, come al solito, un robusto dialetto valligiano... semplicemente grottesco :shock: Ovviamento costoro non sono assolutamente in grado di pronunciare o capire nemmeno la più semplice delle frasi in inglese.

Quanto a me, il mio divertimento - talvolta del tutto spontaneo - sta nell'usare un lessico italiano dei tempi che furono per rinverdire le sempre più desolata nostra favella


http://www.accademiadellacrusca.it/faq/ ... &ctg_id=93

:wink:

da stefanbo il 13 mar 2010 13:25


Hai ragione Paulyste, mass non è certo latino, ma media sì, e stage è unicamente da pronunciare alla francese, e non steidg all'inglese, in quanto significherebbe...palcoscenico, ma anche lì ben pochi lo fanno perchè non lo sanno :wink:

da tpt il 13 mar 2010 13:26


In ogni caso, tu gust is mel che uan! 8)

da ciglio il 13 mar 2010 15:24


tutto questo e' business!

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