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Il cosiddetto "VINO DELLA CASA" ?!

da donAttilio il 08 giu 2010 07:48


Nelle trattorie e qualche ristorante dell'emilia e romagna, evidenzio una scarsa volontà dei ristoratori di presentare "bottiglie" di vino decoroso, da abbinare a piatti che invece sono spesso di ottima qualità, ma consigliare il cosiddetto "vino della casa" (casa di chi???) :shock: , sfuso.

In questo momento storico, l'Italia è la nazione che presenta la più vasta selezione di vini di buona e ottima qualità, con prezzi a volte competitivi che permettono di trovare sul mercato(costo per il commerciante), valide tipologie di vini con tre o quattro euro.

Credo, purtroppo, che sia sempre più evidente un atteggiamento di superficialità, di svogliatezza e di poca considerazione del cliente... e questo non va bene.

Nei vostri territori di presidio enogastronomico, cosa
succede ? :roll:

Re: Il cosiddetto "VINO DELLA CASA" ?!

da primus il 08 giu 2010 08:20


donAttilio ha scritto valide tipologie di vini con tre o quattro euro.



capisci bene che una trattoria che alla domenica ti da per 20 € da mangiare come un vitello, non può mettere in tavola bottiglie di vino, come se piovesse in acluni casi, da 4 euro.
Vino alla spina 1 euro al litro e camminare.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Il cosiddetto "VINO DELLA CASA" ?!

da donAttilio il 08 giu 2010 08:59


primus ha scritto
donAttilio ha scritto valide tipologie di vini con tre o quattro euro.



capisci bene che una trattoria che alla domenica ti da per 20 € da mangiare come un vitello, non può mettere in tavola bottiglie di vino, come se piovesse in acluni casi, da 4 euro.
Vino alla spina 1 euro al litro e camminare.


Primus, a tuo avviso è solo un problema di costi (o recessione), e non anche culturale ? :wink:

da butter_fly il 08 giu 2010 09:47


secondo me, fin quando il vino sarà considerato una "bibita" il problema ci sarà sempre.


Re: Il cosiddetto "VINO DELLA CASA" ?!

da primus il 08 giu 2010 09:54


donAttilio ha scritto
Primus, a tuo avviso è solo un problema di costi (o recessione), e non anche culturale ? :wink:


da parte del ristoratore è solo un problema di costi. Da parte del cliente, molti come ad esempio mio padre, bevono il vino per dissetarsi ed accompagnare un pasto, non per degustare. A mio padre se gli dai il Brunello ti dice che è buono ma gli fa venire il cerchio alla testa.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da cico140976 il 08 giu 2010 10:10


Concordo con Primus.
Normalmente quando vado in trattoria o in un ristorante "semplice" non mi aspetto di trovare chissà che vino. Talvolta viene servito dell'onestissimo vino sfuso, che accompagna più che decorosamente il nostro pasto "easy" e che non ci fa "svenare". E' più una scusa per trascorrere un momento di convivialità che un desiderio di degustazione
Se ho desiderio di un approccio diverso al vino, ci sono contesti decisamente differenti a cui rivolgersi.

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Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

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Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

da maxbor il 08 giu 2010 10:28


"Vino della casa" è una definizione impropria. Rarissimi sono i ristoratori che sono produttori di vino quindi con questo termine si intende usualmente indicare il vino, imbottigliato o sfuso, che costa meno degli altri.

Premetto che sono un modestissimo bevitore di bevande alcoliche in genere e, pertanto, non ho sviluppato uno specifico apprezzamento per l'enologia tuttavia trovo in vendita bottiglie onestissime (non a 4 ma a 7-8 euro si) che, ritengo, potrebbero essere messe in lista da un ristoratore a 10-12 euro.

Invece mi capita, ove non presente un buon servizio al bicchiere, di dovermi sorbire imbevibili "brodagle" oppure bottiglie di almeno 18-20 euro che non consumo del tutto.
Nelle mie esperienze devo però dire che talvolta ho trovato del "vino della casa", anche con bottiglie al consumo, dal costo contenuto e di livello davvero apprezzabile.

da Bob il 08 giu 2010 11:06


DEtto da uno che non ha molte gradazioni di giudizio oltre al "mi piace, non mi piace" rispetto al vino, io credo che la cosa realmente vera l'abbia detta butter_fly: il vino viene "bevuto". Sostituisce l'acqua. Per cui, in un pasto italiano, la quantità richiesta dal singolo commensale è alta, e questo provoca la necessità, da parte del ristoratore, di presentare un'offera low cost, se vuole che si consumi il vino.
Dall'altra parte, questo fa sì che uno come il sottoscritto, che beve circa un bicchiere a pasto in totale (eccezioni a parte), se non trova il vino al bicchiere (che comunque ha spesso costi spropositati, con un braccino corto nel versare che è addirittura ignobile), deve accontentarsi del vino sfuso (sperando che abbiano il quartino), che qualche volta è decente e qualche altra volta meno.
La "bottiglia" viene valutata di alto livello indipendentemente dal fatto che il vino valga o meno: qualsiasi ciofeca viene somministrata a un minimo di 16 euro, perchè i costi di gestione incidono in modo assurdo, e questo fa sì che il vino, nell'immaginario collettivo, sia una bevanda di lusso, almeno al ristorante: in fondo, visto che esiste il vino sfuso (che spesso non è orribile) perchè svenarsi? In fondo, lo vediamo nei telefilm americani: quando il/la protagonista vuole darsi arie di viveur, porta una bottiglia di vino, o apre una bottiglia e sorseggia da un calice adatto un vino che, probabilmente, è una schifezza.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

Okkio al vino della casa!

da AndreaT75 il 08 giu 2010 14:11


E' chiaro che dietro al nome vino della casa risiede molte volte un vino da pasto, che nn viene degustato ma deglutito...
Io credo che finchè non ci sarà la volontà da parte dei ristoratori e clienti di spaziare un po' conoscendo qualche piacere gastronomico...il vino della casa rimarrà sempre la prima spiaggia libera...

Però invece sto conoscendo nella capitale dei piccoli caffè che hanno un menù giornaliero più a o meno con piatti freddi che propongono una serie di ottimi vini per accompagnarli. E chiaramente per chi è solo l'opportunità di non spendere tanto e gustare un buon vino è rappresentato dalla scelta del calice!

Diciamo che chi vuole bere bene può scegliere!

da grasderost il 08 giu 2010 14:40


Ricordo un vecchio topic in cui si parlava di vini sfusi ed in cui, chi osava dire che aveva bevuto degli sfusi accettabili, veniva tacciato di stregoneria ed arso vivo sul rogo dei peccatori :shock:

Qui, invece, sembra passare l'idea che si possa trovare qualcosa di decente e che, come dice Cico, venga utilizzato per pasteggiare in convivialità più che per degustarlo.
E questo concetto mi può trovare d'accordo.

Poi, parliamoci chiaro, è ancora molta di più la gente che si beve un bicchiere di vino per bere un bicchiere di vino e non gliene impipa nulla di quale meravigliosa cantina ed annata sia.
Non è il mio caso ma è lampante che sia così: almeno questo è quello che vedo nella cerchia dei miei amici, parenti, conoscenti e colleghi.

da primus il 08 giu 2010 15:43


maxbor ha scritto"Vino della casa" è una definizione impropria. Rarissimi sono i ristoratori che sono produttori di vino .


Per "vino della casa" si intende un vino proposto dalla casa, ovvero dal ristorante, mica prodotto o imbottigliato dal titolare.

Dove spendi 10 euro generalmente è alla spina, gelido.
In trattorie da 20/25 ecc. propongono bottiglie che costano alla fonte intorno ai 2 euro.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da gobbaccio il 08 giu 2010 16:01


Domanda tecnica: il vino sfuso deve essere necessariamente un vino alla spina?

da capohog il 08 giu 2010 16:15


Non necessariamente credo, la trattoria sotto l'ufficio ti serve al consumo chianti putto spillato dal fiasco. Tra l'altro gradevole...

96 cubic inch of good vibs

da primus il 08 giu 2010 17:59


gobbaccio ha scrittoDomanda tecnica: il vino sfuso deve essere necessariamente un vino alla spina?


no. Anzi i più comperano i bottiglioni e lo scaraffano nei quartini. La spina è più pratica.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da donAttilio il 08 giu 2010 18:55


gobbaccio ha scrittoDomanda tecnica: il vino sfuso deve essere necessariamente un vino alla spina?


Molte aziende vinicole utilizzano i "fusti", che garantiscono una migliore conservazione.

da donAttilio il 08 giu 2010 20:14


grasderost ha scrittoRicordo un vecchio topic in cui si parlava di vini sfusi ed in cui, chi osava dire che aveva bevuto degli sfusi accettabili, veniva tacciato di stregoneria ed arso vivo sul rogo dei peccatori :shock:

Qui, invece, sembra passare l'idea che si possa trovare qualcosa di decente e che, come dice Cico, venga utilizzato per pasteggiare in convivialità più che per degustarlo.
E questo concetto mi può trovare d'accordo.

Poi, parliamoci chiaro, è ancora molta di più la gente che si beve un bicchiere di vino per bere un bicchiere di vino e non gliene impipa nulla di quale meravigliosa cantina ed annata sia.
Non è il mio caso ma è lampante che sia così: almeno questo è quello che vedo nella cerchia dei miei amici, parenti, conoscenti e colleghi.


Allora convieni che in molti casi si beve "sfuso" per abitudine, tradizione, pigrizia, non conoscenza, luoghi comuni, ricordi . . . e non solo per costo ? :roll:
Ultima modifica di donAttilio il 09 giu 2010 07:27, modificato 1 volta in totale.

da luc83 il 08 giu 2010 20:58


l'unico vino della casa buono provato è stato all'osteria sole, era più un succo d'uva che un vinello.
beverino all'ennesima potenza.

ps normalmente preferisco prendere vini al calice, anche se le proposte da segnarsi sul taccuino sono state ben poche.

da grasderost il 09 giu 2010 12:48


Allora convieni che in molti casi si beve "sfuso" per abitudine, tradizione, pigrizia, non conoscenza, luoghi comuni, ricordi . . . e non solo per costo ?


Si ne convengo assolutamente.
Poi è chiaro che per alcuni (forse molti) anche il soldo fa differenza.

La mia preferenza è per la bottiglia, a volte propendo per il calice (spesso con poca scelta, caro e decisamente volubile dalla mano di chi versa con troppa parsimonia) ma anche lo sfuso fa, qualche volta, parte delle mie libagioni fuori casa.

da Bob il 09 giu 2010 16:43


grasderost ha scritto

La mia preferenza è per la bottiglia.

Avvinazzato..... :lol: :lol: :twisted: :wink:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da cico140976 il 09 giu 2010 18:36


Bob ha scritto
grasderost ha scritto

La mia preferenza è per la bottiglia.

Avvinazzato..... :lol: :lol: :twisted: :wink:


:lol: :lol: :lol:

e aggiungerei..... VIZIOSO!!!!!!!! :roll: 8) :D

Comunque quoto grasderost 100% :)

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