Le motivazioni di una differenza così marcata, nei confronti degli altri stati Europei, secondo voi, dove si potrebbero ricercare???

[/quote]


....Donna onesta...accasa resta...... Porcoilmondochecciòsottoipiedi!!!!!

Io credo che da una parte l'Italia sia storicamente partita in ritardo. Per motivi culturali, l'accesso all'istruzione universitaria per il sesso femminile è numericamente paritario a quello maschile da una decina di anni. Prima che le donne riempiano un numero di posizioni strategiche fino al top management ci vorrà ancora un po'.
Tra l'altro i top manager hanno spesso la qualifica di ingegneri gestionali e, in quella facoltà 0 donne. Si vede che sono poco interessate.
E poi, spero di non fare la figura del troglodita sessista ma le donne top manager diventerebbero davvero brutte ed antipatiche come gli uomini top manager. Guarda la politica. Aspirare a diventare come una Rosy Bindi, una Livia Turco o una Bonino o una Merkel?? Molta stima per loro, ma quale donna ambirebbe a diventare così?
Non auguro a nessuna donna di arrivare al vertice seguendo le orme delle varie Carfagna, Gelmini, Prestigiacomo, Meloni e Daddario!!

L'Italia è un paese culturalmente arretrato e l'attuale teatrino di dongiovanni tinti e liftati che spianano la strada alle gnoccolozze spregiudicate non fa che rallentare l'uscita dal terzomondismo

Alè, tanto per entrare nel vivo della discussione

In 2 post 2 avete ribadito i capisaldi che vanno a suffragare 2 luoghi comuni.......Le donne che hanno posizioni di potere o comunque decisionali, o sono zoccole o sono dei cessi.......
.......Non sono MAI lì per le loro capacità che passano, inevitabilmente, in secondo piano.......
....Continuate.....la faccenda si fa interessante.....

ma ti quoto fulvia. è ora di finirla

fulvia ha scrittoIn 2 post 2 avete ribadito i capisaldi che vanno a suffragare 2 luoghi comuni.......Le donne che hanno posizioni di potere o comunque decisionali, o sono zoccole o sono dei cessi.......
.......Non sono MAI lì per le loro capacità che passano, inevitabilmente, in secondo piano.......
....Continuate.....la faccenda si fa interessante.....

Quoto: una donna che raggiunge posizioni dirigenziali è quasi sempre più tosta e più in gamba del suo corrispondente maschile. Se poi è anche una bella donna, ha sovente dovuto combattere contro chi applicava l'equazione bella=scema.
Di contro, ci sono molte donne che "aspirano" a diventare dirigenti e che non ne hanno i numeri, che inveiscono contro la discriminazione, senza pensare minimamente che restano al palo proprio perchè non sufficientemente brave.
Detto questo, una piccola parte di verità nei due luoghi comuni da te citati c'è, purtroppo, ed ha un motivo logico di esistere: "qualcuna" che ha sfruttato la propria avvenenenza per salire, c'è, me lo concederai, e una donna brutta ha, paradossalmente, meno difficoltà ad essere apprezzata esclusivamente per il proprio valore. Non sto dicendo che vada bene così, ma credo che sia un (triste) dato di fatto.

Luca75 ha scritto Aspirare a diventare come una Rosy Bindi, una Livia Turco o una Bonino o una Merkel?? Molta stima per loro, ma quale donna ambirebbe a diventare così?

No, senti, molto meglio loro della Carlucci: sono donne di 60 anni! Lei vuoi vedere in mini e tacco 12? Ma andiamo! Sono queste le donne toste, mica la Carfagna...

Poi io mi tromberei la Carfagna, ma che cacchio c'entra?!!!

La verità è che alle donne per far carriera viene chiesto di più che agli uomini, primo, e, secondo, purtroppo in molti casi l'aspetto fisico diventa indispensabile, addirittura più importante che l'esperienza e/o la competenza specifica.

Calma, lasciamo perdere l'età. La Carlucci ne ha una cinquantina, e non è che la Bindi(59), a cinquanta, fosse molto meglio di quanto non sia ora. La verità è che l'aspetto fisico c'entra poco, in queste cose. Non amo la Carlucci (che trovo stupidamente arrogante), ma neppure la Bindi (che trovo stupida e arrogante).

[No, senti, molto meglio loro della Carlucci: sono donne di 60 anni! Lei vuoi vedere in mini e tacco 12? Ma andiamo! Sono queste le donne toste, mica la Carfagna...

Poi io mi tromberei la Carfagna, ma che cacchio c'entra?!!!

]

....Visto che se vi applicate ci riuscite?.......

Quelle toste e in gamba devono essere cesse e testosteroniche.....Quelle belle una bella botta e via!!!

.....Ma ce la fate ehh....andate avanti che ce la fate....

L'aspetto fisico c'entra quando un brutto aspetto per molti significa una limitazione delle possibilità di carriera (concetto che in politica come ricordato da Fante si sta affermando).

Riguardo a Bindi e Carlucci, il percorso professionale e l'esperienza la dice lunga sul rispettivo spessore, al di là delle idee e della maniera di porsi.

fulvia ha scrittoQuelle toste e in gamba devono essere cesse e testosteroniche.....Quelle belle una bella botta e via!!!

Ma scusa ma chi lo ha detto? Dico solo che per me la bellezza fisica in politica o nel top management non è un valore. Piuttosto non amo le donne che si vestono e si pongono come delle adolescenti a 50 anni (ma questo è un altro discorso ancora). Apprezzo la bellezza fisica, ma personalmente non trovo nè correlazione nè contro correlazione tra capacità manageriali e bellezza fisica.
Se dovessi assegnare un incarico non guarderei alla bellezza fisica.
Poi mia moglie l'ho sposata anche perché è bella e la trovo desiderabile, ma che c'entra. Non credo che lei mi abbia voluto solo perchè sono super intelligente e super simpatico

MarioLino ha scritto....

Magari la Fulvia si farebbe fare una consulenza da Gabriel Garko però farebbe una scappatella con Marchionne di cui ha il calendario in osè

Proviamo anche a prendere in considerazione, il fattore "maternità", che non porta via solo tempo alla donna, ma in particolar modo una minore disponibilità "psicologica" a impegnarsi a fondo nel mondo del lavoro.

A parità di titolo di studio, le donne hanno meno disponibilità, anche pratica, dei maschi ad affrontare la carriera se mancano "i sostegni esterni" , tipo asili nido o gl'insostituibili "nonni" che provvedono a buona parte della gestione dei nipotini.

Meditate gente, meditate

E' un piacere leggervi. Gli zuelfi e gli zibellini. Senza offesa per nessuno: ma tutti gli interventi sono pieni di luoghi comuni. IMHO evidentemente.
Proseguite. Siete meravigliosi...

Nella fattispecie quali sono i miei? Sono curioso di conoscere la tua opinione

Per una donna è anche particolarmente difficile a causa di quello che in Italia è un handicap: la maternità.
Le aziende la vedono male, come un handicap, e le donne purtroppo la vivono fra mille difficoltà. La legge a riguardo è assai "minimalista" rispetto a altri paesi europei, mancano asili e tutta una serie di "aiuti" alla madre lavoratrice - specie se non è una che stacca in tranquillità alle 5.
Ovvio che una donna che sia o si pensi madre tenda lei stessa a scartare carriere troppo "impegnative".
Poi certo c'è il capitolo "quanto ti aiuta l'altra metà della coppia"...

Caneciccio, forse non avevi letto i miei "luoghi comuni" (spiegati meglio Silvano, ) della "maternità", elencati nel mio intervento: praticamente diciamo le stesse cose

penso che le donne italiane , siano forse anche più intelligenti di altre nel non lasciarsi tentare dalle carriere manageriali . Ogni medaglia ha il suo rovescio , essere una top manager significa anche dover rinunciare a tante altre belle possibilità . non solo legate agli affetti familiari , ma anche alla propria libertà di vivere una vita con ritmi meno stressanti. Aspirare a diventare top manger significa avere grandi ambizioni economiche e di potere. Ma alla fine , ne vale veramente la pena ? per diventare top manager bisogna avere delle capacità , magari anche degli agganci politici , non credo che sia l'aspetto fisico a determinare il successo di una donna manager.