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Quando ecologia e vita pratica non corrispondono

da stefanbo il 05 ott 2010 18:22


Due esempi, uno nazionale, l'altro urbano (Roma, nel mio caso)

Quello nazionale: da gennaio 2011 (se non ricordo male) verranno messi al bando i sacchetti di plastica non biodegradabili a favore di quelli biodegradabili (di solito di fibra di mais).

La mia catena di supermercati più frequentata (Auchan) ha già da tempo fatto la sostituzione.

Nulla da eccepire dal punto di vista ecologico, so perfettamente gli effetti deleteri e il "tempo di vita" (o di smaltimento) di un sacchetto: secoli e secoli.

Peccato che:
1) I sacchetti biodegradabili costino esattamente il doppio (10centesimi contro 5)
2) I sacchetti biodegradabili abbiano una resistenza pessima al peso ed alla rottura in caso di urto con spigoli, anche quelli non troppo taglienti (che tantissimi packaging presentano, come ad esempio tutte le confezioni che contengono spine, cavetti, usb ecc e che inquinano molto di più del sacchetto stesso :twisted: )

Unico rimedio: comprare più sacchetti (ulteriore spesa)

Ovviamente un'altra soluzione ci sarebbe: portarsi da casa le bustone tipo Ikea (non mi si venga a parlare di carta, visto che basta comprare un'insalata ed una mozzarella che la carta si bagna, si buca e plaf, tutto per terra :twisted: ) oppure la buona vecchia sporta/retina e/o il carrello.

Secondo esempio: Roma in alcune strade (come progetto pilota) ha eliminato il cassonetto dell'umido/misto non riciclabile, lasciando solo i cassonetti per carta e quelli per vetro/metallo.

In compenso ha posizionato vari furgoncini addetti alla raccolta di umido/non riciclabile.

Peccato che:
- in media il cassonetto era SEMPRE ad una distanza umana dall'abitazione, il furgoncino no (o meglio dipende dalla fortuna di dove tu risiedi!)
- il furgoncino ha orari e se io, ad esempio, esco alle 6 di mattina col piffero che lo trovo
- il furgoncino ha capienza limitata (poco più grande di un Ape) ergo quando è pieno, parte alla dsicarica, ed io che faccio?
- una famiglia come la mia ( e non penso di essere una mosca bianca) consta di 4 adulti e 3 gatti. L'umido ed il non riciclabile di un giorno costituisce una bella bustona (basta pensare alla sabbia dei gatti, alle scatolette e molto altro).

Ma fare come a Parigi (ad esempio): cassonetti differenziati (4, come da noi) nell'androne dei palazzi, una volta al giorno passa la raccolta e festa finita, non era più facile, umano e logico??? :shock:

Inoltre, e qui finisco, ricordo che quando ero bimbo avevamo il secchio dell'immondizia (quello di alluminio) di solito foderato con carta di giornale, che praticamente era SOLO per l'umido in quanto:
- il packaging non esisteva (persino la pasta si comprava sfusa, incartata in bellissima carta blu elettrico...)
- latte ed acqua erano in vetro, ed il vetro era a rendere
- vino e olio erano anch'essi a rendere.

Conclusione: nel secchio ci finiva la buccia di banana, il fondo di caffè, le foglie del sedano, insomma....POCHISSIMO :roll: :roll:

da capohog il 05 ott 2010 18:37


Per non parlare di cosa puoi riciclare e cosa no ed in che cassonetto devi metterlo...
la mia portiera ha fatto una lista di cose che puoi mettere nei diversi bidoni ed ogni volta ti ritrovi con i sacchetti in mano come un pirla a consultarla :lol: :lol:
E poi la pre differenziata a casa: se butti via le bottiglie di liquori ricordati che il tappo in metallo va riciclato altrove mentre se è di sughero conservalo che torna sempre comodo, sciacqua le buste e scatolette del cibo per la gatta se no puzzano, il piatto rotto dove c@@@@o va?! E la carta non buttarla via col sacchetto di plastica usata per raccoglierla. :lol: :lol: :lol: :lol:

96 cubic inch of good vibs

da stefanbo il 05 ott 2010 18:54


Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiii hai ragione Capo, ci vuole una laurea in ingegneria applicata e soprattutto una in "illogica irrazionale" perchè è proprio così! :D :D

Inoltre, tanto per complicare la situazione, tutto cambia da regione a regione (ahhh il federalismo 8) ) e quello che va bene a Milano non va bene a Roma, e quello che va bene a Venezia non va bene a Forlimpopoli.

Troppo complicato, sto pensando di affidare lo smaltimento rifiuti ad una ditta specializzata.

Mi dicono però che abbia sede tra Caserta, Casal di Principe, Casoria e Marcianise ed uffici nelle Vele di Scampia...

Che dici mi posso fidare?? :roll: :roll:

da balcone il 07 ott 2010 10:01


All' Unes sotto casa mia, sono passati ora ai sacchetti biodegradabili, però prima hanno fatto una settimana di promozione in cui regalavano per ogni spesa una borsona in tessuto. Ora ne ho tre, ne tengo sempre una in macchina e faccio la spesa con quella. Sono stati furbi ed intelligenti.

da stefanbo il 07 ott 2010 10:22


D'accordo con te Balcone, veramente un'ottima idea, ma quello che mi fa arrabbiare è che in vari comuni non solo esteri ma anche italiani la cosa è organizzata indubbiamente meglio che a Roma. :cry:

Il sacchetto biodegradabile che l'Azienda Municipalizzata ha distribuito alle famiglie oggetto dell'esperimento pilota sono minuscole, bastano a malapena per un pensionato con abitudini parche, ed inoltre ho avuto proprio oggi conferma dei loro orari: dalle 5.00 alle 7.00 in un certo luogo del quartiere, poi spostandosi a macchia di leopardo fino alle 12.00.

Il pomeriggio, nisba! :twisted:

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