Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
3 messaggi
Pagina 1 di 1

Chi ha paura della rottamazione?

da Fante il 28 ott 2010 08:58


Renzi su Bersani: 'Ha paura della rottamazione?'

«IL PD nazionale dimostra la propria collaborazione spostando l' assemblea dei circoli dal 24 ottobre al 6 novembre: in contemporanea, perché la gente non venga a Firenze. Non pensavo che la paura di rottamazione facesse questo effetto».


link

To' mò. A quanto pare Bersani non gradisce la concorrenza se gli bagna le ginocchia 8)

Se gli attuali vertici del Pd venissero decapitati, capace torni pure a votare

da nebbiolo75 il 28 ott 2010 09:11


Quando uscì la Serracchiani con quel suo intervento abbastanza animato, ricordo benissimo sui giornali locali toscani questa cosa non piacque affatto. Ci furono commenti da un esponente pratese del PD che più o meno diceva 'io frequento circoli da vent'anni, non c'è più rispetto, non mi faccio mettere i piedi in testa dall'ultima arrivata'.

Ecco...questa frase la dice lunga sulla disfatta della sinistra. Non c'è volontà di ringiovanire e dinamizzare il PD e la destra di questo ringrazia abbondantemente, avendo il massimo dei risultati con il minimo sforzo di mezzi. Io ho pensato...ma se tu, carissimo esponente del PD, sei lì da vent'anni nel tuo circolino provinciale e GUARDA CASO a Prato nelle ultime elezioni ha vinto il centro destra (non ricordo se addirittura leghista)....a te carissimo...non ti viene in mente di farti un esame di coscienza?

Renzi è stato definito da Amato 'un brodo' durante la campagna elettorale fiorentina....non c'è che dire, un bel supporto dal suo stesso schieramento. A me sembra che Renzi stia lavorando bene a Firenze (ovviamente non è un Dio e ha i suoi limiti), è tutt'altro che un brodo caro Amato...perché se lui è un brodo...tu Amato sei una gallina vecchia.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Fante il 28 ott 2010 09:35


Ho riletto oggi di Irene Tinagli, classe 1975, chiamata da Veltroni per il Coordinamento Nazionale del Pd che dopo pochi mesi scrisse


La mia delusione e’ tanto piu’ forte quando penso alla propaganda fatta un anno fa riguardo all’apertura a idee nuove, quando penso alle molte persone provenienti da ambiti professionali qualificati che si erano avvicinate al progetto del PD e che avrebbero potuto portare un contributo in termini di idee e innovazione. Che fine hanno fatto queste persone? Quali nuove modalita’ di coinvolgimento e ricambio ha creato il Partito? Io stessa, che ero stata contattata (cosi’ mi era stato detto) per le mie competenze "tecniche", in un anno di vita del PD non sono stata consultata mai nemmeno per un parere. Questa emarginazione non ha certo offeso ne’ me ne’, credo, le altre persone gia’ molto impegnate fuori dalla politica. Mi chiedo pero’ come mai, un anno fa, ci era stata chiesta una collaborazione con tanto apparente entusiasmo quando evidentemente di questa collaborazione non c’era bisogno.

Mi chiedo se era necessario fare tanto chiasso sul ricambio generazionale quando basta guardare chi sta ancora in cabina di regia per capire che, in fondo, non e’ cambiato niente.


Inneggiare al cambiamento, all’idea di una societa’ e di una politica nuove serve a poco se manca il coraggio di intraprendere fino in fondo le azioni necessarie a realizzare queste idee.

Sartre diceva che noi siamo quello che facciamo. Sono le nostre azioni che ci definiscono, stare a discutere su cio’ che ci piacerebbe essere serve a poco: la gente ci giudichera’ per quello che abbiamo fatto. E di quello porteremo la responsabilita’. Per quanto mi riguarda non voglio portare la responsabilita’ delle scelte che sta facendo questo partito che in larga parte non condivido e sulle quali non ho avuto e non ho possibilita’ di incidere in alcun modo. Per questo ho deciso di dimettermi.

3 messaggi
Pagina 1 di 1
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

Moderatore: capohog

cron