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Odio razzismo intolleranza ed altre semplici opinioni

da Fante il 28 ott 2010 11:51


Non vi pare che certe "opinioni" siano ormai manifestate con estrema disinvoltura sul forum?

da Fante il 28 ott 2010 11:52


NUMI!
dimenticavo!

secondo me, forse, può darsi sebbene quantunque!

da silbusin il 28 ott 2010 11:55


a) è indice di libertà. In Iran, Cambogia, Cina e Cuba è un poco più difficile.
b) c'è sempre la possibilità di replicare anche in modo molto vivace. In Corea del Nord, Sudan, Siria e Arabia Saudita la cosa è un poco più difficile.
c) come non poter sognare mandandoadarviaaiciapp primus? :lol:

Re: Odio razzismo intolleranza ed altre semplici opinioni

da capohog il 28 ott 2010 12:07


Fante ha scrittoNon vi pare che certe "opinioni" siano ormai manifestate con estrema disinvoltura sul forum?


Non solo sul forum ma nel vissuto quotidiano.
E' la superficialità con la quale si sta affrontando il problema che è maggiormente preoccupante, perchè riportato ad un puro scontro tra tifosi.

Tu sei un fante!
Tu un razzista!

e ci si ferma là senza voler non dico comprendere ma individuare le motivazioni di questi comportamenti ...

ma è questo il problema della stagione politica che stiamo vivendo...il votare contro e non per, l'intolleranza verso chi non è come te e così via.
Una bella nausea...

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Re: Odio razzismo intolleranza ed altre semplici opinioni

da MarioLino il 28 ott 2010 12:36


capohog ha scrittoma è questo il problema della stagione politica che stiamo vivendo...il votare contro e non per, l'intolleranza verso chi non è come te e così via.
Una bella nausea...


io trovo che sia colpa della stagione politica, ma non del votare contro, la stagione politica del populismo, del mirare alla "pancia" e agli istinti più oscuri della gente, al solo scopo di raccogliere voti e consensi.
VOti e consensi che abbiamo potuto vedere COME vengono utilizzati.
Perché è soprattutto quello il tema

da berni il 28 ott 2010 12:44


condiviso, ma rilancio chiedendovi:
è sempre e e solo colpa della politica, o forse il degrado politico è colpa del degrado della società?
mi spiego: un tempo, ad esempio in tv, anche nel parlare di calcio ( e non solo quindi alle tribune elettorali) si era compassati, posati, ...noiosi? forse...

poi si è iniziato a sdoganare tutto, a semplificare tutto, in primis il "disprezzo" per la cultura. si è iniziato a non riconoscere il valore a priori di certe competenze, di certi valori, e a dire che la vera verità era nel bar.

non so, ma mi sembra che il teatrino di corno/crudeli di italia 7 sia diventato il paradigma totale dell'italia dei giorni nostri. dove tutto si può dire e tutto ha cittadinanza. e temo che la poltica non abbia tutte le colpe, perchè a sua volta risente di questo spirito del tempo.

da MarioLino il 28 ott 2010 12:52


berni ha scritto. e temo che la poltica non abbia tutte le colpe, perchè a sua volta risente di questo spirito del tempo.


Io l'ho detto in un altro msg tempo fa... grande colpa l'hanno gli EDITORI che permettono che passino in tv o sui giornali certi atteggiamenti e certi toni. nel nostro piccolo la colpa è di una MODERAZIONE non strutturata (che lo fa gratis e nei ritagli di tempo, ma non credo potrebbe essere altrimenti)

poi guarda caso il più grosso editore italiano e anche il più grosso politico, ma questo è un altro discorso

da berni il 28 ott 2010 12:55


scusa mario, ti ho perso. mi esplichi il concetto di moderazione cui fai riferimento? (sul serio , non ho capito).

da MarioLino il 28 ott 2010 13:09


quando i toni, il livello della conversazione supera certi limiti, è necessario allertare che la situazione sta degenerando, è necessario prima di tutto ammonire, ed eventualmente bannare per evitare un escalation che non fa bene a nessuno.

allo stesso modo, giornalisti e conduttori hanno delle responsabilità, sopra di loro gli editori. anche i politici devono avere la sensibilità di capire che certi toni non vanno utilizzati perché portano solo ad alimentare i sentimenti più bassi.

da primus il 28 ott 2010 13:35


silbusin ha scrittoc) come non poter sognare mandandoadarviaaiciapp primus? :lol:


D'ora in poi scrivimi solo attraverso la sezione "contattami".

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da capohog il 28 ott 2010 13:53


berni ha scrittocondiviso, ma rilancio chiedendovi:
è sempre e e solo colpa della politica, o forse il degrado politico è colpa del degrado della società?
mi spiego: un tempo, ad esempio in tv, anche nel parlare di calcio ( e non solo quindi alle tribune elettorali) si era compassati, posati, ...noiosi? forse...

poi si è iniziato a sdoganare tutto, a semplificare tutto, in primis il "disprezzo" per la cultura. si è iniziato a non riconoscere il valore a priori di certe competenze, di certi valori, e a dire che la vera verità era nel bar.

non so, ma mi sembra che il teatrino di corno/crudeli di italia 7 sia diventato il paradigma totale dell'italia dei giorni nostri. dove tutto si può dire e tutto ha cittadinanza. e temo che la poltica non abbia tutte le colpe, perchè a sua volta risente di questo spirito del tempo.


Giorni fa citavi la buona educazione; non mi ricordo più chi tantissimi anni fa' fece un arditissimo parallelo tra i primi galatei e la nascita dei codice civili. :shock:


Il concetto, pur di difficile realizzazione che dati i tuoi trascorsi ricorderai, di "la mia libertà finisce dove inizia la tua!" è definitivamente moribondo e neanche il dr House riesce a salvarlo!

C'è stato un periodo di consapevole smantellamento di "vecchi" valori (alcuni positivi altri no) nel tentativo di sostituirli con "altri" valori - spesso antitetici - e plasmare quindi una società più controllabile sotto molti versi.
Ed è avvenuto negli anni scorsi lungo tutta la rappresentaza del cosidetto arco costituzionale.(sia questo il segreto del "fascino" politico di Fini?).
Adesso ne cogliamo i frutti... marci.
Ma secondo te perchè gli integralismi, i razzismi e gli ismi in generale stanno prendendo così piede nel mondo?
Ricerca di "valori" e "riferimento"?
Mancanza di quella che i tedeschi chiamano " gute Kinderstube", una buona educazione da bambini...una buona "educazione" tout court' .

ma tutto ciò è avvenuto anche per colpa nostra, per nostra indolenza ed apatia.
Nessuno se ne tiri fuori, per favore.

Fantescamente IMHO :wink:

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da berni il 28 ott 2010 13:59


caro capo, si vede che hai fatto una bella scuola ;-)

da berni il 28 ott 2010 14:48


una riflessione :
non per dare sempre contro la tv, ma non possiamo neanche disconoscerne il ruolo importante che da decenni a questa parte ricopre nella società come veicolo di informazione, cultura (alta o bassa che sia, qui intendo il termine nel suo senso più lato, diciamo visione del mondo, spirito del tempo...).
ed è vero che l'avvento della tv commerciale, con la ricerca di consenso/auditel, abbia portato questo strumento editoriale ad abdicare al ruolo "guida" della tv paternalista rai degli anni '60/'70 (tv che se vogliamo "insegnava" oltre che intrattenere).
la concorrenza ha fatto poi declinare la tv pubblica verso il commerciale 8 e non viceversa), secondo ovvie logiche di mercato...

è innegabile che l'accesso, anche a mezzo tv, di gran masse di persone a nuove forme di cultura (grazie anche all'aumento del tempo libero) ha innalzato in proporzione molte persone. è anche vero però che in termini di offerta ciò ha comportato un livellamento verso il basso.

forse questa è una contraddizione irrisolvibile. un po' come internet, che più viene esteso, più ci si illude che nobiliti tutto l'uomo. in realtà poi i più lo usano per smanettare sul porno o cazzeggiare; e anzi, spesso molti sostituiscono la vecchia lettura dei giornali fatta lentamente ( e ponderatamente) a una rapida scorsa su più siti. qual'è vera informazione: scorrere tanti siti alla velocità della luce o leggere un solo giornale però approfondendo?

forse semplicemente più la società è di massa più la massa accede a nuove forme di informazione o cultura, più questa cultura deve abbassare il proprio livello

basti pensare al mercato editoriale cosa è diventato: tra best seller editor e packaging, qualcuno mi sa dire dove sono i pasolini o i calvino che avevamo fino a pochi decenni fa, in cui un chiara veniva tacciato di essere uno scrittore "commerciale"?

da MarioLino il 28 ott 2010 14:52


se ci aggiungi la laicizzazione della società, che ha molti aspetti positivi ma tra i negativi ha portato ad un nuovo concetto di morale, ecco il risultato.

da berni il 28 ott 2010 15:06


be' sai, io sono relativista...convengo però che il presupposto per poter avere una società veramente liberale e laica sia una piena maturità degli individui, se no la mancanza di un'etica "forte", anzichè un viatico alla libertà , diventa un tana libera tutti ("famo un po' come c....o ci pare").

da capohog il 28 ott 2010 15:12


[quote="berni"]una riflessione :..forse semplicemente più la società è di massa più la massa accede a nuove forme di informazione o cultura, più questa cultura deve abbassare il proprio livello ...quote]

Considerazioni da bieco conservatore! Scherzo è ovvio, anche perchè sarebbe divertente confrontarsi sul concetto di conservatore :wink:
Fondamentalmente e fortunatamente hai ragione,maggiori libertà, maggiore equiparazione, maggior accesso alla comunicazione e cultura comporta di conseguenza una certa massificazione e standardizzazione, è il fatto che inevitabilmente ciò debba comportare un abbassamento di livello culturaleche mi lascia perplesso.

La vexata questio se sia la televisione a forgiare gli spettatori o viceversa ha a mio modesto parere una risposta intermedia, sono tutte e due che s'influenzano a vicenda.

una domanda provocatoria:se si fosse provveduto ad invogliare alla cultura le nuove generazioni ormai adulte, con un sistema educativo degno di questo nome e non un ennesimo strumento da utilizzare come ricettacolo di voti di scambio, come sarebbe adesso il livello medio delle trasmissioni televisive? :roll:

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da MarioLino il 28 ott 2010 15:18


capohog ha scrittouna domanda provocatoria:se si fosse provveduto ad invogliare alla cultura le nuove generazioni ormai adulte, con un sistema educativo degno di questo nome e non un ennesimo strumento da utilizzare come ricettacolo di voti di scambio, come sarebbe adesso il livello medio delle trasmissioni televisive? :roll:


migliore sicuramente, perché avremmo giornalisti e conduttori con una "coscienza" diversa dall'attuale.

da berni il 28 ott 2010 15:34


hai ragione...c'è una circolarità totale.

penso che a suo tempo se la politica editoriale rai fosse stata ben specificata (un tot "commerciale" un tot servizio pubblico) senza le mire della politica, forse avremmo salvato capra e cavoli. io infatti, più che a mediaset, la colpa la do alla rai che si è messa in scia (per capirci, quando ero liceale la rai il pomeriggio mandava parola mia, che gli stessi insegnati ci suggerivano di guardare;).

l'abbassamento culturale non è una diretta conseguenza dell'aumento di chi usufruisce...però....però....sono anche fenomeni che richiedono una certa gestione dall'alto (la rai la faceva; ricordo che ogni venerdi c'era il teatro sul 2...in prima serata, e che teatro, mica Brignano o qualche reduce da zelig, con tutto il rispetto.).

oggi la situazione , coi vari digitali e satelliti, magari cambia, però tale grande scelta è più per soddisfare chi ha voglia di un certo livello. non credo che stimoli voglia di "curiosare" in cose che al momento non comprende appieno ( e alla fine al cultura è questo...).

forse è paternalista come discorso, ma se lasci fare a me, difficilmente mi metterò a vedere una cosa complicata se ho il grande fratello dall'altra parte.

ripeto, non è solo colpa della tv, perchè comunque se io ragazzino trovo guardabile il GF è perchè probabilmente non ho genitori che mi fanno vedere alternative serie (magari non necessariamente Lerner, se no uno chiama il telefono azzurro al primo spot); o che mi insegnano a seguirle.
oppure perchè a scuola nn mi stanno insegnando a seguire un percorso formativo completo...

fatto sta che per me dagli 80 (che pure erano anni di gran disimpegno) la deculturizzazione, con tanto di sdoganamento del concetto di disprezzo di ciò che puzza di cultura, ha fatto passi da gigante.
io ho molti amici laureati che nn si vergognano di leggere d'estate quasi e solo i CHI o le novelle 2000 perchè sono "leggeri"; solo d'estate (per carità); e perchè le cose pesanti...che palle (idem per i film).
dico io: ma se proprio tu che sei laureato non leggi i libri un po' innovativi , o nn vai a vedere i film un po' "strani", chi ci deve andare? per chi è quel mercato allora? perchè poi di questo si parla...se non c'è mercato alla base , è chiaro che anche i librai (o gli editor tv o qualsiasi editore di qualsiasi campo) si buttano verso il mercato.

basta, vi saluto, devo scappare, vado a leggermi l'ultimo scoop di signorini.

da capohog il 28 ott 2010 16:44


Dopo essermi visto l'ultimo Lady Gaga l'occhio mi è caduto quì. :wink:

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da Bob il 28 ott 2010 17:08


berni ha scritto in primus il "disprezzo" per la cultura. .

:twisted: :twisted:

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