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No bambini

da Zolletta il 16 nov 2010 13:51


Finché non impareremo ad educare i nostri figli leggeremo cose del genere... Strano però che la germani a sia "promotrice" di questo, a mio avviso lecito, provvedimento. :roll:

da capohog il 16 nov 2010 13:56


Ci vuole poco ad educare i bambini, basta volerlo.... :shock:
ma è una fatica e molti non vogliono farla o a loro volta son stati educati male. :wink:

però non credo che sia giusto proibire ai bambini di frequentare ristoranti, alberghi od altro....





incominciamo coi bambini e poi finiremo per vietarlo ai fanti agli strini e silbusini :shock:

96 cubic inch of good vibs

Re: No bambini

da primus il 16 nov 2010 14:43


Zolletta ha scrittoFinché non impareremo ad educare i nostri figli leggeremo cose del genere... Strano però che la germani a sia "promotrice" di questo, a mio avviso lecito, provvedimento. :roll:


per agganciarmi all'altro topic, è un po come la storia del fumo....chi fuma al risto rompe la palle al prossimo, quindi o non fumi o stai a casa. Chi porta al risto bambini agitati e frignoni, rompe le palle al prossimo, quindi o li educhi a star seduti e zitti (difficile) o stai a casa.
Che poi il problema del frignare, poveri, è il minore dei mali, il dramma è che fanno danni...e grossi a volte.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da nebbiolo75 il 16 nov 2010 15:37


Due settimane fa sono stato a cena con un collega nei dintorni di Siena. All'interno del ristorante c'erano solo due tavoli occupati, più il nostro. In uno di questi due c'era una famiglia del nord Italia con un bimbo. Quest'ultimo è sempre stato dietro la cameriera, facendo finta di prendere ordinazioni, veniva ai tavoli nostri quando le ci portava i piatti ecc... e i genitori l'avessero richiamato una volta. Io capisco che magari non era un posto di altissimo livello, ma non c'entra il livello del ristorante, c'entra il fatto che disturbi il prossimo.

Ah...i genitori non avevano affatto una posizione sociale infima, tutt'altro....mi sembravano gente di un certo livello (almeno economico), ma evidentemente l'equazione soldi - cultura non dà quasi mai i suoi frutti. Anzi ho visto i genitori felici di aver sbolognato il figlio per la sala.

Povera cameriera...quella sera era veramente una santa. Servizio da 8 sopportazione da 10 e lode.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Fante il 16 nov 2010 16:25


E' stato fatto notare che in molti paesi del nord europa esistono ampie e vaste strutture per bambini. Come dire, oggi loro possono anche permettersi di "discriminare"

In Italia la situazione è penosa. Si parla tanto di famiglia e figli e di fatto, città come Milano, sono delle enormi trappole antibambino. Non esistono spazi, strutture, non esiste una viabilità decente, aree di divertimento, spazi aperti. Poche balle, siamo una società ipocrita anche in questo. La famiglia è il fondamento della società, i figli sono un dono di dio e poi arrangiatevi.

Orbene, genitori maleducati poi non possono che scatenare mostriciattoli pestiferi. Io proporrei di vietare l'ingresso ai cafoni.

da Zolletta il 16 nov 2010 16:29


Si Alberto, proprio quello che intendevo dire. Io non do la colpa ai bambini per i loro spontanei comportamenti, ma ai genitori che non capiscono una mazza e non li educano, quanto meno nel rispettare le minime norme comportamentali a tavola. (cioè stare seduti, usare correttamente forchetta e coltello senza usarlo come armi da lancio, non frignare e non parlare ad alta voce)

Per noi uscire a cena è un momento di svago e di rilassamento, andare in locali in cui non si riesce a tenere un tono di voce normale perché sovrastato dal sottofondo di sala e vedere bambini ululanti che corrono per i tavoli risulta molto molto fastidioso....

L'ultima volta in un agriturismo mi è capitato di assistere a questa scena, molto gentilmente ho fatto notare la cosa ai genitori miei vicini di tavolo i quali si son prontamente inalberati, prima le madri e poi quasi tutti gli adulti del tavolo, dicendomi che son giustificati essendo bambini! Da allora ho deciso di evitare locali di quel genere.... :evil:

da Bob il 16 nov 2010 16:33


Sono d'accordo con Zolletta. Il non volere i bambini è solo un escamotage al fatto che non è consentito rifiutare clienti adulti.
Di fatto, il messaggio è "non voglio genitori incapaci di educare i figli che si portino dietro i loro insuccessi".
Io suggersico una cosa (che non verrà accettata perchè ci si auto punisce nel portafoglio): è fatto divieto (NB) di restare nel locale a famiglie con mostriciattoli disturbatori. Scritto così. 8)
Chiaramente è una provocazione (chi giudica?Magari la maggioranza degli avventori presenti....), però avrebbe un senso.
Non dobbiamo nasconderci dietro a un dito: certe famiglie sono i-n-s-o-p-p-o-r-t-a-b-i-l-i.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 16 nov 2010 16:56


ma dove stiamo andando ? preferiamo gli animali ai bambini . personalmente mi sono sempre energicamente :oops: espressa contro i genitori maleducati e menefreghisti che maleducano la loro prole, senza risultati positivi a onor del vero, personalmente sono convinta che da quando in Italia i genitori partecipano alle riunioni scolastiche di consigli di classe e consigli di istituto , l'educazione scolastica è in preda all'anarchia. i genitori che parlano all'interno degli organi scolastici sono , a mio avviso , assolutamente diseducativi , perchè sono saccenti , arroganti e pretendono di svolgere funzioni di controllo sui docenti .
Fatte queste premesse , ritengo però che un mondo che respinge sistematicamente i bambini , sia un mondo ingiusto e inutilmente ostile
Se il diffondersi di locali pubblici off limits ai bambini , può servire da incentivo affinchè i genitori si degnino di educarli a diventare veri esseri umani e non primati isterici , ben vengano , se il diffondersi di locali pubblici off limits ai bambini , può servire a responsabilizzare i genitori , facendo capire che i figli voglion dire anche qualche sacrificio e qualche rinuncia , ben vengano, se tutto ciò che è off limits ai bambini favorirà il ritorno di un'infanzia che possa esprimersi in spazi adeguati riconducendoli alla loro giusta dimensione di bambini , ben venga,
se i locali pubblici off limits ai bambini favoriranno un decremento demografico planetario , benvenganissimo !!

da silbusin il 16 nov 2010 16:57


L'ho già scritto un sacco di volte. Il bambino fa il suo mestiere di bambino. Punto.
Mio figlio adesso è avvocato e me lo porto fuori... :P ma da piccolino, dopo aver passato una sera a corrergli dietro al ristorante, non siamo più andati fuori assieme sino a quando è diventato grandicello e capiva le cose.
Poi se ci sono bambini che "capiscono" (pomposamente possiamo dire che sono stati "ben educati") e si comportano da "piccoli adulti" ben vengano nei ristoranti.
In caso contrario teneteli a casa (o dai nonni): non si annoieranno e non sarete costretti a sgridarli continuamente (errore vostro) e non daranno fastidio agli altri commensali.
Il chiasso e il rumore di bambini che giocano oppure vengono al tuo tavolo a parlare non è cosa cattiva: lo accetto o meno. Vado o non vado più in quel ristorante.
Non ultimo, il tipo di locale. Se vado dalla pizzeria O' Marinariello dove c'è già di suo un casino è un conto; se vado da Trussardi alla Scala, la vedo meno bene.
E poi per dare un tocco di razzismo interclassista: l'educazione dei bambini dipende dall'educazione e dal livello culturale dei genitori.
Spesso sono ricchi e idioti oppure modesti e cafoni (potete mescolare a piacere le caratteristiche).
Per questioni di noia non ho mai fatto come zolletta (di cui condivido l'atteggiamento): qualche rara volta anzichè litigare con i genitori (cosa inevitabile) ho chiesto il conto. "Ma...ha appena mangiato l'antipasto". "Mi spiace, non mi sento bene..." è brutale dire "mi stanno girando i coglioni".

da santippe28 il 16 nov 2010 17:02


dal tenore di certi autorevoli interventi PROPONGO :
ERODE SOCIO ONORARIO DE ILMANGIONE :lol:[color=red][/color]**



**quando non si sa quotare non lo si fa... :wink:

da Fante il 16 nov 2010 17:08


silbusin ha scrittoda piccolino, dopo aver passato una sera a corrergli dietro al ristorante, non siamo più andati fuori assieme sino a quando è diventato grandicello e capiva le cose


Adesso è lui che ti sgrida perchè tu corri dietro le cameriere e molesti le clienti più avvenenti

da capohog il 16 nov 2010 17:14


Citando il razzismo interclassista di silbusin :wink: spesso quegli stessi genitori senza figli a seguito disturbano lo stesso!


Comunque se mi permettete un'argomentazione, non solo si tratta di genitori maleducati ma probabilmente che anche poco amano la buona tavola altrimenti si darebbero da fareper trasmettere questa passione anche ai propri figli.

Ricorderò sempre il contrasto tra il figlio di 6 anni di un'amica che affrontava con serissima determinazione una "cofana" piena d'impepata di cozze ed il bambino al tavolo accanto che piagnuccolava per mangiare due spaghi al pomodoro, con i nonni che rampognavano il cuoco perchè la pasta era poco cotta, il pomodoro non era quello etc.etc...





i miei non hanno mai avuto problemi al ristorante con me
:shock:

96 cubic inch of good vibs

da miciagilda il 16 nov 2010 17:45


"Eeh ma sono bambini!"...
Eeh ma tu sei il genitore che ha il dovere di (non dico educarli: sei sei un maleducato non c'è speranza) ma almeno di arginarli e tenerteli appresso! Solita risposta da paracu**...
:evil:

Dare la colpa ai bambini è come avvelenare il cane del vicino che abbaia di notte: è evidente che per chi non può avere un'auto-coscienza sufficientemente sviluppata deve intervenire un responsabile.

Che però ne deve rispondere, mica sbattersene.

In generale non sono favorevole ai divieti, però se i genitori (e ne ho notati molti) vanno al ristorante per prendersi qualche ora di relax e togliersi le pesti dai piedi a discapito degli altri che si vedono addirittura costretti ad abbandonare il proprio desco con eleganti pretesti... e no, allora ben vengano i divieti in alcuni locali.

Li ho visti sapete, girare gli occhi dall'altra parte e fare i distratti mentre i loro piccoli amorucci sradicavano la felce del ristorante con la forchetta, si spintonavano urlando contro alla vetrinetta dei cristalli, o correvano a zig-zag tra le gambe del cameriere....

Però le volte che, reputandoli sufficientemente grandicelli ho ripreso i bambini altrui dicendo loro di tornarsene al loro tavolo e di non giocare attorno al mio, è subito comparsa una mamma imbufalita che ha perfino dato della maleducata a me...! :shock: aaahhh, ma allora quando vuoi vedere, vedi!8)

da Zolletta il 16 nov 2010 18:18


Condivido zia Santi: i genitori sono la rovina dei consigli di istituto; pretendono con arroganza di insegnar il lavoro di educatore a gente formata per questo compito, cioè gli insegnanti stessi (scusate il giro di parole). Genitori che poi sono le medesime persone che in pizzeria blaterano ad alta voce, starnazzano, ridono grossolanamente e concedono ai propri figli di stare in piedi sulla sedia o di arrecare disturbo non solo al ristorante, ma anche in chiesa o in qualsiasi altro luogo. Mi è capitato in funivia di trovar i un bambino che tentava di arrampicarsi sulla mia gamba, ovviamente i genitori hanno ridacchiato e fatto una carezza al pargolo.

@Silbusin: se debbo mettere in conto che se voglio un ambiente "tranquillo ed educato" (cioè sempre) devo evitare pizzerie/agriturismi ecc nei giorni feriali allora il discriminato sono io :lol: sono io che apprezzo i locali silenziosi, non è utopia basta andare in Germania e in qualsiasi locale potrete tranquillamente conversare bisbigliando, che vedo il cartello divieto alle porte delle pizzerie!

I ricchi maleducati si chiamano parvenu, tutti gli altri maleducati si chiamano cafoni o villani... Ma il succo non cambia...

da fulvia il 16 nov 2010 19:23


[.
.
Il
chiasso e il rumore di bambini che giocano oppure vengono al tuo tavolo a parlare non è cosa cattiva: lo accetto o meno. Vado o non vado più in quel ristorante.


...Quindi, per evitare, che seccato tu non vada più a quel ristorante...un ristoratore come dovrebbe regolarsi?..... :)
Perchè succede spessissimo di ritrovarsi con questo problema, e aldilà delle scuse che riservo sempre al cliente che si ritrova come vicino di tavolo un'allegra e disinvolta famigliola....mi piacerebbe sentire il parere di voi clienti..... :wink:
Ritenete in parte responsabile del disagio anche il ristoratore oppure ritenete che l'educazione degli avventori non identifichi il tipo di ristorante? :P

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

da adem il 16 nov 2010 19:25


capohog ha scrittoComunque se mi permettete un'argomentazione, non solo si tratta di genitori maleducati ma probabilmente che anche poco amano la buona tavola altrimenti si darebbero da fareper trasmettere questa passione anche ai propri figli.


i miei non hanno mai avuto problemi al ristorante con me
:shock:


Alla Parolina una coppia con figlio di 5/6 anni ha spedito, su invito della cheffa, l'educatissimo pargolo in cucina e al ritorno il padre si è fatto raccontare tutto. Fantastico ascoltare la padronanza linguistica del piccolo, così come vedere la sua attenzione quando al tavolo hanno continuato a spiegargli che c'era nei piatti.
Anche se non si capiva se si divertisse più il padre o il figlio, scena bellissima, che mi ha riconciliato con la miriade di ragazzini maleducati incontrati altrove!

da miciagilda il 16 nov 2010 19:27


A proposito di parvenu (e assolutamente OT): l'altroieri sera su un TG (credo La7) c'era un breve servizio sulle primarie a Milano.

La giornalista, che intervistava la gente per strada e fuori dai seggi, porge il microfono a una ragazza dai tratti asiatici chiedendole un'opinione sui candidati. Si infila nell'inquadratura una signora matura, evidentemente benestante e tutta impellicciata e fa: "Dica, dica a me: lei è la mia filippina.".

...

Capito? La MIA filippina! Che figure... :roll: :roll: :roll:

da miciagilda il 16 nov 2010 19:41


fulvia ha scritto[.
.
Il
chiasso e il rumore di bambini che giocano oppure vengono al tuo tavolo a parlare non è cosa cattiva: lo accetto o meno. Vado o non vado più in quel ristorante.


...Quindi, per evitare, che seccato tu non vada più a quel ristorante...un ristoratore come dovrebbe regolarsi?..... :)
Perchè succede spessissimo di ritrovarsi con questo problema, e aldilà delle scuse che riservo sempre al cliente che si ritrova come vicino di tavolo un'allegra e disinvolta famigliola....mi piacerebbe sentire il parere di voi clienti..... :wink:
Ritenete in parte responsabile del disagio anche il ristoratore oppure ritenete che l'educazione degli avventori non identifichi il tipo di ristorante? :P


E' una bella domanda, la tua. :wink:

Personalmente ritengo che, pur essendo perfettamente in grado di comprendere che il cliente è sempre il cliente, e che un cliente maleducato (bimbi o non bimbi) non è responsabilità del ristoratore, a volte un intervento da parte del titolare ci vorrebbe.

Comprendo che dev'essere cosa difficilissima e che richiede grande tatto; che oltretutto, che sia ben fatta o meno, rischia di far perdere il cliente che alla fin fine si sente ripreso, ma se un ristoratore ci tiene all'ambiente e all'atmosfera che offre, nei casi limite apprezzerei che tutelasse gli altri clienti dall'invadenza e dal disturbo provocato da questi.

Non so, a volte ho avuto la sensazione che il ristoratore, non intervenendo nè minimamente commentando (neppure con lo sguardo, che a volte basta un'occhiata solidale per rincuorarmi) se ne fregasse altamente di come si stava noi avventori: basta che passiate alla cassa...

da primus il 16 nov 2010 20:24


fulvia ha scrittoRitenete in parte responsabile del disagio anche il ristoratore


ma non esiste proprio, non scherziamo.... è già tanto scusarsi con gli altri clienti per colpa di un cialtrone. Basta e avanza.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da silbusin il 16 nov 2010 20:30


Zolletta ha scritto Mi è capitato in funivia di trovar i un bambino che tentava di arrampicarsi sulla mia terza gamba (da cui il mio sottonick), ...

ESAGERATO!

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