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REFERENDUM FIAT MIRAFIORI

da donAttilio il 13 gen 2011 16:43


E voi, se chiamati in causa, votereste SI o NO ???

Per un momento, indossate la TUTA o il GREMBIULE e dite la vostra.

:roll:

da Bob il 13 gen 2011 16:52


Sai che non lo so?
Se fossi un operaio della Fiat, probabilmente voterei SI.
Però, ammetto che non mi piace il "modo" con cui la cosa è stata "proposta" (o, meglio, "imposta"). Che io pensi che le condizioni esistenti fossero da cambiare già da anni, e che le regole attuali tendano a far pendere la bilancia dei diritti troppo a favore dei lavoratori, è un fatto, ma che la cosa debba essere giudicata con una pistola alla tempia, non mi garba.
Cinquant'anni di spostamenti legislativi hanno consentito lo sviluppo di una situazione anomalmente sbilanciata, che, di fatto, ha comunque compromesso le possibilità di competizione aziendale, mantenendo al riparo da ripercussioni atteggiamenti che, con la scusa della rivalsa sindacale, sono spesso solo degli atti di mal lavoro. Il cambiamento era inevitabile, e, col MIO giudizio, doveroso. Ma bisognava affrontarlo in tempi e modi non sospetti. Cosa che non si sarebbe fatta mai.
E anche oggi, il NO tout court non ha senso.
Tu, però, don, sei un provocatore...... :lol: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da donAttilio il 13 gen 2011 17:03


Bob ha scrittoSai che non lo so?
Se fossi un operaio della Fiat, probabilmente voterei SI.
Però. . . . . ..........................................

Tu, però, don, sei un provocatore...... :lol: :lol:


Non sia mai detto :P . . . è una domanda seria :roll:

da primus il 13 gen 2011 18:43


Bob ha scrittoPerò, ammetto che non mi piace il "modo" con cui la cosa è stata "proposta" (o, meglio, "imposta").


e perchè? scusa che dovevano fare, invitare gli operai al consiglio di amministrazione e chider loro come investire i soldi?
La fiat ha dei progetti in Italia che per esser attuati richiedono un sacrificio (neanche poi così terribile) agli operai. Se gli operai non accettano si chiude baracca e burattini. Fine....non capisco cosa ci sia di tanto clamoroso...... :roll:
Io per stare in piedi ai miei dipendenti dico quello che devono fare, come e dove e gli faccio un'offerta economica...il tutto è assolutamente insindacabile..se non gli sta bene andersen.
Inoltre dicevano, sempre stamane in tv, che l'offerta fiat è in linea con il resto dell'europa e del mondo, quindi.....

la cosa comica sono le interviste agli operai che ho sentito stamattina a canale 5.....oddio...la maggior parte non sanno nemmeno per cosa dovranno votare ma uno, il genio dei geni, in un dialetto misto di calabrese e torinese ha detto che voterà no perchè lui pensa ai giovani :shock:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da Yoda il 13 gen 2011 18:54


Si..inevitabilmente..

Trovo l'atteggiamento della Fiom anacronistico e nonostante il serio pericolo che Marchionne se ne vada davvero, supponente, cieco e irresponsabile.
La differenza abissale e' percepibile quando, da un raffronto con i sindacati USA del medesimo gruppo emerge chiaramente una volonta' e una competenza completamente diversa da quella che a mio modesto avviso riesce a produrre questo sindacato.

Mi pare che siano rimasti al 1970 senza accorgersi che il mondo e' andato avanti di 40 anni e che le condizioni, buone in quel momento , quando l'Europa era a cavallo lancia in resta , oggi sono completamente stravolte da una situazione che e' in continua evoluzione, ma che tende ad un'unica direzione. Quella della competitivita'.

Darwin sosteneva che la selezione naturale avrebbe eliminato gli individui più deboli, cioè quelli meno adatti a sopravvivere a determinate condizioni ambientali e incapaci di adattarsi al cambiamento .
Mi pare che la Fiom continui a pensare che non esiste alcun cambiamento in atto , ma cosi' facendo, probabilmente condannera' gli operai Fiat all'estinzione...

Ovviamente auspico che trovino un accordo.. Mi piacerebbe che i lavoratori, dimostrassero la loro disponibilita' e solo dopo..a bocce ferme, si rimettessero a sindacare sulla proposta...

p.s Ma dov'era la Fiom quando e' successa la tragedia Tyssen??? :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
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da Bob il 13 gen 2011 18:57


Primus,io tendo ad essere d'accordo con te, ma resta il fatto che la "proposta" ha più il senso di un ultimatum. Ricatto, più che altro.
Certo,un imprenditore ha il diritto di investire dove e meglio crede, e, se non va, come dici tu, "andersen". Ma resta il fatto che la Fiat non è una fabbrichetta della Brianza, e i 5000 operai di cui si parla sono solo una parte del problema, a cui si aggiungono le migliaia del vastissimo indotto, e quelli dell'indotto dell'indotto.
Quindi, una chiusura di uno stabilimento come Mirafiori, o comunque la sua drastica riduzione, non sono un problema squisitamente locale e/o imprenditoriale, ma investono un'economia a livello almeno provinciale, se non regionale, e, come tale, hanno - ahimè - una certa qual valenza politica.(senza contare il brutale spostamento di un reddito tassabile ben al di fuori dei confini nazionali).
Se poi la manovra ha il risvolto di a) infrangere la coesione sindacale B) incidere significativamente sullo Statuto dei Lavoratori, o comunque facendogli il pelo, non puoi non convenire che, a questo punto, i risvolti possono addirittura essere Nazionali. Ed è per questo che sono titubante. Marchionne fa il suo mestiere, e agisce di forza in una situazione a lui favorevole, facendo l'UTILE dell'azienda (che lo strapaga per questo), ma il discorso è quantomeno delicato, e ridurlo ad una mera questione di "contratto di lavoro" è assolutamente inadeguato.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da primus il 13 gen 2011 19:54


Bob ha scrittoPrimus,io tendo ad essere d'accordo con te, ma resta il fatto che la "proposta" ha più il senso di un ultimatum. Ricatto, più che altro.



ah si sicuro. ultimatum, però trovo già curioso che si debba votare.
Per il resto sono daccordo con yoda...questi sono fermi agli anni 70.....i sindacati sono la rovina di sta povera gente che, vuoi per ignoranza o altro, se li seguirà resterà inevitabilmente col culo per terra.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

da berni il 13 gen 2011 20:04


Bob ha scrittoPrimus,io tendo ad essere d'accordo con te, ma resta il fatto che la "proposta" ha più il senso di un ultimatum. Ricatto, più che altro.
Certo,un imprenditore ha il diritto di investire dove e meglio crede, e, se non va, come dici tu, "andersen". Ma resta il fatto che la Fiat non è una fabbrichetta della Brianza, e i 5000 operai di cui si parla sono solo una parte del problema, a cui si aggiungono le migliaia del vastissimo indotto, e quelli dell'indotto dell'indotto.
Quindi, una chiusura di uno stabilimento come Mirafiori, o comunque la sua drastica riduzione, non sono un problema squisitamente locale e/o imprenditoriale, ma investono un'economia a livello almeno provinciale, se non regionale, e, come tale, hanno - ahimè - una certa qual valenza politica.(senza contare il brutale spostamento di un reddito tassabile ben al di fuori dei confini nazionali).
Se poi la manovra ha il risvolto di a) infrangere la coesione sindacale B) incidere significativamente sullo Statuto dei Lavoratori, o comunque facendogli il pelo, non puoi non convenire che, a questo punto, i risvolti possono addirittura essere Nazionali. Ed è per questo che sono titubante. Marchionne fa il suo mestiere, e agisce di forza in una situazione a lui favorevole, facendo l'UTILE dell'azienda (che lo strapaga per questo), ma il discorso è quantomeno delicato, e ridurlo ad una mera questione di "contratto di lavoro" è assolutamente inadeguato.


quello che è molto importante di tutta la vicenda, al di là dell'importanza giustamente segnalata di mirafiori con tutto l'indotto che ne segue, è il metodo di trattattiva del lavoro che ne potrebbe
derivare a livello nazionale.
anche per me è giusto che ci si metta in zucca che rispetto al 1970 sono passati un po' di anni.
se è vero , come molti "esperti" dicono, che l'europa se vuole rimanere competitiva, sul lungo (lunghissimo) periodo deve entrare nell'ottica di lavorare il sabato a parità più o meno di paga...capiamo bene di che cosa si stia parlando.

ciò che è grave per me è la latitanza (perenne) in Italia della politica vera, quella che deve ispirare e dirigere e non quella che fa il teatrino televisivo quotidiano.
si è rimandato ogni serio discorso di riforma del lavoro (cosa invece fatta in germania , per esempio) e oggi il cerino è lasciato in mano a un evidentemente sbilanciato confronto "padrone / operaio".

marchionne non soleva temi sbagliati di per se, nè lo fa in modo errato dal suo punti di vista di manager .
quella che è mancata è stata a suo tempo un'assenza della politica con la P maiuscola (che però temo in Italia sia assente un po' in tutti i campi)

in merito all'oggetto del contendere , visto dall'esterno (ma neanche troppo, credo che pianin pianino questo modo di contrattazione atomizzato possa diventare di tutti), è evidente che il sistema deve fare uno sforzo di competitività forte che richiede sacrifici a tutti. l'inasprimento del conflitto però non giova a nessuno, tanto meno alla cosiddetta pace sociale. saltando la concertazione e il contratto nazionale non si può mai dire dove si può arrivare (contrattazione selvaggia e conflittualità nelle piccole aziende, tensioni sociali che possono portare anche a esasperazioni). insomma, non vorrei che qualcuno stesse giocando col fuoco.

da 7ilmarc0 il 14 gen 2011 15:50


ho letto sul corriere cosa cambierebbe con questo accordo .... bho a me non pare che ci sia nulla di sconvolgente ... si cerca di andare a punire gli assenteisti e quelli dalla malattia facile ... l'unica cosa rivista sono le pause .... io voterei SI, i sindacati devono capire che i tempi sono cambiati, mi sa che gli ci vorrebbe un bel corso d'aggiornamento ....

da berni il 14 gen 2011 16:49


sinceramente a vedere lo schemino sul corriere mi sono spaventato...non potevo credere che da settimane si stesse parlando di una bazzecola tale

in realtà i punti di potenziale conflittualità ci sono, ad approfondire un po' soprattutto sul tema di diritto allo sciopero e rappresentanza sindacale (di cui nn sono un grande esperto)
per non parlare poi del tema vero, ovverosia quello dell'uscita dalla contrattazione nazionale la contrattazione caso per caso. comunque la si pensi mi sembrano questi i veri temi di fondo della questione, non i 5 minuti per la pipì in meno (nè spero il discorso sul giorno di malattia: non verebbe retribuito, solo in certi casi, il primo giorno di malattia se precedente alle festività - insomma ,più una norma antiponte mascherato che una vessazione del lavoratore):

per chi ha voglia (masochistica), riporto un sunto un po' più completo della questione contrattuale tratto dal sito "politicamentecorretto", pagina che mi sembra se non altro non semplicistica e neanche di parte:

"L'accordo siglato riguarda un investimento da oltre un miliardo di euro attraverso una joint venture tra Fiat e Chrysler. Ma di fatto esclude dalle rappresentanze sindacali la Fiom-Cgil, che non ha sottoscritto l'intesa. Al posto delle Rsu torneranno a esserci le Rsa.- Modelli: a regime (previsto a metà 2012) saranno prodotti 280 mila veicoli all'anno di Suv dei marchi Chrysler e Alfa Romeo.- Orari: l'intesa prevede il pieno utilizzo degli impianti su sei giorni lavorativi; l'orario di lavoro individuale settimanale resta a 40 ore; il 18/o turno sarà lavorato solo dietro il pagamento dello straordinario.- Quattro tipi di orario: nella nuova società in joint-venture tra Fiat e Chrysler (che nascerà nel 2012) saranno possibili 4 tipi di orario a seconda delle esigenze produttive. Oltre all'attuale con due turni di 8 ore al giorno per cinque giorni alla settimana (5 per 2), è previsto uno schema con l'introduzione del turno di notte su cinque giorni lavorativi (5 per 3) e un altro schema con il turno di notte su sei giorni compreso il sabato (6 per 3)- Pausa mensa: verrà mantenuta entro il turno di lavoro fino a che lo joint venture non andrà a regime. E' uno dei punti contestati dalla Fiom, secondo la quale il "problema è solo rinviato".- Pausa lavoro: è prevista la compensazione di oltre 32 euro mensili per l'assorbimento della pausa di 10 minuti.- Contratto: è prevista la stesura di un contratto collettivo che la Fismic considera "su molti punti migliorativò del contratto nazionale dei metalmeccanici.- Referendum: l'intesa siglata sarà sottoposta all'approvazione dei lavoratori, attraverso un referendum in fabbrica, dal 10 gennaio.- Malattia e assenteismo: l'accordo collega assenteismo e malattia. Quando il tasso di assenteismo è giudicato eccessivo (il 6% a luglio 2011, il 4% a gennaio 2012, il 3,5% dal 2013) non si paga il primo giorno di malattia a chi si sia ammalato subito prima di un giorno di riposo o di ferie, negli ultimi 12 mesi. Sono escluse patologie gravi. "Un sistema per colpire i furbi", dicono i sindacati favorevoli. "Se un lavoratore è ammalato lo stabilisce il medico, non il caposquadra", ribattono i contrari.- Contratto e scioperi: "Il nuovo contratto non aderisce al sistema confindustriale" e dunque non prevede l'elezione dei delegati di fabbrica. Solo i sindacati firmatari possono nominare dei rappresentanti aziendali. I sindacati che sciopereranno contro l'accordo potranno essere puniti con l'annullamento dei permessi. L'azienda inoltre rinuncerà a trattenere le quote di iscrizione dalle buste paga (scaricando sul sindacato l'onere di raccogliere i soldi). I lavoratori che sciopereranno contro l'intesa potranno essere licenziati. Ognuno di loro avrà personalmente firmato il nuovo contratto al momento della nascita della joint-venture"

da Bob il 14 gen 2011 17:28


Non è una bazzeccola.
E lo dice uno che ha da tempo dimostrato di NON essere di sinistra, e che per la FIOM e la CGL in particolare non ha nessuna simpatia.
Se leggi tra le righe, l'accordo inficia una marea di zone sacre (sino ad ora) della presenza in fabbrica dei dipendenti. Il solo fatto che contempli il licenziamento a fronte dello sciopero contro un accordo lavorativo, è eclatante.
Ma scusate: abbiamo (o, al limite, HO) personalmente sempre criticato i sindacati perchè usavano lo sciopero come strumento di critica ed opposizione politica, invadendo quello che era il campo del Parlamento. Oggi, si negherebbe al lavoratore il diritto di sciopero su una questione squisitamente lavorativa, che invece rientra a pieno diritto nell'ambito di applicazione dello sciopero stesso.Il fatto che si trati di un accordo siglato, non conta: è un precedente. Sulla base di questo, usando la malafede, si arriva dove si vuole.
Vabbè che chi la fa, l'aspetti.......però.... :roll:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da miciagilda il 14 gen 2011 17:30


Quoto Bob senza aggiungere altro. :)

da nebbiolo75 il 14 gen 2011 17:40


berni ha scrittoI sindacati che sciopereranno contro l'accordo potranno essere puniti con l'annullamento dei permessi. L'azienda inoltre rinuncerà a trattenere le quote di iscrizione dalle buste paga (scaricando sul sindacato l'onere di raccogliere i soldi). I lavoratori che sciopereranno contro l'intesa potranno essere licenziati. Ognuno di loro avrà personalmente firmato il nuovo contratto al momento della nascita della joint-venture"


Quindi se firmo non potrò scioperare per quel tipo di accordo, pena il licenziamento. E se l'accordo ha dei punti di larga interpretazione?

Non so, non mi sembra molto bello questo. Io ho già firmato un contratto quando tu azienda mi hai assunto....Se cambiano le strategie aziendali, fai firmare un ulteriore accordo a me, limitando il mio potere di dissentire? Certo, se non mi va bene posso trovare altro, però dai...mi sembra che si sia fatto prendere da troppo protagonismo...e si crea un bruttissimo precedente.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da berni il 14 gen 2011 17:46


Bob ha scrittoNon è una bazzeccola.
E lo dice uno che ha da tempo dimostrato di NON essere di sinistra, e che per la FIOM e la CGL in particolare non ha nessuna simpatia.
Se leggi tra le righe, l'accordo inficia una marea di zone sacre (sino ad ora) della presenza in fabbrica dei dipendenti. Il solo fatto che contempli il licenziamento a fronte dello sciopero contro un accordo lavorativo, è eclatante.
Ma scusate: abbiamo (o, al limite, HO) personalmente sempre criticato i sindacati perchè usavano lo sciopero come strumento di critica ed opposizione politica, invadendo quello che era il campo del Parlamento. Oggi, si negherebbe al lavoratore il diritto di sciopero su una questione squisitamente lavorativa, che invece rientra a pieno diritto nell'ambito di applicazione dello sciopero stesso.Il fatto che si trati di un accordo siglato, non conta: è un precedente. Sulla base di questo, usando la malafede, si arriva dove si vuole.
Vabbè che chi la fa, l'aspetti.......però.... :roll:



infatti....la bazzecola è come la mette il corrierone nel suo schemino cui fa riferimento zilmarco
(eccolo per completezza: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Econ ... iori.shtml )
quanto meno uno schemino sempliicistico se non in cattiva fede che ignora i punti più caldi


e per questo mi sono preso la briga di cercare un sunto più dettagliato.
mi sembra che di argomenti di discussione invece ve ne siano a bizzeffe, e che soprattutto l'importanza della vicenda stia non lello specifico caso di mirafiori ma nel fatto che può diventare un paradigma

da caneciccio il 14 gen 2011 17:48


Di questi tempi, co 'sti chiari di luna, stiamo anche a discuterne? Sì, ovviamente.

Chiudiamo la fabbrica e mandiamo TUTTI a casa per 10 minuti di pausa :lol: so che non è solo quello, ma anche solo citare questo punto caldo rende l'idea della follia...

Cave (ciccium)canem...
EIL School

da Bob il 14 gen 2011 18:11


caneciccio ha scrittoDi questi tempi, co 'sti chiari di luna, stiamo anche a discuterne? Sì, ovviamente.

Chiudiamo la fabbrica e mandiamo TUTTI a casa per 10 minuti di pausa :lol: so che non è solo quello, ma anche solo citare questo punto caldo rende l'idea della follia...

Anch'io ho detto che avrei firmato. Sostenevo solo che stavolta, per UNA volta, la FIOM avesse davvero qualche motivo di perplessità. Capita anche ai peggiori...... :twisted: :wink:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da miciagilda il 14 gen 2011 18:31


Ebbene, una parola da dire l'avrei.

Questi 10 minuti di pausa (anche se sappiamo bene che non è tutto lì) siamo sicuri che siano una bazzecola?

Non mi schiero né a destra né a sinistra; ragiono e dico: è scientificamente provato che la capacità di concentrazione ha una curva discendente nel tempo.

Sappiamo che per un operaio alla catena di montaggio una distrazione può costare una falange (se va bene) o addirittura la vita (e sappiamo che succede).

Non è che forse quei 10 minuti di pausa servivano proprio a far recuperare le risorse psicofisiche necessarie a limitare il rischio di incidenti?

E se così fosse, non è che Marchionne invece di guadagnare in una anno l'equivalente dello stipendio di 2500 operai potrebbe invece guadagnare come 2498 e far così saltar fuori il costo di quei 10 minuti per tutti?

A me non sembra un ragionamento che non sta in piedi...

Gente, non so se qualcuno di voi ha visto (visto!) in quali condizioni lavorano le persone in molte fabbriche cinesi.
Tutt'intorno alle industrie automobilistiche (e non) ci sono delle baraccopoli. Gente disperata e nullatenente che ogni mattina, scavalcando i rigagnoli delle fogne a cielo aperto, si accalca e si spintona davanti ai cancelli per ottenere un giorno di lavoro.

Chi è fortunato entra.
Fortunato...

Chi entra lavora praticamente nudo in delle vasche di verniciatura, senza protezioni adeguate, senza sicurezza, senza che nessuno si preoccupi di nulla, in condizioni disumane.

La sera queste persone ne escono tutte variopinte (le vernici sono tossiche) e sanno che le loro probabilità di ammalarsi di cancro si sono moltiplicate avvicinandosi sempre più alla certezza.

Quello stabilimento avrà certamente una redditività da fare invidia a qualsiasi stabilimento italiano.

Stiamo per caso pensando, un passetto alla volta, di arrivare a questo?

D'altronde uno dei mercati che ci fanno più paura (a livello mondiale) guardando al futuro è proprio quello cinese, no?

da Luca75 il 15 gen 2011 05:04


Non so se finirà così... Non me lo sarei aspettato nemmeno io che ci speravo.. Sembra che i No stiano vincendo e lo trovo incredibile.
Incredibile perchè i No hanno avuto contro la proprietà ed il Governo.
Perchè col No gli operai rischiano di brutto. E questa è gente che si mantiene con 1100-1300 euro al mese.
Se anche vincesse il Sì con il 50 e qualcosa percento, quasi la metà degli operai rifiuta di piegarsi a questo contratto. Sulla loro pelle prendono una decisione così drammatica: ci avranno pensato bene. A torto o a ragione, che coraggio da leoni... Io, pur essendo per il no, non avrei avuto il coraggio di votare no. Ma io guadagno più di loro. Meritano grande rispetto.
Di fronte a una ribellione di questo genere, cosa farà il governo che si è schierato con Marchionne? Che fine faranno i sindacati firmatari?
A prescindere dalle idee politiche, troverei davvero nobile che un governo cadesse per una questione così importante invece che per le solite baccanate giudiziarie (poi non nego che mi accontenterei di qualunque altro motivo, ma qui entrerei nel banale e nel già detto)

da nebbiolo75 il 15 gen 2011 08:11


Ma posso dire? Se vincono i NO, in questa Italia di Mignotte, GF, scandali vari, ricatti, pizzi, mafia e quant'altro...c'è sempre qualcuno che ha un briciolo di dignità.

Mi vengono le stesse domande di Luca75, se dovesse vincere il NO. Io credo in tal caso che ci sia bisogno di UN BEL MOMENTO DI RIFLESSIONE!

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da nebbiolo75 il 15 gen 2011 08:16


Comunque sembra che abbia vinto il SI per il 53%, per buona pace di tutti....

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

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