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e Bologna, Bologna con i suoi orchestrali

da nebbiolo75 il 26 gen 2011 10:21


C'era una canzone di De Gregori, Viaggi e Miraggi, che fra le rime descriveva le varie città e dopo Firenze con i suoi turisti internazionali, c'era Bologna con i suoi orchestrali. Bologna la grassa, la dotta. Bologna con la sua storica Università (con la U maiuscola perché è la più longeva e fra le più importanti). Bologna la rossa, Bologna con i suoi politici e professori, Bologna dei 50 km di portici, Bologna dei tortellini, Bologna della cotoletta.

Ma c'è anche una Bologna che chiude, che abbassa le saracinesche ed è quella che ho notato ieri sera girando per il centro. Sono qui da diversi giorni, ma solo lunedì e ieri mi sono fatto due passi intorno a Piazza Maggiore. Parto verso le 19 e 45 dall'hotel posto vicino alla stazione, salgo per via Indipendenza e a metà via, accanto all'Arena del Sole, iniziano i primi locali specializzati in aperitivi. A me è un rito che non è mai piaciuto, ma era comunque bello vedere gente parlare, dialogare intorno ad un calice di vino e qualche stuzzichino. Nei primi tre bar intorno Via dell'Orso, ho contato neanche dieci avventori, ma salendo e arrivando in Piazza Maggiore i locali si moltiplicano e soprattutto in via Clavature (che collega Piazza Maggiore con Santo Stefano) c'è la più alta concentrazione di bar. Passo di lì per andare nella trattoria dove far cena e sembrava fosse passato il coprifuoco. Nessuno dei locali aperto, solo uno sotto un porticato di cui non ricordo neanche il nome e anche questo aveva pochissimi clienti. Sono già le ore 20 e ho bei ricordi di non molto tempo fa, in cui questi locali erano chiassosi, affollatissimi. Arrivo alla Trattoria Gianni, storico locale bolognese, dove per fortuna i tortellini sono sempre gli stessi (a casa li faccio con la loro ricetta) e dove la cotoletta difficilmente delude. La titolare Barbara è sempre lei, sorridente e ospitale. Il locale si riempie sia di bolognesi che di trasfertisti come me. Ci sono rimpiazzi, si mangia discretamente, ci si sente a proprio agio nonostante il frastuono degli avventori, ma fa parte della tipologia del locale, stile film 'La Cena' di Ettore Scola. Finita la cena usciamo e ancora desolazione. Passo nella zona universitaria e non vedo più neanche gli striscioni di Via Zamboni, dove gli abitanti si lamentavano del casino di chi era lì a bere e lasciava le bottiglie per terra. Il Marsalino, anch'esso storico locale da happy hour è stranamente vuoto. Sono aumentati in compenso coloro che ti chiedono una sigaretta, un euro per mangiare qualcosa. Senza alcun ritegno, uomini, donne più o meno giovani ti chiedono qualcosa e poi li vedi dopo un paio d'ore dormire sotto un portico o in un angolo di un palazzo.

Sono rimasto male nel vedere questa Bologna 'diversamente felice'. E' questo il progresso? Sta cambiando qualcosa? Sul lato 'mangionesco', vedere i locali storici discretamente frequentati, fa pensare che la gente preferisce andare su gestioni che non deludono mai, piuttosto che spendere 15 euro per un aperitivo discutibile....

Che succede? Riflessione....

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Fante il 26 gen 2011 10:35


Ho avuto un paio di segnalazioni su Bologna che la descrivevano come una città degradata e "pericolosa"

Ti risulta?

da nebbiolo75 il 26 gen 2011 10:42


Fante ha scrittoHo avuto un paio di segnalazioni su Bologna che la descrivevano come una città degradata e "pericolosa"

Ti risulta?


Considerando che in mezzora di cammino dal ristorante all'hotel, intorno alle 22, mi hanno fermato almeno sette/otto persone chiedendomi di tutto....e vedendo clochard in ogni dove....qualcosa che non va c'è. Si sono concentrati tutti a Bologna? Io una ragazza da sola a quell'ora non la vedo affatto bene....

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

Re: e Bologna, Bologna con i suoi orchestrali

da Yoda il 26 gen 2011 12:59


nebbiolo75 ha scritto
Sono rimasto male nel vedere questa Bologna 'diversamente felice'.

E' questo il progresso?

Sta cambiando qualcosa?

Che succede? Riflessione....


Sei serio o ci stai pigliando per il culo??? :roll: :roll:

No perche'... se non te ne fossi ancora accorto... c'e una voragine sotto i nostri piedi.....La variabile e' sapere quando ognuno di noi ci cadra' dentro..
:roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
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da nebbiolo75 il 26 gen 2011 14:03


No, non sto prendendo per il culo. Casomai ci prende in giro chi, a livelli più alti, è miope e non vuol vedere questa crisi. Io ho raccontato ciò che ho visto in una città in cui saltuariamente ho passato gli ultimi otto anni della mia vita. Chiedo riflessione per vedere come viene vissuta la crisi anche in altre città. Poi chi è miope e dice che non c'è crisi, mi dirà che la gente avrà cambiato i propri gusti.

Bologna l'ho presa come esempio perché è saltata da sinistra a destra più volte negli ultimi anni e il degrado urbano sarà anche frutto della crisi ma non credo sia solo questo.

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Paulyste il 26 gen 2011 14:43


Sarà la troppa voglia di "legge e ordine" che ha preso piede tra i politici e buona parte della popolazione? La vitalità di Bologna, come quella di Pavia e altre città, era data dalla popolazione studentesca, nel caso bolognese anche con un alto grado di gattospuzzismo. Ma se la gente rompe le balle per canzoni, schiamazzi, vario degrado urbano, e l'amministrazione risponde vietando assembramenti e facendo chiudere tutti quei locali segnalati per disturbo della quiete pubblica, sopravvivono soltanto i locali "morti" e quelli protetti da qualche politico. Ripeto: è accaduto a Pavia, è accaduto a Mendrisio e chissà in quanti altri posti. Quindi la scelta: la cremonizzazione (io ho vissuto un giorno a Cremona come un trauma di noiosità) oppure un po' di sano casino, con tutti i disturbi che ne conseguono ma una certa vitalità in più. Ad ogni modo, i "comunisti" di via Zamboni non esistono più neanche a cercarli :roll:

da donAttilio il 26 gen 2011 14:52


Abitando a Bologna e appartenendo all'epoca pre "De Gregoriana" (Viaggi e Miraggi - Bologna coi suoi Orchestrali), essendo stato per una decina di anni Orchestrale (professionista/batterista), era ricorrente abitudine, quando non eravamo impegnati nelle nostre "scorribande" musicali, VIVERE la citta, in particolar modo di notte(perchè comunque sempre alle prime luci dell'alba si andava "in branda" per riposare).

Ovviamente, come credo fosse in quasi tutte le citta, situazioni come quella(veritiera) registrata dal "buon" Nebbiolo("buon" perchè sembra che tu abbia elargito danari a destra e a manca 8) ), non esistevano, tantomeno nella grassa Bologna.

Ora, si potrebbe fare un LUNGO elenco DEI PERCHE' succede tutto questo . . . credo non soltanto a Bologna :roll:

Che facciamo . . . buttiamo giù trenta pagine per dire ognuno la nostra :?:

da nebbiolo75 il 26 gen 2011 15:35


donAttilio ha scrittoAbitando a Bologna e appartenendo all'epoca pre "De Gregoriana" (Viaggi e Miraggi - Bologna coi suoi Orchestrali), essendo stato per una decina di anni Orchestrale (professionista/batterista), era ricorrente abitudine, quando non eravamo impegnati nelle nostre "scorribande" musicali, VIVERE la citta, in particolar modo di notte(perchè comunque sempre alle prime luci dell'alba si andava "in branda" per riposare).

Ovviamente, come credo fosse in quasi tutte le citta, situazioni come quella(veritiera) registrata dal "buon" Nebbiolo("buon" perchè sembra che tu abbia elargito danari a destra e a manca 8) ), non esistevano, tantomeno nella grassa Bologna.

Ora, si potrebbe fare un LUNGO elenco DEI PERCHE' succede tutto questo . . . credo non soltanto a Bologna :roll:

Che facciamo . . . buttiamo giù trenta pagine per dire ognuno la nostra :?:



Vero :-) molti bolognesi se continuano ad andare in ferie è perché io li 'ungo'

Comunque davvero, sono rimasto molto male per quella Bologna poco festaiola che ho visto ieri sera :-( Anche se io non sono uno dei frequentatori di happy hour e simili, dispiace più vedere le saracinesche abbassate.

Stasera farò altro giro in città :-)

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da gobbaccio il 26 gen 2011 19:42


Caro Alby, la storia di Bologna che "non è più la stessa" la dicevano negli anni '70 ricordando gli anni '50, negli '80 ricordando i '60, nei '90 ricordando i '70 e la finisco qui perchè diventerei un disco che salta.

Io, che ci vivo da cinque anni (e da uno sono diventato cittadino bolognese) posso dirti che è vero: non è la città che ricordavo negli anni '90, quando ho iniziato a bazzicarvi. La regola del ventennio è sempre valida quindi.

E' una città meno sicura ma non per questo insicura, molto è apparenza. Considera che si tratta del più grande centro storico medioevale d'Italia e quindi non tutto può splendere, anche perchè sul suo recupero in chiave moderna - penso per esempio alla zona medioevale di Milano, tra Cordusio e Sant'Ambrogio, che è un gioiellino - poco è stato fatto.

E' soprattutto una città in crisi di identità storica, economica e politica. Ha perso almeno dieci anni, questo è certo. Per recuperarli servirebbero capacità amministrative, unità d'intenti e visione tendenzialmente internazionale. Tre cose di cui non solo Bologna è carente, in questo Paese del cazzo in mano a quattro vecchi pieni di viagra per far finta di esser giovani. Ma Bologna è particolarmente provinciale. Tieni presente che buona parte della prossima campagna elettorale sarà incentrata sul tema del Civis, cioè del tram che passerà in mezzo alla città. E i bolognesi, tendenzialmente, sono persone per le quali affrontare un viaggio dal quartiere Navile a San Lazzaro di Savena è come prendere un aereo e farsi un intercontinentale di 12 ore.

Bologna soffre i mali di tutte le nostre città. Si svuota perchè la gente si chiude in casa a drogarsi di tv, è presidiata da extracomunitari perchè sono gli unici che girano per strada (esperienza personale: 99,5% sono bravissime persone, le uniche che si fermano ad aiutarti se lo scooter va in panne), è degradata perchè nessuno la cura, è sporca perchè nessuno la pulisce. Bologna, come tante altre città e forse più di altre, avrebbe soprattutto bisogno di più amore da parte dei bolognesi. Da cittadino acquisito li vorrei, come dire... un po' più scozzesi, nel senso di orgoglio. Quanto a parsimonia mi sembra lo siano, mediamente, già abbastanza :wink:

Detto questo, Alby, vorrei farti presente che stai parlando di un martedì sera... Che t'aspettavi?
Prova a uscire il giovedì, il venerdì... Credo che nessuna città del nord Italia sia altrettanto vivace come lo è Bologna. L'offerta media per numero di abitanti di cinema, teatri, incontri, concerti, gallerie d'arte, locali, ristoranti e discoteche resta al vertice. Io ci sto benone (molto meglio che a Milano, per capirci)! E spero che, con il tempo, si possa recuperare un po' del lustro del passato. Dipende soprattutto da noi.

da nebbiolo75 il 26 gen 2011 20:29


Andrea, ti rispondo dicendoti che non parlo degli anni '90 in quanto Bologna non la conoscevo. Io l'ho vissuta tutti i giorni dal 2004 al 2005 e non c'era differenza fra un martedì o un giovedì. C'era movimento, e ho visto il Rosa Rosae pieno di gente anche con la neve fuori (e nel gennaio 2005 ne fece un bel po'). Che ti devo dire? Sarà che c'ho fatto caso e ho fatto esempi di bar/ristoranti...ma SOLO in via Oberdan nell'ultimo anno hanno chiuso 4 negozi (E tieni presente che in tutta la via i negozi saranno si e no una ventina), me lo ha detto il titolare del ristorante Ciacco e quando sono uscito ho verificato che non era una cazzata.

Sui clochard io calerei con la percentuale delle brave persone. Fortunatamente è vero, sono in tanti ancora a non darti fastidio ma anche qui da cinque anni a questa parte, l'invadenza è stata maggiore in queste due sere, vuoi perché prima c'erano anche più persone a cui chiedere la 'siga', mentre ora l'unico cane a passeggio ero io.

Comunque ti dò ampiamente ragione dove in certe città (non solo Bologna) si pensa provinciale....MOLTO PROVINCIALE. Sembra quasi che non ci sia volontà di pensare oltre al prossimo mese.

Vabbè verificheremo insieme il venerdì sera ad inizio febbraio vah :-)

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da gobbaccio il 26 gen 2011 20:48


Non vedo l'ora :D
Comunque dal 2005 a oggi c'è stata una piccola complicazione che si chiama crisi...

da Fante il 27 gen 2011 10:10


nebbiolo75 ha scritto...


Comunque, tutti quelli che ti fermavano a chiederti soldi per strada... era sempre gobbaccio, che cambia rapidamente travestimento in stile Brachetti...deve in qualche modo arrontondare pover crist....

da oliveoil il 27 gen 2011 16:18


Io non sono così d'accordo. Proprio venerdì pomeriggio-sera, vagando da un localino all'altro, sport che a me sembra ancora molto in voga in città, commentavamo con gli amici in maniera positiva il fatto che a Bologna chiudono negozi di abbigliamento ma continuano ad aprire locali di vario ritrovo. Forse giravi nei posti sbagliati. Bologna, come saprai, è molto modaiola anche nella movida notturna. Le frequentazioni cambiano anche a seconda della stagione. La zona universitaria in primavera è strapiena, in questo periodo non proprio. Forse da Eataly avresti fatto la fila per sederti, oppure in quel nuovo caffè agli inizi di Via santo Stefano. Martedì era parecchio freddo, si saranno rintanati tutti al cinema. Per quanto riguarda i vari mendicanti ti do' assolutamente ragione. Sembra quasi una moda anche quella. Negli '80 c'erano i madonnari (averne adesso!!), ma rispetto a due-tre anni fa, c'è meno gente che dorme sotto i portici. Almeno questa è la mia impressione.

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