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voto per il nucleare

da fabibilla il 03 mar 2011 14:38


Tra maggio e giugno si voterà per il referendum sul nucleare.
E spendiamo altri soldi.....ma non si era già votato???


da tpt il 03 mar 2011 15:26


Sperando in questo caso, in un risultato differente .... :roll:

da calvin il 03 mar 2011 16:08


Tranquilla.

Se il risultato sarà lo stesso dell'altra volta lo riproporranno finché non otterranno la risposta che vogliono.



Ok, il prezzo è giusto? 8) 8)

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da berni il 03 mar 2011 16:26


be', si era votato ma più di vent'anni fa. credo che a distanza di tanto tempo, al di là di come la si pensi, sia accettabile la possibilità di riponderare la questione.

e poi tranquilla, fabibilla, non si vota solo sul nucleare. ci sono anche i referendum sulla privatizzazione dell'acqua.
permettimi un garbato appunto sulla tua venatura polemica sullo spendere soldi per votare: guarda che per come viene sperperato il denaro pubblico, i soldi per andare a votare sono veramente ben poca cosa.
e sono comunque sempre ben spesi; bisogna sempre riflettere su quanto sia importante la democrazia prima di lasciarsi andare a certo qualunquismo (basti vedere che in altri paesi c'è gente disposta a sacrificare anche la vita per raggiungerla, come d'altra parte successe da noi 70'anni fa).

certo si sarebbe potuto anche far votare i referendum e le amministrative lo stesso giorno, ma si vede che ai piani alti si preferisce far così...
Ultima modifica di berni il 03 mar 2011 16:33, modificato 1 volta in totale.

da calvin il 03 mar 2011 16:30


Certo che non si faranno nello stesso giorno.
In questo modo i referendum non raggiungeranno il quorum. Decadrà la consultazione e le leggi vigenti, soprattutto il legittimo impedimento (zoppo) rimarranno in vigore. Soprattutto le opposizioni non potranno smascherare la balla della investitura del popolo a mister B.

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da berni il 03 mar 2011 16:33


già...

da Bob il 03 mar 2011 17:27


Alt.
Si parla di nucleare, o di B?
Su B, posso (ormai) essere d'accordo.
Sul nucleare.....posso solo dire che era ora che si riproponesse la questione.
Ho sempre sostenuto che il voto del referendum di allora fosse un esempio della più colossale campagna di disinformazione che mai fosse stata organizzata in territorio italiano. Non solo omissioni, ma vere falsità sono state pronunciate a cuor leggero, tacendo pervicacemente le reali condizioni e conseguenze della scelta. Se ci fosse stata trasparenza oggettiva, anche da parte di chi era (anche giustamente, e comunque nel suo diritto) contrario, la cosa non si sarebbe risolta come sappiamo.
Ora le condizioni sono comunque cambiate, e un ripensamento sulla situazione è quantomeno doveroso, anche se dovesse portare alle stesse conclusioni.
Poi, io sono un fautore del trasferimento dei poteri: eleggo e pago determinati rappresentanti perchè prendano per me quelle decisioni in cui la mia competenza non mi consente di comprendere appieno tutte le implicazioni. Salvo controllo.
E io non sono un esperto in nucleare.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da maxb. il 03 mar 2011 17:36


all'alba del giorno dopo chernobil era facile per i detrattori portare a casa una vittoria. come pensate che si sarebbe risolto un eventuale referendum negli usa una settimana dopo l'11 settembre per mettere al bando l'islam?

da berni il 03 mar 2011 17:37


purtroppo quello del nucleare è un referendum osticissimo...tematica complicata in cui come giustamente dici tu anche le persone genericamente preparate possono avere competenze non ad hoc.
se pensiamo a come è andata negli '80, a reattore di chernobyl ancora caldo...da una parte sono troppi gli interessi economici in ballo e dall'altra i rischi capaci di smuovere la paura dei cittadini. perchè poi ,a voler essere precisi, si dovrà approfondire quale nuclerare si vuole in italia, che tecnologie, ecc ecc

per me hanno più senso quei referendum in cui vengono toccati principi politici generali (e la privatizzazione dell'acqua lo è ) o temi di coscienza (come spesso accaduto in passato)

da Yoda il 03 mar 2011 17:56


Bob ha scrittoPoi, io sono un fautore del trasferimento dei poteri: eleggo e pago determinati rappresentanti perchè prendano per me quelle decisioni in cui la mia competenza non mi consente di comprendere appieno tutte le implicazioni. Salvo controllo.
E io non sono un esperto in nucleare.


Ecco perche' , con buona pace di calvin io sono uno di quelli che contribuira' al mancato raggiungimento del quorum... :roll:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da Fante il 03 mar 2011 18:00


in un paese dove si mettono i braccialetti d'ambra ai bambini per non fargli sentire il male della dentizione, il nucleare non potrà mai passare... 8)

da fabibilla il 03 mar 2011 19:04


berni ha scrittobe', si era votato ma più di vent'anni fa. credo che a distanza di tanto tempo, al di là di come la si pensi, sia accettabile la possibilità di riponderare la questione.

e poi tranquilla, fabibilla, non si vota solo sul nucleare. ci sono anche i referendum sulla privatizzazione dell'acqua.
permettimi un garbato appunto sulla tua venatura polemica sullo spendere soldi per votare: guarda che per come viene sperperato il denaro pubblico, i soldi per andare a votare sono veramente ben poca cosa.
e sono comunque sempre ben spesi; bisogna sempre riflettere su quanto sia importante la democrazia prima di lasciarsi andare a certo qualunquismo (basti vedere che in altri paesi c'è gente disposta a sacrificare anche la vita per raggiungerla, come d'altra parte successe da noi 70'anni fa).

certo si sarebbe potuto anche far votare i referendum e le amministrative lo stesso giorno, ma si vede che ai piani alti si preferisce far così...



Non tutto quello che finisce in "a" appartiene al genere femminile.
I soldi per andare a votare non sono poca cosa,specie se si fà di tutto per sperperarli e le finanze pubbliche non godano esattamente di buona salute.
Prima di vedere venature strane o dare del qualunquista gratuitamente,permettimi un garbato appunto sul fatto che in molte città si dovrà votare per le Amministrative ed allora lo sperpero non lo vedono solo gli stupidi.
Accorpare in un'unica data Amministrative e Referendum sembra brutto?

da berni il 03 mar 2011 19:26


e infatti è esattamente quanto ho rilevato anch'io in calce al mio intervento; evidentemente gli election day si fanno solo quando convengono. a questo giro maroni & c preferiscono spendere di più pur di avere maggiori chance di far fallire i referendum (tra cui anche quello sul legittimo impedimento).

la mia risposta a te non voleva comunque essere polemica.

ma il tuo intervento era testualmente:
Tra maggio e giugno si voterà per il referendum sul nucleare.
E spendiamo altri soldi.....ma non si era già votato???

quindi ho desunto che il tuo "sdegno" non era per il mancato accorpamento bensì per il fatto sic et simpliciter che si votava sul nucleare. ribadisco che al di là di come la posso penare sul tema, rivotare a distanza di 25 anni su un tema del genere non è proprio insensato. se ti ho offeso scusami.
buona serata

ps: pardon per la confusione di genere.

da nebbiolo75 il 03 mar 2011 23:40


volevo solo far notare che la pubblicità del forum sul nucleare è stata giudicata ingannevole e quindi bloccata.

Un’iniziativa schierata e incentrata intorno a un falso dibattito, un tentativo di plagiare l’opinione pubblica a favore della politica energetica governativa, denunciano invece da mesi le associazioni ambientaliste che contestano la validità di un dibattito promosso da un Forum che si presenta come un’associazione no-profit ma i cui soci fondatori sono per la maggior parte aziende leader dell’industria nucleare italiana e straniera, da Ansaldo Nucleare a Enel e Edison, dalla statunitense Westinghouse ai colossi francesi Areva e Edf, che hanno interessi diretti alla costruzione dei futuri reattori italiani

inganno di qua, disinformazione di là....ma questi atomi non sono un gioco...

io non mi diverto

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da calvin il 04 mar 2011 01:51


Io ho studiato fisica all'università, compresa fisica nucleare.

E vi posso dire da (ex) addetto ai lavori, che pur sostenendo l'indispensabilità di studiare l'atomo (e oltre), quindi appoggiando incondizionatamente le sperimentazioni che si fanno in posti come il CERN "et simiglia", riconoscendole come INDISPENSABILI per lo sviluppo della conoscenza sulla "natura" della realtà "fisica" che ci circonda, sono FEROCEMENTE contrario alla produzione di energia tramite la fusione nucleare.

Un po'di motivazioni "in breve":

Scarsa economicità: per costruire, mantenere e smantellare una centrale nucleare devo SPENDERE energeticamente DI PIU' di quanto mi produrrà nella sua vita. E' come fare benzina UNICAMENTE per andare al distributore per mettere ALTRA benzina nel serbatoio. L'unica motivazione che esiste per costruire una centrale nucleare è la SPECULAZIONE EDILIZIA e finanziaria che ne deriverà.

Scarsa efficienza: esistono fonti alternative con rendimenti in percentuale enormemente superiori, ma sui quali si può, "economicamente" speculare di meno. Non solo il solare, ma l'idroelettrico, il geotermico ed altre fonti che sfruttate tutte insieme opportunamente, non solo sarebbero ad impatto ed inquinamento "quasi" zero, ma sarebbero, usate tutte insieme, più che sufficienti a soddisfare TUTTA la richiesta energetica italiana.

Pericolosità: il problema delle scorie nucleari radioattive, dei pericoli intrinseci (intrinsechi??? :oops: :oops: :oops: ) della produzione e i pericoli "potenziali" derivati dall'errore umano, checché se ne dica, è REALE e PESANTE, NON RISOLVIBILE e che ricadrà sulle generazioni future (i vostri figli e nipoti. Se la cosa non vi interessa, poveri i vostri figli e nipoti). Un errore di costruzione di un pannello solare è ENORMEMENTE inferiore ad un errore dovuto ad una valvola girata per errore dalla parte sbagliata in una centrale nucleare!

Scarsità di materia prima: l'uranio per la produzione di energia nucleare finirà molto prima dei giacimenti di petrolio (e del sole). Solo un CRETINO investirebbe in una fonte GIA' ADESSO rara e che sparirà entro i prossimi 30 anni. L'uranio si è formato durante la nascita dell'universo e successivamente NON si è più prodotto. La quantità di uranio esistente sulla terra (come quella dell'intero universo) è immutata da miliardi di anni ed è una percentuale risibile della materia esistente. A causa dello sfruttamento e del decadimento radioattivo è dalla sua nascita, in continua diminuzione. Per contro il tanto vituperato petrolio si è formato in un periodo relativamente breve,sfruttando indirettamente l'energia del sole. E i vostri figli si ritroveranno con delle centrali nucleari improduttive ma RADIOATTIVE da sorvegliare per centinaia di anni.

La tecnologia che verrà usata per la costruzione delle centrali nucleari, se partisse OGGI la costruzione, è vecchia di 20/30 anni. Si costruirebbe una centrale nucleare, simile a quella di Chernobyl o a quelle ATTUALI francesi. L'elenco dei "piccoli" incidenti nucleari (trascuraaaaabili) avvenuti in Francia è facilmente rintracciabile. A leggerlo vi rendereste conto di quanto siamo stati fortunati, noi ed i francesi, per essere ancora qui a chiacchierare di "nucleare".

Mi fermo qui perchè il "nucleo" sta raggiungendo la temperatura critica.

Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti.
Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza. (Arthur Bloch)

da maxb. il 04 mar 2011 09:49


calvin ha scrittoIo ho studiato fisica all'università, compresa fisica nucleare.

.......... sono FEROCEMENTE contrario alla produzione di energia tramite la fusione nucleare.


forse volevi dire FISSIONE NUCLEARE.

Da visionario convinto io sostengo che la più grande e lungimirante mossa che l'italia potrebbe fare sarebbe spostare tuti quegli investimenti sulla ricerca per arrivare a padroneggiare la tecnica della FUSIONE NUCLEARE. Se ci riuscissimo per primi, l'italia diventerebbe di colpo padrona del mondo. E non è una sparata. Chi non mi crede si legga la teoria del potenziale della fusione nucleare. Certo la strada è moooooolto dura, ma mi piace pensare che ne valga la pena.

da Fante il 04 mar 2011 09:56


Sinceramente
Ci sono opinioni molto differenti che vengono da persone estremamente autorevoli.
Penso che il nucleare sia una di quelle risorse che andrebbero valutate in ambito scientifico ( ecologico, energetico, sanitario ) e non con referendum "politici"

E parliamoci chiaro. Nessuno è davvero disposto a rinunciare alla sua buona dose di energia da sprecare.

Per quel che mi riguarda, nucleare o alternative, sarebbe ora che si incominciasse davvero a "fare"

da Paulyste il 04 mar 2011 11:17


Comincio dicendo, che fissione o fusione nucleare che sia o che non sia, temo con raccapriccio (e credo che tutti gli italiani siano d'accordo con me) il momento in cui l'Italia sarà padrona del mondo :roll:
La ricerca scientifica resti cosmopolita, come lo è sempre stata, tranne che nei momenti bui della nostra storia europea.

In secondo luogo, ringraziando calvin per le interessanti osservazioni, e parlando da persona spassionata nei confronti del nucleare (né strenuamente a favore, né preconcettualmente contraria), osservo che spendere dei soldi per un'iniziativa democratica è sempre un buon investimento, per principio. Ma ci devono essere delle condizioni che in Italia mi sembrano mancare:

1) anzitutto bisogna smettere di discutere sull'opportunità di votare anche su temi complessi come la fecondazione assistita, i trattamenti di fine vita, la produzione di energia nucleare. Questi sono temi politici, nel senso che riguardano la polis, e non possono essere lasciati all'arbitrio di qualche tecnocrate;
2) in secondo luogo bisogna smettere di pensare, maturità che in Italia mi sembra carente, che qualsiasi decisione riguardante la polis, e in particolare quelle che toccano argomenti "sensibili" per le coscienze, possa essere ridotta a una questione politica nel senso deleterio del termine, ovvero nel campo della lotta partitico-ideologica oppure anche a questione di interesse squisitamente personale (motivo per cui i costituenti esclusero le materie di natura fiscale da quelle sottoponibili a referendum, temendo - a ragione - una brutta caratteristica diffusa nel popolo italiano). Postilla al punto 2: in questo caso concordo sul fatto che la decisione di non accorpare le due votazioni sia uno spreco di denaro pubblico unicamente dettato dalla volontà di far fallire i referendum; tuttavia per principio, proprio per salvaguardare l'essenza non partitico-ideologica di un'interrogazione referendaria, sono a favore della separazione dalla votazioni politico-amministrative e al contempo inviterei i ministeri competenti a modernizzare il sistema di voto, seguendo l'esempio di altri Paesi;
3) modificare la costituzione abrogando il quorum, su cui tutti - persino la Chiesa - hanno speculato. In Svizzera non esiste, mentre esiste - essendo un paese federale - la necessità di una doppia maggioranza tra la popolazione e tra gli Stati membri (i cantoni) per le modifiche della costituzione. Perché per l'elezione dei membri del Parlamento può andare a votare anche soltanto il 10% degli aventi diritto, mentre per i referundum bisogna superare la soglia dei 50%?

Per spontanea difesa, credo che tutta l'Europa sarebbe disposta a fare grandi sconti sulla bolletta elettrica dell'Italia, pur di non vedere una centrale atomica costruita sul suolo italico e affidata alla burocrazia pasticciona dell'Italia (posto che esistono numerosi scienziati italiani validissimi, molti dei quali lavorano anche al CERN).

da berni il 04 mar 2011 11:51


PaulySte ha scritto

Per spontanea difesa, credo che tutta l'Europa sarebbe disposta a fare grandi sconti sulla bolletta elettrica dell'Italia, pur di non vedere una centrale atomica costruita sul suolo italico e affidata alla burocrazia pasticciona dell'Italia (posto che esistono numerosi scienziati italiani validissimi, molti dei quali lavorano anche al CERN).


sarà molto poco patriottico, ma questo aspetto per me è la vera questione.

in una nazione come la nostra dove, per collusioni tra criminalità organizzata, potentati economici e politica, tranquillamente hanno permesso la trasformazione in immondezzai delle campagne del sud italia, l'affondamento di navi piene di rifiuti tossici nel mare, la costruzione di ospedali e strutture pubbliche con percentuali sballate di cemento a fine di lucro (vd l'aquila) , l'infiltrazione di ditte mafiose nella costruzione della tav e delle autostrade meridionali, ecc ecc
....col cazzo (ops) che farei costruire una centrale nucleare.

siamo semplicemente e irrimediabilmente un paese senza l'etica pubblica necessaria per imbarcarsi in un'impresa del genere col giusto senso di tutela per la salvaguardia della salute pubblica a priori.

amen

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