Bob ha scritto... Insomma, io dipendente valuto se 2000 (o mille, o 10000) euro NETTI al mese mi stanno bene, poi, se ci ho pagato il 10%, o 3000% di tasse, chissenefrega? ..:...siamo sicuri sicuri? Pur essendo parzialmente d'accordo guardando soprattutto la voce del netto che intasco (sono dipendente) , un occhio sulle voci di detrazioni a volte lo dò ( meno possibile per la mia serenità) e immediatamente mi sovviene la pletora di disservizi che il mio mezzo stipendio che lascio allo stato andrà ad ingrassare senza un minimo di riscontro in termini di vantaggi ...
tpt ha scrittoIn compenso l'autonomo puo' appunto decidere in autonomia (il che serve maggior desiderio di assumersi in toto certe responsabilità) ... e nel caso vada male puo' solo recitare il mea culpa.
zandet2 ha scritto...beh , come sempre la generalizzazione è fuorviante , non è che proprio i "non dipendenti" sia una categoria così generalmente indigente . Mi vengono solo in mente il mio vicino di casa Trader di Borsa che dichiara la metà di me e gira in Porsche Cajenne (non turbo , però) , ha la barca a Chiavari con annesso appartamento vicino all'Entella e uno a Madonna di Campiglio (anche se monolocale) , ha appena ristrutturato la villetta in via S....o a Viadana spendendo ( e lamentandosene) una cinquecentinaia di migliaia di Euro e si fa mediamente 70 giorni di ferie . Così pure il carissimo amico e compagno di scuola dentista , con tre studi dentistici (uno a Parma e 2 a Bologna) che dichiara esattamente come me ( un pò meno) e ha anche lui Porsche Cayenne (turbo) , si fa un mesetto di chiusura andandosene a Forte dei Marmi con prenotazione obbligatoria al Twiga , grande specialista del "avete necessità della fattura?"... e perchè no , un mio carissimo compagno di bevute noto idraulico del mio paese , onorata scuola professionale alle spalle con "solo" tre bocciature in cinque anni di superiori sul suo curriculum , due dipendenti , che dichiara un terzo del mio stipendio , ma la nuova Lamborghini Murcielago in garage della villetta da un milione e mezzo di Euro nella via più esclusiva di V...a . Ma il redditometro funzionava in qualche modo?tpt ha scrittoIn compenso l'autonomo puo' appunto decidere in autonomia (il che serve maggior desiderio di assumersi in toto certe responsabilità) ... e nel caso vada male puo' solo recitare il mea culpa.
Seee, bona questa barzelletta....
Forse negli anni 90, ma ora la maggior parte degli autonomi non sono altro che dipendenti mascherati, che fanno in tutto e per tutto il lavoro dei dipendenti ma senza nessuna garanzia, copertura, malattia, ferie, sindacato e tutto quello che si può immaginare possa avere un dipendente.
Anzi no, una cosa in più ce l'hanno: il commercialista da pagare.
E l'inps. E gli anticipi Iva. e l'irap. E gli anticipi sul fatturato dell'anno successivo. E i conguagli. E le rilevazioni errate di Equitalia, che intanto paghi subito e poi chiedi il rimborso (a babbo morto).
Ma tanto i lavoratori autonomi "fanno il nero", peccato che praticamente tutto il popolo delle nuove partite iva fatturi a società intermediarie che poi rifatturano ai clienti principali, e che quindi di nero non ce ne sia neanche una virgola.
Non parlo per "sentito dire", parlo per quello che sto vivendo ogni giorno da oramai sei anni.
Quindi come diceva il Monni: "Pagare bellino!!!!"
Ciao
Ciao
stefanbo ha scrittoSì e no Miciagilda, ovviamente concordo sul pessimo uso delle nostre tasse sia con i miei colleghi autonomi, sia con i dipendenti (quale comunque son stato per 15 anni, quindi so di cosa si parla )
Il fatto di dover calcolare prima di fornire un preventivo per il lavoro di Bob o per il mio, quanto ci resterà realmente in tasca dopo non sempre è semplice.
...
Da autonomo ti scordi che c'è il mese/periodo brutto, tendi a fare la cicala e poi ti ritrovi col c.... per terra.
Ovviamente parlo per me, ci mancherebbe, ma questo aspetto, di sapere esattamente salvo sorprese (aumenti/bonus e quant'altro) o imprevisti (pochi, conguagli talvolta un po' esosi) il tuo reddito, è un vantaggio dei dipendenti, anche se fosse l'unico
inappetente ha scrittozandet2 ha scritto...beh , come sempre la generalizzazione è fuorviante , non è che proprio i "non dipendenti" sia una categoria così generalmente indigente . Mi vengono solo in mente il mio vicino di casa Trader di Borsa che dichiara la metà di me e gira in Porsche Cajenne (non turbo , però) , ha la barca a Chiavari con annesso appartamento vicino all'Entella e uno a Madonna di Campiglio (anche se monolocale) , ha appena ristrutturato la villetta in via S....o a Viadana spendendo ( e lamentandosene) una cinquecentinaia di migliaia di Euro e si fa mediamente 70 giorni di ferie . Così pure il carissimo amico e compagno di scuola dentista , con tre studi dentistici (uno a Parma e 2 a Bologna) che dichiara esattamente come me ( un pò meno) e ha anche lui Porsche Cayenne (turbo) , si fa un mesetto di chiusura andandosene a Forte dei Marmi con prenotazione obbligatoria al Twiga , grande specialista del "avete necessità della fattura?"... e perchè no , un mio carissimo compagno di bevute noto idraulico del mio paese , onorata scuola professionale alle spalle con "solo" tre bocciature in cinque anni di superiori sul suo curriculum , due dipendenti , che dichiara un terzo del mio stipendio , ma la nuova Lamborghini Murcielago in garage della villetta da un milione e mezzo di Euro nella via più esclusiva di V...a . Ma il redditometro funzionava in qualche modo?tpt ha scrittoIn compenso l'autonomo puo' appunto decidere in autonomia (il che serve maggior desiderio di assumersi in toto certe responsabilità) ... e nel caso vada male puo' solo recitare il mea culpa.
Seee, bona questa barzelletta....
Forse negli anni 90, ma ora la maggior parte degli autonomi non sono altro che dipendenti mascherati, che fanno in tutto e per tutto il lavoro dei dipendenti ma senza nessuna garanzia, copertura, malattia, ferie, sindacato e tutto quello che si può immaginare possa avere un dipendente.
Anzi no, una cosa in più ce l'hanno: il commercialista da pagare.
E l'inps. E gli anticipi Iva. e l'irap. E gli anticipi sul fatturato dell'anno successivo. E i conguagli. E le rilevazioni errate di Equitalia, che intanto paghi subito e poi chiedi il rimborso (a babbo morto).
Ma tanto i lavoratori autonomi "fanno il nero", peccato che praticamente tutto il popolo delle nuove partite iva fatturi a società intermediarie che poi rifatturano ai clienti principali, e che quindi di nero non ce ne sia neanche una virgola.
Non parlo per "sentito dire", parlo per quello che sto vivendo ogni giorno da oramai sei anni.
Quindi come diceva il Monni: "Pagare bellino!!!!"
Ciao
Ciao
stefanbo ha scritto"Hai bisogno di soldi lavori un po' di più" è di sicuro applicabile a quelle categorie autonome che sono ricercatissime (il tuo esempio dell'idraulico), ma Bob o io faremmo spesso carte false per avere più lavori, che però non ti puoi "inventare" se non arrivano...
Veramente io da dipendente la cicala la facevo eccome quando percepivo la tredicesima e quattordicesima , adesso è l'esatto opposto: la mia collaboratrice familiare giustamente la chiede, e ne ha tutti i diritti, e gliela erogo volentieri, ma a me ovviamente non la da nessuno
E il TFR ce lo vuoi mettere? Quando ho finito la mia "dipendenza" ed ho preso 15 anni di tfr non era poco, quel "mese" extra ogni anno (che spetta di diritto, ovvio, ma che all'estero non esiste ) chi me lo dà da autonomo?
Questa non vuole essere la solita battaglia autonomo/dipendente, ma avendo provato entrambe le esperienze, e facendo parte della schiera di autonomi non benestante, la macchina o la lavatrice che si rompe influisce su di te e sui di me allo stesso identico livello...
MarioLino ha scrittoNon so se qualcuno lo ha già detto, ma io invidio ai professionisti questo: se hanno una attività ben avviata/organizzata o stagionale possono permettersi di fare più ferie di un lavoratore dipendente in carriera....beh , su questo tasto io sarei il più sfigato del pianeta , come qualità della vita . Per quindici anni , come dirigente d'industria , mi facevo mediamente 8-9 giorni lavorativi di ferie all'anno . Regolarmente mi saltavano per enne motivi produttivi e alla fine dell'anno ne accumulavo una valanga . Oggi qualche giorno in più me lo prendo , ma solo perchè ho cambiato posizione organizzativa ( da Direzione di produzione a quella di Ricerca & Sviluppo ... altra musica e ... soddisfazioni..)
E il numero di giorni di ferie per me è un elemento che contribuisce tantissimo alla qualità della vita. Anzi, superata la "soglia di povertà", influisce ancor più dello stipendio. Il lavoratore dipendente non può praticamente incidere su questa variabile
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