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Liberata Rossella Urru

da maxbor il 19 lug 2012 17:43


......pare previo pagamento di un riscatto di 10 milioni di dollari.

Se così fosse stato, siete d'accordo?

Il mio punto di vista è breve, conciso e compendioso: NO. :evil:

da franferrari il 19 lug 2012 17:49


Rispondo con una domanda: si può fare ad ogni sequestro?
Se lo stato paga per tutti son d'accordo (anche come contribuente), se no non lo sono nemmeno io.

Detto ciò non so come sia l'iter per fare ciò che la Urru faceva in Mali, ma bisognerebbe indagare (discorso lungo) tra la soglia di "volontariato chic" e quella di "spirito di altruismo genuino".
Difficile...

da inappetente il 19 lug 2012 20:31


...ogni vita non ha prezzo. Detesto piuttosto il tentativo di far passare la cosa come "successo italiano" quando si sono sganciati solo i soldi di un riscatto... capace chiunque... 8)

da santippe28 il 19 lug 2012 21:20


NO NO Nooo

Se è vero che è stata sborsata quella cifra , sai quanti terroristi si finanziano e quanti altri sequestri si incentivano....

Dal lato umano , va beh è un altro discorso , la vita umana non ha prezzo

da copperhead69 il 19 lug 2012 21:55


Premesso che la vita umana non ha prezzo e che quindi, una volta successo il fatto, non si può che fare il possibile per liberare...
Concordo, il volontariato quando espone a rischi così forti, poi comporta costi per la collettività e ancor peggio, mediazioni e riscatti che vanno a rimpolpare falangi terroristiche, ottenendo l'effetto opposto.
In più, vi sono scambi di "prigionieri", spesso terroristi, e infine ciò che non mi piace per nulla è tutto l'alone di segretezza, mediazioni strane, servizi segreti loschi, e poi mi fa girare le scatole il fatto che si neghi ogni volta il riscatto, anche di fronte all'evidenza.

da maxbor il 19 lug 2012 23:45


copperhead69 ha scrittoPremesso che la vita umana non ha prezzo e che quindi......


Dire che la vita umana non ha prezzo è un luogo comune assolutamente non rispondente al vero.
Anche la vita umana ha un prezzo, e purtroppo questo non è uguale per tutti.

Passando ai soldi che lo Stato avrebbe pagato per questo o altri sequestri secondo me i casi si dividono in due categorie:

1) Sequestri di persone al servizio dello Stato mandati in luoghi pericolosi o comunque fatti prigionieri da criminali.
In questo caso si ha tutto il dovere di cercare di riportarli a casa sottoponendosi entro certi limiti al pagamento di un riscatto.

2) Sequestri di persone che si recano volontariamente in luoghi pericolosi per soddisfare il loro bisogno psichico di aiutare il prossimo a costo di evidenti rischi.
In questo caso tutto l'aiuto diplomatico ma senza esborso di denaro.
Chi mette deliberatamente a repentaglio la propria sicurezza che si faccia un'apposita assicurazione. Troppo comodo trovare poi "pantalone" che paga.

Resta comunque la realtà che il fenomeno dei sequestri si limita solo non pagando dei riscatti, come si è fatto qualche decennio fa in Italia dove c'era una florida industria di questo crimine ora debellata.

da capohog il 20 lug 2012 01:00


Sraquoto Maxbor!

96 cubic inch of good vibs

da buemuschiato il 20 lug 2012 06:07


ricordo qualche anno fa che dei turisti tedeschi malgrado fossero stati avvisati se ne andarono nello Yemen , furono rapiti ,lo stato tedesco si adoperò e li fece rilasciare , però una volta a casa i turisti ricevettero una dolorosissima richiesta di rimborso dallo stato , mi sembra il minimo , ma poi sti volontari chic servono veramente in Mali ? vanno per conto dello stato o volontari ? no che se io decido di andare a fare il volontario in Afghanistan sarò cosciente dei rischi che corro , perché deve pagare pantalone ? finirà come con schettino che ammazza trenta persone , distrugge una nave da crociera ,inquina da bestia una costa meravigliosa e anziché scontare trenta ergastoli è a piede libero e si becca 50000 € per un intervista tv , pagati con i soldi di pantalone ovviamente , che cazzo dai

da Yoda il 20 lug 2012 06:30


Tocca anche a me ( dolorosamente ) quotare Maxbor...
E mi incazzo come una biscia se penso alle due sorelle ( non ricordo come si chiamino) che un paio di anni fa che intervistate sorridenti mentre sbarcavano dall'aereo dopo essere state liberate dai rapitori a colpi di qualche centinaio di migliaia di euro ,dichiaravano candidamente che non appena ristabilite sarebbero ritornate negli stessi luoghi dove le avevano rapite. O ancora la vicenda della Sgrena. Lei bella e bionda a fare la giornalista d'assalto in mezzo ai Fedain...E intanto,oltre ai soldi sborsati, Calipari ci ha lasciato la ghirba per tirarla fuori...
Per cui, tolti quelli che in quei luoghi ci sono stati mandati ( vedasi vicenda dei maro' in India) e per cui lo stato deve fare il possibile per riportarli a casa, tutti gli altri devono prendere atto che girano il mondo a loro totale rischio... :evil: :evil:

"Provare?...Fare!! O non fare. Non c'è provare!" Yoda...il Maestro

"guida poco...che devi bere..."
My flickr: http://www.flickr.com/photos/46442172@N02/

da donAttilio il 20 lug 2012 08:07


Come non essere d'accordo con Massimo (Maxbor) . . . mi sembra una considerazione dettata dal buon senso e dalla logica dei fatti.

A questo punto però, c'è qualquno che mi dia una "CONCRETA E VERITIERA" versione del perchè si è recata in quei luoghi. . . nò, perchè non l'ho mica ancora capito ?!?!?! :roll:

da copperhead69 il 20 lug 2012 08:20


Preciso il mio pensiero.
Che la vita umana non abbia prezzo è un assioma.
Dopodiché: siccome non ha prezzo (teoricamente) anche la vita di chi morirà o verrà ferito dalle azioni che i terroristi opereranno grazie ai 10m€ (?) che sono stati sborsati dalle varie unità di crisi, si torna a discutere.
Aggiungiamo che il costo sociale e diplomatico che si avrebbe lasciando al proprio destino i rapiti, viene probabilmente calcolato come superiore all'esborso...
Dopodiché sarebbe da stabilire delle regole chiare per questi cooperanti volontari o professionisti.
Che cioè si è autorizzati ad andare solamente in missioni dove ci sia una "copertura" Onu o comunque una minima garanzia di sicurezza.
Trovo, infine, una censurabile leggerezza con cui queste persone manifestano l'intenzione di tornare in prima linea al più presto, non considerando gli sforzi e i torbidi compromessi (se non le vite umane sacrificate) che hanno costituito il costo della loro liberazione.

da miciagilda il 20 lug 2012 08:59


Qualcuno le ha detto di andare là?
Ha agito in maniera cauta e avveduta o si è andata a mettere nei pasticci, si è esposta a situazioni pericolose, è andata in zone da evitare? Non si sa.
Però paghiamo. Paghiamo noi.
No, non mi sta bene.

La vita, la vita... Le vite hanno un prezzo diverso, eccome: se scuciamo 10 mln $ per una perfetta sconosciuta come Rossella Urru, nel caso in cui questo accadesse, chennesò, a un Gino Strada quanto dovremmo pagare? :? E perché la vita della Urru vale 10 mln $ mentre ci sono centinaia di migliaia di persone che muoiono ingiustamente o vengono torturate in tutto il mondo e noi manco lo veniamo a sapere? Queste vite cosa valgono: zero! :evil:

Anche un orologio fermo segna l'ora giusta due volte al giorno. (H. Hesse)

da butter_fly il 20 lug 2012 09:56


sono d'accordo con chi dice che i volontari, cooperanti et similia debbano andare esclusivamente in luoghi dove c'è un minimo di copertura militare/onu/e via dicendo. il loro contributo è assolutamente lodevole e forse indispensabile per la popolazione civile di paesi così disastrati, ma è anche vero che non possiamo rimetterci noi come stato, in caso di sequestro. attenzione però a non paragonare questi casi a quelli (per fare un esempio) di scalatori o esploratori che se ne vanno a 8000 metri in tibet a fare i fighi e poi si fanno soccorrere in caso di scivolone: i cooperanti fanno del bene a qualcuno, gli scalatori... no :roll:
copio incollo dal suo sito:

Rossella Urru è la coordinatrice nei campi dei Rifugiati Saharawi dei progetti della ONG CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli). Il CISP opera nei campi dal 1985, in coordinamento con organizzazioni internazionali - tra le quali la Comunità Europea, il Programma Alimentare, l’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite -, la cooperazione italiana, enti locali italiani, in particolare la Regione Emilia Romagna e comuni in essa presenti.


Re: Liberata Rossella Urru

da ciglio il 20 lug 2012 10:26


maxbor ha scritto......pare previo pagamento di un riscatto di 10 milioni di dollari.

Se così fosse stato, siete d'accordo?

Il mio punto di vista è breve, conciso e compendioso: NO. :evil:


sono sempre d'accordo con te! (tranne sul calcio!) :wink:

da silbusin il 20 lug 2012 12:56


Ricordo che anche il volontariato è regolato da leggi precise. Anche quello internazionale. Esistono poi delle coperture assicurative.
Quello che è da capire è che se i terroristi o i delinquenti hanno ormai scelto (stante la verosimile chiusura dei rubinetti da parte dei sodali arabi) questa strada per finanziarsi, o si aumentano le polizze assicurative e quindi non paga pantalone o chi va lo fa a suo rischio e pericolo. Non ci son cazzi.
Discorso diverso è per chi è inviato in missione comandata. Vedi i nostri marò.

da Mauro1980 il 20 lug 2012 13:19


I nostri marò non erano sotto il sequestro di criminali, ma sotto arresto di uno stato riconosciuto da organismi internazionali, quella della cauzione è quasi una barzelletta

In questa vicenda, come in tante altre (Amanda, Cermis, ecc...) si è visto/si vede il peso a livello internazionale dell'Italia, 0

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