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Re: Cani al risto

da capohog il 04 nov 2013 17:49


E dei gatti al ristorante :twisted: :twisted:

96 cubic inch of good vibs

Re: Cani al risto

da Belpi il 19 nov 2013 01:53


figlidiputin ha scrittoBelpi nuovo segretario Ln! Cani al ristorante? Solo in Corea :twisted:

Colgo al balzo la tua graziosa canzonatura per, come esponente della vattelapesca AVDPRA (Associazione Veri Difensori Per il Rispetto degli Animali) avanzare -anche per noi ‘mille’ johnleg che: “…visto che i proprietari di cani invocano sempre i loro (dei padroni più che dei cani ) diritti è giusto che anche i ‘non proprietari’ di cani vedano salvaguardati i loro…”-, la richiesta a vietare l’ingresso nei ristoranti dei pet, con una riflessione-divagazione sul tema, che propongo, a paradosso, in difesa dei pet, a non sottoporli a sofferenze, ‘costringendoli’ nei ristoranti. Consentimi quindi quest’ulteriore (ultima?) perora per il divieto dei “Cani al risto”.

Penso che normalmente una legge (norma, ordinanza, ecc.) viene fatta per regolamentare/rispondere a bisogni, problemi, conflittualità, esigenze, che insorgono, si presentano, nella società, appunto come citato ("ubi societas, ibi jus") da santipe28. Quindi nel caso dei “Cani al risto” (e certamente tutti i vari pet), si presume che dovrebbero esserci delle esigenze (richieste; sempre che i cani riescano ad esprimere le loro esigenze), dei cani di VOLERE e/o DOVERE entrare nei ristoranti.

Ma i cani, e meno che mai i gatti, non desiderano affatto andare a farsi ore di tormento, legati con museruola, sotto i tavoli dei ristoranti, in ambienti sconosciuti, persone estranee e rumori/odori per loro fastidiosi. Quindi, palesemente, la legge non è stata fatta per rispondere alla suddetta esigenza; sarebbe davvero surreale, resterebbero, anzi sono, incredule e infastidite le stesse bestiole.

Allora sarà stata fatta per rispondere alle esigenze dei padroni, che affetti da bizzarra patologia, per riuscire a mangiare (potere farsi scendere la roba nel gargarozzo) hanno bisogno che il cane li guardi, e a furia di pupillate canine, zacchete, il boccone, come per incanto va giù; ecco fatto, una specie di fenomeno simbiotico cane-padrone. Non prendiamoci in giro, anche questo motivo è lunare inverosimile; tutti vedono come i padroni s’abbuffano a quattro palmenti, agevolmente, senza bisogni di stimoli animaleschi.

Oppure i legislatori hanno voluto equiparare i diritti dei cani a quelli che “l'odore penetrante del ‘balsamo profumato’ dell'avventore al tavolo vicino”, o ai “pericolosi i venditori di rose tra cui la TBC polmonare ha un'alta incidenza”. E quindi, se possono entrare tali suddetti pericolosi puzzoni, anche gli animali devono poter entrare. Naaaaaaa…! I pet non richiedono ASSOLUTAMENTE d’essere equiparati ai luridi puzzoni umani, e tantomeno a starci insieme al risto.

Ah, ecco! Cooome ooosano paragonare dei frignanti bambini con gli animali, confrontare piagnucolosi pargoli con pet, contrapporre rumorosi fanciulli ai cani. Orrore, Sacrilegio!!!! Or dunque, ecco che il legislatore ordina, che se persino gli insopportabili cuccioli d’uomo hanno il diritto d’entrare nei ristoranti, allora anche i figli di cane ci possono entrare. Beh, questa, chiaramente è una … eh mannaggia! … cosa sarà …?! Lasciamo perdere va…!

A quale arcana esigenza, bisogno, dunque ‘risponde’ la legge? A questo punto, chiaramente, la legge risponde, genuflettendosi, ai bisogni delle LOBBY animalare dei “padroni di PET”, che presentano la malsana esigenza di umanizzare-degradare, le povere creature, a patetici feticci, e quindi (nel nostro caso) imporli inutilmente, impropriamente, agli “altri” il più possibile nei vari ‘posti’ pubblici e quindi nei ristoranti. Per SODDISFARE un inspiegabile patologico bisogno, forse dovuto a qualche tipo di transfert psicologico con (l’inconscia, innocente) bestiola. Praticamente, una specie di deriva metamorfosi socio-antropologica (santipe28: “integrato gli animali domestici nelle proprie case e nei propri nuclei famigliari dei quali sono entrati a far parte a pieno titolo”) dove l’animale diventa prevalente, prioritario, attraverso l’auto-annichilimento degli umani. Non c’è altra spiegazione. Se c’è n’è una, mi piacerebbe saperla

La stragrande maggioranza dei proprietari (specialmente non cittadini) di pet (ed io stesso), non li “AMA”, si amano le mogli, mariti, fidanzati, sorelle, figli, madri, famigliari; le persone insomma, non le bestie. Gli animali si rispettano e stimano e anche volergli bene. La maggioranza dei proprietari, non castrano, non tagliano code-orecchi, non strappano le unghie ai gatti, non gli mettono museruole, catene o cappottini, li lasciano liberi di correre nei grandi giardini e campagne, non richiudono husky in angusti alloggetti cittadini (non te lo ordina il medico di comprarti/avere un dogo, c’è gente che sopravvive benissimo senza). La gente, che veramente rispetta e stima gli animali, gode della loro utilità (per caccia, da guardia, come pastore, per salvataggi, ecc. ecc.), e semplicemente gode della loro compagnia e gli vuole bene, ma non pensa di essere un loro parente, figlio, fratello, padre di un pet. Sono semplicemente degli animali (anche se domestici).

Perciò si richiede (aderite numerosi, neh!) cortesemente e a GRAN VOCE, alle autorità preposte, in ascolto, di volere rivedere la legge (ordinanze, etc.) relativa, all’ingresso dei pet nei locali pubblici, al fine d’evitare crudeli coercizioni ai pet, accogliere popolari esigenze di clienti e invocazioni di ristoratori (primus: “dico che i cani nei luoghi pubblici non devono entrare. Punto e fine”), e riportarla alla stesura del 1954 dove si vieta categoricamente l’ingresso ai pet nei locali pubblici e particolarmente nei locali che trattano generi alimentari. In subordine, andrebbe bene anche conformarla all’ordinanza relativa emessa dall’illuminata amministrazione di Varese (http://www3.varesenews.it/life/articolo.php?id=169637 ).

Ah già, uei! Guardate che ogni riferimento è puramente casuale; si prega, ad d’evitare inutili inappropriati risentimenti, rancori, rivalse, di NON RICONOSCERSI e/o immedesimarsi nelle tipologie, personaggi, fatti, sopra descritti.
Grazie altrettanto

Re: Cani al risto

da santippe28 il 19 nov 2013 09:13


Fai tremare i polsi,e mi limito qui :roll:

Re: Cani al risto

da silbusin il 19 nov 2013 12:37


Nel corposo argomentare di belpi vi sono molte cose condivisibili, ma alcune completamente errate sia nella forma che nella sostanza. Ma siccome si può vincere una guerra ma non un'idea, passiamo oltre. Se no si rischia di apparire polemici per il gusto di esserlo. :wink:

Re: Cani al risto

da fulvia il 19 nov 2013 19:25


Domenica mi è entrata una coppia con un bassethound...Poverino , puzzava come il culo di un babbuino sto tapino di cane.... :x :cry: insomma ho detto che mi rincresceva ma c'era già un cane in sala e mio malgrado ero costretta a dire che non avevo spazio....così, molto cortesemente e con discrezione. :cry:
...la tipa mi ha piantato giù una carolina da bambina che pesta i piedi dicendo , addirittura, che l'avrebbe scritto su Trippavisor :lol: :lol: ho allargato le braccia e ho risposto "come crede signora, ma io il tavolo non glielo posso dare".... :roll: E' un mondo difficile.... :roll: :roll:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

Re: Cani al risto

da silbusin il 19 nov 2013 21:00


fulvia ha scrittoDomenica mi è entrata una coppia con un bassethound...Poverino , puzzava come il culo di un babbuino sto tapino di cane.... :x :cry: insomma ho detto che mi rincresceva ma c'era già un cane in sala e mio malgrado ero costretta a dire che non avevo spazio....così, molto cortesemente e con discrezione. :cry:
...la tipa mi ha piantato giù una carolina da bambina che pesta i piedi dicendo , addirittura, che l'avrebbe scritto su Trippavisor :lol: :lol: ho allargato le braccia e ho risposto "come crede signora, ma io il tavolo non glielo posso dare".... :roll: E' un mondo difficile.... :roll: :roll:


STRAGIUSTISSIMO il tuo comportamento. L'era piglet? :wink:

Un paio di mesi fa una anziana signora che viveva sola, con solo alcuni nipoti che ogni tanto la andavano a trovare, non si è fatta operare per la frattura di femore sintanto che non l'abbiamo rassicurata concretamente che il suo gatto (l'unico "patetico feticcio" che riempiva la sua vita di ultraottantenne), abbandonato nell'appartamento aveva trovato sistemazione (un'infermiera lo ha preso con lei). A volte l'è propi dura la vita eh?

Re: Cani al risto

da donAttilio il 19 nov 2013 21:03


fulvia ha scrittoDomenica mi è entrata una coppia con un bassethound...Poverino , puzzava come il culo di un babbuino sto tapino di cane.... :x :cry: insomma ho detto che mi rincresceva ma c'era già un cane in sala e mio malgrado ero costretta a dire che non avevo spazio....così, molto cortesemente e con discrezione. :cry:
...la tipa mi ha piantato giù una carolina da bambina che pesta i piedi dicendo , addirittura, che l'avrebbe scritto su Trippavisor :lol: :lol: ho allargato le braccia e ho risposto "come crede signora, ma io il tavolo non glielo posso dare".... :roll: E' un mondo difficile.... :roll: :roll:

Cara Fulvietta, se lo scriverà, sarà la tua fine 8) :P :lol: :lol: :lol: :wink:

Re: Cani al risto

da primus il 19 nov 2013 21:18


donAttilio ha scritto
Cara Fulvietta, se lo scriverà, sarà la tua fine 8) :P :lol: :lol: :lol: :wink:


eh..magari la sua fine no, ma sicuramente saranno di più le persone a dargli contro che quelle che gli daranno ragione.. :roll: potrebbe rischiare di perdere qualche potenziale cliente. purtroppo pipadvisor lo leggono in tanti...ho finito di parlarne ieri sera con un collega :?

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Cani al risto

da fulvia il 20 nov 2013 01:56


donAttilio ha scritto
fulvia ha scrittoDomenica mi è entrata una coppia con un bassethound...Poverino , puzzava come il culo di un babbuino sto tapino di cane.... :x :cry: insomma ho detto che mi rincresceva ma c'era già un cane in sala e mio malgrado ero costretta a dire che non avevo spazio....così, molto cortesemente e con discrezione. :cry:
...la tipa mi ha piantato giù una carolina da bambina che pesta i piedi dicendo , addirittura, che l'avrebbe scritto su Trippavisor :lol: :lol: ho allargato le braccia e ho risposto "come crede signora, ma io il tavolo non glielo posso dare".... :roll: E' un mondo difficile.... :roll: :roll:

Cara Fulvietta, se lo scriverà, sarà la tua fine 8) :P :lol: :lol: :lol: :wink:


E io le risponderò a cotal guisa..." Va , va.... Non sarai tu, povero untorello, che spianterai Milano..." :lol: :lol:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

Re: Cani al risto

da ilminutin il 22 nov 2013 14:14


Apprezzo Silbusin per la logica e la pacatezza. Personalmente ho un cane di 34 Kg, 6 anni, che ha a disposizione un giardino dove va se ci siamo anche noi, che vive in casa e dorme sull'unica poltrona dove gli è concesso salire, che salta in macchina pronto a fare centinaia di Km, tanto dorme, basta stare vicino ai capi branco. Solo chi non ha mai provato a capire un animale può pensare che un cane soffra per dover stare tre ore sotto un tavolo: non possiede il senso del tempo, sa solo se è nel branco o fuori. Torniamo al fatto che non esistono cani incazzosi o maleducati di natura, ci sono i loro "padroni" che non hanno saputo educarli, come spesso dimostrano anche con i figli. Ricordo la padrona del Mezzosoldo di Spiazzo che si è scusata per la caciara (erano romani) fatta dai due pargoletti che dopo aver tentato in tutti i modi di far alzare il nostro cane, giocavano a rincorrersi tra i tavoli sotto l'occhio benevolo dei genitori e dei nonni.
Mi spiace per la brutta esperienza di Fulvia, forse il pensare che nessun cane le potrà mai sporcare l'asse del cesso le potrebbe essere di conforto.

Re: Cani al risto

da primus il 22 nov 2013 15:24


ilminutin ha scritto Solo chi non ha mai provato a capire un animale può pensare che un cane soffra per dover stare tre ore sotto un tavolo: non possiede il senso del tempo, sa solo se è nel branco o fuori.


mi spiace ma non sono daccordo. anche io ho cani e gatti e il fatto che il cane possieda il senso del branco e ubbidisca ciecamente al capobranco, in questo caso il padrone, non lo fa stare a suo agio legato, con una museruola e magari al caldo per tre ore sotto un tavolo. anche un bravo bimbo ubbidiende e rispettoso dei genitori se lo tieni legato ad un tavolo tre ore ad ascoltar parenti e amici che parlano dei fatti loro senza considerarlo lo fa perchè deve ubbidire ma non è certo felice.

ribadisco non è necessario portarsi sempre il cane appresso è....tre ore a casa il sabato sera non muore, anzi sta meglio che in birreria.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Cani al risto

da silbusin il 22 nov 2013 15:49


Stefy, guarda che ilminutin ha ragione. Il cane non ha il senso del tempo. Poi tutte le considerazioni sull'eventuale disagio hanno (o hanno in parte) ragione di esserci. Se fossimo ad esempio al ristorante all'aperto, nella bella stagione, penso che l'animale sotto il tavolo potrebbe non avere troppo disagio. Al contrario, nella stessa stagione, al chiuso con l'aria condizionata sicuramente potrebbe soffrirne data la sensibilità verso questo microclima specifico.
Poi come tu ben mi insegni nel tuo dotto classicismo da tardo Impero: "Est modus in rebus".

Re: Cani al risto

da fulvia il 22 nov 2013 19:29


[
Mi spiace per la brutta esperienza di Fulvia, forse il pensare che nessun cane le potrà mai sporcare l'asse del cesso le potrebbe essere di conforto.
[/quote]
Sono sicura! :P Anche se non vi tedierò raccontandovi quando uno spinone ha cominciato ad avere strane contrazioni e ha rigurgitato il pasto in sala.... :roll:
Io come gestore devo tutelare anche chi è in sala senza cane e , magari, non gradisce, di stare vicino ad uno di essi che puzza come una stalla, perchè poverino non lo lavano spesso.... :roll: Per cui accetterò il rischio di non essere simpatica a tutti selezionando gli animali che possono, o non possono, entrare a casa mia...Compresi quelli a 2 gambe! :lol: :lol: :lol:

...gli adulti che fanno solo gli adulti, senza ascoltare il bambino che è dentro di loro, sono di una noia e tristezza mortale....
O. Vanoni

Re: Cani al risto

da primus il 22 nov 2013 20:46


silbusin ha scrittoStefy, guarda che ilminutin ha ragione. Il cane non ha il senso del tempo. Poi tutte le considerazioni sull'eventuale disagio hanno (o hanno in parte) ragione di esserci.



secondo me un cane sotto un tavolo legato e imbavagliato non è a suo agio. che siano 3 minuti o 3 ore non cambia nulla e insisto sul fatto che non è obbligatorio uscire sempre con il cane e che lo si può lasciare anche a casa per una sera che esci....volerselo portare dietro a tutti i costi e imporre la sua presenza al prossimo è un gesto di maleducazione pari pari al fumo.

poi concordo con te che est modus in rebus :shock:

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Cani al risto

da maxb. il 23 nov 2013 10:48


ilminutin ha scrittoApprezzo Silbusin per la logica e la pacatezza. Personalmente ho un cane di 34 Kg, 6 anni, che ha a disposizione un giardino dove va se ci siamo anche noi, che vive in casa e dorme sull'unica poltrona dove gli è concesso salire, che salta in macchina pronto a fare centinaia di Km, tanto dorme, basta stare vicino ai capi branco. Solo chi non ha mai provato a capire un animale può pensare che un cane soffra per dover stare tre ore sotto un tavolo: non possiede il senso del tempo, sa solo se è nel branco o fuori. Torniamo al fatto che non esistono cani incazzosi o maleducati di natura, ci sono i loro "padroni" che non hanno saputo educarli, come spesso dimostrano anche con i figli. Ricordo la padrona del Mezzosoldo di Spiazzo che si è scusata per la caciara (erano romani) fatta dai due pargoletti che dopo aver tentato in tutti i modi di far alzare il nostro cane, giocavano a rincorrersi tra i tavoli sotto l'occhio benevolo dei genitori e dei nonni.
Mi spiace per la brutta esperienza di Fulvia, forse il pensare che nessun cane le potrà mai sporcare l'asse del cesso le potrebbe essere di conforto.


assolutamente d'accordo.

Re: Cani al risto

da ilminutin il 24 nov 2013 12:41


ribadisco non è necessario portarsi sempre il cane appresso è....tre ore a casa il sabato sera non muore, anzi sta meglio che in birreria.[/quote]

Ma se vado a fare un giro il sabato mattina nell'oltrepò, al pomeriggio vado a salutare gli amici a Torre d'Isola e alla sera volessi cenare alla Trattoria degli Eventi, devo tornare a Piacenza e mollare il cane? Sinora ci siamo visti senza cane, ovviamente uscivamo appositamente per cena.
Ovvio che se ci si trova fuori all'ora di pranzo, il locale che non accetta i cani perde il cliente. Concordo anche con Fulvia sulla necessità di dare al ristoratore la facoltà di accettare o meno il "cliente" umano o bestiale: normalmente se il cane puzza lo fa per adeguarsi al padrone.

Re: Cani al risto

da primus il 24 nov 2013 12:51


ilminutin ha scritto
Ma se vado a fare un giro il sabato mattina nell'oltrepò, al pomeriggio vado a salutare gli amici a Torre d'Isola e alla sera volessi cenare alla Trattoria degli Eventi, devo tornare a Piacenza e mollare il cane? .


va bene non facciamone come sempre una regola è ovvio che se uno è in vacanza o in giro col cane tutto il giorno non è che può portarlo a casa e uscire, chiaro. però dal momento che si decide di prendere un cane in casa bisogna essere consapevoli che la vita cambia e che non si può fare e andare ovunque come se il cane non esistesse, quindi se si programma una gita dal mattino alla sera o un week end o una vacanza, bisogna tener presente che appresso abbiamo il cane e non portarselo dietro e pretendere che tutti lo accolgano come se niente fosse. poi se per lei basta un rifiuto a far entrare il cane per depennare un locale dai suoi preferiti è una sua scelta e come tale va rispettata, ma è il padrone del cane che deve adattarsi al mondo e non tutto il mondo adattarsi al padrone con cane. :D io quando ho deciso di prendere in casa animali, che amo più di ogni altra cosa al mondo, l'ho fatto consapevole che quando non ci sono qualcuno me li accudisce con amore, diversamente avrei rinunciato.

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Cani al risto

da santippe28 il 24 nov 2013 13:47


primus ha scritto
quando ho deciso di prendere in casa animali, che dopo Claudiano amo più di ogni altra cosa al mondo, l'ho fatto consapevole che quando non ci sono qualcuno me li accudisce con amore, diversamente avrei rinunciato.



:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Re: Cani al risto

da primus il 24 nov 2013 15:50


santippe28 ha scritto
primus ha scritto
quando ho deciso di prendere in casa animali, che dopo Claudiano amo più di ogni altra cosa al mondo, l'ho fatto consapevole che quando non ci sono qualcuno me li accudisce con amore, diversamente avrei rinunciato.



:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:


non ti do del pivla solo perchè sei una signora e magari mi quereli 8)

"Ogni stecca ripetuta due volte è l'inizio di un arrangiamento" (Frank Zappa).

Re: Cani al risto

da Belpi il 24 nov 2013 22:33


primus ha scritto...però dal momento che si decide di prendere un cane in casa bisogna essere consapevoli che la vita cambia e che non si può fare e andare ovunque come se il cane non esistesse, quindi se si programma una gita dal mattino alla sera o un week end o una vacanza, bisogna tener presente che appresso abbiamo il cane e non portarselo dietro e pretendere che tutti lo accolgano come se niente fosse. poi se per lei basta un rifiuto a far entrare il cane per depennare un locale dai suoi preferiti è una sua scelta e come tale va rispettata, ma è il padrone del cane che deve adattarsi al mondo e non tutto il mondo adattarsi al padrone con cane...

Mamma mia, primus!!!!

Solo un ECCELSO riesce a sintetizzare e descrivere in una frase l’esatto processo mentale/comportamentale dell’unità simbiotica PET-ominide e delle assurde sconclusionate relative pretese dell'entità (ominide) sottomessa.

Questi lampi di genio ti fanno ‘un grande’!

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