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Un elogio alla sincerità.

da tano il 29 mag 2006 02:19


Ho il piacere di rendervi partecipi a qualcosa che mi piacerebbe seccedesse sempre.

Venerdì 25 maggio 2006

Entra una coppia, come mio solito li faccio accomodare cercando di metterli subito a proprio agio, chiedo loro se hanno piacere di uno spumante come aperitivo...
Risposta: Lui: con aria seria, va bene lo spumante ma io sono molto
scettico.
Lei: sorridente, gentilissimo, grazie.

Gli arrivano gli spumanti, come al solito si aspetta qualche attimo per dar loro il tempo almeno di brindare e gli porto il menù.

Lui: adesso guardo ma sono molto scettico.
Lei: sorridente, diamo un'occhiata semmai la chiamiamo per consigli.
Io incuriosito della scetticità dell'elemento chiedo? tutto a posto?
Lui: si, si, e continua, vede, se non fosse stato per mia moglie non sarei mai tornato.
Io: scusi dove?
Lui: qui, no!
Io: ah...! complimenti per la sincerità.
Lui: siamo stati qua 3o4 anni fa e la sua cucina non mi è piaciuta, anzi più precisamente, non fa per me, ma Lei ha voluto tornaci per forza, a Lei è piaciuta moltissimo.

A questo punto metto a fuoco la situazione e la prendo per mano.

Mi scusi, cerchi di aiutarmi, mi dica cosa..! non le era piaciuto.
Lui: è proprio la tipologia, tutti questi dolci insiema ai salati e viceversa, non sono per me, sono molto tradizionalista.
Io: ok...! allora vediamo di approfondire di più questa sua riluttanza.

Dopo 5 min. di chiaccherata, che non vi commento per non dilungarmi troppo, decido di seguirlo in modo passionale, mentre la sua signora mi dice, io avrei deciso.

Lui interrompe e mi chiede come sono fatti alcuni piatti, naturalmente do loro tutte le spiegazioni del caso, cercando di non tralasciare alcun particolare, anzi enfatizzando il più possibile il perchè di queste mie scelte.

Lui: Io allora prendo: La scaloppa di fegato grasso........
Io: alt, la signora mi stava dicendo....?
Lui: ah, si bravo, bravo, è così che si fa!!!!

Dopo aver preso l'ordinazione della signora, arriva anche la sua.

Ritengo non siano importanti i piatti da loro scelti, ma la logica che ho voluto trasmettere nelle loro scelte.

L'unico piatto che vi dico e che per antonomasi è dolce e salato, è "Crotin de chevre in glassa di zucchero al profumo d'arancia e caldiff con aceto balsamico e tartufo".

Molti di Voi hanno assaggiato questo piatto.........

Alla fine della cena il signore mi chiama e mi dice, devo ricredermi forse è stata una delle cene più intriganti che abbia mai avuto.
Io: grazie signore, sono molto lusingato.
Lei: inutile che le dica la mia, semplicemente splendida.

Morale.

Se quel signore fosse uscito dicendomi, mi spiace, ma continuo a restare della mia idea, la sua cucina non mi piace, sicuramente non potevo esserne fiero, ma almeno mi aveva dato la possiblità di operare al meglio, come del resto faccio di prassi, ma la sincerità di quel signore mi ha dato modo di poterlo smentire.

Personalmente mi auguro sempre di accontentare tutti, ma come dico sempre, non è possibile, avere la Vostra sincerità è un'enorme vantaggio.

tano

Re: Un elogio alla sincerità.

da Greedy il 06 giu 2006 14:35


tano ha scrittoHo il piacere di rendervi partecipi a qualcosa che mi piacerebbe seccedesse sempre.

....

Personalmente mi auguro sempre di accontentare tutti, ma come dico sempre, non è possibile, avere la Vostra sincerità è un'enorme vantaggio.

tano



Mi piacerebbe leggere più spesso le storie dei ristoratori, ma questa sezione è per qualche motivo trascurata dai mangioni ristoratori (se ci volete anche dire perchè ... :wink: ).

Peccato perchè se da un lato loro traggono beneficio dalle nostre esperienze riportate sul portale, noi possiamo imparare qualcosa dai loro racconti, questo di tano ne è un esempio in positivo, ma anche storie negative di tavolate rumorose, fastidiose o altro possono in qualche modo aiutarci a capire come veniamo vissuti da chi ci sta servendo mentre stiamo con le gambe sotto il tavolo.

Per quanto riguarda lo spunto di tano, quando mi trovo in un posto 'di un certo livello' cerco di farmi guidare nelle scelte sia per il cibo che per il vino, indicando se il caso quali sono le mie preferenze e i miei gusti, di solito esco piacevolmente soddisfatto e magari sorpreso per aver provato un piatto o un vino che non avrei mai "saputo" ordinare (storico il muller turgau - traminer aromatico prodotto in basilicata ad esempio).

Dg

Life is too fu@%ing short! You wann' it? Go get it!

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