GRAVE EPISODIO DI NONNISMO
Tappa veloce, molto veloce, olltre 41 kmh nonostante qualche cocuzzolo nella prima parte.
Ieri il Mugello, oggi Fiorano. Nulla di male tranne Bulbarelli che esalta le doti paesaggistiche dei due autodromi descrivendole come le più belle immagini del Giro degli ultimi anni!
E noi, meschini, che pensavamo che ai turisti potessero piacere di più Venezia, Firenze, Roma e le Dolomiti
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Si crea una fuga con una ventina di ciclisti, non tutte mezze figure, anzi. Ci tocca sentire che Riccò, con le buone e con le cattive, è stato costretto ad abbandonare la compagnia. La sua presenza, dicono, avrebbe causato la reazione degli inseguitori e così "qualcuno"non avrebbe potuto più vincere la tappa.
A parte che Riccardo, questa volta poco cuor di leone, non era l'unico corridore da primi posti in classifica, l'episodio appare di una gravità inaudita.
Poichè si deve procedere per deduzioni indiziarie, rilevo che il maggior favorito per la vittoria di tappa era l'iridato Bettini. Allo stesso, per carisma e titoli, qualcuno avrebbe dovuto chiedere chiarimenti. Nessuno lo ha fatto. Punto
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L'arrivo, questo sì, si rivela come uno dei più belli che abbia visto negli ultimi anni. Sella a circa settecento metri dal traguardo parte a razzo tentando l'unico tipo di sortita che potesse dargli speranze di vittoria.
Trascorrono, lunghissimi, tre-quattro secondi necessari a far capire a Bettini che la frittata era già sul fuoco. Il Campione del Mondo parte a razzo e recupera in progressione i circa settanta metri di svantaggio.
Alle sue spalle, inatteso, si nasconde un norvegese dalle gambe toste e la testa fine che sul filo del traguardo beffa il "grillo"
Non sono ipocrita e dico che la cosa mi ha fatto felice.
Al Processo alla Tappa Marino Bartoletti, e stavolta sono dalla sua parte, tenta di rompere il muro d'omertà. Il risultato è che gli fanno fare, sul palco, la stessa fine che, sulla strada, avevano fatto fare a Riccò
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Il buon Marino, però, aveva in serbo una domanda insidiosa cui non vuole rinunciare.
Mentre stanno per scorrere i titoli di coda riesce a chiedere all'italo-svizzero Cancellara: "Lei, che l'anno scorso era compagno di squadra di Basso, cosa ci racconta della sua vicenda?
Gli tocca un altro smacco perchè la risposta è: "Sono c....i suoi, io non leggo più nemmeno i giornali !"
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Sperava di fare uno sccop?
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Oggi non dovrebbero esserci fughe rompiscatole e i velocisti dovrebbero farla da padrone. Io tiferò Hushovd.