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Shock economy - Naomi Klein

da ilForchetta il 05 feb 2008 13:13


Shock economy
L'ascesa del capitalismo dei disastri

Generalmente questo tipo di libri non lo gradisco molto. Semplicemente per il fatto che essi sono clamorosamente di parte e viziati da una visione limitata delle cose. E poi sono volumi essenzialmente di denuncia senza alcuna costruttività.

Però questo è abbastanza impressionante per quantità di particolari e situazioni. Effettivamente traspare una matrice comune nel modo in cui sono state gestite situazioni internazionali di crisi economica e non.

Insomma, se anche solo il 10% di quanto scritto nel volume fosse vero, ci sarebbe da preoccuparsi seriamente, soprattutto in vista delle elezioni USA di quest anno.

Però, temo che le cose vere siano molte di più del 10%...

da Fante il 05 feb 2008 13:24


E pensare che c'è chi ha applaudito quando la sinistra a cominciato a parlare di libero mercato.... 8)

da ilForchetta il 05 feb 2008 13:44


Ho applaudito alla rimozione di barriere presenti in un mercato non sufficientemente libero. È diverso da augurarsi un mercato totalmente libero.

uè, tu devi moderare, non deformare le dichiarazioni altrui, barlafus...

E ricordo anche che qualcuno applaudiva e apprezzava analoghe iniziative per notai e avvocati... ma poi ha smesso di ridere... 8)

Re: Shock economy - Naomi Klein

da il_verza il 05 feb 2008 14:14


ilForchetta ha scrittoImmagine

Shock economy
L'ascesa del capitalismo dei disastri

Generalmente questo tipo di libri non lo gradisco molto... volumi essenzialmente di denuncia senza alcuna costruttività.


Quoto... quindi prima di comprarlo, perché a me piace tanto crogiolarmi nei panni sporchi delle Classi Superiori,
ti domando: è una roba vaga, apocalittica tipo questo film, o mi rimane più godibile?

2. quando inizi a preferire il cantabile, all'orecchiabile: allora ti accorgi di essere un melofilo

da ilForchetta il 05 feb 2008 14:43


Non ho visto il film, ma a giudicare dal titolo e dal sottotitolo, direi che il libro è un pochino meno qualunquista e più approfondito.

Soprattutto perché è di ben 600 pagine (io ne ho saltati alcuni pezzi, perché gli eventi si ripetono tali e quali in diverse parti del mondo).

Inoltre, il libro riporta una discreta quantità di dati e riesce a non dare dei giudizi direttissimi, anche se è evidente da quale parte stia l'autrice.

Secondo me è interessante e i soldi non sono sprecati. Ci sono alcune informazioni sulle conseguenze economiche della guerra in Iraq che fanno accapponare la pelle.

Se vuoi farti un'idea: http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/rizzoli/_minisiti/klein/leggionline.html

Oppure questo, scritto da Stiglitz per il NY Times (in inglese):
http://www.nytimes.com/2007/09/30/books/review/Stiglitz-t.html

da Fante il 05 feb 2008 16:27


ilForchetta ha scrittoHo applaudito alla rimozione di barriere presenti in un mercato non sufficientemente libero. È diverso da augurarsi un mercato totalmente libero.



Ma io non parlavo mica di te 8)

da ilForchetta il 05 feb 2008 17:14


Fante ha scrittoE pensare che c'è chi ha applaudito quando la sinistra a cominciato a parlare di libero mercato.... 8)


La prima cosa che venne liberalizzata fu la grammatica.

da Fante il 05 feb 2008 17:22


ilForchetta ha scrittoLa prima cosa che venne liberalizzata fu la grammatica.


E' che quando penso che hanno tentato di spacciare le liberalizzazioni come un vantaggio per i cittadini, mi si incasina il c'entro del lingugnaggio. Besta di cozza.

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