da Bob il 23 mag 2008 16:16
Ho letto, e, in gran parte, ero al corrente delle considerazioni espresse, anche se altri dati mi erano invece sconosciuti.
Per amore di precisione, desidero puntualizzare tuttavia un paio di cosette. La Francia è nelle condizioni di importare in continuazione, perchè, fondamentalmente, non usa l'energia elettrica: la spreca. Ho una piccola casa in Corsica, e tutto l'impianto della casa è elettrico, dalla produzione dell'acqua calda, alla cottura dei cibi, al riscaldamento. Per un mini bilocale, il contratto standard è 6Kw, che vengono usati tutti, e che non sono sufficienti, d'inverno, a fronte di forno elettrico, due piastre, scaldaacqua e boiler. Un contratto del genere, in Italia, mi costerebbe, per i quindici giorni invernali, una cifra da muto. Là, mi costa una trentina di euro. Questa cifra , assolutamente ridicola, fa sì, tuttavia, che tutti usino l'energia elettrica come se piovesse, impegnando gran parte della produzione nazionale.
Per quanto riguarda invece la produzione di energia attraverso tecniche solari, ho già avuto occasione di dire che, al momento, le tecniche di produzione e di immagazzinamento non sono (per ora) competitive,. anche se, con l'aumento dei costi, la forbice si sta riducendo. Siamo tuttora indietro anche come legislazione, che tiene da poco conto dei pannelli solari (ormai praticamente superati), non comprendendo, se non in sporadici casi, quelli fotovoltaici, di maggiore resa. Resta il fatto che un impianto fotovoltaico è, al momento, di costo elevato (approssimativamente, 20.000 euro per la produzione giornaliera di circa 2Kw, 10.000 €/Kw) che, unito alla necessità di dislocare una congrua superficie (circa 25 metri quadrati per un fabbisogno giornaliero minimale) ne rende complessa l'installazione.
"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"