Mi state vieppiù
convincendo di una mia vecchia idea: la "buona cucina" non è solo a tavola.
Tu mangi "bene" se quello che mangi è accompagnato da una serie di fattori esterni che, in quel momento, sono quelli che desideri.
Altre volte mi è capitato di gradire un ristorante la prima volta, e smorfiarlo la seconda. Piuttosto che inorridire di fronte alla preparazione che, il mese dopo, avrò sommamente gradito. Insomma, se non consideri il cibo come un mero "nutrimento", calorie da ingerire, esso deve rispondere SEMPRE a ben determinate esigenze, sia di ambiente che di compagnia, che di prezzo: insomma, tutto. Come una canzone si adatta a te in "quel" momento, e non la puoi sentire il giorno dopo, così una amatriciana si adatterà a te nel tuo periodo "abbuffino" e la rifiuterai quando ti sent iin "punta di forchetta". Lo stesso dicasi per il pranzo favolosamente raffinato, gustato (si fa per dire) in compagnia di un conoscente che si arrotola il tovagliolo al collo e mangia a bocca aperta.
Il cibo, il
buon cibo, è "soddisfazione": più la cornice si adatta al quadro, più il quadro sembra bello.