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Ho spedito una lettera...

da capohog il 30 giu 2009 09:53


...quindi sono andato dal tabaccaio a comprare un frncobollo per l'Italia. Ho scoperto che non si leccano più (anche se l'ho fatto) ma sono auto adesivi :oops:

Questo mi ha fatto pensare come nel bene e nel male internet abbia stravolto la nostra vita.
Nel bene con la diffusione quasi istantanea delle notizie, fatti, accadimenti. Con l'informazione e lo scambio d'idee , coi forum etc.
Nel male appunto con l'eccessiva facilità di comunicare e la perdita di certi "ritmi" e "riti", compreso il piacere di scrivere su una bella carta una lettera. Le lettere scritte di una volta erano più pensate (non potevi correggere), più curate anche stilisticamente e poi il piacere di ricevere una lettera di risposta dopo qualche giorno, tagliare la busta e metterti tranquillo a leggerla...mica tra una riunione e l'altra.
Neanche tanti anni fa avevo risme d carta da lettere della Fabriano, l'inchiostro per la stilo e fogli di francobolli...adesso invece
mi beccano aleccare francobolli autoadesivi dal tabaccaio :oops:

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 30 giu 2009 10:27


A dire il vero non che mi manchino molto, ma sai cosa secondo me oggi davvero s'è perso? Il gusto di dedicare del tempo a qualcosa. Si potrebbe fare lo stesso e anche meglio, con la certezza che quanto scrivi non finisca sotto qualche scatolone a macerare, ma di fatto non lo facciamo.
Questo anche perchè non siamo ancora forse in grado di gestire davvero gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione

da capohog il 30 giu 2009 11:06


Non si dedica più tempo a fare qualcosa percè oramai è possibile fare quasi qualsiasi cosa in fretta...(anche quella ma già da prima d'internet ed ha un nome latino :shock: ).
Da quanto è che non metto piede in una libreria?
Ordino tutto su BOL; oppure anadre in enoteca , anche in questo caso tutto su internet (detto tra noi con dei bei risparmi). Per quanto riguarda lo scrivere è vero quello che dici: il problema è che ti senti quasi pressato dall'urgenza di comunicare e... e tiri via.
Anche lo stile ne risente, anacoluti, frasi tronche, emoticon.
E però, permettimi anche glia altri sensi ne risentono, vuoi mettere un bel foglio di carta che fruscia tra le mani :wink:
Le uniche cose che faccio con cura e dedizione ed alle quali dedico il giusto tempo sono cucinare, ed i mille lavoretti di casa (elettricità, pitturare etc.etc.)
Forse dobbiamo scalare di marcia...

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 30 giu 2009 11:13


Io sono già praticamente in retro :oops:

In libreria ci passo un sacco di tempo, in enoteca pure, dall'ortolano anche. Mi piace tantissimo passeggiare e le domeniche faccio facciamo :mrgreen: lunghissime camminate

Ma a parte quasta esibizione onanista, non credo che la tecnologia guasti la vita, però bisogna anche saperla usare. Quanti si lamentano della maledizione del cellulare...è una idiozia snob. Se da tanto noia possiamo sempre spegnerlo o "dimenticarlo" a casa

da capohog il 30 giu 2009 11:24


Fante ha scrittolamentano della maledizione del cellulare...è una idiozia snob. Se da tanto noia possiamo sempre spegnerlo o "dimenticarlo" a casa


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

ho ben presente il ricordo di un amico al quale dissi "è un po che ti chiamo sul telefonino... è sempre staccato" risposta
"fosse attaccato ti risponderebbe al massimo un pesce. Ero al mare dopo l'ultima chiamata da mia madre l'ho fatto volare in acqua!!!" e rimase per quasi 4 anni senza ricomprarselo :lol:

il problema di scalare di marcia e che dovrebbero farlo anche quelli intorno a te, soprattutto sul lavoro :x

Vabbene oggi passo in cartoleria a comprare della carta da lettere e poi in libreria...
mi sforzerò di diventare "retrogrado" :wink: :lol: come te

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 30 giu 2009 11:41


In realtà è chiaro che il rallentamento deve essere progressivo. Se tutto il mondo è abituato a trovarti sul cell e tu sparisci magari metti in allarme qualcuno. Il lavoro ormai ( tutti i lavori ) è pieno di gente che si agita tutta, patapim e patapam e non succede un'ostia. Anche qui la gente entra col pepe al culo fisso e io non è che posso mettermi a fare lo stordito bradipo zen

Però nel mio tempo libero mi riesce benissimo fare il culo di piombo :oops:

da Bob il 30 giu 2009 12:37


Ci stavo pensando proprio oggi. Sono in pieno trasloco, e da un profondissimo e impolverato antro, è riemerso uno scatolone con dentro una scatola che conteneva una cartellina....e dentro la cartellina alcune lettere di una ragazza, che frequento saltuariamente tutt'ora, un'amica, niente di più, con appunti, racconti, la voglia di confidarsi, da amica ad amico, pesando le parole, facendo di tutto per farsi capire. Sì, mi mancano le lettere: mi manca la bellezza di mettersi a riflettere a "cosa" si vuol dire, comprendendo nel "cosa" le emozioni e le sensazioni. Mi manca la ricerca di un "buon" italiano, che ora rifuggo per paura di essere considerato "passato".
E mi manca anche la forma, la composizione della lettera. La cura nello scriverla, la calligrafia, le righe che iniziano tutte nella stessa verticale e sono tutte ben orizzontali, ma non perchè una macchina te lo ha fatto in automatico, ma perchè ti ci sei messo tu.
Bah.....considerazioni da follia da trasloco......

(ecco: una volta, MAI mi sarei sognato di inserire un "bah" in uno scritto.....)

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 30 giu 2009 12:41


capohog, sai perchè si è passati ai francobolli autoadesivi? Perchè, una dozzina di anni fa, erano in voga i francobolli alla frutta e cocaina (o altro) distribuiti gratis davanti alle elementari.
Comunque, è "qualche" anno, che ci sono i francobolli autoadesivi...... :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 30 giu 2009 12:45


Bob ha scrittocapohog, sai perchè si è passati ai francobolli autoadesivi? Perchè, una dozzina di anni fa, erano in voga i francobolli alla frutta e cocaina (o altro) distribuiti gratis davanti alle elementari.
Comunque, è "qualche" anno, che ci sono i francobolli autoadesivi...... :lol:


:lol: :lol: :lol: in effetti è qualche anno che non scrivo più lettere... :lol: :lol: :lol:

96 cubic inch of good vibs

da berni il 30 giu 2009 12:48


per me, partendo da considerazioni che possono sembrare in apparenza minimali o "romantiche", state toccando un tasto importantissimo della storia dell'umanità.

negli ultimi dieci/15 anni sta radicalmente cambiando il nostro modo di leggere/pensare/comunicare/ecc ecc

la velocità, la necessità di sintesi, la necessità di fare + ocse insieme (anche se peggio, il multitasking) ci stanno profondamente cambiando, anche nelle nostre strutture di pensiero e nelle nostre capacità di analisi.

a tutti i livelli

la struttura narrativa di massa è quella di stampo televisiva, la comunicazione è quella sincopata di internet

questo influisce poi su tutti i settori, nn solo il lavoro.

basti pensare a come ci si informa, i uotidiani, coi loro articoli di approfondimento lunghi si leggono sempre meno (soprattutto tra i + giovani) mentre prevalgono fonti di informazione + veloci e incisive (anche se sicuramente + superficiali).

è un processo che x me darà frutti a tutti i livelli sempre + evidenti col passare del tempo (politici, sociali, ecc ecc)

da ugly il 30 giu 2009 12:57


io scrivo ancora lunghe lettere.
mi piace scrivere alla mia mamma lontana, sapere che sarà per lei una gradita sorpresa, che si troveranno lei e mio padre a leggerla insieme sul divano, che è stato un momento che ho dedicato a loro ma anche a me stessa....raccontarmi con calma e sinceramente.

più che mail mi piace scrivere lettere anche al mio compagno, eleborare i miei sentimenti e fissarli indelebili su un foglio che magari fra qualche mese ritroverà in un cassetto e avrà voglia di rileggere.
scrivo un diario per mia figlia in cui racconto le sue giornate e le emozioni che ho vissuto nel momento in cui le scrivo, in modo che un domani le possa vivere attraverso le mie parole.

uso però sms o mail per le comunicazioni veloci o per pensieri che hanno voglia di essere conosciuti immediatamente...

non credo che le due cose vadano una contro l'altra.

Quando ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte.Ma io sono sempre riuscito a trovarli.

da Strini il 30 giu 2009 14:00


capohog ha scritto mi sforzerò di diventare "retrogrado" :wink: :lol: come te


Difficile... lui incide con uno stecchetto delle tavolette di creta. Già il papiro lo ritiene uno strumento del demonio. :roll: :roll:

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da capohog il 30 giu 2009 14:08


ugly ha scrittoio scrivo ancora lunghe lettere.
mi piace scrivere alla mia mamma lontana, sapere che sarà per lei una gradita sorpresa, che si troveranno lei e mio padre a leggerla insieme sul divano, che è stato un momento che ho dedicato a loro ma anche a me stessa....raccontarmi con calma e sinceramente.

più che mail mi piace scrivere lettere anche al mio compagno, eleborare i miei sentimenti e fissarli indelebili su un foglio che magari fra qualche mese ritroverà in un cassetto e avrà voglia di rileggere.
scrivo un diario per mia figlia in cui racconto le sue giornate e le emozioni che ho vissuto nel momento in cui le scrivo, in modo che un domani le possa vivere attraverso le mie parole.

uso però sms o mail per le comunicazioni veloci o per pensieri che hanno voglia di essere conosciuti immediatamente...

non credo che le due cose vadano una contro l'altra.


La comunicazione scritta classica, la bella prosa pensata e ragionata, non è necessariamente in contrasto con la velocità di comunicazione data dalle moderne possibilità tecnologiche. Personalmente, sono un fruitore di tutto ciò che mi può offrire "la rete", non uso agende perchè trovo molto più comodi gli smartphone e le possibilità di sincronizzarsi, trasmettere messaggi etc.
Il mio timore è che quest'ultima possa soppiantare quasi in toto le forme classiche (ed il linguaggio), via via che si proceda nel tempo, via via che chi è stato abituato da giovane ad usare la carta ed ha vissuto in seguito la rivoluzione telematica diventa una minoranza. Minoranza soppiantata dalle nuove generazioni nate in piena era internet.
Sono conscio che i tempi cambiano e sicuramente per molte cose in meglio, ma mi torno a chiedere se non valga la pena di rallentare tutti un attimo...

96 cubic inch of good vibs

da cico140976 il 30 giu 2009 14:14


Strini ha scritto
capohog ha scritto mi sforzerò di diventare "retrogrado" :wink: :lol: come te


Difficile... lui incide con uno stecchetto delle tavolette di creta. Già il papiro lo ritiene uno strumento del demonio. :roll: :roll:



:lol: :lol: :lol:

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Anche un maiale può arrampicarsi su un albero quando viene adulato!! :)

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Hombre que trabaja pierde tiempo precioso...

da Strini il 30 giu 2009 16:35


capohog ha scritto Il mio timore è che quest'ultima possa soppiantare quasi in toto le forme classiche (ed il linguaggio), via via che si proceda nel tempo, via via che chi è stato abituato da giovane ad usare la carta ed ha vissuto in seguito la rivoluzione telematica diventa una minoranza. Minoranza soppiantata dalle nuove generazioni nate in piena era internet.
Sono conscio che i tempi cambiano e sicuramente per molte cose in meglio, ma mi torno a chiedere se non valga la pena di rallentare tutti un attimo...


Timori di questo genere sono sempre esistiti, a fronte di qualsiasi rivoluzione, sociale culturale o tecnologica. All'inizio dell'800 la grossa preoccupazione degli intellettuali era che una forma di componimento volgare e degradata come il romanzo (in pratica, la tua prosa) potesse distruggere l'unica forma di scrittura degna di essere chiamata letteratura, cioè la poesia.
In genere niente di tutto ciò succede: amche se all'inizio si vedono degli eccessi, alla fine si tende a controbilanciarli fino ad un equilibrio. Non dico che si ricomincerà a scrivere ed affrancare lettere come una volta, ma di certo il linguaggio scritto non scomparirà. IMHO.

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Bob il 30 giu 2009 19:50


Strini ha scritto
. Non dico che si ricomincerà a scrivere ed affrancare lettere come una volta, ma di certo il linguaggio scritto non scomparirà. IMHO.

Scomparire forse no, ma, al momento, sta per essere confinato alla documentazione, il più delle volte amministrativa.
Gli stessi programmi scolastici ne tengono conto, al punto da far sparire il "tema" dalle forme di espressione. La lunga disamina, la riflessione approfondita, lo sviscerare un problema ed analizzarlo nei suoi pro e nei suoi contro, sono ormai desueti e, dirò di più, da evitare. Lo scritto di italiano obbliga a forme concise e di lunghezza ristretta, a fronte delle 10 facciate di un normale tema di italiano dei miei tempi.
Io non so se questo fa già parte degli eccessi: spero che lo sia, perchè, se fosse solo un inizio, ci sarebbe davvero da preoccuparsi.
E, contemporaneamente, viene sottovalutata tutta la "forma", tutto l'aggiungibile a una sostanza, necessario perchè questa diventi espressione. Punteggiatura, sintassi, grammatica...chi più ne ha più ne metta. Gli errori di ortografia sono scusati (io in testa) da una incapacità a battere a macchina, ma sovente sono invece Orrori di ortografia, e sono sintomo di una noncuranza profonda sull'acquisizione di una cultura riflessiva..

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Strini il 30 giu 2009 20:22


Bob ha scritto Lo scritto di italiano obbliga a forme concise e di lunghezza ristretta, a fronte delle 10 facciate di un normale tema di italiano dei miei tempi.


Orpo! :shock:
Allora internet non c'entra, perché già ai miei tempi, più di quattro...

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da Bob il 30 giu 2009 21:00


non so se c'entri:per noi, sei era uno straminimo, in quelli a casa si passavano le 30.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da giugium il 30 giu 2009 21:19


Bob ha scrittocapohog, sai perchè si è passati ai francobolli autoadesivi? Perchè, una dozzina di anni fa, erano in voga i francobolli alla frutta e cocaina (o altro) distribuiti gratis davanti alle elementari.
Comunque, è "qualche" anno, che ci sono i francobolli autoadesivi...... :lol:


stavo giusto per scriverlo...mi ricordo che da piccolo mi dicevano non leccare i francobolli che c'è su la droga...pensavo mi prendessero per il culo 8)

da capohog il 30 giu 2009 21:26


Sei era il minimo sindacale, e comunque i fogli usati allora con i bordi a destra e sinistra lasciati liberi erano facili da riempire...
quello che mi preoccupa è che ormai si scriva esclusivamente come si parla... e spesso non hai a che fare con retori eleganti e precisi :evil:

Nel piccolissimo; qualche mese fa avevo bisogno di alcune righe di analisi e valutazione sul titolo Telecom da inoltrare alla mia direzione. Chiedo ad uno degli operatri di sala (laureato, ex gestore di un Hedge Fund, analista tecnico, insomma mica pizza e fante:wink: ), gli chiedo di farsi mandare un po' di analisi ed imbastirmi qualcosa. Mi arriva un testo che sembrava una traduzione del versione beta del clone scemo del programma di traduzione computerizzata
moldavo- finnico- italiano... che faccio?
Vado in sala e lo insulto dandogli del somaro?
Lo chiamo e riguardando il testo assieme gli faccio correggere x volte il lavoro?
Faccio io il suo lavoro in 10 minuti e gli comunico con garbo che non mi era piaciuto assolutamente il suo lavoro.
Si è offeso!!

C'è un bellissimo libro di fantascienza di Alfred Bester "the demolished man" scritto a cavallo tra gli anni 50/60 dove l'autore usa un linguaggio che potremmo definire moderno, precursore di quello dei nostri sms. Infatti uno dei personaggi ha un nome contenete @ per riprodurre il suono at.
Tutto questo è bello in un libro di SF, un po' meno bello nella realtà...
Soprattutto dover correggere le doppie al proprio capo (laureato) veneto :shock:

96 cubic inch of good vibs

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