donAttilio ha scrittoBob ha scrittoche è? una presa per il k....?
Mi stai dicendo che ci hanno studiato sopra?
Caro Bob, a me piace anche "lanciare sassi" . . . ma ultimamente, spulciando, sono apparsi vari articoli in merito
capohog ha scrittoBeh è indubbio che non avere soldi per arrivare a fine mese o comprarsi anche qualcosa di voluttuari è molto probabile, anzi ovvio che non contribuiscano ad uno stato d'animo rilassato e tranquillo.
Rilancio il sasso, quanto potrebbero pesare invece il timore di rimanere senza lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi, sulla depressione e sull'ansia?
capohog ha scrittoBeh è indubbio che non avere soldi per arrivare a fine mese o comprarsi anche qualcosa di voluttuari è molto probabile, anzi ovvio che non contribuiscano ad uno stato d'animo rilassato e tranquillo.
Rilancio il sasso, quanto potrebbero pesare invece il timore di rimanere senza lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi, sulla depressione e sull'ansia?
Fante ha scrittoL'ansia e la depressione con le varie forme anesse sono due patologie in crescente espansione.
Esistono evidentemente dei fattori ambientali ma definirli non è sempre facile anche perchè studi "seri" in proposito prevedono tempi lunghi e spesso la società e la situazione è talmente in evoluzione da essere difficilmente interpretabile.
Va comunque fatta qualche doverosa precisazione
Personalmente tenderei a definire 3 tipi di ansia. Esiste infatti un ansia reattiva, una psicologica e una patologica. La prima è se vogliamo quella giustificata da un evento esterno, seppur esacerbato. E' normale quindi che crisi, instabilità economica e incertezza lavorativa creino ansia.
La cosa più difficile oggi è capire come mai i singoli individui sono diventati più fragili e se ci sono e quali sono gli elementi che determinano tale fragilità.
capohog ha scritto ]
La civilizzazione? La maggior protezione che riceviamo dalla società? I minori rischi ai quali siamo esposti rispetto a 50/100 anni fa? Una selezione naturale meno drastica? Primus e Silbusin che fanno la doccia assieme?
capohog ha scrittoOT
Circa 8/9 anni fa' venne dato il Premio Nobel a due economisti, di cui non ricordo il nome, che avevano sovvertito un dogma fondamentale della economia asserendo che NON è vero, come fino ad allora affermato, che in economia compratore e venditore hanno a disposizione le stesse informazioni sulla oggetto scambiato ma che uno dei due può avere informazioni addizionali all'altro non note. Ergo hanno vinto il premio Nobel per aver affermato che un venditore di auto usate può fregarti.
Forse ci troviamo di fronte ad un nuovo premio nobel
capohog ha scrittoLungi da me sminuire il valore di Akerlof, ma abbastanza cinicamente, lavorando da oltre 20 anni nel settore investimenti et similia son sempre stato abbondandemente confrontato con la realtà lapalissiana che negli affari cercano sempre di fregarti e quindi mi vien fatto di vivere in maniera abbastanza ironica questo iato tra mondo accademico, teoria e la vita quotidiana.
capohog ha scrittoForse perchè hanno sempre vissuto in condizioni disagiate e non si trovano confrontati più di tanto con una cultura d'impronta consumistica.
donAttilio ha scritto Parole sensate. . . . ma come vi spiegate che in alcuni paesi (Brasile e Messico), una parte della popolazione ( i meno giovani), pur vivendo in condizioni economiche disagiate, non lasciano trapelare segnali evidenti di ansia o depressione
capohog ha scrittoForse perchè hanno sempre vissuto in condizioni disagiate e non si trovano confrontati più di tanto con una cultura d'impronta consumistica.
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