Per trattare, commentare, informare su tutti i temi non classificabili nelle precedenti categorie.
26 messaggiPagina 1 di 2
1, 2

ANSIA & DEPRESSIONE

da donAttilio il 14 lug 2009 08:06


Recenti studi e ricerche, relativamente all'ansia e la depressione, confermerebbero che potrebbero negativamente. . . .

PESARE LE DIFFICOLTA' ECONOMICHE :roll: :?:

. . . la vostra opinione :?:

da Bob il 14 lug 2009 08:20


che è? una presa per il k....? :lol:
Mi stai dicendo che ci hanno studiato sopra? :shock:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da donAttilio il 14 lug 2009 08:41


Bob ha scrittoche è? una presa per il k....? :lol:
Mi stai dicendo che ci hanno studiato sopra? :shock:

Caro Bob, a me piace anche "lanciare sassi" :lol: . . . ma ultimamente, spulciando, sono apparsi vari articoli in merito :shock: :wink:

da capohog il 14 lug 2009 09:01


Beh è indubbio che non avere soldi per arrivare a fine mese o comprarsi anche qualcosa di voluttuari è molto probabile, anzi ovvio che non contribuiscano ad uno stato d'animo rilassato e tranquillo.
Rilancio il sasso, quanto potrebbero pesare invece il timore di rimanere senza lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi, sulla depressione e sull'ansia?

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 14 lug 2009 09:05


donAttilio ha scritto
Bob ha scrittoche è? una presa per il k....? :lol:
Mi stai dicendo che ci hanno studiato sopra? :shock:

Caro Bob, a me piace anche "lanciare sassi" :lol: . . . ma ultimamente, spulciando, sono apparsi vari articoli in merito :shock: :wink:

Ormai non mi stupisco più di nulla.
Che uno sia un po' depresso, o in ansia per il proprio futuro quando non ha una lira e non ne vede all'orizzonte, non mi sembrava una cosa su cui spenderci articoli, o, peggio, presentarla come una "scoperta". Ansia e depressione sono causate dalle reiterazione della sfiga: e basterebbe questo a chiudere l'argomento. Se poi vuoi, puoi infiorare la cosa, sostenendo che possono venir peggiorate quando il tuo peggior nemico, molto più pistola di te, se la cava sempre e va alla grande, o puoi sentirle meno nel caso opposto.
Però, sempre di maggiore o minore sfiga si tratta.
Tra l'altro, è un argomento su cui sono particolarmente sensibile, al momento..... :cry:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 14 lug 2009 09:10


capohog ha scrittoBeh è indubbio che non avere soldi per arrivare a fine mese o comprarsi anche qualcosa di voluttuari è molto probabile, anzi ovvio che non contribuiscano ad uno stato d'animo rilassato e tranquillo.
Rilancio il sasso, quanto potrebbero pesare invece il timore di rimanere senza lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi, sulla depressione e sull'ansia?

E' già un po' diverso. Il poter perdere il lavoro è un rischio, se vogliamo, costante nella vita lavorativa di ciascuno. Se questo rischio aumenta, è ovvio che l'ansia aumenti.Però, non ci vedo motivi di depressione: se uno si lasciasse deprimere dalla sola possibilità....bè, allora avrebbe bisogno quantomeno di uno psicologo, detto senza voglia di ferire. Avrebbe senz'altro uno spirito fragile, e necessiterebbe di un supportto che, se fosse medico, non sarebbe poi uno sbaglio....
Certo, se ci metti quello PIU' altre cose, allora......

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da nebbiolo75 il 14 lug 2009 09:11


capohog ha scrittoBeh è indubbio che non avere soldi per arrivare a fine mese o comprarsi anche qualcosa di voluttuari è molto probabile, anzi ovvio che non contribuiscano ad uno stato d'animo rilassato e tranquillo.
Rilancio il sasso, quanto potrebbero pesare invece il timore di rimanere senza lavoro, soprattutto in questo periodo di crisi, sulla depressione e sull'ansia?


Io caratterialmente sono piuttosto sensibile ai cambiamenti e ultimamente mi stanno capitando diverse cose sia in ambito lavorativo che familiare. Queste cose mi stanno pesando in modo considerevole e ovviamente ne risente il mio stato d'animo. Cerco sempre di trovare un minimo di svago per non pensarci, ma al lavoro ad esempio stanno parlando di mobilità e per tamponare 70 licenziamenti è stato deciso di fare il contratto di solidarietà. Questo comporta un po' meno lavoro per tutti i dipendenti e di conseguenza un po' meno stipendio. Certo è che se devi scegliere fra un possibile licenziamento e una leggera diminuzione dello stipendio preferisci la seconda, ma è una toppa perché l'azienda per cui lavoro ancora non ha presentato un piano industriale e quindi stiamo aspettando che il mercato si riprenda....un po' poco per chi vuole fare programmi a media/lunga scadenza. Se poi ci sommo dei problemi familiari che riguardano i miei genitori allora tutto questo non mi fa stare molto allegro.

Però, tornando al discorso dello studio.....C'E' STATO FATTO UNO STUDIO???????????????????? Mah.... :o :lol: lo metterei sullo stesso piano di uno studio su quanti metri fanno all'ora le lumache

E' difficile dar da mangiare alla gente che non ha fame

da Bob il 14 lug 2009 09:18


Magari voleva concorrere al premio IGNobel.....

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da capohog il 14 lug 2009 09:20


OT
Circa 8/9 anni fa' venne dato il Premio Nobel a due economisti, di cui non ricordo il nome, che avevano sovvertito un dogma fondamentale della economia asserendo che NON è vero, come fino ad allora affermato, che in economia compratore e venditore hanno a disposizione le stesse informazioni sulla oggetto scambiato ma che uno dei due può avere informazioni addizionali all'altro non note. Ergo hanno vinto il premio Nobel per aver affermato che un venditore di auto usate può fregarti.
Forse ci troviamo di fronte ad un nuovo premio nobel :shock: :wink:

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 14 lug 2009 10:06


L'ansia e la depressione con le varie forme anesse sono due patologie in crescente espansione.
Esistono evidentemente dei fattori ambientali ma definirli non è sempre facile anche perchè studi "seri" in proposito prevedono tempi lunghi e spesso la società e la situazione è talmente in evoluzione da essere difficilmente interpretabile.

Va comunque fatta qualche doverosa precisazione

Personalmente tenderei a definire 3 tipi di ansia. Esiste infatti un ansia reattiva, una psicologica e una patologica. La prima è se vogliamo quella giustificata da un evento esterno, seppur esacerbato. E' normale quindi che crisi, instabilità economica e incertezza lavorativa creino ansia.

La cosa più difficile oggi è capire come mai i singoli individui sono diventati più fragili e se ci sono e quali sono gli elementi che determinano tale fragilità.

da capohog il 14 lug 2009 10:33


Fante ha scrittoL'ansia e la depressione con le varie forme anesse sono due patologie in crescente espansione.
Esistono evidentemente dei fattori ambientali ma definirli non è sempre facile anche perchè studi "seri" in proposito prevedono tempi lunghi e spesso la società e la situazione è talmente in evoluzione da essere difficilmente interpretabile.

Va comunque fatta qualche doverosa precisazione

Personalmente tenderei a definire 3 tipi di ansia. Esiste infatti un ansia reattiva, una psicologica e una patologica. La prima è se vogliamo quella giustificata da un evento esterno, seppur esacerbato. E' normale quindi che crisi, instabilità economica e incertezza lavorativa creino ansia.

La cosa più difficile oggi è capire come mai i singoli individui sono diventati più fragili e se ci sono e quali sono gli elementi che determinano tale fragilità.


La civilizzazione? La maggior protezione che riceviamo dalla società? I minori rischi ai quali siamo esposti rispetto a 50/100 anni fa? Una selezione naturale meno drastica? Primus e Silbusin che fanno la doccia assieme?

96 cubic inch of good vibs

da Bob il 14 lug 2009 10:53


capohog ha scritto ]

La civilizzazione? La maggior protezione che riceviamo dalla società? I minori rischi ai quali siamo esposti rispetto a 50/100 anni fa? Una selezione naturale meno drastica? Primus e Silbusin che fanno la doccia assieme?

Lo dico sempre: "Gli idioti in marcia" di Kornbluth. Mai fantascienza si dimostrò più profetica...... :cry:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da adem il 14 lug 2009 11:03


capohog ha scrittoOT
Circa 8/9 anni fa' venne dato il Premio Nobel a due economisti, di cui non ricordo il nome, che avevano sovvertito un dogma fondamentale della economia asserendo che NON è vero, come fino ad allora affermato, che in economia compratore e venditore hanno a disposizione le stesse informazioni sulla oggetto scambiato ma che uno dei due può avere informazioni addizionali all'altro non note. Ergo hanno vinto il premio Nobel per aver affermato che un venditore di auto usate può fregarti.
Forse ci troviamo di fronte ad un nuovo premio nobel :shock: :wink:


Quello che lo ha vinto per l'articolo sul mercato dei lemons (i "bidoni" automobilistici) è Akerlof. Nobel vinto nel 2001 (l'articolo era del 1970).

Non ha detto che il venditore di auto usate può fregarti, ma che ti fregherà certamente, tanto che sul mercato, se non si apporteranno correttivi esterni ad esso, finiranno per essere venduti solo bidoni (chi vuole una macchina usata buona sa che verrà fregato e non compra o pretende prezzi bassi, chi vuole vendere una macchina usata buona sa che nessuno gliela comprerà al giusto prezzo e non vende).

L'idea che l'asimmetria informativa genera il collasso del mercato è rivoluzionaria, visto che per 150 anni ci si era basati sull'idea filosofica di Adam Smith della "fiducia" alla base dei rapporti economici. Per me, il Nobel più meritato di tutti, anche per tutto lo sviluppo teorico che ha generato quel semplicissimo articolo sulle sole delle auto usate (regolamentazione dei mercati, teoria delle aste pubbliche, contratti a incentivo), molto più di quelli assegnati per qualche astrusa formula econometrica nuova lunga tre righe!

da capohog il 14 lug 2009 11:47


Lungi da me sminuire il valore di Akerlof, ma abbastanza cinicamente, lavorando da oltre 20 anni nel settore investimenti et similia son sempre stato abbondandemente confrontato con la realtà lapalissiana che negli affari cercano sempre di fregarti e quindi mi vien fatto di vivere in maniera abbastanza ironica questo iato tra mondo accademico, teoria e la vita quotidiana.
:wink: :lol:

96 cubic inch of good vibs

da adem il 14 lug 2009 12:59


capohog ha scrittoLungi da me sminuire il valore di Akerlof, ma abbastanza cinicamente, lavorando da oltre 20 anni nel settore investimenti et similia son sempre stato abbondandemente confrontato con la realtà lapalissiana che negli affari cercano sempre di fregarti e quindi mi vien fatto di vivere in maniera abbastanza ironica questo iato tra mondo accademico, teoria e la vita quotidiana.
:wink: :lol:


Certo, lui è stato eroico proprio nel correggere 150 anni di miopia del mondo accademico, senza dare degli idioti a tutti i colleghi che lo avevano preceduto 8)

da donAttilio il 14 lug 2009 13:38


[quote="capohog"]Beh è indubbio che non avere soldi per arrivare a fine mese o comprarsi anche qualcosa di voluttuari è molto probabile, anzi ovvio che non contribuiscano ad uno stato d'animo rilassato e tranquillo.



Parole sensate. . . . ma come vi spiegate che in alcuni paesi (Brasile e Messico), una parte della popolazione ( i meno giovani), pur vivendo in condizioni economiche disagiate, non lasciano trapelare segnali evidenti di ansia o depressione :roll: :?:

da capohog il 14 lug 2009 13:43


Forse perchè hanno sempre vissuto in condizioni disagiate e non si trovano confrontati più di tanto con una cultura d'impronta consumistica. :roll:

96 cubic inch of good vibs

da donAttilio il 14 lug 2009 13:59


capohog ha scrittoForse perchè hanno sempre vissuto in condizioni disagiate e non si trovano confrontati più di tanto con una cultura d'impronta consumistica. :roll:


Potrebbe esser vero anche questo. . . . però ci sono popolazioni(sarebbe troppo lungo elencarle), che hanno sempre vissuto- e vivono- in condizioni disagiatissime, ma ora evidenziano tutta la loro ansia e depressione :roll: . . . . non è che i "bistrattati studi e ricerche", alla fine, anche se una pur piccola verità la possono avere :?: :?: :?:

da Strini il 14 lug 2009 14:03


donAttilio ha scritto Parole sensate. . . . ma come vi spiegate che in alcuni paesi (Brasile e Messico), una parte della popolazione ( i meno giovani), pur vivendo in condizioni economiche disagiate, non lasciano trapelare segnali evidenti di ansia o depressione :roll: :?:


Giuro che non riesco a capirti.
Stai chiedendo perché gente nata e vissuta nella miseria senza possibilità di riscatto sociale non cada in depressione? E perché gente nata e cresciuta in paesi ricchi ed "evoluti", abituata a spese voluttuarie, si deprima in caso di difficoltà economiche?

"Cos'è l'amore in confronto a una bistecca con le cipolle?" (W. Somerset Maugham)

da shutterfly il 14 lug 2009 14:04


capohog ha scrittoForse perchè hanno sempre vissuto in condizioni disagiate e non si trovano confrontati più di tanto con una cultura d'impronta consumistica. :roll:


La penso anch'io come Capohog...nella nostra società una persona che perde il lavoro, la casa e va a vivere in una baracca è praticamente isolato dalla società (anche perchè per fortuna, in Italia, casi di questo genere non sono così frequenti come in Brasile) mentre per loro è quasi una condizione normale dal momento che la maggior parte della popolazione vive in queste condizioni...

26 messaggiPagina 1 di 2
1, 2
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti

Moderatore: capohog

cron