Articolo interessante, verosimile nelle cifre e che punta il dito sulla piaga dei vari passaggi che fanno lievitare il costo di un prodotto dalla produzione alla tavola.
Tutto bene quindi?
Non proprio, perchè se la forbice di prezzo 100, 17 al contadino e 83 "sparso" tra i canali suona veritiera (è quello che sentiamo anche in trasmissioni TV ed altri articoli, se non peggiore, ho sentito 10/90), non va allora più assolutamente bene il peezzo che il consumatore paga quando fa la spesa diretta, in fattoria o presso la bancarella rionale produttrice e non acquirente ai Mercati Generali.
Il prezzo non solo è praticamente uguale a quello delle altre rivendite, ma qualche volta addirittura maggiore con la pretesa che il prodotto è di produzione propria!!!
Ma se l'agricoltore vende alla grande distribuzione a 17 e noi paghiamo 100, non potremmo venirci incontro?
Il produttore prende da noi 70, per sempio, noi risparmiamo, lui guadagna di più e festa finita?
Altrimenti allora preferisco per assurdo pagare 100 il verduraio-gioielliere o il supermercato, non foss'altro per il rischio d'impresa, l'invenduto ed il fatto che il prodotto appena appena ammaccato viene buttato...O no??????