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Casa: scompare la stanza dedicata alla cucina

da stefanbo il 13 mar 2009 15:15


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da stefanbo il 13 mar 2009 15:15


Capisco le esigenze...ma lo stesso, per un "anzianotto" come me sempre abituato alla CUCINA vera e propria, che tristezza....

da santippe28 il 13 mar 2009 16:33


secondo me è tutta una manovra speculativa che avvantaggia solo i costruttori di case; personalmente <b>non rinuncerei mai alla cucina</b>
. Un pò è una moda , però a me sta sulle scatole avere ospiti in salotto con i broccoli che svaporano sui fornelli , o il pesce che frigge in padella , pias no. preferisco ambienti ben distinti , meno odori di cucina che impregnano tendaggi e poltrone. Quanto all'angolo cottura , ciò che è piccolo è scomodo , e si imballa subito di disordine , poi è pure rognoso da tenere pulito. Sarò vecchia pure io , ma per me la cucina è il focolare della casa. :wink:

da montefollonico il 22 mar 2009 10:56


o perche dovrebbe essere una manovra speculativa?? e perchè poi avvantaggiare i costruttori?
E' solo una questione di mercato, in 20 25 mq dobbiamo far rientrare il soggiorno, il pranzo e la zona di cottura, alfine di far entrare nei 67 mq anche le due camere da letto.
Questo per cercare di calmeriare i prezzi delle abitazioni nuove, che fra l'altro con le nuove normative sulla trasmittanza, perdono il 18% della superficie.Mi spiego meglio un appartamento di 100 mq, ne dà ora 82 netti.

Montefollonico

da Bob il 22 mar 2009 11:19


Non è del tutto vero: la cucina,come giustamente dice l'articolo, scompare dai bilocali, ma questa non è una novità: sono almeno quarant'anni che succede. Si cerca di far passa una realtà consolidata come una novità di tendenza.
La cucina, per ripresentarsi, deve avere a fianco almeno altre due stanze o, ancora, almeno un grosso open space. E i motivi sono evidenti. Si presume che chi abita in locali di quelle dimensioni sia una coppia giovane, o un single, persone, comunque, con poco tempo da dedicare ai fornelli.
E' poi dagli anni 60,o almeno dai 70, che si tende a privilegiare lo spazio destinato al living vero e proprio: per cui, per non aumentare le superfici globali, il rimedio più semplice è quello di eliminare la parete di separazione tra soggiorno e cucina. E' dal tempo in cui sono morti i "salotti buoni" (quelli che mia madre apriva solo per gli ospiti) che la cosa succede. Anzi, se devo dire la verità, è da un po' che noto una leggera inversione di tendenza: si riduce anche il tempo destinato alle attività sociali di ricevimento, gli ospiti tendono ad essere molto più informali in qualunque situazione, e allora si ricevono anche in cucina. Stanno - direi - tornando cucine che si allargano nuovamente a scapito dei soggiorni. Processo non ancora consolidato, ma se ne vedono le prime avvisaglie.
http://www.kitchens.it/articolo.asp?art=2942

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

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