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Metà latte e mozzarelle sono straniere, ma gli italiani non

da decurtis il 18 lug 2009 23:04


<I>Da ilmangione Magazine</I><br><b><font size=2>Metà latte e mozzarelle sono straniere, ma gli italiani non lo sanno</b></font><br><i></i><br><br>Per leggere tutto, clicca <a href='http://ilmangione.it/magazine/articolo.php?id_articolo=3101' target=_blank>qui</a>

Come al solito ciò che comanda è il prezzo, certo che ognuno può produrre ciò che vuole con il latte che vuole, ma importante sarebbe sapere cosa uno mangia e con cosa e come è stato prodotto.
poi uno è libero di scegliere se acquistare o meno il prodotto....certo che se poi la gente va nei discount pensando di trovare la qualità, beh allora il motivo va ricercato nella cultura alimentare che nell'italiano medio è molto bassa.
carpe diem
w la qualità sempre e dovunque

da capohog il 20 lug 2009 09:15


Sono d'accordo con te, una "mozzarellen" tedesca non necessariamente deve far male, ma io devo sapere da dove viene e poi farò la mia scelta.
D'altronde tempo fà andai a visitare per lavoro un importante caseificio industriale della brianza, struttura ipertecnologica ed all'avanguardia che lavorava sia latte italiano che tedesco (con tutti i certificati sanitari etc) e produceva ricotta, mozzarella etc.etc per numerosisimi marchi italiani, anche per quello che chiama le mucche per nome.
Sicuramente non facevano proddotti dannosi alla salute o non controllati, però....alla faccia della tipicità.
divertente pensare anche che la stessa medesima mozzarella prodotta da loro, a seconda della confezione e del "brand", arriva sui banchi della Slunga a prezzi diversi :wink:

96 cubic inch of good vibs

da Zolletta il 20 lug 2009 09:28


credo che la cosa sia un pò scorretta, non solo verso i consumatori ma anche verso i produttori di latte italiano. All' estero riescono a produrre il latte ad un prezzo inferiore e quindi ad offrirlo ad un prezzo più competitivo dei nostri allevatori. Peccato che il latte per arrivare dalla germania se non dalla romania debba fare un iter di 2/3 giorni prima di arrivare ai nostri caseifici con relativa perdita di qualità! (È ovviamente una bella presa per i fondelli ai nostri consumatori!)

da Fante il 20 lug 2009 09:32


Posso? Oso?

Non credo più di tanto alla "tipicità". E' poi così vero che una mozzarella fatto con buon latte campano sia poi così diversa da una mozzarella fatta nello stesso caseificio con un buon latte alto-atesino? Mi sembrano un po' eccessi da gastrofanatici

da capohog il 20 lug 2009 09:42


Fante ha scrittoPosso? Oso?

Non credo più di tanto alla "tipicità". E' poi così vero che una mozzarella fatto con buon latte campano sia poi così diversa da una mozzarella fatta nello stesso caseificio con un buon latte alto-atesino? Mi sembrano un po' eccessi da gastrofanatici


l'essenziale è che non ti spaccino o perlomeno ti facciano immaginare che la mozzarella che ti vendano abbia cantato "finestra che luciva" fino a 5 min prima mentre invece ti riesce a mettere insieme a malapena uno Yodel.
Poi non ho nulla contro il latte della mia regione di nascita però...
compro senza problemi la mozzarella di lattificio sociale altotesino piuttosto che quella di quel mozzarellificio lombardo (lo vedi andando verso Venezia sull'A4). Ma loro affermano con orgoglio la provenienza del loro latte.

Ripeto: mi gira che mi dicano che la mozzarella di quelli del latte della Lola e poi invece della Lola è Brunilde :shock: E' una questione di principio, oltre che educazione anche del consumatore.

96 cubic inch of good vibs

da Fante il 20 lug 2009 10:03


capohog ha scrittoE' una questione di principio, oltre che educazione anche del consumatore.


Non è così semplice. Indubbiamente non andrebbe mai detto il falso seeeeeeeee, ciau bep ma la "colpa" è anche del consumatore che non ragiona col suo palato ma spesso con l'etichetta e quindi se legge vera Mozzarella di Giggi detto O' Ciro solo latte campano gli par più buona.
Lo stesso dicasi per altri prodotti ovviamente.
Insomma questa polemica sul tipo di latte per la mozzarella, già lanciata per altro da Striscia, mi sembra un po'....pastorizzata 8)

da Zolletta il 20 lug 2009 10:06


quoto capohog, ci deve essere la trasparenza in primis ovviamente affiancata dalla qualità e dalla salubrità degli alimenti. Fante, credo che ci sia una grande differenza tra il latte prodotto da vacche allevate in campania e quelle allevate in val badia, non so e non dico che sia più buono l'uno o l'altro, ma sicuramente diversi. Basti pensare a come viene alimentata una vacca: al tipo di fieno piuttosto all'acqua che bevono. Un esempio su tutti, il parmigiano prodotto in collina è estremante diverso da quello prodotto in pianura, Sia nel colore sia nel sapore.

da Fante il 20 lug 2009 10:19


Non metto in dubbio siano diversi i latti, quello che penso tuttavia è che non sempre queste differenze siano organoletticamente rilevabili.
Il concetto poi è anche che non si può pretendere che una regione o una zona soddisfi la richiesta di tutto il mercato. Bisogna quindi rassegnarsi all'idea che certi prodotti si mangiano davvero buoni solo sul luogo di produzione e prestando comunque attenzione

da capohog il 20 lug 2009 10:20


Fante ha scritto
capohog ha scrittoE' una questione di principio, oltre che educazione anche del consumatore.


Non è così semplice. Indubbiamente non andrebbe mai detto il falso seeeeeeeee, ciau bep ma la "colpa" è anche del consumatore che non ragiona col suo palato ma spesso con l'etichetta e quindi se legge vera Mozzarella di Giggi detto O' Ciro solo latte campano gli par più buona.
Lo stesso dicasi per altri prodotti ovviamente.
Insomma questa polemica sul tipo di latte per la mozzarella, già lanciata per altro da Striscia, mi sembra un po'....pastorizzata 8)


In fondo diciamo le stesse cose, se il consumatore incomincia :
1 a vedere quello che mangia
2 a capire che è meglio una mozzarella Badiota comprata in alto Adige forse è uguale a quella di latte campano (Ovviamente, zoletta, stiamo sempre parlando di mozzarelle industriali, discorso a parte Bufale o prodotti semi artigianali).
Forse diventa un consumatore più responsabile.

ti stà veramente indigesta Striscia eh :wink: :lol: :lol:

Ma concordo con te su questa antipatia, si limitino a denunciare maghi e fattucchiere, su altri argomenti ci vuole ben altra attenzione e non il sensazionalismo ad ogni costo

96 cubic inch of good vibs

da Zolletta il 20 lug 2009 11:48


Fante ha scrittoIl concetto poi è anche che non si può pretendere che una regione o una zona soddisfi la richiesta di tutto il mercato. Bisogna quindi rassegnarsi all'idea che certi prodotti si mangiano davvero buoni solo sul luogo di produzione e prestando comunque attenzione
questo sicuramente, oltre tutto considerando che a livello industriale il latte prodotto in lombardia viene tranquillamente lavorato in campania e fatto passare per latte di bufala... Questo lo so per esperienza diretta. Però credo che non sia giusto rassegnarsi, i consumatori hanno diritto di pretendere di sapere da che parte del mondo viene il latte della mozzarella che mangiano!

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