Laboratorio di sviluppo dei temi trattati nelle news e negli articoli pubblicati nel magazine de ilmangione.it. Ogni utente può proporre spunti di discussione correlati agli argomenti stessi.
9 messaggi
Pagina 1 di 1

Crisi: meno pasti al ristorante (-2,5%)

da Nic71 il 17 apr 2010 18:06


<I>Da ilmangione Magazine</I><br><b><font size=2>Crisi: meno pasti al ristorante (-2,5%)</b></font><br><i></i><br><br>Per leggere tutto, clicca <a href='http://ilmangione.it/magazine/articolo.php?id_articolo=3942' target=_blank>qui</a>

da Nic71 il 17 apr 2010 18:06


Ho un negozio di alimentari ed il calo, quest'anno, si vede eccome....la gente c'è ma spende per il necessario e quel piccolo valore aggiunto che faceva la differenza nello scontrino non c'è più...intanto si continua a dire che c'è la ripresa....si, in terza marcia con la mia moto c'è una ripresa da favola....ma per piacere !!!

da tpt il 17 apr 2010 18:32


Dipende dalle realtà. Talvolta le statistiche dicono davvero poco.

Mi spiace per la tua attività. Penso che parte del calo sia dovuto anche alla tua tipologia di clienti.

Un esempio (ma è solo un esempio, eh?): gli anziani pensionati tra i tanti che hanno risentito della crisi saranno gli ultimi a riprendere a consumare.

Talvolta (ma non vuole assolutamente essere riferito al tuo negozio, le crisi servono anche a scremare, quando l'offerta era comunque eccessiva rispetto alla domanda anche in tempi di "vacche grasse".

Io penso che ad esempio, i ristoratori dalle spalle solide, quelli che da anni svolgevano la professione con profitto hanno potuto sicuramente reggere questo periodo di crisi, pur con incassi in diminuzione.

Chi invece viveva "sul filo del rasoio" è crollato.

Tra i falliti ci sono anche quelli che pensavano che fare i ristoratori fosse come cucinare con il Dolce Forno.

Rimangono in piedi realtà consolidate, serie e sicure e le catene, dove spesso la qualità è mediocre ma dove essendo standardizzata l'offerta ecco che gli acquisti si fanno in gruppo ad esempio, e quindi si ha un maggiore potere d'acquisto.

La chiamo lungimiranza.

Chi è rimasto sulla porta a braccia conserte è chi sicuramente ha risentito maggiormente del periodaccio: abbia chiuso o meno.

da Parakarro il 17 apr 2010 19:09


tpt ha scrittoUn esempio (ma è solo un esempio, eh?): gli anziani pensionati tra i tanti che hanno risentito della crisi saranno gli ultimi a riprendere a consumare..


posso permettermi un appunto antipatico?! poi giuro che divento buono...

se cominciamo a fare un discorso dobbiamo farlo con i presupposti giusti altrimenti salta il banco...

allora:
pensionati,statali e reddito fisso sicuro NON hanno risentito della crisi poichè il loro reddito è rimasto lo stesso con un'inflazione piu' vicina al - che allo 0...

La crisi l'hanno subita i redditi variabili,i lavoratori a progetto, operai cassaintegrati ecc...ecc...

basta vedere i parcheggi pieni degli alimentari low cost per capire che la gente sta stringendo la cinghia...

ed è assurdo...mangiano cibo di pessima qualità e chattano con cellulari super fighi e fanno ferie 3 volte l'anno.... se la meritano la crisi :?

da tpt il 18 apr 2010 10:26


I pensionati sono categoria a rischio per il semplice fatto che l'aspettativa di vita è aumentata e che sono andati aumentando i costi dei prodotti necessari alla sopravvivenza.

Sono con te d'accordo quando dici che altre categorie hanno subito molto di piu' i problemi di questo periodo.

Riguardo la tua considerazione circa chi mangia cose di qualità scadente eppoi non rinuncia alle nuove tecnologie hai perfettamente ragione. E' una loro scelta. Che io, te e sicuramente altri non condividiamo ma comunque una scelta.

Il problema sottolineato dall'articolo pero' è di ben altra natura.

Diciamo che la cena al ristorante non è considerata una necessità ed è vero: a prescindere dall'offerta puoi mangiare bene tra le mura domestiche.

Perchè sopravvivono allora i ristoranti che Fipe considera meno di qualità (locali etnici, ecc ...)? Perchè offrono pasti a basso costo e vengono frequentati soprattutto dal "popolo del discount", quello che non guarda a cosa ha nel piatto ma al fatto di "uscire fuori".

Magari appunto il ragazzetto con il cellulare ultimo grido: paghetta ridotta dai genitori causa crisi ed ecco svelato il mistero, piaccia o meno alla Fipe.

Devo portare fuori la morosa e mi accontento del posto "cosi-cosi" ma esco.

da Parakarro il 18 apr 2010 11:29


bhè...

spero per chi ha fatto quella statistica che abbia considerato tutto il reparto alimentare e non solo i ristoranti...perchè altrimenti ha preso un extra granchio....

-2,5% è sbagliato... idati dovrebbero essere molto ma molto piu' negativi... nell'ordine del 16\20%...rispetto ad un anno (il 2009) già sotto di un 20\25%

da tpt il 18 apr 2010 11:32


Mah, la stima è della Fipe. Poi non so se la Federazione Italiana Pubblici Esercizi non tiene conto dei dati dei propri iscritti.

Sarebbe divertente (per usare un eufemismo) .... :roll:

da Eat il 18 apr 2010 12:29


Parakarro ha scrittoed è assurdo...mangiano cibo di pessima qualità e chattano con cellulari super fighi e fanno ferie 3 volte l'anno.... se la meritano la crisi :?


Personalmente, ahimè, negli ultimi mesi ho visto moltissime persone perdere il lavoro (contratti a progetto terminati improvvisamente o dipendenti di piccole aziende che causa termine di qualche commessa hanno mandato tutti a casa).
Molte di queste persone faticano realmente ad arrivare alla fine del mese, qualcuno non fa ferie (nel senso di viaggi) da 5 anni, contano gli euro, alcuni sono Professionisti che hanno dedicato anima e corpo al lavoro e all'azienda, salvo poi essere sbattuti per strada.

Impensabile che costoro possano uscire a cena al ristorante, magari spendendo oltre 100 euro a testa. Cellulari all'ultimo grido e vestiti griffati non mi risultano ne abbia chi fatica ad arrivare a fine mese.

Piuttosto ci sono persone che, potendo scegliere, scelgono un paio di jeans di Dolce&Gabbana o un i-Phone piuttosto che 4 cene in un bistellato (o due cene per due persone :wink: ), ma questo è un altro discorso, con il quale si può essere in disaccordo.

Andare in ristoranti di un certo livello costa (e tanto), che poi ne valga la pena non lo discuto, ma costa. Due /tre cene per due persone in uno stellato al mese...siamo tranquillament esui 600 euro e si parla solo di due o tre cene e nemmeno nei ristoranti Top.

No, la crisi certe persone non la meritano, nemmeno se in passato si sono permessi l'i-Phone (preciso che non lo possiedo e nemmeno mi interessa) o un paio di magliette griffate.

Buona domenica a tutti.

da tpt il 18 apr 2010 12:32


Hai perfettamente ragione Eat. Su tutta la linea.

Penso oltremodo che anche i ristoranti di "medio" livello abbiano risentito della crisi. Alcuni se lo sono meritato, altri no proprio.

9 messaggi
Pagina 1 di 1
Vai a

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 33 ospiti

Moderatori: capohog, scogghi

cron