donattilio ha scritto
Staremo a vedere chi ha fatto le scelte più sensate.
...in che senso?
PS: sarebbe più sensato lasciare aperto per il pubblico il sabato e domenica e aprire ai professionisti, siano essi commerciali che della divulgazione, il lunedì e martedì, quando la maggior parte dei ristoratori o esercizi sono chiusi e i proprietari disponibili ad allontanarsi dal proprio locale. Rimane una vetrina , come il Cibus per l'alimentazione, che permette a tanti appassionati di avere un contatto diretto con i produttori oppure con le realtà vinicole, assaggiare, scegliere e farsi un'idea. In fondo , i clienti finali sono chi il vino lo beve, quindi un occhio di riguardo ce l'avrei , su questa categoria. Snobbarla come "perditempo" o profittatori di bevute aggratis mi sembra un pò limitativo. Come consumatore, quasi boicotterei non solo quelle manifestazioni dove non mi si dedichi uno spazio adeguato e sia trattato non come scocciatore, ma anche alcuni produttori che fanno tanto i preziosi a queste "vetrine". Sono un costo per i lossignori? Se ne stiano a casa e non rompano i coglioni con la loro aria di sufficienza: il vero cliente non è chi in apparenza gli fa l'ordine, ma il consumatore finale che ne fruisce. Senza quello , cantine di enoteche e ristoranti rimarrebbero piene...