ha scrittoMolta gente si lamenta dei prezzi troppo alti: qual è il tuo pensiero?
Secondo me è un insieme di cose: molte volte non si fa il calcolo di quello che si mangia, della qualità
che si ha nel piatto, del servizio, del locale, delle maggiori spese che un locale può avere rispetto ad
un altro, e quindi si considera solo la differenza tra piatto e piatto, ed è li che casca l’asino. Esempio:
se mangi una pizza, hai consumato .un piatto unico .e spendi una certa cifra; in un ristorante come il
mio, di piatti .ne mangi almeno cinque o sei... ma se moltiplichi. il costo di .cinque o sei pizze, alla fine
ti accorgi che hai speso la stessa cifra.
.
Evvai! E io che mi credevo la pensasse
così... ma moltiplichiamole comunque, 'ste pizze metaforiche.
Succitato raffronto riferibile a menu degustazione, ivi proposto a ca. 60 €, fosse caso
o arte in data
12 Aprile 2008, sabato scorso, cinque portate
.della Signora Aurora ho preferito ordinarle
.à la Carte:
tre antipasti, un primo, un secondo. Spendendo a ciò, un tantinello più del costo di cinque-sei… otto
(va là!) “prosciutto e funghi”;
rapidissimo, il computo: gamberi rossi, dolcissimi
.al palato, a mio parere
accoppati una seconda volta da un'incongrua polvere ghiacciata di piselli: effetto vetro in gola, è un
abbinamento che celerà senz'altro un qualche Credo filo-gastronomico sopraffino ma non ho modo di
lambiccarmene; sette cucchiaiate
. fondo
. compreso
.et
oplà, il
.piatto piange. L'olivetta
.sferificata,
20 € à la Carte; segniamo intanto due pizze...
Seguono, conclamate, le
(tre) capesante
. cotte nel fieno; poc'o nulla
.da aggiungere
.alla descrizione
stilata da princess,
cui vi rimando. Peraltro: temperatura di servizio
estremamente corretta, carezza
per il palato; preparazione
unanimamente apprezzabile, preferenza a durare negl'anni. Un valsente di
18 € à la Carte, ma disponibile pure in degustazione; sicuro come l'oro, mi domando in che
quantità…
Si prosegue con
le Chitarrine, condite
.d'anguilla e ragout d'ostriche: come già scritto
in precedenza,
non più di settanta grammi di sfoglia ebano. Piacevolezza indubbia: centellino con cura ma sfugge da
sott'i rebbi, per un
.corrispettivo - à la Carte - di 18 €. Una cucina ch'inizia a sembrarmi
sì valida, ma
pure
tanto delicata, auspico maggior consistenza nella portata principale, Pescato di Rombo chiodato.
Avete già letto
com'è andata a finire; oltretutto, l'intingolo di melanzana
. è contingentato al punto di
terminarmi
.sott'al naso prima
.del dovuto: ancora due bocconi a condimento iper-razionato
oppure è
meglio
.un “liscio” e l'ultimo “carico”, per chiudere
.in bellezza?! Bah...! Non è
.stare a tavola, questo.
Perché mai
.chiudo l'esperienza
.con un
bis di
(tre) capesante cotte nel fieno, dunque? Semplice; pria
che
.mi si servisse il Pescato, baloccavo tra me e me:
se realmente sono buone come son sembrate,
le gusterò ancor meglio a stomaco pieno.
Stomaco pieno...
Ecco qua, questo è tutto:
coperto
.. . . . . . . . …..3
cucina
.. . . . . . . . .. 104
(30 il Rombo)
aperitivo
.. . . . . . . . ...7
cantina
.. . . . . . . . ...85
(Terlaner, Rarità 1993)
caffè
.. . . . . . . . ..… …3
Totale:
..202 euro
.(Ric. Fis. /000687 - 58630/07)
Ora: sarà che mi attendevo un’ospitalità à la bolognese, grassa, e son invece capitato in una NY smilza,
serrata
in a great depression; sarà che spendendo con discreta liberalità, contavo di essermi assicurato
una cena più rimarchevole; sarà che, a mio
.sommesso
.parere, non è
così che si fa ristorazione stellata
...it’s the economy, stupid?! Senz'altro! Ma preferire a discrezione di Carta non può configurarsi a mo’ di
sovra-lusso
dissuasivo, atto al più a sospingere la clientela nell’ammiccante imbuto “menu degustazione”...
Signora Aurora, semmai leggesse, mi rivolgo direttamente a lei: non sto assolutamente ponendo in dubbio
la qualità intrinseca delle sue preparazioni; la probità della filiera cui si rifornisce o la perizia di coloro che
compongono la sua brigata… e ho gradito questo primo assaggio della sua cucina, veramente. Il punto è,
Signora, che il Conto è
.faccenda deputata
. al ristoratore; come tale, lei stabilisce i prezzi unitari di ogni
pietanza, io compongo
. la mia cena. E una volta compostala, avallando i prezzi
.da lei stabiliti, non esiste
al mondo
.che cinque portate
. non risultino poi essere
.sufficienti. Finché avverto
reciprocità tra le parti,
sull’entità di conto non metto becco;
ma, nel caso specifico, ho lasciato la sua sala da pranzo in balia di
un dubbio: quante altre portate avrei dovuto ordinare, per raggiungere un netto quantitativo appagante?
A occhio e croce almen’almeno altre due; e croce sul cuore, stellati-bi-tri o semplici forchettine fossero,
a fronte di cinque portate à la Carte m’han sempre
tutti quanti, bene o male, satollato. Loro stabilivano
il
.prezzo unitario, io componevo
.la mia cena... pertanto, questa mia
. a
suggerirle di
.aggiustare
. il tiro,
semmai
.fosse possibile: “tutela” massima per
le tasche dei degustanti, se n'auspica una medesima pure
per
le fauci dei fagocitanti.
Ringrazio per l'attenzione e la pazienza accordatemi