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Zaia ai kebabbari: 'fateli con prodotti italiani'

da marziano il 10 set 2009 16:27


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da marziano il 10 set 2009 16:27


Il principio è comunque valido. Cioè Zaia ha ragione.
McDonald nel suo piccolo compra la carne da cremonini, comunque. Qui si apre il problema di dove Cremonini alleva LUI le vacche. Ma diventa un po' complesso, qui.

da stefanbo il 10 set 2009 16:50


Non solo caro Direttore, ma allora, per par condicio, vorrei che anche i ristoranti italiani all'estero ("raccomandazione, per carità!) si rifornissero di Parmesanito argentino se in Sudamerica, di Monzarella Cheese se negli USA, di pelato cinese in Asia o di Kaiaianti wine se in Nuova Zelanda... o no???!!!!
Non concordo con Marziano, di nuovo, come con l'ananas, Zaia ha perso unìottima occasione per tacere :twisted:

da Bob il 10 set 2009 16:56


Zaia fa il suo mestiere, ma questa volta lo sta facendo in modo superficiale.
Invitare un esercente a comperare un dato prodotto è facile, ma è ampiamente inutile se non si indica dove e come l'esercente ci guadagna.
Che poi ci si guadagni in freschezza, o sapore, o in ricavi, non ha una grossa importanza, ma l'imprenditore deve trovarci la sua bella convenienza.
Io non sono in grado di giudicare, ma, se al momento gli approvvigionamenti sono fatti altrove, un motivo ci sarà.
Il cilindrone di carne da cui i kebabbari ricavano i riccioli di ripieno è un prodotto particolare: si trova, in Italia? E, se sì, a che prezzo?
Se non si risponde a questo, è pura demagogia. Con tutto il rispetto per Zaia, che non è affatto un cattivo ministro.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 10 set 2009 17:07


io non ci trovo niente di male in quel che ha detto Zaia , mi pare che si sia limitato ad una raccomandazione , non è un'imposizione, se i medesimi prodotti che servono per il kebab e, ovviamente anche per altre preparazioni etniche o comunque estere , si possono trovare in Italia , non vedo perchè ci si debba per forza incaponire sul prodotto d'importazione, ci vedo anche uno sfondo ecologico. Meno merci che viaggiano inutilmente in giro per il mondo , minor consumo di carburanti ecc. ecc.
Il discorso economico o meglio di profitto evidenziato da Bob è invece un altro discorso, io però preferirei pagare un pò di più il panino9 con il kebab , ma essere sicura della qualità. Fintanto che ci sarà vaghezza sulla materia prima utilizzata , io continuerò ad astenermi dal mangiare kebab, ma anche patatine fritte e panini di mc Donalds, nonhè pollo fritto , cibi cinesi etc etc etc.
Biancomicio , che piacere ritrovarti nuovamente in disaccordo con me !! :lol: :wink:

da capohog il 10 set 2009 17:09


utilizzando per il kebap carne di montone vitello etc nulla osterebbe ad utilizzare carne italiana... solo che il bue grasso di Carrù magari faerbbe levitare un po' il prezzo. Il kebap comunque risulta aver soppiantato in Germania, come cibo da strada, i wursteln e non mi meraviglierebbe più di tanto se quei "cosoni" che girano sullo spiedo fossero prodotti da qualche fabbrica e distribuiti surgelati ai kebabbari...

96 cubic inch of good vibs

da bunny46 il 10 set 2009 17:10


Bob ha scrittoIl cilindrone di carne da cui i kebabbari ricavano i riccioli di ripieno è un prodotto particolare: si trova, in Italia? E, se sì, a che prezzo?

Un kebabbaro vicino a casa mia mi disse che molti negozi di kebab sono come in franchising: una casa madre tedesca (gestita da turchi) fornisce arredamento e macchine e i negozianti sono obbligati a prendere la carne da loro, ovviamente surgelata e già in "cilindroni", infatti se si osserva la pubblicità fuori da questi locali è spesso scritta in tedesco, parlo naturalmente per la zona di Milano.

da stefanbo il 10 set 2009 17:14


Cara Santippe, spiegami allora perchè la difesa ad oltranza della bontà (peraltro indubbia) dei nostri prodotti non debba valere, come da me provocatoriamente indicato negli esempi (assurdi ma mica tanto) per i ristoranti italiani all'estero (ho specificato anch'io "raccomandazioni")?
Vale solo a senso unico?
Pensa se Zaia sapesse che una delle mie assurdità veramente fosse "raccomandata" in un altro paese...
Si metterebbe a strillare come un'aquila dicendo che il prodotto italiano è inimitabile...
Mi spiace, a me il discorso puzza di razzismo e basta... :twisted:

da Bob il 10 set 2009 17:17


Santippe, infatti non c'è nulla di male, ma è una raccomandazione insulsa. E, lo ripeto, lo dico con dispiacere perchè a me, zaia non dispiace.
A parte il discorso di stefanbo (che tuttavia non reputo pertinentissimo, perchè i kebabbari non si rifornisno dai paesi d'origine, ma, credo, dalla Germania), tutta la nostra ristorazione è basata sui prodotti di importazione: arance dalla Tunisia e dalla Spagna, o da Israele, banane da...?(non lo so), carne dall'argentina o dalla scozia, pesce dall'Atlantico...Insomma,io non ci vedo nulla di strano se chiunque decide di comprare NON in Italia. Certo, preferirei che lo facesse, ma non si comporta in modo diverso da quello di centomila altri esercenti.
Zaia vuole "invitare" a comprare italiano? Fa bene. Ma non può limitarsi all'esortazione, tantopiù che è il Ministro direttamente interessato: deve anche indicare come e perchè il prodotto italiano sia migliore non solo per il consumatore ma anche dove l'esercente possa trovare il tornaconto. Non è un optional: è un suo preciso dovere istituzionale, quando dice queste cose.

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da Bob il 10 set 2009 17:20


Però, non è detto che le salsine che ci mettono, e le verdure, non siano comperate in Italia. E magari anche il panino.Insomma,ci sarebbe una buona parte di prodotto italiano.... :lol: :lol:

"Sul vino, bevo qualunque cosa mi raccontiate, sul cibo, ci mastico abbastanza"

da santippe28 il 10 set 2009 17:24


Caro Biancomicio ogni stato è indipendente e sovrano , pertanto non si può imporre dall'Italia ad uno Stato estero di fare una determinata cosa.Sarei peraltro favorevolissima ad una condizione di reciprocità anche alimentare, non parlerei di razzismo , semmai di un certo protezionismo ed amor di patria , che a mio avviso , dopo aver abdicato e sbracato su ogni questione , in nome di una uguaglianza e fratellanza sempre per ora a senso unico , non mi pare possa fare più danni di quanti già ne siano derivati dalle sopra citate abdicazioni e sbracature. Non capisco poi perchè se cotal discorso proviene che so , dai francesi , piuttosto che dai tedeschi , allora tutto va bene ed anzi si ciancia suggerendo di prenderne esempio , se invece , viene dall'Italia , allora è razzismo , fascismo , ecc. , insomma alla fine della fiera , è sempre colpa di Berlusconi . :roll:

da stefanbo il 10 set 2009 17:25


Hai ragione per il kebab Bob, non per la raccomandazione già fatta da Zaia ai ristoranti cinesi qualche mese fa di usare prodotti italiani per il riso alla coantonese o quant'altro (loro si riforniscono eccome in Cina!!!).
Hai ragione anche sul tornaconto: inutile dirmi di consumare il kiwi italiano solo perchè di italica stirpe se poi (da me verificato) costa il doppio di quello dell'Oceania, o di non mangiare l'ananas se come disse a suo tempo Cisejazz con un ananas ci sfami una famiglia a 1€ mentre un chilo di nostrana frutta tolta la buccia basta a malapena a due persone.
Per questo è un discorso di pura demagogia che non ha alcun riscontro nella realtà attuale.
Ho lodato Zaia quelle varie volte che ha fatto battaglie condivisibilissime, ora come con l'ananas non sono assolutamente d'accordo ed altre volte dietro le indubbie buone intenzioni (come la marchiatura del suino o la provenienza del latte) era in palese malafede sapendo già benissimo che la UE non le poteva nè le voleva accettare, tutto qui :wink:

da santippe28 il 10 set 2009 17:30


Personalmente , fintanto che potrò comprerò prodotti italiani anche quando costano più di quelli stranieri , quando non me lo potrò più permettere , mi adeguerò, ma , nazionalista per come sono , prevedo una dieta a base di uova , cipolle e patate

da cisejazz il 10 set 2009 18:50


bunny46 ha scritto
Bob ha scrittoIl cilindrone di carne da cui i kebabbari ricavano i riccioli di ripieno è un prodotto particolare: si trova, in Italia? E, se sì, a che prezzo?

Un kebabbaro vicino a casa mia mi disse che molti negozi di kebab sono come in franchising: una casa madre tedesca (gestita da turchi) fornisce arredamento e macchine e i negozianti sono obbligati a prendere la carne da loro, ovviamente surgelata e già in "cilindroni", infatti se si osserva la pubblicità fuori da questi locali è spesso scritta in tedesco, parlo naturalmente per la zona di Milano.


io so esattamente la stessa cosa che dice bunny46.
Inoltre la carne del kebab che vendono qui a milano, e' tacchino.
A dare un sapore particolare e' la miscela di spezie usata, ras al naut.

da stefanbo il 11 set 2009 09:48


Verissimo Cisejazz, anche a Roma è tacchino, talvolta misto con vitello.
Vero anche che è la miscela ras el hanout a fare la differenza, assieme al pane arabo, allo yogurt e a quant'altro da un normalissimo tacchino allo spiedo 8)
Di sicuro poi per fregiarsi del marchio Döner Kebab (o Kebap) che mi sembra sia un franchising DEVONO servirsi (come è normale che sia per ogni negozio in franchising, in tutte le categorie merceologiche) dalla casa madre in Germania, quindi le chiacchiere stanno a zero: per tutti coloro (e sono maggioranza) della catena non possono neanche se volessero rifornirsi di carne italiana... :wink:

da Paulyste il 11 set 2009 10:12


santippe28 ha scrittoCaro Biancomicio ogni stato è indipendente e sovrano , pertanto non si può imporre dall'Italia ad uno Stato estero di fare una determinata cosa.


Ritengo che l'Italia, come Stato membro di uno spazio di libero mercato quale è l'UE, non possa imporre una simile restrizione nemmeno entro i propri confini. L'importante è che il prodotto sia in regola secondo le norme comunitarie, poi che lo producano in Portogallo, in Svezia o in Bulgaria non importa. E al momento - grazie a dio non viviamo in epoca di protezionismo economico - non importa nemmeno che venga dal Sudafrica o dalla Cina.

da adem il 11 set 2009 10:27


stefanbo ha scrittoDi sicuro poi per fregiarsi del marchio Döner Kebab (o Kebap) che mi sembra sia un franchising DEVONO servirsi (come è normale che sia per ogni negozio in franchising, in tutte le categorie merceologiche) dalla casa madre in Germania, quindi le chiacchiere stanno a zero: per tutti coloro (e sono maggioranza) della catena non possono neanche se volessero rifornirsi di carne italiana... :wink:


Risulta anche a me. E sicuramente anche a Zaia, qualificando il suo intervento come assolutamente inutile e demagogico. Come il 50% di quello che dice, ma per fortuna l'altro 50% è costituito da politiche serie e piuttosto coraggiose.

da stefanbo il 11 set 2009 10:31


Quotato Adem :lol: , la penso esattamente allo stesso modo di Zaia, e l'ho già specificato: un misto di buone/ottime iniziative, di demagogia e di provocazioni o proposte completamente inutili... (tipo appunto questa...) :roll:

da Paulyste il 11 set 2009 10:35


stefanbo ha scrittoQuotato Adem :lol: , la penso esattamente allo stesso modo di Zaia, e l'ho già specificato: un misto di buone/ottime iniziative, di demagogia e di provocazioni o proposte completamente inutili... (tipo appunto questa...) :roll:


Sono ignorante nel campo... di Zaia, ahimé, sui giornali si sentono soltanto le castronerie. Vorreste, di grazia, illustrarmi brevemente quali sono le politiche meritevoli di nota da lui avviate?

da stefanbo il 11 set 2009 10:40


Neanch'io le so tutte 8) e chiedo aiuto ad altri forumisti per ricordarne altre:
- tolleranza zero verso qualsiasi abuso (onestamente all'inizio sembrava soprattutto cinese, ma poi il tiro è stato corretto) compiuto nel campo dell'alimentazione (scaduti/avariati ecc)
- quote latte
- tentativo di non demonizzare il (al massimo i 2) bicchieri di vino
- valorizzazione (è vero, è compito di OGNI ministro dell'agricoltura)del Madei in Italy partecipando/organizzando incontri/mostre
- misure contro la moria delle api

Altre cose agli amici che ne ricordano ancora 8)

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