tpt ha scrittoMa se le avete perchè non lo pubblicizzate nel vostro sito?

perchè le 2 volte all'anno che capita, cmq i clienti si informano al telefono.

cmq i clienti si informano al telefono.

Ah ecco...

Questo è un discorso abbastanza complicato dove le troppe parole possono generare fraintendimenti.

Le leggi ci sono e devono essere rispettate ma che un ristoratore possa creare un businness dalla frequenza del proprio locale da parte di portatori d'handicap ce ne passa...

bunny46 ha scrittoSe guardi in basso, ultima riga del sito, c'è scritto "powered by sararlo".

Posso? Dirigo un reparto di riabilitazione. Tutti hanno ragione, nessuno la ha. La disabilità è una cosa complessa. Esiste tutta una serie di normative di legge che comunque si limitano a cose "semplici" anche se costose. E non sono vincolanti se ci sono impossibilità architettoniche o il ristorante non è di nuova costruzione.
Nella recensione di NonnoCico si cita la signora centenaria che per un minuscolo dislivello poteva cadere: qui non siamo più nel campo della disabilità ma nel campo tecnico della "fragilità".
Un'ultima considerazione. Quando dei disabili organizzano o si fanno organizzare una gita o altro sempre (viene loro insegnato dal primo momento o agli accompagnatori) viene chiesta la presenza o meno di barriere architettoniche.
E' un argomento complesso che va affrontato senza emozione ma con lucida tecnica.

Bravo Silvano

Vi racconto questa.....quando avevamo l'altro locale, in p.zza duomo a Pavia, all'interno, per accedere alla sala sul retro, c'era un piccolo scalino e qui ci fu imposto uno scivolo per i disabili. Anche per accedere al locale dalla piazza c'era uno scalino e anche lì scivolo....bene..chiamo impresa e faccio il tutto....lo sapete quanto è durato? 3 giorni....vigili...assolutamente elimare lo scalino esterno perchè p.zza duomo è sotto il vincolo delle belle arti....azz...volevano anche farmi la multa.

Io credo che l'accesso dei disabili nei ristoranti sia l'ultimo dei problemi quando essi manco possono prendere un mezzo pubblico, accedere in parecchi uffici e addirittura nemmeno andare a casa. io vivo in un condominio dove il portone e l'ascensore sono talmente stretti che manco un passeggino ci entra.

Parakarro ha scritto creare un menu' per celiaci costa piu' o meno nulla ed interessa una buona fetta di mercato...il confronto non è possibile ....

Intendevo "pubblicizzare", non "fare": se hai un menu per celiaci lo metti in evidenza, se hai l'accesso per disabili no. Morale? Non reputi interessante il potenziale ritorno, certamante anche per quello che dici tu.

primus ha scritto

gobbaccio ha scritto?

Io sono attrezzato è di disabili in media ne vedo 2 all'anno.

per una volta in vita tua , hai fatto un'ttima cosa di cui devi essere fiero, al di là di ogni costo sostenuto , è segno di civiltà e sensibilità verso il prossimo.

Anche Primus ha un'anima ?