Io ho avuto la fortuna/sfortuna di conoscere bene il mondo dell'editoria. Ci sono case editrici per le quali nutro profonda stima, altre che guardo con occhio critico ed altre ancora delle quali non condivido l'impronta editoriale. Poi che si, che capiti che anche un pessimo editore possa fare il "colpo giusto"ci può stare ma, scusami, non mi pare proprio questo il caso.
La signora cha ha curato quella pagina non è laureata in lettere? Non credo sia necessario per poter scrivere. Ma paragonarla a Iannone che di mestiere fa invece il cuoco, mi pare ridicolo.
Ci sono fior di chef che non sanno bene l'italiano, non è loro richiesto.
Chi invece scrive un libro e soprattutto chi lo pubblica dovrebbe avere magari un'idea di come si scrive un libro. Se poi ha la pretesa (come in questo caso) di schiarirci le idee o meglio di appronfondire un concetto circa una determinata materia, dovrebbe farlo in modo sensato. Ora ... dal link che hai segnalato, leggo:
"La cucina molecolare è un insieme, in continua crescita, di nuove tecniche e di ricette, basate su nuove tecniche. Le nuove tecniche derivano dall'applicazione alla cucina i conoscenze scientifiche, in linea di principio anche estranee al mondo del cibo (fonte: "Il gelato estemporaneo e altre invenzioni gastronomiche", ed. Sperling e Kupfer)."
Chiaro, no?