gobbaccio ha scritto...La vicepresidente della Commissione Cultura (si fa per dire), Paola Frassinetti, ha infatti presentato una proposta di legge che intende vietare la macellazione dei cavalli. Sconcertanti le motivazioni che hanno spinto la Frassinetti, sostenuta dall’onnipresente sottosegretario Francesca Martini (quella dell’ordinanza sulla cucina molecolare firmata davanti alle telecamere di Striscia), a proporre lo spostamento degli equini da “animali da reddito” ad “animali d’affezione”, equiparandoli a cani e gatti. Si tratta, in definitiva, di ”spezzare quella terribile catena vecchiaia-macello” che contraddistingue i nostrani Ribot, arrivando gradualmente a una “carta degli Equidi” che dovrebbe puntare naturalmente alla cancellazione delle varie manifestazioni cui partecipano. È sottinteso il riferimento al Palio di Siena.
Vogliamo anche parlare dei conigli?
Sai quanti ce l'hanno in casa come compagnia e non lo mangerebbero per nessuna ragione al mondo? Eppure nelle macellerie si trovano senza tanti perché. Aldilà della cultura culinaria o meno, io credo che se una cosa è commestibile debba essere messa in commercio, punto e basta. Se poi uno si affeziona a qualcosa sono cavoli suoi e non se la mangia, ma non può vietare me di mangiarla. Si torna alla libertà di scelta.
Il riferimento al Palio di Siena è come al solito qualunquista, come se togliendo il Palio si risolvessero i maltrattamenti agli animali. Proporrei al ministro e alla vicepresidente, se ne hanno il coraggio, di andare a chiudere gli ippodromi e mandare a casa tutto il personale che lavora lì e di fare un calcolo del giro di soldi che ne deriva (SNAI, monopoli di stato ecc...). Poi dopo si discute, altrimenti si parla di aria fritta pre elettorale. E non mi si venga a dire che negli ippodromi non si drogano i cavalli...