Trovo sia lo svilimento della ristorazione extradomestica. Io al ristorante desidero attenzioni e coccole (sempre in misura del tipo di ristorante).

Pensare ad una simile cena mi rattrista ed il paragone con chi tira fuori dal frigo un cibo pronto e lo infila nel micronde di casa mi sorge spontaneo.

Se poi penso ad un ristorante dove, invece che approffittare dell'attimo di convivio, mi metto a giochicchiare con un pc ecco che la mente corre al panino consumato di corsa alla scrivania in ufficio.

Forse qualche giovincello che ama facebook potrebbe anche apprezzare, ma a prescindere da quel che dice il sondaggio ecco che non penso affatto che simili iniziative potrebbero avere successo in Italia, dove il desinare è vissuto come un rito e non come una necessità.

Ma vi immaginate un bricco di vino in tetrapack che vi arriva al tavolo attraverso un condotto simile a quelli dove le cassiere del market infilano i bussolotti dell'incasso?

Tristezza cosmica...

Settimana scorsa (ero in Italia) ho sempre cenato a casa (ero arrivata per sgobbare, mica per divertirmi ...).

Una sera ho abdicato: troppo stanca per cucinare. E cosi' in tenuta semplice semplice ci siamo recati in una trattoria a conduzione familiare vicino a casa.

Nessun piatto particolare, il classico ritrovo per famigliole, tavolate di amici, cucina decisamente scontata e non particolarmente curata: pieno assoluto (una sessantina di posti a sedere).

Ed ecco che mentre cenavo mi sono guardata attorno: arredamento degli anni '70 piuttosto tristino, tovagliato e stoviglie decisamente entry level .... ma la gente si divertiva tra un piatto di stracotto con la polenta, una casoeula, una minestra di farro o perchè no? Una pizza. Il forno è a legna e tutte le proposte sono abbastanza scontate.

Eppure, il successo.

Ed ho pensato (magari sbagliandomi, eh?) che attualmente la ristorazione italiana non ha grandi vie di mezzo.

Esistono gli stellati, ma sono categoria a parte.

Per tutti gli altri ü diverso.

O sai proporre piatti ricercati, con materie prime notevoli ... ma in questo caso ti serve un validissimo chef, una validissima location e tanta professionalità mista a cortesia oppure hai solo due alternative: o il locale che "fa moda" ma che prima o poi si sgonfia come un palloncino del luna park, oppure una cucina semplice, un locale magari che proprio figo non è ..... eccelsa basta sia pulito, basta sedersi a tavola e mangiare una cucina semplice ma curata, ma che il tuo portafoglio si puo' permettere spesso, dialogando con gli altri commensali, come faresti a casa.

Poi, ovvio, ci sono gli incontentabili: l'altro giorno leggevo una recensione (cappello arancione) di chi aveva speso circa 20 euro a cranio e si lamentava della qualità del cibo (primo, secondo, dolce, vino ...). Ma questi clienti temo facciano poco testo e soprattutto poco cassetto.

tpt ha scrittoEd ho pensato (magari sbagliandomi, eh?) che attualmente la ristorazione italiana non ha grandi vie di mezzo.

beh, oddio... in centro italia onestamente le vie di mezzo esistono, e potrei farti numerosi esempi: non so se al nord la distinzione sia davvero quella che dici tu, ma non mi risulta

detto questo, che i locali con cucina mediocre a basso prezzo siano sempre pieni è purtroppo una realtà. certamente sfamano chi non può permettersi di meglio, e ben venga, ma sfamano pure chi non vuole permettersi di meglio, e questo è un limite culturale

Verissimo tutto quel che dici Apina. Ma ogni tanto fa bene capitare per caso nel primo posto ti capiti a tiro (come in quel caso).

Onestamente i clienti mi sono parsi tutte persone poco attente a cosa avevano nel piatto e come tu dici, questo è un problema di scarsa conoscenza del cibo, di scarso desiderio di conoscerlo, insomma, di pigrizia mentale.

Penso pero' che l'apertura di un ristorante "tecnologico" in Italia, vorrebbe proprio strizzare l'occhio al cliente poco attento.

Magari un po' piu' giovane di quello che ho trovato io in trattoria, ma pur sempre un cliente al quale poco importa cosa porta alla bocca ...

Nella trattoria trovi chi mette lo stare insieme al primo posto, nel locale iformatizzato l'essere "avanti" .... Bonjour tristesse ...

l'articolo porta già all'inizio un errore: dice che in Italia non esisteva un ristorante così, invece a me risulta che ci sia, a Giarre, di e con GianMaria Le Mura.
Credo però che ci siano i camerieri (non ne sono certa perché non sento GianMaria da un po')

Aggiungo riportando da quanto scritto sotto le foto della "creazione":

"Touch, Screen, Restaurant, Little, Bar, Gourmet, Ricevimenti, Matrimoni, Pranzi, Lavoro, Location, Privata, Convegni, Grandi, Eventi, in via Aldo Moro 56 a Giarre (ct) Ristorazione alternativa ed interattiva gourmet Happy Hour Drunch Pizzeria Cucina con schermi live vedi la preparazione dei tuoi ordini e commenti il piatto che hai scelto on line su posto. Maidireristorante è la prima Ristorazione Italiana Touch Screen."

tpt ha scritto E cosi' in tenuta semplice semplice ci siamo recati in una trattoria a conduzione familiare vicino a casa.

Nessun piatto particolare, il classico ritrovo per famigliole, tavolate di amici, cucina decisamente scontata e non particolarmente curata:

scusa puoi dirmi cosa hai mangiato,bevuto e quanto hai speso?
Se ti va nè.

Non ne ho idea perchè non ho pagato io. Eravamo in 4 e non tutti hanno preso dall'antipasto al dolce. Anzi per il dolce ci si è limitati ad un piatto (penso un paio di porzioni) di frittelle e chiacchiere con crema.



In ogni caso non ci hanno avvelenato: io ho mangiato uno stracotto, con porcini e polenta e non era malvagio.

anni fa (metà anni '90 circa) a perugia c'era il pix-pub: naturalmente era molto meno tecnologico di quello descritto nell'articolo, ma si ordinava tramite computer posizionati ad ogni tavolo e si poteva chattare con gli altri tavoli, inoltre si poteva giocare nell'attesa dei piatti. il locale è piaciuto per un po', ma dopo qualche anno pur nella sua modernità è diventato obsoleto, ed ha chiuso.
in ogni caso, oggi, passando gran parte della mia giornata davanti al computer, credo che mi guarderei bene dal trascorrervi anche il momento della cena, per la quale preferisco compagnia umana

butter_fly ha scrittoanni fa (metà anni '90 circa) a perugia c'era il pix-pub:

anche a Genova... ....ehhhhh che bei ricordi......

Vabbè cià, rispondo a Don Attilio in contumacia

donAttilio ha scrittoMi sapete dire che affinità/sinergie ha tutto questo con la "vera" ristorazione ? ? ?

La "vera" ristorazione non è una attività umana? Perchè mai dovrebbe essere conservatrice e monotona?

Fante, ho l'impressione che tutto quello che si propone in questo articolo siano orpelli che distraggono il cliente dal vero "essere" della ristorazione: il cibo.

Quante volte ci siamo sentiti consigliare dall'amico di turno ... è un ambiente cosi' cosi' ma si mangia davvero bene.

Sono la prima ad ammettere che anche l'occhio vuole la sua parte e che a corollario del cibo ci debba essere sicuramente la pulizia eppoi nell'ordine il servizio e l'ambiente ma trovo che questo modo di proporre il cibo sia "disumanizzante".

Anche il nostro famosissimo logaritmo da un peso diverso ai tre fattori che portano al colore del cappello, giusto?

Inoltre, se per vera ristorazione si intende appunto l'attività umana (di chi cucina, di chi serve, di chi arreda il locale e di chi lo pulisce) eliminare uno di questi fattori mi sembra appunto voler fare qualcosa di inutilmente controcorrente. Potrebbe essere che non avendo camerieri che servono il ristorante abbia costi di gestione inferiore ma, correggimi se sbaglio, sono quasi convinto che se proponi il locale modaiolo e fighetto, al cliente non verrebbe proposta quella cucina a prezzi inferiori per mancanza di servizio.

O no?

Fante ha scrittoVabbè cià, rispondo a Don Attilio in contumacia

donAttilio ha scrittoMi sapete dire che affinità/sinergie ha tutto questo con la "vera" ristorazione ? ? ?

La "vera" ristorazione non è una attività umana? Perchè mai dovrebbe essere conservatrice e monotona?

In un'ottica di "fai da té" potrebbe anche trovare condivisione, ma per soddisfare aspettative di "umana piacevolezza", a mio avviso sembra un po zoppicante.

Il concetto è quello di offrire al cliente un ambiente che possa trovare gradevole e/o funzionale e ritengo sia giusto utilizzare, se graditi, supporti tecnologici.

Forse è preferibile un touch screen a un cameriere maleducato...