Per chi non lo sapesse, la DOCG, denominazione di origine controllata e garantita, della quale si fregiano il Chianti e molti (troppi....) altri vini italiani, prevede ANCHE (tra le tante altre cose, più che altro legali: resa, vitigni, imbottigliamento e quant'altro) un panel di degustazione del prodotto....
Bè, se il consorzio non si decide ad adottare criteri un pochino più severi proprio nelle qualità organolettiche ci ritroveremo sempre, ed ancora, con bottiglie improbabilissime di Chianti DOCG vendute in grande distribuzione a 1,99 (o max 2,49€) che, vi assicuro, di tipico han ben poco.
Ovviamente prendo lo spunto dal Chianti visto l'articolo odierno, ma il discorso potrebbe benissimo essere esteso a non poche altre DOCG