Laboratorio di sviluppo dei temi trattati nelle news e negli articoli pubblicati nel magazine de ilmangione.it. Ogni utente può proporre spunti di discussione correlati agli argomenti stessi.
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da ciliegina il 02 apr 2012 09:50


Quando tempo fa parlavo di cucina alla radio, mi ero informata sulla cucina spagnola scoprendo che già nell'impero romano si importava olio dalla Spagna. Scandalizzarsi perchè si importa olio da altri paesi ritenendola una novità dei nostri giorni mi sembra idea quanto meno discutibile. Anche prima si importava, ma forse ci importava meno.
Per quanto riguarda il gusto, noto la differenza a crudo, ma a cotto...poi cucinando con un cucchiaino di olio, la differenza possibile viene cancellata dall'acqua che devo per forza mettere altrimenti tutto sa di grimo.
Per i costi, sto aspettando la latta da 5 litri a poco più di 40 euro da mia cugina che ha parenti che oleificano in quel del Gargano. Per me, più che l'importazione di oli da altri paesi, mi importerebbe leggere qualcosa di più sulle caratteristiche organolettiche dell'olio che trovo a prezzi moderatamente bassi: se anche fosse una miscela di oli, ma l'acidità è nei limiti di legge, non è VECCHIO (guardo anche la data scadenza dell'olio, perchè al super trovi olio che scade nel 2013 ma tanto che scade nel 2012...), è stato conservato in modo decente, non vedo perchè non usare per cucinare un olio di "seconda scelta". Al momento però non mi sento pienamente garantita su questi fronti.
Sempre a proposito di olio, vi ricordate tempo fa che andava di moda l'olio non filtrato? Ebbene, stando alle parole dei parenti oleificatori, più l'olio è torbido, più contiene impurità, prima irrancidisce. Se così fosse, quanto ci hanno marciato!

da donAttilio il 02 apr 2012 11:53


ciliegina ha scrittoQuando tempo fa parlavo di cucina alla radio, mi ero informata sulla cucina spagnola scoprendo che già nell'impero romano si importava olio dalla Spagna. Scandalizzarsi perchè si importa olio da altri paesi ritenendola una novità dei nostri giorni mi sembra idea quanto meno discutibile.


Ciliegina, se tu in etichetta non me lo dici (ma evidenzi DOP di ....), commetti una F R O D E.
E' come il caso del Brunello "allungato" con il Merlot : il disciplinare NON lo prevede, di conseguenza (qualità o meno) commetti una frode.

da ciliegina il 02 apr 2012 14:18


Io però mi riferivo a oli che non hanno denominazione DOP e che hanno un altro costo. Mi riferivo a oli che in etichetta riportano la dicitura "miscela di oli di provenienza comunitaria e/o extracomunitaria". Per questi mi piacerebbe vedere un'etichetta di analisi dell'olio simile nella struttura a quella dell'acqua, tanto per far capire un poco quale sia il mio pensiero. Poi va da sè che non posso pretendere l'analisi degli ioni come la vedo su quella dell'acqua, ma capire se ci sono residui importanti di qualche lavorazione questo si.
Non ricordo (ma è un mesetto che non compro olio) di aver visto etichetta olio DOP e leggere miscela etc, mentre su altre confezioni di olio si ( e mio marito si è rifiutato di comprarlo).

da stefanbo il 02 apr 2012 14:32


Purtroppo hai ragione Ciliegina. Le regole CEE hanno imposto un certo tipo d'etichettatura MINIMO che (salvo rari casi) soprattutto le grandi aziende, come ho detto all'inmizio del topic rispettano (infatti non capisco la polemica un po' gratuita di Coldiretti... :roll: ).
Altra cosa è un'azienda che decide autonomamente di informarti meglio con informazioni aggiuntive (come fanno varie aziende vinicole, ad esempio) su data di molitura, conservazione e molto altro, ma purtroppo proprio negli oli "senza arte nè parte", rumeni e non, sarà estremamente difficile che tu possa trovare le informazioni richieste, visto che non sono, purtroppo, obbligo di legge.... :cry:

da ciliegina il 02 apr 2012 14:42


Lo so: questo è quanto prevede la legge. Ciò non toglie che uno vorrebbe avere qualche dettaglio in più. Se solo il consumatore potesse contare di più, e non fosse visto solo come un bel limone da spremere...(ma anche qui siamo nel campo dei desideri).

da donAttilio il 02 apr 2012 16:53


Ciliegina & Stefanbo, probabilmente, se vi rileggete attentamente (e se quanto scritto e tutto vero) l'articolo in apertura, forse si potrebbe anche condividere che "non si tratta solamente di polemica della Coldiretti", ma di altro poco trasparente :roll: :roll: :roll:

da stefanbo il 02 apr 2012 17:31


Quando dico "polemica della Coldiretti" affermo che è esagerato, ed è farina del loro sacco, affermare che 4 bottiglie d'olio in commercio su 5 non sono in regola con l'etichettatura.
Se fosse vero dovrebbero fare un esposto alla magistratura e chiedere il sequestro di quelle che a loro parere sono le bottiglie (quasi tutte secondo la loro affermazione :shock: ) non in regola con l'etichettatura.
Poi altri aspetti dell'articolo non sono evidentemente solo affermazioni della Coldiretti, ma non amo questo sparare cifre solo per il gusto di esagerare :wink:

da guenon il 03 apr 2012 08:56


Non vorrei cadere nella categorizzazione che gli oli stranieri siano di cattiva fattura. Non credo che un olio spagnolo mi accorci la vita (faccio per dire).
Quello che, come voi, vorrei succedesse è di conoscere la provenienza; come le mele. Non so se ciò abbia contribuito, ma da quando occorre indicare l'origine vedo sempre più mele italiane e meno mele cilene o argentine.
Insomma, è anche una questione di dove far girare i miei soldi, oltre che una questione di qualità e salute.

Quando il dito punta al cielo io guardo il dito...

da Mauro1980 il 03 apr 2012 23:02


Report come al solito aveva fatto una trasmissione molto bella su questo tema qualche anno fa,mettendo un po d luce sul settore, parlando con quest'importatori di olio.

Purtroppo gli oli nazionali sono tutti tendenzialmente cari, i prezzi dei nostri produttori non competitivi con quelli di molte aziende greche, spagnole, ecc...

Chi ha un bel portafoglio compra i vari DOP del Garda (Oleifico Manerba 24 € mezzo litro :( ) o tocsani (sui 15 €/lt) altrimenti la massa si rifornisce al supermercato ed è conscia di quello che compra.

Interessante la domanda posta da qualcuno sull'olio usato per cucinare.
Ad essere sinceri non ho mai fatto prove con oli di diversa qualità nella preparazione del soffritto.

Restando agli oli nostrani, acquistando direttamente dal produttore taniche da 10 lt si può comprare dell'onesto olio di Andria o di Bitonto a 5 €/lt coi GAS, con tutte le particolarità di quei terreni. Chiaro debba piacere l'olio pugliese, olio che non incontra il palato di tutti.

da butter_fly il 04 apr 2012 10:50


per guenon:
dietro al "gusto" degli olii a 3 euro ci sono oliacci raffinati e deodorati, poi mescolati con piccole quantità di extravergini al fine di portare le caratteristiche chimiche entro le soglie dell'extravergine.

per ciliegina:
olio non filtrato: è apprezzabile solo entro due-tre mesi dalla spremitura poiché ha caratteristiche organolettiche tutte particolari, ma mai comprarlo come "scorta": entro pochi mesi irrancidisce o acquista odori strani a causa dei depositi. a meno che non lo filtriate in casa :roll: fai benissimo a guardare la scadenza dell'olio: occorre sempre comprare un olio che scade come minimo dopo un anno. e che sia o in confezione opaca o in bottiglia molto scura.

questione costi
l'italia ha caratteristiche geografiche ed orografiche che impediscono la meccanizzazione della raccolta. le macchine che raccolgono le olive in tunisia o altrove sono inutilizzabili sulle colline italiane. MA, l'italia ha la maggior varietà di cultivar al mondo, cioè le potenzialità maggiori in termini di gusto e qualità. ergo, l'olio italiano sarà sempre più caro dell'olio tunisino, e l'olio tunisino sarà sempre più appetibile per chi vuole marciare con le quantità da una parte o con le frodi dall'altra.

come se ne esce?
non lo so :P il consumatore medio e poco attento dovrebbe comunque essere messo nelle condizioni di scegliere in maniera consapevole e chiara cosa sta comprando, e questa è una banalità, ma pretendere che l'olio italiano buono (e non dico eccellente, ma decente) costi meno di 5 euro è una follia. si potrebbe pensare a consorzi fra piccoli produttori onde aumentare le quantità di olive, poiché la maggior parte degli oliveti è fortemente frammentata e molti sono anche fuori mercato perché utilizzati per l'autoconsumo... è una matassa secondo me inestricabile.

cucina
non faccio testo perché compro olio solo per sfizio: in famiglia lo produciamo per autoconsumo e quindi usiamo il nostro per ogni necessità. però, pranzando sempre fuori, mi capita di condire l'insalata con l'olio che trovo sul tavolo (olio di notissima aziendona umbra), e sono brividi. nei cibi cotti, bisognerebbe fare una prova comparativa cucinando lo stesso piatto con due olii diversi, magari uno da 3 euro e uno da 6-7 euro: non ho mai provato ma potrebbe essere interessante :)

bunny:
in realtà l'olio della valle del belice è molto rinomato :wink:


da luc83 il 04 apr 2012 10:59


butter_fly ha scritto



però, pranzando sempre fuori, mi capita di condire l'insalata con l'olio che trovo sul tavolo (olio di notissima aziendona umbra), e sono brividi.


quale quale quale? :P


da bunny46 il 04 apr 2012 11:07


butter_fly ha scritto
bunny:
in realtà l'olio della valle del belice è molto rinomato :wink:

Sarà rinomato ma in zona ne producono talmente tanto che non sanno più a chi venderlo, i piccoli produttori non hanno organizzazione di vendita "in gande stile"
Per fortuna dei parenti della mia compagna c'è un ragazzo francese che ha aperto a Parigi un negozio di prodotti siciliani e assorbe buona parte della produzione.
PS nel Belice se hai uliveti non riesci a cederli neppure gratis, troppo alti i costi di mantenimento: aratura, potatura, raccolta etc

da luc83 il 04 apr 2012 11:19


butter_fly ha scritto
luc83 ha scritto
quale quale quale? :P


ehm...
farch... 8)


ahhhh ok, ho sentito anch'io un brivido :D

Comunque invidio chi, come te, può avere un'ottima fornitura di olio tutto l'anno sul quale poter sempre contare. Un mio collega ha parenti molisani ed ha in casa tre tipi di olio per ogni evenienza, a me tocca invece andare per botteghe a provarli tutti :P

da butter_fly il 04 apr 2012 11:19


bunny46 ha scritto
butter_fly ha scritto
troppo alti i costi di mantenimento: aratura, potatura, raccolta etc


ecco appunto: costi. l'attualissimo tema del costo del lavoro in agricoltura è ancora più pesante.


da Mauro1980 il 04 apr 2012 11:40


butter_fly ha scrittoma pretendere che l'olio italiano buono (e non dico eccellente, ma decente) costi meno di 5 euro è una follia. si potrebbe pensare a consorzi fra piccoli produttori onde aumentare le quantità di olive,

Condivido che un olio di buon livello debba costare al consumatore, anche saltando tutti gli intermediari, almeno 5€

Prova a pensare se non esistesse tutta questa manodopera extracomunitaria, quanto costerebbe l'olio?
o forse non costerebbe neanche tanto, semplicemente non esisterebbe

Poi di certi prezzi degli oli gardesani cosa ne pensi? alcuni nemmeno biologici
Ultima modifica di Mauro1980 il 04 apr 2012 15:29, modificato 1 volta in totale.

da butter_fly il 04 apr 2012 12:41


Mauro1980 ha scritto
Poi di certi prezzi degli oli gardesani cosa ne pensi? alcuni nemmeno biologici


ma sai, chi si pone su fasce di prezzo che vanno dai 20 euro al litro in su si pone automaticamente e consapevolmente in un mercato di nicchia. poi, andando a scavare, bisognerebbe scoprire se i 25 euro al litro compensano la raccolta a mano col cestino e la molitura in giornata, o compensano la fama dell'azienda e/o il buon nome dell'olio del garda a prescindere dal processo produttivo...
sulla manodopera poi apriti cielo. l'anno scorso ho conosciuto dei ragazzi africani che andavano in giro per oliveti a lavorare e sono stati pagati in olio anziché in denaro. c'è voluto il buon cuore di un imprenditore della zona per far avere loro qualche soldo: ha ricomprato l'olio e li ha pagati. non oso immaginare quanti casi del genere ci siano.


da Mauro1980 il 04 apr 2012 15:26


butter_fly ha scrittosulla manodopera poi apriti cielo. l'anno scorso ho conosciuto dei ragazzi africani che andavano in giro per oliveti a lavorare e sono stati pagati in olio anziché in denaro.

è il mercato degli schiavi :cry:
e siamo nel 2012

Sul Garda secondo me, benché mi piaccia, e a volte riesca ad averlo a meno (mai sotto i 25 €/lt comunque) secondo me conta tanto la fama e i tedeschi o i russi col portafoglio pieno che lo comprano.
Il prezzo non ha ragion d'essere.

da guenon il 04 apr 2012 16:27


butter_fly ha scrittoper guenon:
dietro al "gusto" degli olii a 3 euro ci sono oliacci raffinati e deodorati, poi mescolati con piccole quantità di extravergini al fine di portare le caratteristiche chimiche entro le soglie dell'extravergine.


Mi risulta pure che il termine "raffinato" oggi sostituisce il termine "rettificato". Questa è semiotica allo stato dell'arte!

Quando il dito punta al cielo io guardo il dito...

da stefanbo il 04 apr 2012 17:08


Butterfly wrote:
dietro al "gusto" degli olii a 3 euro ci sono oliacci raffinati e deodorati, poi mescolati con piccole quantità di extravergini al fine di portare le caratteristiche chimiche entro le soglie dell'extravergine.


Anch'io ne ho sentito parlare spesso e proprio in Umbria, a proposito di uno stabilimento ben noto in zona (e che non è quello da te citato).

Il problema, enorme è che si tratterebbe di frode in commercio in quanto l'extravergine (indipendentemente dalla provenienza delle olive) secondo legislazione è (dovrebbe essere... :roll: )

"Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici " (dicitura correttamente riportata da tutti gli oli in commercio di case note)

quindi senza aggiunta di oliacci raffinati e deodorati che non possono essere ottenuti con procedimenti solo meccanici... :roll:

Vallo a dimostrare però....

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