pescemarko ha scritto secondo voi tra le varie guide prevale la collaborazione o la concorrenza?
ci sono accordi di giudizio tra guide? Se no come fa il lettore a capire qual'è quella giusta?
Nel campo dell'attività editoriale esiste la normale concorrenza: le case editrici devono vendere quindi concorrenza in libero mercato.
La più famosa ovviamente la fa da padrona.
L'espresso e il Gambero Rosso vanno dietro.
Come le dicevo: la lobby esiste nelle recensioni. Non sia mai che uno stellato Michelin venga segato dall'Espresso o viceversa.
Come fa il lettore a capire? Semplice: prova qualche ristorante recensito dalle stesse e si fa un'idea.
Non esiste una guida giusta: esiste una guida capace di imporre il suo credo con l'autopromozione, con la storicità della pubblicazione, con un'accorta campagna pubblicitaria.
Nello stesso tempo, essendo un cartaceo, ognuno ha uno stile che preferisce, che gli è congeniale.
Il discorso è diverso per le numerose guide "minori" sulle quali esiste il fondato sospetto se non la certezza della recensione a pagamento. E non solo per quelle minori. Oppure la recensione fatta al telefono o con fax. La stessa Michelin recensì un ristorante ancora non aperto.
Dove girano tanti soldi gira "il peccato", come diceva il grande Veronelli.
Probabilmente meno problemi ci sono nelle guide enologiche essendo presente l'A.I.S. che con tutte le sue sezioni provinciali effettua una specie di controllo su quanto viene detto per i vini.
Non dimentichi comunque che le guide sono imprese commerciali editoriali: il servizio per il cliente viene dopo.
cordialità
silbusin