da stefanbo il 02 apr 2009 19:23
Ed ecco tornato, a grande richiesta sugli schermi di tutta Italia, il nemico giurato delle statistiche...
L'affermazione, molto ottimista, del direttore generale di Veronafiere, è in netto, o oserei dire totale contrasto con la ricerca della Bocconi pubblicata oggi sulla Repubblica, che riassumo brevemente:
Alla domanda "quanto spende per una bottiglia da bere tutti i giorni" il 20,7% ha risposto meno di 2€, il 53,1% tra i 2 ed i 4.
Non riporto il 7,3% che dice di spendere tra i 4.50 ed i 6 visto che non conosco la composizione di coloro che effettivamente superano la soglia dei 5€ indicata dal direttore di Veronafiere.
Bene, si evince quindi, da QUESTA statistica, che 3 consumatori su 4 (73,8%) spendono non più di 4€ per una bottiglia di vino "da bere tutti i giorni", quindi la "propensione all'acquisto" evidenziata dal direttore di Veronafiere o è per bottiglie da festa/regalo/occasione, oppure è molto relativa e riguarda comunque 1/4 dei consumatori...
Che dire, solita conclusione: le statistiche sono difficilissime da manovrare, e pensavo, cattiva battuta se uno degli amici Mangioni è sondaggista, che dopo tutti i black-out e le vere e proprie bufale propinate durante le elezioni si dessero una calmata, invece nulla...
Non sta a me dire, e non mi interessa, chi abbia ragione, rilevo solo, per l'ennesima volta, le mille sfaccettature di una notizia, di come viene condotta un'indagine, insomma di tutto quello che, insisto fino alla noia, non sia la semplice domanda "bainco/nero", l'unica, depurata dalle bugie sempre in agguato in tutti i sondaggi, che ci garantisce contro le interpretazioni.
Per spiegarmi meglio e per rimanere in tema "Ha mai bevuto il vino XXXX dell'azienda YYYY?" non può avere altre risposte che Sì/No, ergo sondaggio "affidabile" qualsiasi altro sondaggio, in qualsiasi altro campo da sempre e comunque adito ad interpretazioni, e quindi, per assioma, è fallace.