Eh la peppa!
questa non la sapevo: ma è vero che la tracciabilità per la bresaola non è prevista nonostante sia carne bovina?

Ricordo comunque un ristorante lombardo che si lamentava del fatto di trovare bresaola della Valtellina a 13 euro al kg e diceva 'quella cosa lì, la provincia di Sondrio non l'ha nemmeno vista'

http://www.bresaoladellavaltellina.it/i ... inare.html

Come puoi vedere, l'unico obbligo è relativo al punto 2, cioè alla zona di produzione. Puoi usare anche carne bovina ricavata da vacche sorde e incontinenti allevate in Niger, con tutto il rispetto per quel bel Paese.

"Da tempo si sapeva che le aziende, per risparmiare sui costi, importavano carni sudamericane per la lavorazione della bresaola. Di per sé non è reato. Resta una domanda: è giusto che in un prodotto Igp si possano utilizzare in maniera lecita le carni allevate a migliaia di chilometri di distanza e da capi processati in strutture di cui non si sa nulla relativamente all’organizzazione interna e ai controlli sanitari cui dovrebbero essere soggette? E ancora: perché alla carne bovina è stata imposta, dopo la Bse, la tracciabilità obbligatoria e in un salume prodotto con la stessa carne non sia stato imposto alcun obbligo? "

Già visto un servizio simile (penso su Report, ma non ci giurerei) tempo fa.

La domanda fondamentale dell'articole à proprio quella sull'IGP: quanto scritto dimostra, detto a chiare lettere, che è una denominazione che non serve assolutamente a nulla, anzi oserei dire inannevole, visto che sono arciconvinto che 99 italiani su 100 se chiedeste loro se in un prodotto IGP puoi utilizzare come in questo caso materie prime di paesi distanti decine di migliaia di chilometri risponderebber di no.
Che tristezza...

Viene forse oggi a galla, per chi non si era interessato prima, la verità circa la bresaola (nello specifico) e parecchi prodotti IGP in generale. Da Valtellinese con gli occhi aperti posso confermare che la breasola che si trova sui banchi del supermercato non è di origine locale (quando andate a Bormio a sciare o in gita date un occhio in giro per la valle e ditemi quante vacche potete vedere, fate un calcolo di quanta bresaola viene quotidianamente venduta nei supermercati e fate un confronto tra le due cifre....). Lo scorso hanno, quando si parlava di limitare le importazioni dai paesi extra CEE di merci senza possibilità di tracciabilità, la Rigamonti è insorta!!!! senza gli ZEBU' brasiliani niente + bresaola (IGP.......). E nessuno ha detto niente, niente servizi sui telegiornali e tutti avanti nelle trattorie a mangiare Bresaola IGP di Zebu'....Che magari sarà anche sana e buonissima, ma ha senso prendere carne di un animale a 5000 km dalla zona di produzione del prodotto finito e poi metterci anche il marchio IGP???? E non pensiate che la bresaola si l'unico caso. Il tanto decanato Taleggio della Valsassina viene prodotto, direttamente nelle quadrate formagelle, in Olanda (dove hanno latte in abbondanza), portato in Valsassina su grandi TIR (hanno fatto anche la strada apposta...) e bastano 15 giorni di stagionatura sul posto per dichiararlo IGP!!!! Ma che bello!!!!

Verissimo, ciò vale anche, per fare una digressione per la grecissima feta che viene prodotta sempre in Olanda.

Appunto per gli esempi portati da Lares e Silbusin, oltre alla famigerata bresaola, ha ancora senso avere una IGP per questi ed altri prodotti non prodotti (scusate il bisticcio) localmente? IMHO assolutamente no...

I conti della serva per la bresaola (rapporto fra produzione possibile e quantità di prodotto presente sui banchi di vendita) furono esaminati, mi pare un paio di anni fa, in un'inchiesta su Repubblica. Risultati sconcertanti.

Uguale esito ebbe un'altra inchiesta, qualche mese dopo, sulla "Mozzarella di bufala" campana.

Situazioni simili a quelle di tanti altri prodotti.
Ulteriore conferma (notizia di ieri) che la stragrande maggioranza di prodotti alimentari italiani venduta all'estero è "taroccata".

Infatti sia il prezzo della Bresaola sia quello della mozzarella di bufala come grana e parmigiano, ovviamente parlo di prodotti non di marca o qualità particolari è crollato talmente tanto che ci si chiede proprio come facciano a rientrarci...(nota bene tutti IGP o DOP)...

stefanbo ha scrittoInfatti sia il prezzo della Bresaola sia quello della mozzarella di bufala come grana e parmigiano, ovviamente parlo di prodotti non di marca o qualità particolari è crollato talmente tanto che ci si chiede proprio come facciano a rientrarci...(nota bene tutti IGP o DOP)...

bè al supermercato ci sono bresaole non igp, prodotte fuori dalla valtellina, a circa 50 euro al kg tagliate in busta!

Lo sai Luc83 appena si imbusta il prezzo triplica!!!

Spesso alla grande distribuzione, al banco servito, la trovi a 19,90€ al chilo, ergo meno di un vero Parma o di un vero San Daniele

qui ho provato tutte le bresaole possibili ed inimmaginabili, grande distribuzione e non, e pur pagandole anche cifre importanti non ne ho mai trovata nessuna che potesse vantare quel nome!!

alla fine la migliore rimane la slinzeca morbida di cavallo del "suocero"

senza fare alcun nome (niente pubblicità) posso garantirti che qualche Macelleria artigianale che produce Bresaola di eccellente qualità la si può trovare. Soprattutto qualche (un paio) macelleria di Chiavenna e qualcosa nei dintorni. Ma niente di commerciale, tutto quello che producono lo vendono nel loro negozio. Il resto lascialo pure stare, non vale la pena...

Lares ha scrittosenza fare alcun nome (niente pubblicità) posso garantirti che qualche Macelleria artigianale che produce Bresaola di eccellente qualità la si può trovare. Soprattutto qualche (un paio) macelleria di Chiavenna e qualcosa nei dintorni. Ma niente di commerciale, tutto quello che producono lo vendono nel loro negozio. Il resto lascialo pure stare, non vale la pena...

quoto assolutamente e la differenza si sente eccome

Quoto Lares e CIsejazz, sono assolutamente convinto anch'io che si trovino bresaole eccellenti, ma il punto purtroppo è più ampio e grave come da inizio forum: meritano questi prodotti la IGP, non solo IMHO non la meritano ma andrebbe anche detto abbastanza chiaro ai consumatori che IGP a questo punto (un po' come DOC nei vini) non è ASSOLUTAMENTE indice di qualità (e addirittura nella IGP al contrario della DOC neanche di origine!!!), ma penso che questo purtroppo sia nei media sia altrove, non avverrà MAI

Perfettamente d'accordo con te Stefanbo, l'errore o la fregatura è di far coincidere nella testa della gente la sigla IGP con il concetto di qualità, quando è solo un escamotage per vendere dei prodotti spesso scadenti a prezzi più elevati del dovuto....oltrettutto andrebbe approfondito il concetto che certi prodotti di qualità superiore non possono e non devono essere alla portata di tutti. Non per un discorso classista o di possibilità economica, ma per il semplice fatto che le quantità tollerate da un territorio per produrre un determinato prodotto ad una certa qualità sono per forza di cose finite, piccole, e tentare di forzare queste quantità porta necessariamente ad uno scadimento della qualità. Nella splendida e per me vicina Val Gerola si producono, al massimo, 2000 forme di Bitto originale all'anno, non di più, per limiti di spazio negli alpeggi. Che senso ha comprare o vendere Bitto IGP prodotto in una zona amplissima, ma non originale non vera, al supermercato quando si sà che ad un solo operatore di Supermercato servono, minimo, 20000 (10 volte la produzione!!!!) forme l'anno. Lasciamo che il poco Bitto serio lo mangi chi può, e che lo venda solo chi lo sà fare, e se costa 50 Euro il kg......amen, ne mangeremo di meno......o mangeremo altro formaggio altrettanto buono, di cui se ne può produrre correttamente abbastanza da pagarlo meno. Scusate la lunghezza dello sfogo, ma farsi prendere per i fondelli........non mi va proprio

Anch'io perfettamente d'accordo con te Lares, citi la realtà del bitto e ti ringrazio perchè ad esempio non la conoscevo, conosco invece per essere stato nel mondo del vino (avevo un winebar alcuni anni fa) la realtà del Cartizze specularmente simile a quella del Bitto (produzione ed estensione del territorio minima del prodotto ma vendita al pubblico stratosferica... )
Purtroppo questo discorso non piace (e per forza...) ad alcuna forza politica, la tutela del consumatore finchè non disturba il manovratore (di turno, bada bene) va bene ma se va ad incidere sulla credibilità di tutto il sistema Italia (e di questo, purtroppo volente o nolente si tratta) non verrà MAI affrontato, per lobby di potere, interessi o semplicemente per non seminare il pessimismo in momenti già bui... Che tristezza

Lares ha scrittosenza fare alcun nome (niente pubblicità) posso garantirti che qualche Macelleria artigianale che produce Bresaola di eccellente qualità la si può trovare. Soprattutto qualche (un paio) macelleria di Chiavenna e qualcosa nei dintorni. Ma niente di commerciale, tutto quello che producono lo vendono nel loro negozio. Il resto lascialo pure stare, non vale la pena...

sono assolutamente d'accordo con te...con qui intendevo la provincia di varese!! e dopo aver provato la bresaola a chiavenna non riesco più a provarne altre...