santippe28 ha scrittoumbomangione ha scrittoCara mia, l'ho anticipato prima, se tutti i ristoranti fossero come zia Ines a Loano, Galante a Torino, Suban a Trieste, Ugo a Venezia, o uno qualsiasi dei ristoranti del porto di Ischia, le mie papille ballerebbero la samba accompagnate dalle gocce di colesterolo, invece mi trovo spesso a che fare con degli assassini (soprattutto a Mialno) e allora rimpiango la mia cucina, le mie pentole e quelle poche cose che ho imparato a fare perchè, credetemi, pestatemi un piede ma non fatemi mangiar male, m'incazzo di meno
Sta chiet , la saggia Apina burrosa , ti ha giustamente indicato la via diplomatica. Assassino è una parola grossa che riserverei solo a chi deliberatamente ci propina cibi avariati che mettono a repentaglio la nostra salute . Io cmq mi indurisco di più se mi pestano i calli , perchè se un ristoratore mi fa mangiar male e non mi mena per i quarti , posso anche arrivare a graziarlo .
Apprezzo molto i consigli di chi ha esperienza di me, non voglio sembrare esagerato, vi allego la recensione che mi è stata scartata, senza fare nomi e cognomi, mi dite, per il fututro, se sono stato poco diplomatico?
Mi sono trovato per caso a mangiare in questo ristorante la settimana scorsa: stanco per un lungo viaggio, ho deciso di fermarmi prima di Milano. Cosa dire, in sintesi una grossa mensa aziendale, con le stesse materie prime e la stessa maestria culinaria, gli antipasti di pesce erano il festival dell'aceto, ottimo per coprire il sapore di freezer, sono riusciti a fare uno spaghetto allo scoglio scotto, affogato nel sugo di pomodoro con calamari e seppie che nuotavano nell'oceano indiano ai tempi della guerra in Vietnam, avendo lasciato tutto ho preso un branzino alla griglia, ovviamente d'allevamento.
Grande quantità, poca qualità, ambiente caotico, per chi deve nutrirsi.